Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Fotonotizie/Albenga (cimento invernale), Albissola, Celle Ligure, Pietra Ligure, Roccavignale, Savona


Fotonotizie da Albenga (cimento invernale e comunicato stampa Pd in merito all’ospedale), Albissola Marina (Vetrine d’Artista), Celle Ligure (Mostra fotografica dei soci del FotoClubCelle), ( Pietra Ligure (la comunità ‘Masci’ e il calendario 2023), Roccavignale (fascicolo toponomastica), Savona (le rappresaglie SECOLI XIII-XIV), Savona (Le Guardie WWF).

Cimento Invernale di Albenga- Dopo 2 anni di stop causa Covid questa mattina nello specchio d’acqua antistante alla Lega Navale ben 80 cimentisti hanno sfidato il freddo tuffandosi coraggiosamente in mare. Il Cimento Invernale di Albenga è stato organizzato dalla Lega Navale con il patrocinio del Comune. A presentare l’edizione di quest’anno ancora una volta Stefano Mentil.

PREMIATI

Uomo più anziano Ettore Tropiano classe 1933

Donna più anziana Arianna Arosio classe 1939

Gruppo più numeroso: Gruppo Piscinandi Albenga

Partecipante da più lontano Guerino Fontana da Modena

Bambino più piccolo Tommaso Crocco classe 2013

Bambina più piccola Ludovica Moirano classe 2016

A portare i saluti dell’Amministrazione l’assessore Mauro Vannucci che in diverse occasioni ha partecipato al Cimento Invernale.

ALBENGA – Ospedale pubblico e punto di emergenza sono argomenti inderogabili

Comunicato stampa- Come primo atto dell’anno nuovo riteniamo opportuno ed indispensabile chiarire nuovamente, coma già fatto più volte nei mesi passati, la posizione del Circolo Ingauno del Partito Democratico in merito alla questione destino del nostro ospedale. Dobbiamo sempre ricordare in premessa che l’ospedale di Albenga è una struttura nuova, la più recente della regione, logisticamente posta in una area a cui afferisce un importante comprensorio e dotata di una struttura a monoblocco che, in un’ottica di programmazione e di investimento, potrebbe essere ragionevolmente potenziata ed ampliata.

Ciononostante le slide che stanno girando sulla bozza di piano sociosanitario regionale prevedono che la struttura ingauna debba ospitare un “Ospedale di Comunità” ed una “Casa di Comunità”. Dobbiamo rammentare a tutti che l’Ospedale di Comunità sarà una “struttura a gestione prevalentemente infermieristica con la presenza di UN medico almeno 4-5 ore al giorno 6 giorni su 7”. Siamo molto lontani dall’idea di ospedale che necessita e merita il nostro territorio. Come PD locale vigileremo sulla stesura del PSSR e chiederemo gli emendamenti necessari per chiedere che ad Albenga si realizzi  molto più di questo. Ad Albenga serve un presidio Ospedaliero pubblico dotato di reparti essenziali a soddisfare le esigenze del territorio, includendo l’apertura di un punto di emergenza.

Dobbiamo inoltre complimentarci con l’amministrazione ingauna che è riuscita ad interrompere l’assenza di dialogo con la regione. Speriamo che il colloquio tra il sindaco di Albenga, il governatore Toti e l’assessore Gratarola, nell’ottica di un corretto dialogo tra istituzioni, possa portare a un cambio di rotta nella politica regionale indirizzando le risorse necessarie alla rinascita dell’ospedale di Albenga. Sarebbe una vittoria importante del nostro territorio.

Il direttivo di circolo PD Albenga

ALBISSOLA  MARINA: ARTE IN COPERTINA  CON ANTONIO  ROSSELLO

Celle Ligure, dal 4 al 13 gennaio, nella Sala espositiva

della Biblioteca civica “Pietro Costa”, Lungomare Crocetta, l’annuale mostra del FotoClubCelle.

Giovedì 4 gennaio, alle 14.30, a Celle Ligure, nella Sala espositiva della Biblioteca civica “Pietro Costa”, sul Lungomare Crocetta, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, si inaugura l’annuale Mostra fotografica dei soci del FotoClubCelle; le immagini proposte, a tema libero, sono state realizzate da Angelo Besio, Claudio Cappello, Lorenza Figari, Furio Incolto, Cataldo Orlando, Rocco Paparella. Aperta sino a Venerdì 13 gennaio la mostra é visitabile tutti i giorni dalle 14.30 alle 16.30. Il FotoClubCelle é attivo dal 1981 ed organizza mostre, conferenze ed incontri a tema fotografico, oltre a corsi per adulti e ragazzi. Collabora con altre associazioni locali ed enti pubblici.

PIETRA LIGURE: IL CALENDARIO 2023 E LA COMUNITA’ ‘MASCHI’

La comunità “MASCI” di Pietra Ligure, di cui l’amico Gianni Cenere fa parte, ha voluto acquistare simbolicamente un calendario al prezzo di 500 euro. Anche questi serviranno per comprare, al più presto, materiale che consegneremo al S. Spirito di Pietra Ligure. Per chi non conoscesse il Masci … son quei “ragazzi“ che in via Matteotti vendono abiti usati e che con il denaro comprano alimenti che distribuiscono mensilmente per famiglie in difficoltà. Ultimamente hanno consegnato zainetti per malati nutriti artificialmente e …. per non farmi scrivere le tante cose che fanno, quando ci passate daventi l’ultimo sabato o domenica del mese date una occhiata al cartellone esposto.

ROCCAVIGNALE – E’ uscito un nuovo fascicolo del Progetto Toponomastica Storica, il numero 44 della serie iniziata nel 2011, che ha visto finora il nostro impegno in quattro province di due regioni. «Toponimi del Comune di Roccavignale» è stato curato, tra gli altri, da Stefano Mallarini e Carmelo Prestipino e ha potuto usufruire dei recenti documenti medievali […]

L’articolo Toponimi del Comune di Roccavignale, un nuovo fascicolo del Progetto Toponomastica Storica proviene da Storia Patria.

LE RAPPRESAGLIE DEI SECOLI XIII-XIV, A CURA DI DOMENICO CIARLO

presetazione il 25 gennaio, Stella Maris di Savona

Domenico Ciarlo ne ha curato l’edizione – Le rappresaglie dei cartolari dei lodi di Savona (secoli XIII-XIV) – ed il volume di 96 pagine rappresenta il numero 12 della nostra «Collana di Fonti e Studi». Cosa rappresentino i lodi-rappresaglie è ben indicato dallo stralcio che segue tratto dall’introduzione che l’autore ha voluto premettere al volume. In pratica da esse recuperiamo vicende importanti di assalti corsari, per mare e per terra, cui furono sottoposti savonesi nel pieno medioevo.

Alcune di queste vicende eccezionali, vere e proprie narrazioni dal vivo, saranno ricostruite nel corso della presentazione del volume, curata da Domenico Ciarlo e Furio Ciciliot, mercoledì 25 gennaio 2023, ore 17.00, Stella Maris Porto di Savona.

Probabilmente, nella memoria collettiva, il riferimento più immediato a cui viene associata la parola “rappresaglia” è quello degli eccidi perpetrati con cieca, disumana e violenta barbarie durante la Seconda Guerra Mondiale. I tratti salienti di quelle rappresaglie erano il contesto bellico, lo scopo di deterrente, che servisse ad annientare tramite il terrore ogni forma di resistenza, il coinvolgimento di innocenti, la sproporzione tra offesa ricevuta e vendetta attuata.

La rappresaglia medievale, invece, è connotata essenzialmente da uno solo di questi tratti salienti: il coinvolgimento di persone che non hanno alcuna responsabilità nel danno che la rappresaglia vuole risarcire, ma che vengono coinvolti per una singolare applicazione del concetto di solidarietà. Il termine medievale represalia (dal verbo latino reprehendere) indica infatti il mezzo con cui ci si “riprende” ciò che è stato sottratto.

Per aversi rappresaglia, tuttavia, occorre che una determinata autorità giudiziaria o un determinato potere politico siano impossibilitati a ottenere e rendere giustizia in via ordinaria: ciò accade quando l’offensore o danneggiatore è sotto la giurisdizione di un’entità politica straniera, che si rifiuta di collaborare. Essendo l’offensore giuridicamente irraggiungibile, la rappresaglia mira a rivalersi con la forza su qualsiasi suo concittadino che capiti a tiro. La rappresaglia medievale rimane dunque limitata, quanto ad entità, al recupero del maltolto o al risarcimento del danno subito, ed è una pratica di mero carattere economico, pur coatta e, per i nostri parametri di valutazione, ingiusta.

Le prime attestazioni di questa pratica sono distribuite in tutto l’Alto Medioevo, nelle leggi che ne condannano e vietano l’applicazione oppure nei trattati che tentano di attenuarne gli abusi, ma essa risulta poi generalmente accettata e normata negli statuti comunali e applicata con frequenza a partire dal XIII secolo (…) Domenico Ciarlo.

Le Guardie WWF Savona durante l’attività di controllo sul territorio savonese

scoprono nuovi e vecchi abbandoni sul territorio di Savona.

COMUNICATO STAMPA – Prosegue l’attività di controllo della Guardie del WWF sul rispetto delle norme ambientali in materia di tutela e salvaguardia del territorio. In questo caso le Guardie WWF di Savona hanno rinvenuto nelle diverse aree ricadenti nel Comune di Savona quali le località Cadibona, via alla Strà-Conca verde, Passo Paolino, Madonna degli Angeli, Passo del Priocco, Nostra signora del Monte, via Cimavalle-Naso di gatto, dei luoghi interessati da diversi abbandoni di rifiuti. Una situazione che va avanti da diversi anni  e che già le guardie WWF di Savona aveva segnalato all’Amministrazione comunale di Savona a partire dal 2016 , afferma il Responsabile delle  Guardie del WWF Piombo Marco. Buona parte dei siti segnalati non sono stati ancora bonificati. In questo periodo si sta procedendo ad una vera e propria catalogazione delle aree a rischio abbandoni rifiuti a livello provinciale . Sono circa 30 i siti nell’entroterra del Comune di Savona che di fatto si sono o si stanno trasformando in vere discariche e la situazione viste anche le mancate bonifiche sta peggiorando. Molti degli abbandoni sono coperti da vegetazione. Per tanto le Guardie WWF di Savona hanno provveduto a segnalare questa grave situazione agli enti preposti, ed attendono solleciti riscontri a breve termine dal Comune di Savona circa i provvedimenti da intraprendere per azioni di rimozione e bonifica dei siti interessati.

Guardie WWF Nucleo di Savona. Il Coordinatore. Piombo Marco

 


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