Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Caro Sgarbi, io savonese sono rimasto l’unico, in Italia, ricercatore storico dell’orso bruno


Se una notizia fa “audience”, ovvio che Vittorio Sgarbi la cavalchi! Va bene. Ci sta: Vittorio vive di “audience”. Solo che questa volta si è infilato in una storia di cui lui, nonostante la sua profonda cultura, non sa nulla.

di Franco Zunino*

Ma non solo, neppure c’entra niente con il suo impegno politico di Sottosegretario al Ministero della Cultura (a meno di non voler allargare il campo all’ambiente: col rischio però di uno scollamento con il Ministero competente!). Sgarbi è Presidente onorario dell’AIW grazie ai meriti guadagnatisi sul campo della difesa del paesaggio e della lotta alle centrali eoliche. Franco Zunino è l’unico ricercatore storico sull’orso bruno rimasto in Italia: tutti gli altri, purtroppo, se ne sono andati (specie quelli del Trentino).

Ecco, Vittorio Sgarbi prima di lanciarsi nell’animalistica presa di posizione in difesa dell’orso sloveno liberato in Trentino per rinsanguare la misera popolazione autoctona, meglio avrebbe fatto a consultarsi con Franco Zunino. Oppure, con gli americani e canadesi (o anche con i rumeni) che di conflitti tra individui di orsi aggressivi verso l’uomo, di esperienza ne hanno da vendere (da noi son solo fatti recentissimi e pochi, di fronte ai quali si è solo reagito sotto mere spinte emotive più animaliste che non razionali e di gestione faunistica). Ed avrebbe appresso che un orso che abbia aggredito delle persone è un orso potenzialmente pericoloso; questo perché ha superato la barriera psicologica che lo teneva lontano dall’umo. Superamento che gli ha indotto una non paura dell’uomo: per cui ai suoi occhi l’uomo non è più un pericolo, né una minaccia, ma un punto debole, se del caso da colpire per difendere i propri interessi.

Quindi quell’orso potrebbe nuovamente aggredire uomini. Sostenere che non lo farà più è una scommessa che possono giusto fare gli animalisti, perché non sarebbe poi loro la responsabilità se il caso dovesse verificarsi. Quindi, non è corretto pretendere che le autorità responsabili e imputabili di responsabilità nel malaugurato caso di una nuova aggressione, magari letale, accettino questa scommessa. Ragion per cui, onde evitare di peggio in futuro, l’orso MJ5 lo si deve, o abbattere e risolvere così il problema alla radice, o rinchiudere in un recinto condannandolo a fine pena mai (come ha proposto Sgarbi): chi scrive (che poi è Franco Zunino) proprio per ragioni umanitarie e animaliste ritiene che non essendo l’orso una persona, ma un animale che per intelligente che sia non ha ancora il dono della coscienza, di fronte ad una condanna a fine pena mai, preferisce un rapido, indolore, umanitario e compassionevole abbattimento (che peraltro neppure sarà un danno alla preservazione della specie, visto che in Slovenia di orsi ce ne sono anche troppi e per questo ne vengono uccisi ogni anno senza che si metta a rischio la specie).

Franco Zunino, segretario generale AIW


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