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Liguria e Basso Piemonte

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A Savona tanti musei e tante idee?


Non si può tacere il grande impegno messo dal Comune e dall’assessora alla cultura Nicoletta Negro nel tentare di costruire una nuova idea di cultura e soprattutto di fondare su di essa la costruzione di una nuova coscienza civica savonese e di una nuova cittadinanza europea.

di Danilo Bruno

L’assessore alla Cultura del Comune di Savona Nicoletta Negro

Si tratta di una idea importante, che trae origine dalla visione mazziniana di cultura, come ho cercato di dimostrare nel mio ” Il Risorgimento del popolo” ( Aracne editore) e che potrebbe trovare il proprio completamento nella candidatura di Savona a capitale italiana della cultura 2026.
A Savona vi sono alcuni musei importanti: Pubblici ( archeologico, Pinacoteca, Cuneo- Pertini e scienze naturali da molto tempo ormai chiuso al pubblico); Forma mista o di altri enti pubblici come il Museo della Ceramica e quello del Santuario oltre alla collezione di arazzi sotto diretta gestione ministeriale); ecclesiastici ( cattedrale, cappella Sistina,appartamenti di Pio VII); Privato ( Apple museum).
A questa importante e varia offerta culturale potrebbero corrispondere comuni linee di indirizzo e di gestione, che portano verso la nascita di un sistema museale cittadino, che troverebbe sicuramente i favori regionali e nazionali.
Si tratterebbe di un progetto su più anni,che dovrebbe sedere i responsabili intorno a un tavolo allo scopo di confrontare: orari,idee,progetti e spazi espositivi.
In secondo luogo vi dovrebbe essere l’impegno ( almeno per i musei pubblici) di garantire un adeguamento agli standards UNESCO e ministeriali in un ragionevole margine di tempo.
In tale senso è sicuramente importante la decisione comunale di assumere un funzionario dedicato in materia di musei.
Infine bisognerebbe mettere in comune progetti di ricerche e attività interdisciplinari oltre a comuni politiche di promozione anche per dimostrare che in Liguria si può e si deve collaborare nell’interesse collettivo.
L’Istituto Internazionale di Studi Liguri sez.Sabazia, che dirige il Museo Archeologico e gli scavi del Priamar è pronto da sempre al confronto quindi ora dobbiamo, come si suole dire, darci, anche come operatori museali, una mossa.
Danilo Bruno


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