Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Funivie, costa meno rottamarle! Basta un treno al giorno


Già 50 anni fa l’impianto, quello originale, delle funivie era obsoleto. Il poco pescaggio costringeva le navi a scaricare mezzo carico a Vado e la restante metà a Miramare. Doppie operazioni, doppio costo.

di Paolo Forzano

Molti dipendenti anziani andarono in pensione, ma invece di approfittarne per chiudere l’impianto improduttivo, si assunsero giovani.

Di più: si costruì il terminal agli altri fondali con tunnel sottoporto di connessione ai “vagonetti”.

Nonostante questo tunnel fosse fuori norma UE dopo un anno di “silenzio” entrò in funzione.

Nel 2019 a causa di un temporale smottano 2 tralicci della funivia. Danno milionario.

Da allora carbone su camion! Perché? C’è la ferrovia! Basta usarla!

PERCHE’ NON REGALIAMO, COSI’ COME E’ L’IMPIANTO AI DIPENDENTI ED AL SINDACATO?

UN PO’ DI DATI ODIERNI E STORICI

Funivie, dal sito della società.

IL TERMINAL DI SBARCO DELLE NAVI PORTA-RINFUSE

Le navi porta-rinfuse arrivano nel Porto di Savona (zona 29), presso il Terminal Alti Fondali Savona.

GLI IMPIANTI FUNIVIARI: DAL PORTO ALLO STOCCAGGIO

Il terminale di sbarco è collegato agli impianti funiviari tramite una catena di nastri trasportatori in galleria, che trasferiscono la rinfusa alla nuova stazione di San Rocco, dove vengono caricati i vagonetti e da cui partono le due linee funiviarie lunghe quasi 17 km che, valicando l’Appennino, trasportano la merce fino alla stazione di San Giuseppe, che permette lo stoccaggio delle rinfuse in parchi deposito di superficie complessiva pari a circa 120.000 metri quadrati.

LE LINEE DI TRASPORTO

I nostri impianti sono costituiti da una serie di nastri trasportatori (i primi 500 metri all’interno della galleria della banchina del Terminal Alti Fondali, e altri 1100 nel mini-tunnel sotterraneo e sottomarino, partendo dall’impianto di sbarco per arrivare alla stazione di San Rocco) collegata a 2 teleferiche di tipo bifune, parallele e indipendenti, lunghe quasi 17 chilometri, che collegano la stazione intermodale di San Rocco ai parchi deposito di San Giuseppe.

IL NOSTRO PARCO-DEPOSITO

Presso il parco-deposito, un attrezzato reparto di manovra ferroviaria, un moderno parco di pale meccaniche gommate ed efficienti impianti di vagliatura e frantumazione ci consentono di offrire una completa e diversificata gamma di servizi al fine di consentire ai nostri clienti una incisiva penetrazione sul mercato degli utilizzatori finali.

Le rinfuse sono inoltrate ai destinatari su gomma e/o su rotaia grazie alla favorevole collocazione del parco-deposito rispetto alle principali direttrici ferroviarie, stradali ed autostradali nazionali.

TERMINAL ALTI FONDALI SAVONA, dal sito della società. (linkedin Company size 11-50 employees)

Il terminal, situato presso la Zona 29 della darsena “Alti Fondali”, è specializzato nella movimentazione delle merci solide alla rinfusa destinate all’industria del centro-nord Italia.

Gli impianti, i mezzi di cui dispone e l’organizzazione del lavoro permettono alla società di gestire i traffici minimizzando i tempi di permanenza delle navi in banchina, conducendo l’attività operativa e raggiungendo alti indici di produttività nell’assoluto rispetto dell’ambiente.

Grazie a Funivie S.p.A., i cui impianti a fune collegano il terminal ai propri parchi di Cairo Montenotte in Val Bormida, la società è in grado di offrire ai propri clienti un deposito che è in grado di contenere complessivamente fino a 250.000 tonnellate di merce.

NB—> Sia il terminal che il parco di deposito di Funivie S.p.A. sono raccordati alla rete ferroviaria.

Funivie – CENNI STORICI – da: https://www.funiviesv.it/chi-siamo/ ed altro

1868- 25 maggio – la ferrovia passa nell’area delle funivie

1874- inaugurata ferrovia Savona Torino via Ferrania, San Giuseppe

1912- Nascono le Funivie Savona

Les Transport des Savone, fondata a Bruxelles il 14 maggio del 1910 con capitali belgi e francesi

Ideate, progettate e realizzate per risolvere il problema della carenza di spazi del porto di Savona, incapace di gestire le grandi quantità di carbone di cui aveva bisogno il Nord Italia. Le Funivie congiungono, oggi come allora, il porto savonese con le vaste aree di San Giuseppe di Cairo, rivestendo un’importante presenza nella logistica, nel trasporto e nel deposito di rinfuse solide nell’Alto Tirreno.

1926- Il nuovo pontile di sbarco

Grazie alla costruzione del nuovo pontile di sbarco di Miramare, il carbone non viene più scaricato a braccia dalle navi alle chiatte in ceste (le cosiddette “coffe”), ma tramite quattro scaricatori a benna che consentono di sbarcare un carico di rinfusa di 6.000 t in sole 24 ore anziché in 10 giorni.

1937- La seconda linea funiviaria

Dopo 25 anni dall’inizio delle Funivie Savona – San Giuseppe, viene realizzata la seconda linea funiviaria, parallela alla prima e con le medesime caratteristiche con l’unica differenza, per ragioni orografiche, di un traliccio di sostegno in meno.

1998- Inizio lavori agli alti fondali

L’Autorità Portuale di Savona avvia i lavori di realizzazione della banchina, delle opere civili e degli impianti del nuovo terminal.

2005 luglio 20- Inaugurato il “Terminal Rinfuse Alti Fondali” del porto di Savona con scaricatore a tazze della portata di 2.000 tonnellate l’ora che ‘pesca’ le rinfuse nella stiva delle navi e le trasferisce ad una torre di smistamento per il caricamento su vagoni ferroviari

2005- Iniziano i lavori del tunnel sottomarino e della galleria. Si inizia a realizzare la linea di trasporto a nastri che va dal porto di Savona alla stazione di San Rocco.

2007 agosto 12- Sono necessari lavori di adeguamento per i nuovi impianti funivia perchè sono fuori norme UE del 1994 e 1999 riguardanti la sicurezza e l’antincendio

2007- Il Ministero dei Trasporti assegna la concessione venticinquennale a Funivie S.p.A. per la gestione dell’infrastruttura e dei servizi di trasporto merci da effettuarsi mediante gli impianti della funivia Savona San Giuseppe e del relativo parco ferroviario.

2009- Nasce Terminal Alti Fondali Savona S.r.l. (TAFS). Viene costituita la nuova società, controllata da Italiana Coke, che subentra nella concessione rilevando la gestione del terminal dal precedente concessionario; nel mese di luglio viene sbarcata la prima nave.

2009, 16 novembre- Atto di concessione, Importo atto di concessione: € 89.313.808,94. Il contributo complessivo a favore di Funivie SpA di € 89.313.808,94, è riferibile all’intero periodo della concessione per l’esercizio delle funivie dal 2009 al 2032.

Modalità seguita per l’individuazione del beneficiario. Convenzione sottoscritta il 15 novembre 2007 tra Ministero dei Trasporti e Funivie SpA. Normativa alla base dell’attribuzione: Regio Decreto Numero 1447 del 09/05/1912. Struttura organizzativa responsabile: Direzione generale per i sistemi di trasporto ad impianti fissi e il trasporto pubblico locale – Div2 – Attività finanziaria e contabile.

Dirigente o funzionario responsabile: Virginio Di Giambattista.

http://trasparenza.mit.gov.it/archivio38_sovvenzioni-e-vantaggi-economici_0_88719_48_1.html?fbclid=IwAR2oOWGooaZrIMoVkaDuLT54gZKQh1konZR9E3Jva5J6wYH9y6f3jm8GUbw

2010- Viene inaugurata la Darsena Alti Fondali

Per adeguarsi alla stazza delle navi porta rinfuse più moderne, viene dismessa la storica stazione di sbarco e di partenza di Miramare. Oggi il trasporto funiviario è collegato tramite nastri in galleria (1.100 metri sotto il mare e 500 metri sotto terra) al nuovo e performante terminale di sbarco presso la Darsena Alti Fondali del Porto di Savona in grado di accogliere navi fino a 130.000 t.

2010- L’espansione del parco macchine

TAFS acquista una gru semovente portuale da 100 tonnellate, che si aggiunge all’impianto di scarico continuo, già in dotazione al terminal.

2011- Il collegamento con Funivie

Vengono completati i lavori di collegamento del terminal con gli impianti funiviari e riprende l’inoltro diretto delle merci dal porto di Savona a San Giuseppe di Cairo, verso i parchi deposito di Funivie e la cokeria Italiana Coke.

2011 al via la procedura di copertura dei parchi carbone di Bragno – investimento di 40 milioni da parte di funivie

2013- Realizzazione nuova tramoggia. Viene realizzata una nuova tramoggia mobile che consente l’alimentazione degli impianti di Funivie non più esclusivamente con lo scaricatore continuo, ma anche tramite la gru semovente.

2013-La copertura dei parchi. Viene approvato il progetto di copertura dei parchi di stoccaggio del carbone della stazione San Giuseppe, poi avviato nel 2014.

2017- Ripresa dei lavori di copertura. Demolizione della linea sospesa

2019- Sospensione dei lavori di copertura

Dovuta all’entrata in concordato del gruppo di appartenenza di una delle aziende appaltatrici.

FUNIVIE …….ATTUALITA’

2019- Fermo degli impianti. Tra sabato 23 e domenica 24 novembre un eccezionale nubifragio ha coinvolto l’impianto, danneggiando due piloni e abbattendone altri due. Entrambe le linee sono ferme, le valutazioni sulle diverse opzioni di ripristino delle linee sono in corso.

2019 – 17 dic – il secolo xix – spiega Italiana Coke:

Il trasporto di carbone via camion è ripreso

Si tratta di 2100/2400 tonnellate al giorno, pari a circa 60 viaggi

Il numero dei mezzi che nella prossime settimane potrebbero trovarsi a circolare sul Cadibona è invece il risultato di un conto matematico:

Funivie trasporta in 24 ore circa 4.700 tonnellate di rinfuse.

Un camion ne può portare circa 25, tanto che in concomitanza con lo scarico di una nave potrebbero essere necessari 188 viaggi tra Savona e Cairo.

Un aspetto che le istituzioni stanno valutando con attenzione, ma che al momento non dovrebbe avere ripercussioni sul Cadibona.

2020

Decreto per cassa integrazione e ripristino impianti

2020 Aprile 24- Funivie Savona fermate da maltempo, ripartono con soldi Cura Italia decreto governativo per l’emergenza Corona virus: nell’articolo 94 bis del decreto Cura Italia, approvato oggi, è infatti previsto lo stanziamento per la struttura che trasporta carbone e rinfuse dal porto di Savona a Cairo Montenotte, i cui fondi copriranno un anno di cassa integrazione per gli 80 dipendenti e il ripristino dell’impianto funiviario danneggiato lo scorso dicembre con 4 milioni.

Commissario per i lavori il provveditore alle opere pubbliche per di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.

2021 – la copertura dei parchi carbone non è mai stata realizzata.

2021 – il trasporto del carbone via camion è un mezzo di pressione verso l’opinione pubblica, infatti da sempre esiste da sempre la possibilità di trasportare il carbone via treno.

2021  – su Italiana Coke nuova inchiesta per inquinamento – dati Arpal oltre alla norma – nel comune cairese alta percentuale di mortalità per tumori allo stomaco – più alta del 90% nei maschi, del 70% nelle femmine.

Savona – Approvati i bilanci, al 30 giugno 2016, di Italiana Coke e Funivie

(estratto)

Il bilancio di Funivie Spa presenta ricavi per complessivi 11,4 milioni, una perdita di 1 milione circa e un margine operativo lordo ancora negativo.

«Seppure in sensibile miglioramento rispetto al precedente esercizio, dove pesavano gli accantonamenti per il piano concordatario di Italiana Coke – dichiara Cervetti – la società perde ancora, sia per il naturale decremento del contributo del Ministero dei Trasporti, sia per i quantitativi spostati, ancora al di sotto delle potenzialità del sistema.

Le rinfuse nere trasportate dall’infrastruttura, infatti, circa 620 mila tonnellate nel 2016, si sono ridotte di quasi 170 mila tonnellate a causa della crisi del settore, anche se i quantitativi movimentati per Italiana Coke sono rimasti costanti.

Funivie è un servizio pubblico e insieme con TAFS (Terminal alti fondali Savona) ha caratteristiche operative e ambientali uniche in Europa. Ha tuttavia un costo fisso di gestione difficilmente comprimibile e la convenzione ministeriale del 2007, basata su prospettive di crescita rilevanti, appare oggi datata: allora davano in grande progressione il mondo del carbone e i suoi comparti di riferimento, energia e cemento, mentre la situazione odierna è fortemente mutata.

Italiana Coke e Funivie – 30 giugno 2016 –à in breve

Tre società, 330 dipendenti, un fatturato di 150 milioni con export al 70%. Sono alcuni dei numeri della filiera delle rinfuse nere savonese, il Gruppo Italiana Coke, di cui fanno parte Terminal Alti Fondali Savona, dove sbarcano le navi cariche di carbone (e rinfuse) che Funivie spa trasporta a Cairo Montenotte dove si trova Italiana Coke, l’unica cokeria italiana non integrata in un impianto siderurgico, che produce circa 450 mila tonnellate di coke l’anno.

80 dipendenti. Perdita di 1 milione circa. Margine operativo lordo ancora negativo.

Quanto costa allo Stato “tutti gli anni” ripianare i conti?

contributi del Ministero dei Trasporti

2017 6 milioni e 300.000

2018 9 milioni e 250.000 : 80 dipendenti = ovvero la bellezza di 116.625 € per dipendente !

Funivie, le prestazioni al 2019- dalla banchina, dove il materiale viene scaricato dentro un pozzo, attraverso un tunnel subacqueo va alla terra ferma, poi sale lungo la collina, sempre sotto terra, fino alla stazione di San Rocco; supera un dislivello complessivo di 140 metri, con una portata massima di 500 tonnellate l’ora = 4000 ton / 8h. Dalla stazione di San Rocco impianto funiviario misura circa 17 km. Ognuno dei suoi vagonetti ha una portata di 1100 kg carbon fossile peso specifico 0,8 – 1,5 dipende da pezzatura. Camion: La vasca di un 4 assi mezzo d’opera può arrivare a cubare anche 20 mc. Camion: La vasca di un autoarticolato può arrivare a cubare anche 27,5 mc. I 4 assi possono transitare in autostrada con massa a pieno carico non superiore alle 32 tonn gli autoarticolati possono transitare anche in autostrada con massa a pieno carico non superiore a 44 tonn.

quindi —> circa 20 ton di carbone x 4 assi

quindi —> circa 27,5 ton di carbone x autoarticolato

1 carro ferroviario porta da 55 a 75 ton

Basta balle sulle funivie!

620 mila tonnellate nel 2016

1700 ton / giorno in media

62 autoarticolati / giorno

sono circa

1 treno da 31 vagoni! / giorno

BASTA RICATTO COI CAMION!


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P. Forzano

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