Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Nuova ferrovia a monte e sanità pubblica. Proposta a Regione e governo di cinque comitati. E a Roma 40° anniversario di Assoutenti


“2 miliardi di buone ragioni per sostenere la sanità pubblica. Utilizziamo per potenziare la sanità savonese i 2 miliardi 150 milioni di euro previsti per lo spostamento a monte della ferrovia nel ponente savonese.” Vedi anche 40° Anniversario di ASSOUTENTI, a Roma sul palco d’onore il savonese Gianluigi Taboga (sportello storico).


 E’questa la proposta che facciamo alla Regione e al governo dopo la grande mobilitazione popolare a favore dell’ospedale di Albenga.

Non chiediamo di investire quella cifra solo nell’area tra Finale Ligure e Andora, quella interessata dal progetto di spostamento a monte, ma su tutto il territorio provinciale, perché un cittadino di Cairo Montenotte o di Cengio deve avere lo stesso diritto alle cure rispetto a uno di Savona, di Ortovero o di Andora.

Abbiamo partecipato in maniera convinta alla manifestazione pubblica per la difesa del pronto soccorso di Albenga. Adesso è arrivato il tempo di presentare la nostra proposta per finanziare un nuovo modello sanitario: più attento alle fasce deboli, ai piccoli comuni, alla gestione delle urgenze e delle emergenze, all’assistenza domiciliare dei pazienti che possono essere curati a casa, alle necessità dei malati cronici, al potenziamento di servizi salva-vita come l’automedica e l’elisoccorso.

Vi chiederete: cosa c’entra la sanità pubblica con lo spostamento a monte della ferrovia tra Finale Ligure e Andora? Trasporti e salute sono due aspetti fondamentali della nostra vita.

Ogni cittadino ha diritto alla migliore assistenza sanitaria possibile, indipendentemente dal luogo in cui vive o dal suo reddito. Allo stesso tempo, chiunque deve disporre di un trasporto pubblico efficiente e capillare.

Lo spostamento a monte della ferrovia metterà una pietra tombale su un sistema di collegamenti efficace per gli abitanti del ponente savonese e per i turisti. È previsto il dimezzamento delle stazioni e lo spostamento delle nuove fermate in zone isolate, raggiungibili solo con altri mezzi di trasporto. In pratica, quello che è successo alla nostra sanità locale negli ultimi 30 anni. Basti pensare ai presidi chiusi, ai reparti cancellati, alle sale operatorie allestite e mai entrate in funzione, agli straordinari specialisti che hanno gettato la spugna di fronte al muro di gomma dell’inefficienza.

Chiediamo alla Regione di suddividere sui prossimi venti anni l’importo del progetto per lo spostamento della ferrovia, destinandolo al comparto sanitario in provincia di Savona. Ci sarebbero 107,5 milioni di euro all’anno per migliorare la salute dei savonesi. In questa cifra, ci sono le risorse necessarie per riaprire il pronto soccorso di Albenga e per mantenere in funzione il reparto di Rianimazione, che ha dimostrato tutta la sua professionalità nell’emergenza del Covid. C’è la somma sufficiente per riaprire il punto nascite e il blocco materno-infantile dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Ci sono i finanziamenti per dotare il San Giuseppe di Cairo Montenotte di un pronto soccorso operativo 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno, e delle sale operatorie che sono state chiuse.

In questa somma, ci sono anche gli stanziamenti necessari a prolungare (per vent’anni, appunto) i contratti del personale assunto per l’emergenza pandemica e lasciato a casa dopo essere stato utilizzato nel momento più difficile della sanità italiana dal dopoguerra a oggi.

A quel punto, avanzerebbero ancora alcune decine di milioni di euro all’anno. Ecco, le rimanenze potranno essere investite sul potenziamento della linea ferroviaria litoranea tra Loano e Finale Ligure, con l’eliminazione dei passaggi a livello più impattanti sulla viabilità locale, e tra Albenga e Andora. Tra Albenga e Loano, infatti, la ferrovia è già a doppio binario e necessita solo di qualche accorgimento per diminuire i disagi alla popolazione.

Cari politici, che ci governate in Regione e a Roma, vi invitiamo caldamente a riflettere su questa immensa opportunità per garantire una salute migliore ai vostri concittadini.

                                                17 marzo 2022



COMMENTI  social – Lino Maffeo: Costo 2 miliardi di euro, chi se frega, tanto si paga a debito, potremmo anche spenderne 5 miliardi; la facciamo sopraelevata a 4 binari”.

A ROMA 60° ANNIVERSARIO GIORNATA MONDIALE DEI CONSUMATORI

E 40° DALLA FONDAZIONE DI ASSOUTENTI – LA PROVINCIA DI SAVONA STORIA DI UN ENTE

Assoutenti (AU), Associazione Nazionale Utenti Servizi Pubblici, nasce nel gennaio 1982, fondata da Giuseppe Scrofina, per tutelare e promuovere i diritti fondamentali dei consumatori, in particolare degli utenti dei servizi pubblici.Il 25 maggio 2012 si celebra il Trentennale Assoutenti viene eletto Presidente Furio Truzzi genovese.

Le prime pagine di storia riportano al presidente John Fitzgerald Kennedy alla promulgazione di leggi a tutela dei consumatori e degli utenti. Fu il primo atto legislativo a livello mondiale. Seguiranno in varie parti del pianeta la nascita di enti ed associazioni che si ispirano a quei principi fondanti del presidente americano.  A Roma il 15 marzo scorso c’era anche una rappresentanza savonese  nella ricorrenza di due anniversari. Il 60° della Giornata Mondiale dei Consumatori e il 40° anniversario  della fondazione di ASSOUTENTI.

Tra i presenti la Commissione parlamentare  d’inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti. Il Consiglio Nazionale  dei Consumatori e Utenti. Il presidente Garante della Privacy.  La Scuola superiore sant’Anna di Pisa. Il direttore generale  del Ministero dello Sviluppo Economico, Giorgio Benvenuto ex segretario UIL e presidente Fondazione Bruno Buozzi. I saluti di benvenuto  da parte  di Dario Numeroso direttore CE.R.S. Alma Laboris e Furio Truzzi presidente Assoutenti. Presenti tra i giornalisti ‘amici dei consumatori’ Antonio Lubrano, Tito Cortese, Milena Gabanelli, Federico Ruffo e Debora Rosciani. Tra i soci e volontari Assoutenti Gianluigi Taboga (sportello storico), Giuseppe Scrofina (socio fondatore), Roberto Capasso (sportello energia), Mirella Zompicchiatti (sportello conciliazioni). Infine il Comitato promotore del disegno di legge  costituzionale di Tutela diritti dei consumatori.

ASSOUTENTI IN PROVINCIA DI SAVONA – Il primo nucleo associativo  ed operativo è nato a Loano (tra i primi in Liguria) ed ha visto promotore il presidente rag. Saverio Mangiola (compianto) che ha ricoperto anche il ruolo di consigliere comunale. Come non ricordare le sue battaglie per il ‘caro bollette acqua‘, i rapporti contrattuali e le tariffe con l’Acquedotto San Lazzaro. Un capitolo che resta attuale soprattutto in vista della gestione pubblica dell’acqua a livello provinciale (Ato idrico integrato). Il ‘conto’ che il privato potrebbe presentare al Comune e vantare a risarcimento per lavori sulla rete  idrica eseguiti negli anni senza che in realtà ci sia stato, almeno parrebbe, un puntuale controllo pubblico. Il secondo presidente e precursore  dello sportello per il cittadino Gianluigi Taboga, poi l’avv. Andrea Lucido (compianto) ed ora  l’avvocato Maria Laura Ragazzi. Un avvicendamento, rinnovamento, che ha visto il savonese Taboga chiamato nel ruolo di vice presidente nazionale, poi presidente onorario nazionale, infine  presidente nazionale del Collegio garanti.

Un costante impegno di Assoutenti pure per l’adozione da parte dei Comuni savonesi della Carta di Qualità dei Servizi, quale tutela primaria dei diritti dei consumatori.  E recentemente Assoutenti e l’Amministrazione comunale di Borghetto hanno avviato un ‘progetto’ che ha per obiettivo anche il ‘risparmio energetico’. Tema peraltro che, se ce ne fosse bisogno, ha assunto aspetti impellenti con l’esplosione dei prezzi energetici e caro bollette (luce e gas), di pari passo alla guerra Russia contro l’Ucraina. In quel paese morti e feriti, distruzione e desolazione. Nella patria italica oltre a tante famiglie già in difficoltà per arrivare a fine mese, il dramma di dover far fronte al salasso di beni primari. Ma anche l’urgenza di una reale impegno nella lotta agli sprechi. Sia nel pubblico che nel privato.

 

 


Avatar

Trucioli

Torna in alto