Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Noli, l’avv. Genta risponde al dott. Bruno


Tramite trucioli.it il Dott. Danilo Bruno, la scorsa settimana, mi ha “interpellato” in merito ad alcuni argomenti relativi a Noli ed alla mia possibile candidatura alle prossime elezioni amministrative. Non rispondere mi sembra “da maleducati”. (vedi Mi perdoni avv. Genta se la disturbo…….)

L’avv. Marco Genta

In merito alla mia candidatura, siccome era circolata questa notizia e tanti Nolesi mi chiedevano se effettivamente mi candidassi, mi è sembrato corretto che su IVG (notiziario On Line che aveva pubblicato la notizia poi riportata anche su questo Blog) venisse precisata la mia posizione. Non voglio ritornare su questo argomento in quanto penso di essere stato chiaro.

Non pensavo che il fatto che io non mi candidassi potesse essere di interesse al di fuori di Noli e potesse interessare al Dott. Bruno che a Noli ha lavorato in Comune: ho avuto contatti con lui quando era Capo area, non ricordo in che anni, ed io ero membro del Consiglio nell’Istituto Comprensivo scolastico Spotorno-Noli e si doveva organizzare il servizio mensa o quello dello scuolabus.

La mia opinione sui quesiti posti, non essendo candidato, non penso sia di interesse pubblico ma se avrò occasione di incontrare il Dott. Bruno ne potremo sicuramente parlare direttamente.

In generale posso soltanto precisare che per decidere come utilizzare e gestire dei beni occorre attentamente prima capire di chi sono (Diocesi, Istituto Sostentamento del Clero, Comune, Demanio, ecc…….) e quali vincoli ci siano in modo da confrontarsi correttamente con la Soprintendenza. Inoltre bisogna capire quale interesse culturale tali beni possano avere per la comunità, quali risorse investire e dove reperirle (soldi pubblici, privati, di fondazioni, ecc…….). Su chi debba effettuare la gestione dei beni e dei servizi, vi sono altre problematiche da affrontare e tante soluzioni differenti: mantenere una gestione pubblica diretta; affidarla a privati; affidarla ad associazioni.

E come affidarle: direttamente, con gare in modo da valutare chi abbia le migliori competenze, i migliori progetti, le maggiori risorse. Chi sono i “professionisti” della gestione dei beni culturali? Bisogna individuarli in base a dei curriculum? Tante polemiche sono sorte quando i beni pubblici non vengono gestiti direttamente ma da privati e tante polemiche sono sorte anche per le nomine dei direttori di grandi musei e per i bandi internazionali che sono stati fatti (con la conseguente nomina di direttori stranieri).

Purtroppo avrò deluso il Dott. Bruno in quanto non ho dato risposte, ma, anzi, ho solo generalizzato in modo semplicistico le problematiche sulla gestione dei beni culturali. Spero che dopo aver letto questo mio articolo il Dott. Bruno riconfermi i complimenti che mi ha fatto dei quali non posso che ringraziarlo.

Marco Genta


Avatar

Trucioli

Torna in alto