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Lettera aperta da Alassio: Egregio sindaco, il vergognoso abuso…


“Alassio, il vergognoso abuso di posizione dominante che si perpetua da anni da parte di un sindaco che spende e spande a go-go denaro pubblico, specie ora in vista dell’evento elettorale delle Comunali 2023”.

di Fabio Lucchini

Egregio sindaco, a parte la stentorea figura dell’altro giorno in occasione del confronto tra Lei e il candidato sindaco sfidante presso una sala del Collegio Don Bosco, dove a Lei forse non casualmente è stata attribuita la posizione a destra dello sguardo dei convenuti all’incontro, e dietro sempre a Lei era posizionato il ritratto di Don Bosco, insomma una improbabile accoppiata come tra il Diavolo, il suo numero telefonico di studio termina con la sequenza “666”, e l’Acqua Santa (l’educatore Don Bosco), il già battuto in passato Jan Casella, che indomito, senza ascoltare nessuno ha messo su una raffazzonata lista fatta di celebri sconosciuti, andando a pregare e ripregare a destra e a manca per trovare qualcuno pronto ad immolarsi sull’altare dell’amore per la propria città, devo dire che Lei emerge sempre più per la Sua irrefrenabile voglia di fare il sindaco che corrisponde a benemerenze, affari lucrosi per il Suo premiato Studio di Architettura, per il Suo Studio di Arredo & Design che diversamente non avrebbero tutta quella notorietà, con fila di clienti in coda sulla porta, ma peggio di tutte o forse la peggiore storia è quella della gestione della promozione del Festival della Cultura ad opera della socia della sua compagna – convivente, oggi oggetto di indagini da parte della Procura di Savona per “traffico di influenze illecite”, il che non significa certo una colpevolezza a priori, ma la dice lunga, su come viene gestita la cosa pubblica in Alassio da parte Sua, del Suo entourage, specie da qualche anno in qua.

Dire che è quantomai sorprendente che una persona mai vista ne conosciuta in Alassio, dopo aver costituito una società a gennaio 2021 a Bardonecchia, abbia contestualmente prospettato spontaneamente al Comune una gestione della stessa manifestazione, poi subito accettata dall’Ente con relativo pressoché immediato incarico assegnato alla promotrice, come ebbe a confermare Lei stesso proprio quasi al termine del poco infuocato confronto tra candidati, incalzato da  Casella, che in un ultimo sussulto di dignità ha osato mettere l’accento su questa vicenda, così come si potrebbe / dovrebbe mettere una attenta lente di ingrandimento su tante altre situazione almeno curiose, oso dire, bizzarre, ma  non vorrei essere accusato di lesa maestà. Io NON credo che Alassio, una cittadina nota e apprezzata per il suo golfo, le spiagge il mare, il clima, e tanto altro, non sia un ambito luogo ove competere per la gestione di manifestazioni culturali, cosa che ovvio da risalto professionale / aziendale anche a chi organizza la cosa, che da sempre, in precedenza, con una capace e fattiva attività degli Uffici comunali e dell’assessore incaricato, è sempre stata sviluppata e promossa.

Il tutto non disgiunto da una spesa / investimento di centinaia di migliaia di euro di denaro pubblico… .

Annoto invece dati di visibilità sui media che, si dice, sarebbero non sempre veri e soprattutto certificati da Entità indipendenti, e anche tante manifestazioni che comunque hanno costi importanti ma non raccolgono sufficiente pubblico, come probabilmente qualcuno vagheggiava, ovvero non hanno riscontri oggettivi di ampia “audience”.  Tra l’altro parrebbe, che al termine del confronto elettorale tra i due candidati sindaco, Melgrati e Casella, lo stesso sindaco uscente avrebbe passato il suo cellulare all’altro capo del quale c’era una persona a un incredulo antagonista, Jan Casella, che dopo aver inizialmente declinato il passaggio del telefonino, avrebbe per educazione, a fronte della reiterata richiesta del Melgrati, preso l’apparecchio e risposto alla persona: sorprendentemente, all’altro capo c’era la compagna del sindaco che, probabilmente, era piuttosto agitata dalla domanda e dall’argomento toccato dal Casella, durante il confronto, in merito alla “discussa” e “fumosa” gestione del Festival della Cultura degli ultimi anni, ora in una prospettiva futura, dopo che la socia di quest’ultima lo ha ricevuto in gestione dall’Ente nel 2021. Precedentemente la gestione per l’anno 2020 per una proposta – progetto “Un Festival all’insegna della lettura, dell’arte e del digital” era stato assegnato alla Agenzia Mosaico, corrente in Torino.

E’ difatti incredibilmente curioso che da quando Lei ha accanto una persona, proveniente da Torino, una moltitudine di società operanti in determinati settori, di cui uno in particolare, siano planate silenziosamente sulla nostra bella ma bistrattata cittadina, dove il business patriottico e  presunto “pro domo sua” è sempre in auge, ma certo questo sarà puramente casuale. Non ultimo infatti l’incarico alla EDT S.r.l. sedente in Torino per il progetto “48 ore a…” per la modica cifra di 18.300 euro, come da Determina dirigenziale n. 263 del 05-05-2023, pubblicata all’Albo Pretorio comunale.

Non è segreto per nessuno che il Suo studio professionale è meta quasi obbligata per chi debba fare una ristrutturazione, una variante edilizia, insomma qualcosa che abbia a che fare con il settore edile, e certo questo è dovuto solo alla grande affidabilità, professionalità e certezza di buoni esiti delle pratiche affidateLe?

Io francamente credo che se Lei non ricoprisse più il ruolo di Sindaco di questa città, questa processione, quasi si fosse a Medjugorie, la città dei miracoli contestati, che anche Santa Romana Chiesa osserva in silenzio, si interromperebbe: quindi, ovviamente, Lei è disposto a tutto e di più, pur di non perdere lo scettro di questo fiume continuo di denaro.

Spero, che nel prossimo futuro, magari anche a breve, grazie ad eventi imprevisti e sulfurei, il centro-destra alassino possa esprimere una personalità, assai diversa dalla Sua, dai toni contenuti, davvero spinta dal primario interesse per il bene della città, di tutte le categorie che in essa vi operano, ma che soprattutto, se professionista in un qualche settore impattante con le regole di trasparenza ed equidistanza che devono animare un pubblico amministratore di livello come un Sindaco, primus inter pares e non il “reuccio” di una comunità sopraffatta dalla sua invadenza e intemperanza e di chi Le sta attorno, faccia come qualche amministratore pubblico delle vicinanze, che senti l’obbligo morale, di autosospendersi dal proprio ruolo privato-professionale.

Per il bene della città è necessario un rinnovamento, Lei ha fatto il suo tempo indipendentemente dal risultato che è frutto di una politica vergognosamente clientelare e degna della prima repubblica.

L’ultimo lavoro di rifacimento dell’asfalto attorno a parte dell’aiuola della stazione, definito di somma urgenza, giusto ad esempio, ma il difetto del manto stradale era lì da ben due anni, ha generato code interminabili in pieno giorno nel pieno centro cittadino, anche nelle ore di punta, mi ha riportato indietro nel tempo a quando perse le Elezioni comunali 2011 contro la squadra del sindaco Avogadro e un paio di giorni prima del voto, Lei sindaco uscente e già eletto da un anno Consigliere regionale, fece ridipingere le strisce pedonali di buona parte della città, di giorno e con l’esito di vederle tutte deturpate nel loro color bianco dal passare dei pneumatici delle vetture, perché ovvio che di giorno non si possano interrompere a lungo i transiti dei mezzi per le vie cittadine.

Queste sembreranno ad alcuni delle piccolezze, ma tutte sommate assieme, in verità, danno il senso dei limiti del buon senso adottato, a favore di altri obiettivi ben meno commendevoli e personali nonché autoreferenziali.

Insomma una disperata corsa, la Sua, per rimanere a galla, nel tentativo pagato con denaro pubblico, quello dei cittadini contribuenti, per ben figurare: ad oggi una scuola non terminata anzi ben lungi da esserlo, con un progetto costato sino ad ora attorno ai 14 milioni di euro, quando un progetto simile ma tradizionale, in muratura, (non una scuola fatta di pannelli di cartongesso)  prospettata forse in una collocazione non da tutti condivisibile dalla precedente Amministrazione, non superava però i 3,5 milioni di euro + 950.000 euro per la Scuola materna, che anche con un riallineamento dei prezzi dei materiali è ben lontano dai costi sin qui raggiunti di cui 4 milioni del MIUR e circa 7 milioni di avanzo della precedente amministrazione Canepa.

Non saprei dire se, auspicabilmente, in un prossimo futuro, la città avrà così una nuova Scuola Ollandini, a fianco dell’arteria cittadina che già oggi, ma ancor più nel prossimo futuro, sarà percorsa da un numero rilevante di mezzi, incanalando il traffico viario verso e dalla Aurelia bis, con tutto l’inquinamento che una tale realtà rilascerà nell’aria a fianco di quella che dovrebbe essere un’oasi di pace, di salubrità, per la crescita e gli studi dei giovani e giovanissimi alassini.

Infine, cosa mi lascia più attonito, è che persona di livello come il Generale CC Battaglia, ora in quiescenza, e alcune altre persone, si lascino ancora incantare dalle Sue promesse ed esternazioni varie, non avvedendosi della realtà o forse, e dico forse, non essendosene resi conto.

Ma le lacune vere della Sua amministrazione, solita abbagliare cittadini e i turisti con trionfali annunci realizzazioni di opere pubbliche la cui durata e qualità sono purtroppo spesso deludenti, sono ben altre e ci vorrebbe una settimana per sviscerarle tutte, non ultimo, è doveroso dirlo, che saltato il patto di stabilità per via del Covid e arrivati fondi a profusione come mai prima d’oggi con il Pnrr, chiunque con un minimo di cervello e progettualità, sarebbe in grado di fare lo stesso, o forse meglio, senza prodigarsi in chissà quali sperticate manifestazioni di auto compiacimento narcisista.

Certo è, che la pubblicità è l’anima del commercio!

Confermo pubblicamente, con grande dispiacere e per la prima volta nella mia vita da quando ho raggiunto l’età per votare, che mi asterrò, per mancanza di validi candidati sindaco, dall’esercitare questo diritto / dovere, che è l’unica manifestazione diretta incisiva rimasta al pensiero del cittadino in democrazia, tramite il voto, azione che dovrebbe essere e per il sottoscritto così è sempre stata, un momento di partecipazione attiva, ragionata e leale al destino della propria Patria, in questo caso della propria città. Credo, però, che non sarò il solo ad astenermi dal voto!

Fabio Lucchini


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