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Liguria e Basso Piemonte

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Il Romanico nel Savonese: il caso di S. Pietro in Carpignano


In occasione del 18°anniversario di costituzione dell’Associazione “Aemilia Scauri”.

Marco Ricchebono illustrerà il tema “Il Romanico nel Savonese: il caso di S. Pietro in Carpignano”.

Un argomento che Ricchebono  ha affrontato già altre volte negli ultimi anni. Nel 2014 aveva presentato una relazione su “Architettura protoromanica dell’area savonese. Temi e problemi”, al convegno che la Società Savonese di Storia Patria aveva organizzato per il millenario  “1014: verso la nascita del Comune di Savona. Istituzioni, paesaggi, economie, cultura”. Tale studio era stato poi pubblicato nel 2016 sul volume degli “Atti e Memorie” della  SSSP.

Nel 2016 l’argomento era stato approfondito nel 35° volume della “Collana storico-archeologica della Liguria occidentale” dell’istituto Internazionale di Studi Liguri, che Giovanni Coccoluto e Marco Ricchebono avevano pubblicato nel 2019 (“Savona nell’XI secolo. Città, territorio e architettura”, pp. 290).

L’incontro del 21 giugno sarà quindi l’occasione per approfondire ulteriormente le testimonianze del Romanico a S. Pietro in Carpignano, la chiesetta che nel 1191 costituiva il confine occidentale del territorio che il Comune di Savona acquistò dal marchese Ottone (nel 1192 il Comune acquistò invece l’intera vallata di Quiliano).

All’inizio della serata Carlo Varaldo ricorderà la figura di Giovanni Coccoluto, lo studioso savonese che dedicò tanti anni della sua vita a fondamentali studi e ricerche sul Medio Evo della Liguria di Ponente e del Basso Piemonte. Mancato purtroppo 18 mesi or sono.


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