Andrea Indiano, giornalista freelance di Savona, con Settology, è al suo secondo libro dopo Hollywood Noir (2017). Ha vissuto a Los Angeles scrivendo articoli per diverse testate giornalistiche. I suoi temi sono la società, l’ambiente e l’innovazione, con un occhio di riguardo a ciò che succede in America. Grazie a una libertà di parola mai messa in dubbio e una storia passata breve e meno tumultuosa di quella europea, i culti hanno trovato vita facile negli Stati Uniti. E dove, se non nella terra delle opportunità, uomini e donne potevano aspirare al ruolo di dei ? con un esercito di adepti pronto a tutto pur di avvicinarsi a un nuovo presunto messia.
Nel libro “Settology. Storie di dieci sette americane” il giornalista di Savona Andrea Indiano ha analizzato dieci culti nati negli Usa e che lì hanno prosperato. Molti di questi, basti pensare alle recenti news che hanno sconvolto l’opinione pubblica sulla setta Nxivm, continuano a farlo ancora oggi.
Dalle estorsioni di May Otis Blackburn negli anni ’20 alla violenza di Synanon durante il periodo hippie, dagli efferati omicidi della Manson Family al suicidio di massa più famoso al mondo orchestrato da Jim Jones, leader di Peoples Temple, Settology svela i segreti più oscuri di dieci sette americane. Come si vedrà, i culti non hanno risparmiato nessuna epoca storica: si tratti di un periodo di crisi come la Grande Depressione del 1929 o dell’era di libertà rappresentata dalla rivoluzione del ’68. Talvolta nate dal desiderio di folli falsi messia di ottenere fama, potere e ricchezza, le sette hanno segnato irrimediabilmente la vita dei propri adepti, tra lavaggi del cervello, ricatti e soprusi, portandoli, in alcuni casi, alla morte.
“Siamo le prigioni di noi stessi, siamo tutti i nostri stessi custodi, stiamo scontando la pena. Non posso giudicare nessun altro. Quello che fanno gli altri non ci riguarda, a meno che non ci si avvicini. La prigione è nella nostra testa. Non vedi che sono libero?”. Questa frase è dell’unico guru che ancora oggi riesce a mantenere un seguito nonostante le incredibili vicende che lo riguardano: Charles Manson è l’emblema di quella società dei culti che è l’America.
La parola culto deriva dal latino cultus, declinazione del verbo colere, ovvero coltivare. Cultus ha un doppio significato: indica sia la coltivazione della terra sia, metaforicamente, tutto ciò che ha a che fare con il desiderio di approfondire un argomento, studiarlo e conoscerlo fino a trasformarlo in una devozione o in una vera e propria venerazione. Col tempo, il sentimento positivo insito nell’etimologia della parola si è però perso. Oggigiorno un culto ha quasi sempre un’accezione negativa, e spesso fa rima con fanatismo ed eccessi.
Per questo nel volume sono analizzati tutti i fattori che hanno portato alla creazione di questi gruppi e quali metodi sono stati utilizzati per attirare il maggior numero di persone possibile. Pratiche che molto spesso hanno portato a omicidi misteriosi e trame degne di un romanzo giallo che faranno appassionare chi si interessa alle capacità della mente dell’essere umano di sfruttare i propri simili.
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