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Liguria e Basso Piemonte

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Pieve di Teco, l’abbraccio a Nico Borelli


Scrive Renzo Brunengo, ex sindaco, sulla sua pagina Facebook: “Ciao Nico, ti ricordo così! Oltre alle tante manifestazioni organizzate insieme con la Pro Loco ricordo in particolare un fatto. Da diversi anni si voleva dotare il palazzo Borelli, sede del Comune, di un ascensore ma le varie proposte di progetto  non erano mai state accolte dalla Soprintendenza”.

“Da Sindaco ti spiegai la situazione e ti pregai di trovare una soluzione nei limiti delle risorse che avevamo a disposizione. Da ingegnere accettasti l’incarico e in breve tempo, con un’ottima soluzione,  misi d’accordo tutti: Comune, Soprintendenze e ditta costruttrice. Il pregevole ascensore di cristallo cui è dotato il Palazzo Borelli è una tua opera. Grazie Nico”.

Nicola Borelli, classe 1955, da tutti conosciuto come Nico. Laureato in ingegneria. Ha vissuto molti anni dopo la laurea a Pieve. Tutti lo ricordano con affetto quando con i suoi coetanei partecipava ad organizzare le manifestazioni della Pro Loco. Poi si era trasferito definitivamente a Genova. Professore di matematica presso Istituto Tecnico Industriale Gastaldi-Abba di Genova.

Lascia la moglie Charo e la sorella Marilena, cugini e nipoti. Andato in pensione 9 anni fa a causa di una malattia agli occhi che lo aveva portato a perdere quasi la vista. Era molto benvoluto dai suoi alunni.

Due sue studentesse di Genova (Giulia Paola Bossi e Martina Minnella) così lo ricordano: “Il Prof. Borelli è stato il miglior insegnante che potessimo desiderare, non solo per l’immensa cultura ma per il suo semplice carattere buono e simpatico. Ci faceva sbellicare dalle risate quando raccontava aneddoti o semplicemente, con il suo humor inglese, ci faceva capire che eravamo degli asini”

Nella foto Nico a sinistra, con suo zio Teresio Borelli mancato alcuni anni fa.


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