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Savona, Piero Santi fustigatore: quanto costa pedonalizzare. Ma i commenti dei lettori divergono: ‘No alla demagogia pur tra errori. La sorte del commercio? Ci guadagna e si respira aria pulita’


Pietro Santi (detto Piero) infaticabile personaggio ‘storico’ della politica amministrativa Savonese. Un mister preferenze. Ora sfoggia la diplomazia del suo partito d’origine, la Democrazia Cristina, ora la verve polemica di chi è stato al governo (anche in Provincia), in Comune, ora all’opposizione. Già tra i fedelissimi di un ex big nazionale, regionale e imperiese quale Claudio Scajola.

Piero Santi

Nel sito elettorale si legge che Santi è nato a Savona il 26 Giugno 1964. Da giovanissimo entra a far parte del mondo dell’associazionismo, collaborando con l’Azione Cattolica e con le associazioni di volontariato parrocchiali. Nel 1980 aderisce al gruppo giovanile della Democrazia Cristiana, ricoprendo più ruoli, sino a diventare dirigente provinciale. Risale invece al 1990 il suo primo ingresso in Consiglio Comunale a Savona, sempre tra le fila della DC, venendo eletto consigliere con il maggior numero di voti. Alla lunga militanza in Comune, nel 1996, abbina la nomina come Consigliere della Comunità Montana del Giovo ed eletto assessore della stessa, ricoprendo la carica per circa tre anni. Nel 2009 approda in Provincia dove viene nominato assessore, con molteplici deleghe, della Giunta Vaccarezza. Nelle elezioni amministrative del 2016 risulta il più votato tra i consiglieri comunali di Savona ed entra nella Giunta Caprioglio con il ruolo di assessore ai lavori pubblici, manutenzioni e verde pubblico. A fine giugno del 2021 decide di entrare in Cambiamo! e diventa ufficialmente il capolista della lista ‘Toti per Savona’.

 POST SULLA PAGINA FACEBOOK  DI SANTI DEL 4 MARZO 2023 – È giusto che i Savonesi sappiano quanto costa al contribuente l’operazione contestata e criticata dai più di chiudere al traffico alcune vie cittadine. Oltre alle migliaia di euro spesi per la modifica della segnaletica stradale è di questi giorni la notizia che saranno spesi ulteriori 115.000 euro per progettare ed eseguire i nuovi interventi in queste aree. È legittimo chiedersi quali benefici avrà il Cittadino Savonese da questa costosa operazione, per ora solo disagio ai residenti per l’eleminazione dei parcheggi, difficoltà a trasferirsi da un quartiere all’altro e forte aumento del traffico. Per non parlare poi del grave danno alle attività commerciali.
ALCUNI COMMENTI DI LETTORI-
Giovanni Gentili – Premetto che sono favorevole alla pedonalizzazione, aggiungo che essa è indicata da moltissimi anni nel piano del traffico e documenti collegati, faccio presente che anche l’amministrazione di centro destra non era affatto in disaccordo sul pedonalizzare la città.  Fatte le premesse mi chiedo per quale ragione a Savona nessun amministratore pubblico sappia programmare gli atti che porta fisicamente avanti.  Si perde un sacco di tempo, in questo caso decenni, in chiacchiere inutili evitando, per disattenzione o per ragioni peggiori, di approfittare delle occasioni per avere aree preziose per ottenere i necessari parcheggi di cintura ( riassumo: mancata acquisizione delle aree della ferrovia lungo il fiume ed a Villapiana), non si presta attenzione ai progetti che snelliscono il traffico come l’apertura della galleria ferroviaria di via Falletti acquistata da Acts ( ora Ttpl ) ed ora ceduta ad Anas ( che poi è ferrovie dello stato quindi comprata dalle ferrovie e ridata a loro …. ) perché la via di accesso è stata comprata da un privato all’asta dalla ferrovia ( usare l’usucapione no??). Questa galleria, se aperta, porterebbe ad Albisola i cittadini del quartiere a più alta densità abitando Savona evitando che vadano in centro. Inoltre con un ascensore ci sarebbe un collegamento direttamente con l’ospedale. Migliaia di persone in meno a gravitare sul centro città e quindi traffico snellito. Mi fermo perché sono stato fin troppo prolisso. Siamo concreti, non usiamo la solita sterile demagogia. Grazie per l’attenzione.
Diego Salvi – In tutto il mondo dove ci sono aree pedonali chiuse al traffico alla fine il commercio ci guadagna. Certo che bisogna procedere all’abbellimento di queste vie con una nuova illuminazione con delle panchine e creare delle linee guida per far si che i bar ristoranti possano sviluppare dei dehor consoni al contesto della via stessa . Posizionare ad esempio un sistema di filodiffusione dove trasmettere musica … C’è un esempio vicino a noi … Vado Ligure .. via Gramsci quando decisero di renderla chiusa al traffico.. giù lamentele.. raccolte di firme e ora ? Tutti felici e guai tornare indietro. Carissimo Pietro Santi e giusto fare opposizione e giusto essere sempre vigili e quando c’è bisogno critici … Ma mai cavalcare un momentaneo disappunto da parte di alcuni commercianti xchè alla fine tutti saranno felici e lei resterà un moicano….. Tengo a precisare che io non li ho votati, io non mi rispecchio nelle idee di questo sindaco.. ma questa scelta secondo me e più che valida.
Paolo Forzano – Ogni intervento si deve “progettare” e “simulare” prima di fare! Ci sono tutti i mezzi per “conoscere in anticipo” i risultati. Solo che quì si è scelto di trascurare la progettazione intelligente a scapito del fare ignorante!
Pistillo Savino- Siete tutti una banda di ipocriti. Anche a Vado Ligure quando hanno pedonalizzata via Gramsci. Tutti i negozianti si erano ribellati ora invece si leccano le mani.
Felice Rossello- Le isole pedonali rendono l’aria respirabile aiutano i commercianti, il problema è che il commercio è messo in crisi dall’on line e non, dalle pedonalizzazione. Odio i vecchi che non amano il nuovo. Un vecchio?
Annalisa Scotto Lavina – Una vera vergogna e credo che per i commercianti sia un ulteriore batosta. Ma perché non pensano di investire nella sicurezza P.zza del Popolo ormai è in mano a spacciatori e ubriachi, nella sanità e nella scuola. Questo è il futuro non quattro fioriere del cavolo che chiudono il passaggio alle automobile rendendo la viabilità un incubo. Vengano a vedere via Niella come è ridotta una fila continua da mattina a sera. Sono vergognosi e ridicoli.
Maria Maganuco Agnese – Dovranno fare altri parcheggi a pagamento. È una realtà che esiste anche nelle altre città. Qui a Savona abbiamo ancora la mentalità provinciale, che con l’auto si vorrebbe andare davanti al negozio che ci serve… ma non va bene. L’aria deve essere respirabile. Io sono anni che penso, di avere una città isola pedonale..e poi un po di ingorgo… qui si diluisce in fretta non come a Genova. Godiamoci Savona un po come si deve. Tanto il parcheggio in città non c’era nemmeno prima..io sempre andata a pagamento.. a S. Rita non ci sono isole pedonali ma il parcheggio per fortuna li c’è a pagamento. Rassegnarci, andiamo in corriera e chiediamo più servizi metropolitani..penso che sia la via del futuro!
Marina Picollo – Le zone pedonali si devono stabilire con un criterio. non si possono fissare senza tenere conto anche dei disagi che una chiusura al traffico in una determinata zona può provocare. purtroppo la scelta è stata fatta con lo stesso “acume” con cui si è chiuso il traffico per il mercato del lunedì. Solo a Savona la stragrande maggioranza delle linee degli autobus vengono stravolte, e la gente che viene a Savona una tantum o prende di rado il mezzo pubblico si trova spiazzata. Bastava aprire al traffico l’ultimo pezzo di via Paleocapa da Piazza Mameli a Piazza del Popolo come per Santa Lucia, ma no, sarebbe stata una cosa troppo logica e di buon senso.
Alberto Berardinelli – Non ha senso, la viabilità in questa città da un po’ di anni a questa parte e sempre più complicata, i vari assessori alla viabilità hanno fatto una cazzata dietro l’altra per complicare la vita ai cittadini. La viabilità della città e già limitatissima, non sono neanche riusciti a completare ‘Aurelia bis, dunque per quanto mi riguarda giudizio più che negativo.
Ornella Mammoliti – La giunta non si rende conto che facendo chiudere le vie cittadine e una rimessa per i commercianti e poi il traffico aumenta basta pensare al lunedì e un caos totale.
Tino Cerruti- Perfetta la tua analisi Piero, Savona ha poche strade per uscire dalla città , se poi si aggiunge la chiusure di alcune vie che permettevano lo sbocco per uscire dalla città, ora siamo dentro ad un imbuto per non parlare poi dei posteggi perduti ! Un disagio enorme per tutti i savonesi !

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