“Il Sindaco Giorgio Cangiano, il vice Riccardo Tomatis e l’assessore al Turismo Alberto Passino si sono prodigati in qualità di coach e motivatori delle squadre, invitando simpaticamente i concorrenti all’allenamento. Dagli studi Rai di Roma sei collegamenti con la piazza di Albenga nei due giorni di diretta, sabato 23 e domenica 24, settembre. Oltre ai quattro servizi di costume, viene descritta la città ed alcune sue peculiarità. La squadra ingauna sfida quella siciliana di Giardini Naxos”. Le agenzie di stampa hanno diffuso belle notizie per promuovere la città. Peccato che in quanto a decoro complessivo l’immagine sia quella di un certo Sud. La troupe si è trovata all’ingresso di levante lo spettacolo della mega ‘plancia’ degli annunci funebri che da decenni fa pessima cornice al vecchio ponte romano. E mancanza di rispetto dei defunti che meriterebbe ben altro ‘murales’ cui affiggere i manifesti.
Alla gioiosa ed affollata manifestazione spiccavano, tra i protagonisti, due personaggi ‘storici’ nel loro maestoso ‘trono’ ed abbigliamento. Caterina Usanna vedova Oddone, un’albenganese che quasi tutti i giorni, si racconta, abbellisce il centro storico di Albenga con i fiori, lotta perchè prevalga il decoro. Apprezzata e molto conosciuta. Insieme, per l’occasione sul calesse d’altri tempi, Adriano Ghiglione, figura popolare e benvoluta, papà di quel Tullio valente architetto ingauno, che nel maggio 2016 ha rassegnato le dimissioni da assessore ai Lavori Pubblici dopo le polemiche per un presunto conflitto di interessi con l’allora dirigente dell’Urbanistica, arch. Sandra Granata, la cui figlia operava nello studio tecnico Ghiglione. Acqua passata, l’ex hotel Ondina, presunta ‘pietra dello scandalo’ fa ancora brutta mostra, fatiscente, lungo il principale viale cittadino.
Ma alla gioia di una manifestazione che ha ‘portato’ le bellezze e le prelibatezze di Albenga, oltre i confini provinciali e regionali, attraverso il programma di Rai 2, un’altra Albenga, quella da non vedere, da non tollerare, da non dimenticare, è lo stato complessivo del decoro di cui soffre. E non è certo un’eccezione nel panorama della Riviera dei Fiori e delle Palme. Si sussurra che l’equipe Rai sia rimasta colpita dalla prima ‘immagine’ all’ingresso della città, zona di Pontelungo, dove sorge il santuario ed ‘glorioso’ ponte romano sotto il quale scorreva il Centa ‘benefattore’ prima di essere incanalato nell’alveo attuale.
Qui, come documentano le immagini di trucioli.it, fa pessima mostra una lunga e sgangherata ‘bacheca’ dove da decenni, nell’indifferenza e nella tolleranza al brutto, vengono ogni giorno affissi solo manifesti dei morti. Che dire di una città, ricca, opulenta, piena di iniziativa, di talenti, che con il supporto di Antonio Ricci, aveva bocciato palazzoni a ridosso delle torri, per ritrovarsi con l’obbrobrio del vecchio ospedale (sempre in attesa che si realizzi uno dei tanti annunci giornalistici di operatori stranieri interessati all’operazione), incapace di guardarsi attorno. Quella
palizzata funebre è una vergogna e non si dica che è un problema di ‘cassa’, di burocrazia. E’ un pugno nello stomaco al buon gusto, al buon senso. Una città che si promuove e non si occupa di decoro, pulizia, ordine. Altro che emergenza extracomunitari da microcriminalità ! Che occupa le cronache, a loro volta, poco diligenti nel sollecitare una città più curata. Non è un bel biglietto da visita, dalle zone più centrali e frequentate alla estesa periferia. Come sarebbe forse utile occupare i ‘migrantes’ in questi lavori diciamo socialmente ed esteticamente utili. Fare l’abitudine al decoro, piuttosto che essere anestetizzati e non vedere. (L.Cor.)
MA NEL CENTRO STORICO DI ALBENGA E’ CONSENTITO PEDALARE IN BICICLETTA ? IMPUNITI !
ALBENGA E’ TRA LE POCHE CITTA’ DELLA RIVIERA DOVE I VIGILI URBANI PRESTANO SERVIZIO FINO A TARDA NOTTE E SVOLGONO UN RUOLO IMPORTANTE NELLA PREVENZIONE E REPRESSIONE DELLA MICRO CRIMINALITA’ ANCHE CON ARRESTI
SE IL CAMION DELLA NETTEZZA URBANA SI USA PERCORRENDO LA PASSEGGIATA RISERVATA AI PEDONI
FINALMENTE ALLO SPAZZINO TRADIZIONALE ALBENGA FA RICORSO AI MODERNI SPAZZASTRADE
UN BARBONE BIVACCA SOTTO I PORTICI IN UN NUOVO QUARTIERE RESIDENZIALE DI ALBENGA
ALBENGA LADDOVE C’ERA UN’EDICOLA, SUL PIAZZALE DELLA STAZIONE, APERTA NEGLI ANNI ’70 E POI TRA CHIUSURE ED APERTURE HA RESISTITO PER QUALCHE LUSTRO, ORA E’ ARRIVATO IL COMMERCIANTE ASIATICO