Il 6 giugno 2013 scrivevo su questo blog SPORT E MALAGESTIO ed a proposito del fallimento del Savona Calcio “Gli addebiti sono molto pesanti e mi corre l’obbligo porre una domanda: il componente del c.d.a. Assessore Luca Martino e quello del collegio sindacale – rappresentanti della quota del comune – NON SI SONO MAI ACCORTI DI NULLA ? Se gli inquirenti non hanno evidenziato delle responsabilità penali per omissioni di controllo, le responsabilità “politiche” ci sono e come ci sono !”
Sulle responsabilità penali del Dott. Martino e su quelle del revisore del Comune se ne sta occupando ora la Procura di Savona e le ipotesi di accusa sono di bancarotta aggravata, truffa , malversazione ai danni dello Stato ecc. ecc. e fra poco sapremo se sarà assolto in istruttoria o rinviato a giudizio.
Ma io mi voglio soffermarmi sulla responsabilità politica.
Martino ha risposto in sua difesa che partecipava poco alle riunioni per cui si autoassolve per le delibere truffa assunte dal c.d.a.. Domanda : ma sui verbali del c.d.a. compare il suo nome ? Ed i bilanci falsi li ha approvati oppure a verbale si è dissociato ? Oppure non ha mai partecipato ad alcuna seduta del c.d.a. ?
Ma il dott. Martino sapeva benissimo che in c.d.a. si decidevano oltre che di vicende sportive anche di questioni finanziarie ed economiche e pertanto la tesi difensiva che la sua era una “partecipazione simbolica” è un fatto inaccettabile in quanto egli rappresentava gli interessi della pubblica amministrazione che aveva sborsato complessivamente 100.000 euro nelle casse del SV calcio.
Ma il buon sindaco Berruti giustifica l’assessore Martino ed il Dott. Barbero dicendo che la responsabilità è la sua perché è stata sua la decisione che i due assumessero quei ruoli in seno alla società.
Nel mio articolo esponevo anche che sulla gestione delle piscine della Rari Nantes e sul rapporto concessorio degli impianti da parte del Comune a favore della società c’erano molti sospetti di irregolarità.
Anche qui ho visto giusto, perché la Procura sta indagando anche su questa vicenda.
Ma c’è dell’altro all’orizzonte.
In data 19 dicembre 2013 riportavo sul blog un mio esposto al segretario comunale riguardante la concessone della gestione del Palazzetto di Zinola alla SMSF LA ZINOLESE con un contributo annua di circa € 20.000 . Il disciplinare di gara prevede a carico dell’affidatario : comma c) – Manutenzione ordinaria degli impianti tecnologici (riscaldamento, illuminazione, amplificazione, impianto elettrico ; comma f) le spese per l’energia elettrica, l’energia termica etc. etc. Ho esaminato , a campione, cinque determine assunte nel 2013 in cui il Comune paga l’acquisto del combustibile per il riscaldamento per questo impianto sportivo nonostante quanto previsto dal disciplinare. E’ evidente l’illecito amministrativo.
Ponevo al segretario le seguenti domande :
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Perché il Comune paga la fornitura di gasolio per il riscaldamento che è a carico dell’affidatario ?
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Come mai le determine 76/2011 e 22/2012 – aventi per oggetto pagamento di fornitura di combustile – sono state imputate in conto capitale ?
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Oltre alle determine sopra ricordate, anche per i periodi pregressi il Comune ha pagato il combustibile,?
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Ci sono altre spese poste a carico del Concessionario ma pagate dal Comune per l’impianto in oggetto ?
Nessun chiarimento da parte del Comune e così ho inviato un esposto alla Corte dei Conti affinché voglia intervenire per l’accertamento delle irregolarità amministrative – contabili ed omissioni imputabili all’amministrazione comunale di Savona.
Aspetto ora che la magistratura contabile faccia il suo corso e così fra un anno o due potrò dire, quando sarà aperta inevitabilmente una inchiesta che io avevo, ancora una volta, visto giusto sulla malagestio della amministrazione comunale.
Ma è possibile che io sia l’unico ad avere la “vista buona” ?
Luciano Locci
