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Borghetti vescovo Diocesi Albenga Imperia: Risanato il bilancio dopo il rischio di dissesto. Peagna virtuosa: in bacheca i conti parrocchiali


Incontro con il vescovo Guglielmo Borghetti e la stampa locale. E dopo 5 anni di allarme ‘conti diocesi di Albenga Imperia’, con rischio ‘dissesto’, torna il sereno. E a marzo, per la prima volta, come avviene per la diocesi Savona Noli, saranno resi pubblici i dati di bilancio. Una pratica virtuosa e di trasparenza praticata dalla parrocchia di Peagna con tanto di ‘manifesto’ sulla bacheca della chiesa.

DA IL SECOLO XIX di Luca Rebagliati – «…..Il risanamento delle casse diocesane procede secondo i programmi; oggi abbiamo quei debiti “normali” che possono essere smaltiti con la gestione ordinaria. A marzo saremo in grado di pubblicare il bilancio». Cosa che non accadeva da diversi anni. «Non è che ci fosse mancanza di trasparenza, ma proprio era complicato mettere in ordine le cose», aggiunge il vescovo con un sospiro. Avere messo alle spalle l’epoca dei “buchi” nei conti della Caritas e vicende simili deve essere un bel sollievo per Borghetti, soddisfatto anche per i due seminaristi che sono stati ordinati diaconi lo scorso anno e diventeranno sacerdoti in questo. «Purtroppo, però, dopo di loro non avremo in tempi brevi altri nuovi sacerdoti, perché nel frattempo nessun giovane ha iniziato il suo cammino verso il sacerdozio. Siamo preoccupati ma fiduciosi: il Signore è generoso e ci aiuterà anche in questo». In ogni caso la diocesi può contare su 105 sacerdoti attivi, oltre a 31 appartenenti a ordini e famiglie religiose che comunque svolgono la loro opera sul territorio, mentre 19 sono i sacerdoti “in trasferta” fuori diocesi. «Tutto sommato la nostra non è considerata una diocesi tra le più carenti, considerato che siamo 175 mila abitanti».

Un tema di cui Borghetti parla volentieri è quello del museo diocesano (e del Battistero, ovviamente) che lo scorso anno con i suoi cinquemila visitatori ha dato ottimi segni di ripresa dopo un 2020 che (causa Covid) si era fermato a quota 3.100 e conta quest’anno di ritornare attorno ai 10 mila e più del 2019. «Si è creato un buon “giro” anche tra i crocieristi, e ora stiamo lavorando con il Comune per unire i musei e le bellezze di Albenga e del territorio in una unica “rete”, un’unica proposta. La cultura è fondamentale e non va trascurata».

IL VESCOVO DI SAVONA-NOLI, MARINO

Da Il Secolo XIX di Stefania Mordeglia-….”Voi giornalistici cercate notizie e fatti e d’improvviso la parola “viene” e “accade”. Talvolta prevale l’atteggiamento del parlare o dello scrivere che non nasce da un ascolto vero e profondo. Soprattutto nei talk show televisivi sembra che il giornalista assuma un ruolo più teatrale e, più che ascoltare la risposta dell’ascoltatore, prepara la domanda successiva e costruisce un suo discorso. Il giornalista che mi piace è quello che si lascia destabilizzare dall’ascolto della parola».«Sarebbe bello imparare ad ascoltare – ha aggiunto il vescovo Marino -. In Occidente sembra che non ci sia spazio per la pratica dell’ascolto. Ad esempio, gli aspiranti medici e persino i seminaristi dovrebbero esercitare l’arte dell’ascolto, ma non ci sono corsi in tal senso. Spesso noi preti pensiamo di conoscere la Parola di Dio benissimo e non lo ascoltiamo come si dovrebbe. Mi chiedo se siamo capaci di ascoltare la “parola” che accade in tutti i terreni o se privilegiamo soltanto alcuni terreni».

BACHECA DELLA PARROCCHIA DI PEAGNA CON I DATI DI CASSA BILANCIO 2021

Don Fabrizio, classe 1971, parroco a Peagna, ordinato sacerdote il 15 marzo 2003, è inoltre Direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia


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