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Liguria e Basso Piemonte

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Cinghiali, peste suina, recinzione ‘zona rossa’. Chi aveva ragione


L’AIW si è ormai da tempo fatta la fama di quel: l’avevo detto io! Ecco, con la storia dei cinghiali e della lotta alla peste suina che ha imperversato in una zona tra il Piemonte e la Liguria, ancora una volta è successo così.

di Franco Zunino

Quando l’AIW aveva previsto che la realizzazione della recinzione attorno alla “zona rossa” non sarebbe servita a nulla e che avrebbe solo arrecato danni paesaggistico-ambientali, senza che servisse a qualcosa per risolvere il problema, nessuno gli ha voluto credere. Proposta dagli ambientalisti anticaccia pur di non far intervenire le carabine, e subito adottata dalla politica (visto che consentiva lo stanziamento di fondi con i quali appaltare l’opera), cosa che ha fatto felici tanti Comuni, ora la recinzione è da tutti (o quasi) considerata obsoleta, inutile e iniziativa sbagliata che ha fatto solo perdere tempo, mentre la peste suina sta ormai dilagando fuori della recinzione! Cosa, peraltro, anche questa prevista dall’AIW.

Ora cacciatori e amministratori comunali stanno facendo a gara nel sostenere che la recinzione non è servita a nulla e che bisognava intervenire drasticamente e immediatamente con i fucili fin dall’inizio! Peccato che ormai dalla stalla i buoi sono scappati! Ogni giorno sui media si leggono di nuovi ritrovamenti in zone sterne, sempre più esterne, alla “zona rossa”. Questo succede quando si da’ retta agli animalisti, campioni nel proporre sempre soluzioni palliative di fronte a problemi che richiedono l’uccisione di animali, anche sulla gestione degli animali selvatici!

 SUCCEDE IN SVIZZERA CON I LUPI – Intanto in Svizzera si stanno avviando all’eliminazione completa del branco di lupi che ha fatto notevoli danni agli armenti del Canto Grigioni (236 “animali da reddito”, come li definiscono, tra cui “diverse vacche nutrici”) e stanno sempre più rivelando comportamenti non timorosi dell’uomo (il che aumenta il rischio di aggressioni). Il Gran Consiglio retico, nonostante la contrarietà del Governo federale, il quale si appresta a varare una legge sulla caccia che regolamenterà anche la presenza dei grandi predatori autorizzando i Cantoni a decidere autonomamente le loro scelte, non lo ha affatto tenuto in considerazione; ha infatti approvato una mozione forte di 73 voti a favore contro 39 contrari e 3 astenuti, per l’eliminazione completa del cosiddetto “branco di Beverin” che sta arrecando i danni suddetti anche dopo che ne sono già stati regolarmente uccisi 9 esemplari. Si ripete, non è lo sterminio del lupo, ma solo buon senso: l’Europa centro-meridionale non è l’Alaska! Ed è non intervenendo che si favorirà il riformarsi dell’antico odio sociale verso il lupo; quell’odio che poi lo porto al totale sterminio in molte parti d’Europa.

Franco Zunino

segretario generale AIW


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