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Albissola Marina, il libro di Cottarelli: All’inferno e ritorno….


Carlo Cottarelli ad Albisola per la presentazione del suo ultimo libro. Ospite d’eccezione di “Parole ubikate in mare”, Il prestigioso Festival Letterario estivo, a cura della Libreria Ubik-Savona, del Comune di Albissola Marina e del Comune di Savona.

di Antonio Rossello

Carlo Cottarelli ed Antonio Rossello ad Albissola

Dopo la pausa dovuta al Covid-19 e giunto alla sua dodicesima edizione, riporta in piazza la letteratura e non solo, attraverso un ricco palinsesto di incontri con personalità prestigiose, di fama nazionale, che si svolgono tra Albissola Marina e Savona.

Nella bella cornice di piazza della Concordia, a un passo dalla battigia, nel caldo di una serata che ci ricorderemo, Carlo Cottarelli – economista, già Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici dell’Università Cattolica di Milano ed ex Commissario straordinario per la revisione di spesa nominato dal governo italiano – è stato ad Albissola Marina, per incontrare la cittadinanza e presentare il suo ultimo libro, “All’inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica”, recentemente uscito per i tipi di Feltrinelli.

Introdotto da Renata Barberis, dialogando con il giornalista Mimmo Lombezzi, l’esperto economista ha ribadito in partenza che il suo volume è caratterizzato da missione politica a tutto tondo, sebbene sia stato scritto da chi, come lui, effettivamente non si considera un politico, ma non risparmia rimproveri e accuse alla classe politica in senso stretto, quando essa non si dimostra all’altezza della situazione.

Prima ancora della guerra in Ucraina, la pandemia ha travolto l’Italia e il mondo, provocando crisi sanitarie, economiche e finanziarie, divenendo un vero e proprio spartiacque nella vita del nostro Paese: ecco perché il titolo del libro evoca l’inferno. Ma bisogna uscire da questo inferno: nel labirinto della nostra ricostruzione economica, l’autore ha descritto un’idea per un futuro diverso dell’Italia, a partire da tre parole d’ordine: uguaglianza di possibilità, merito e solidarietà.

Il Prof.Carlo Cottarelli arriva al Quirinale,per l’incontro con il Presidente Sergio Mattarella.
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

In sintesi, attraverso riforme radicali nella nostra economia e nella nostra società, la Penisola deve tornare a crescere in modo sostenibile da un punto di vista sociale, finanziario e ambientale, senza tralasciare l’esigenza di uno maggiore uguaglianza, specialmente a riguardo delle opportunità rese disponibili alle nuove generazioni.

Le ultime battute della serata sono state caratterizzate da alcune domande dal pubblico, tutte relative a questioni economiche contingenti, tranne una mia di carattere più personale, nella quale ho invitato l’illustre ospite a raccontare qualche aneddoto di quando, a fine maggio 2018, fu nominato Presidente del Consiglio incaricato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per guidare un governo ad interim che avrebbe dovuto portato l’Italia verso nuove elezioni, visto che, successivamente al voto di marzo, estenuanti trattative fra i partiti erano riuscite a condurre alla nascita di un esecutivo politico.

Sono passate agli annali le immagini del suo improvviso arrivo a Roma da Milano, con uno zainetto sulle spalle e il trolley, per rispondere alla chiamata straordinaria al Quirinale. Questa sua esperienza nei palazzi capitolini, ricca di intrecci al cardiopalma, durò quattro lunghi giorni ed ebbe conclusione in ragione del raggiungimento dell’accordo da cui trasse origine il primo governo giallo-verde di Giuseppe Conte.

Questa la cronaca di un evento che ha dato l’opportunità ai presenti di conoscere meglio una figura di rilievo, quale Carlo Cottarelli, che dimostra di saper esporre in forma chiara ed esauriente la propria materia senza venir meno alla propria professionalità, anzi aggiungendo quello speciale tocco di umanità che lo fa apparire una persona umile, simpatica, non solo competente.

Carlo Cottarelli ha lavorato dal 1981 al 1987 presso la direzione monetaria del Servizio Studi della Banca d’Italia e dal 1987 al 1988 al Servizio Studi dell’Eni. È stato direttore esecutivo al Fondo Monetario Internazionale (Fmi) per Italia, Albania, Grecia, Malta, Portogallo e San Marino da novembre 2014 a ottobre 2017. Da ottobre 2013 a ottobre 2014 ha ricoperto l’incarico di commissario per la revisione della spesa pubblica in Italia e dal 2008 al 2013 direttore del Fiscal Affairs Department del Fondo Monetario Internazionale. Il 28 maggio 2018 è stato nominato presidente del Consiglio incaricato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per guidare un governo ad interim che avrebbe portato l’Italia verso nuove elezioni. Tuttavia, dopo pochi giorni, le forze politiche raggiunsero un accordo che portò alla nascita del primo Governo Conte. Attualmente è direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani.

Antonio Rossello


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A. Rossello

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