Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Borghetto S. S. Due sentenze e due condanne a spese di giudizio. La moglie del sindaco di Loano. E l’ex direttrice della farmacia. Giudice del Lavoro e Tar


La cronaca borghettina e del comprensorio tiene banco. E a trucioli.it tocca ancora indossare l’antibavaglio. Due sentenze per vicende diverse arrivate all’epilogo del primo grado di giudizio. Davanti al giudice del Lavoro in un caso (avevamo anticipato gli atti di causa) e al Tar della Liguria nell’altro di cui si parla da tempo.

La vicenda che riguarda la moglie del sindaco Pignocca che riteneva di essere danneggiata economicamente dall’Azienda pubblica (Servizi Ambientali Sta di cui è dipendente) rispetto alle sue funzioni, al contratto di lavoro, allo stipendio percepito. E ora la sentenza che respinge le richieste. La seconda vertenza ha avuto molta eco sui media già in passato e ha per protagonista la battagliera, ma silenziosa, ex direttrice della farmacia comunale (e azienda Sael in liquidazione) di Borghetto. Il Tar ha dichiarato inammissibile il ricorso condannandola alle spese di giudizio verso il Comune e verso la nuova proprietà della stessa farmacia.

L’avv. Barbara Balbo presidente della Servizi Ambientali Spa

C’è da premettere una circostanza. Si tratta di due verdetti che, pur con efficacia ed esecutività immediata, possono essere appellati. Il primo, ovvero riguardante la dr.ssa Claudia Buratto, tra le ‘giovani veterane’ della Servizi Ambientali Spa, porta la firma del giudice del Lavoro del Tribunale di Savona, dr.ssa. Laura Serra. E al responso si può ricorrere in Corte d’Appello. Il secondo può essere appellato al Consiglio di Stato. Sono valutazioni che gli interessati faranno con i rispettivi difensori, valutando tutti gli aspetti.

La Buratto, avevamo dato conto in un precedente articolo, ma ‘bocche cucite’ su altri media e nessuno ha ripreso la notizia, non certo per paura. Forse si è ritenuto fosse una vicenda personale e ai lettori poco interessava. Ogni altra ipotesi potrebbe configurarsi illazione. Chi scrive queste righe ha ‘solo’ 53 anni di attività giornalistica, metà della quale trascorsa negli uffici giudiziari e sa ancora distinguere, speriamo di non sbagliare, tra notizie di interesse pubblico o meno. Se poi ai lettori poco interessa, fatti loro. E se altri si autocensurano, è un problema di etica, credibilità e indipendenza.

Nel caso Buratto, non era tanto una questione che riguardava la consorte di un sindaco, Pignocca, il cui Comune è il secondo azionista di maggioranza dopo Borghetto nella Servizi Ambientali Spa. Lei, peraltro, persona a modo e sempre dietro le quinte. Quanto il coinvolgimento diretto del suo datore di lavoro. Un ente pubblico, interamente partecipato da 7 Comuni, e che ha come contribuenti i cittadini che versano anche la tassa sulla depurazione delle acque.

Tra l’altro trucioli.it, non ha interesse neppure ad esibire le visualizzazioni, il numero di lettori, non rincorrendo clienti pubblicitari o introiti vari. C’è solo volontariato da pensionati. Ci siamo dunque avvalsi, come abbiamo sempre fatto pur tra obiettive difficoltà e a discapito delle simpatie, diciamo così, del ‘diritto dovere di cronaca’ sulle base di elementi emersi dagli atti di causa. Eppure sappiamo che anche in questa circostanza si è data la caccia alle ‘streghe’, al ricerca dei colpevoli della fuga di notizie che comunque, e questo ci era chiaro, nessuno aveva interessi personali. Semmai poteva dare fastidio a chi ?  Certo che a qualcuno poteva far comodo il ‘silenzio stampa’.

Ormai è uso che la ‘libera e buona stampa’ sta seguendo  spesso un’altra scuola di giornalismo a cui non siamo ‘educati’. E non è certo colpa degli ultimi (corrispondenti e collaboratori) se le cose vanno così. Sono libere scelte, il lettore fa la sua parte di giudice. Ma quali conseguenze  di una frequente e capillare disinformazione ? Di un sistema estraneo al nostro bagaglio professionale ?

Peraltro le richieste avanzate dalla Buratto erano e restano legittime fino a sentenza civile non appellata. Semmai possono aver creato all’interno degli uffici della Spa (che avevamo definito  nel lontano passato bunker inespugnato) un qualche clima di tensione. Il tam tam riferisce di rapporti tesi tra colleghi/e. Dirigenza. Di chi sarebbe quasi caduto in disgrazia. Ora la giustizia dovrebbe aver fatto almeno chiarezza. O sbagliamo ?

Nella fase di proposta conciliativa avanzata al presidente della Servizi Ambientali, avv.  Barbara Balbo,  la dipendente Buratto  proponeva di ritirare la causa  e spese legali compensate purchè le fosse riconosciuto il VII livello di inquadramento o in sub ordine il VI  (senza indicare da quando) e soprattutto l’aumento della retribuzione prevista dal livello superiore. Infine rinunce tombali per il passato e disponibilità al tempo pieno, con distacco, se concordato, alla pubblica APS (Consorzio provinciale del Servizio Idrico Integrato).

Senza un accordo si è andati a sentenza. La Buratto avrebbe potuto introitare dalla Spa, in caso di giudizio a lei favorevole, circa 60 mila euro (compresi gli arretrati).  Il giudice Serra ha sentenziato che il suo livello deve essere il VI ritenendo adeguata la retribuzione fin qui percepita. E in conclusione condanna alle spese legali: circa 8 mila euro. Ci sarà un ricorso consigliato dal legale di fiducia con buone chance di riformare il primo grado di giudizio ? (L.Cor.)

Il TAR da ragione al Comune di Borghetto. 
Bocciato il ricorso della ex Direttrice della Farmacia Comunale
È stata pubblicata la sentenza(  vedi…………..) sul ricorso avverso al bando di vendita della ex Farmacia Comunale di Borghetto presentato dall’avv. Giovanni Sanna su richiesta della Dott.ssa  Bianca Maria Ricci.
E’ la vicenda della vendita di una farmacia  pubblica, sempre molto travagliata, già dal 2018, con la prima perizia di stima sul valore pari a 1.650.000 € che era stata oggetto di esposto alla Procura della Repubblica della stessa Dott.ssa Ricci, sempre assistita dall’avv. Sanna, già consigliere comunale di opposizione, candidato sindaco della sinistra e buon conoscitore delle realtà borghettine.
Non solo, polemiche ed articoli sui media da parte dei due gruppi di minoranza  consiliare (dr. Maritano e Villa) che riteneva eccessivamente “gonfiata” la perizia stessa, quasi ad ipotizzare, aggiungiamo, una  volontà manichea in tal senso forse ad opera del sindaco Canepa, artigiano, e dell’allora assessore al Bilancio, dr. Roberto Moreno, commercialista, libero professionista e revisore dei conti. Inchiesta penale  archiviata, sembrerebbe, senza opposizione davanti al Gip- Gup ?
Il bando, a fine 2019 e a seguito di nuova perizia, venne poi assegnato alla Farmacia San Carlo di Ceriale per una cifra di poco inferiore a 1.900.000 €. Successivamente l’assegnazione era stata impugnata dalla Dott.ssa Ricci prima con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e da qui è finito al TAR.
Trucioli.it si era sempre sforzato di fare la sua piccola parte di informazione.  E non sempre ci riusciamo come si dovrebbe. Non abbiamo super corazzate alla Ivg.it che può contare su due ‘principi’ del giornalismo savonese. E meriterà di essere raccontato come è stata titolatae con quale taglio (su social) una recente sentenza penale, tra assoluzione e condanne (fino a due anni di reclusione), sulla Sanità savonese in rapporti con una società privata di Savona, i suoi ortopedici, l’Asl 2 e l’assesorato alla sanità ai tempi di Burlando presidente. Da non credere. E ci sono pure di mezzo rapporti pubblicitari consistenti. Mai vissuta tanta degenerazione professionale almeno  in oltre mezzo secolo di ‘vecchio mestiere’. Pazienza ai tempi del potere teardiano ed intrecci P 2 in Liguria….
Torniamo al ‘caso Borghetto’. La sentenza,  firmata dal presidente Giuseppe Caruso e dal giudice estensore Angelo Vitali, dichiara inammissibile l’impugnazione sia nella forma che nel merito e obbliga la parte soccombente a coprire le spese di giudizio (2 mila euro ciascuno), oltre a spese generali, IVA e CPA, in favore del Comune di Borghetto e della Farmacia San Rocco  della dr.ssa Laura Maria Manzi & C. s.c.n.
L’avv. Marco Barilati

Il sindaco Giancarlo Canepa è stato subito informato dal legale del Comune avv. Marco Barilati del foro di Genova ed ha rilasciato una dichiarazione stampa ripresa questa volta da tutti i media: “Ho ringraziato l’avvocato Barilati per l’ottimo lavoro svolto. Non avevo mai avuto dubbi sulla bontà del lavoro svolto dagli uffici che si erano occupati in allora del bando, la trasparenza è sempre stata massima, il bando era stato trasmesso a tutti gli ordini d’Italia al fine di avere la più ampia diffusione possibile.

Il sindaco Giancarlo Canepa
La sentenza del Tar della Liguria ci riempie  ovviamente di soddisfazione anche se resta l’amaro in bocca per aver dovuto tenere immobilizzata così a lungo una cifra così importante soprattutto in un periodo come quello del Covid dove si sarebbe potuto investire di più nel sociale e nel sostegno delle attività economiche in difficoltà. Ora, dopo tutte le vicende sia politiche che giudiziarie che hanno fatto da corollario a questa vicenda, appare chiaro chi abbia effettivamente agito nell’interesse della collettività e chi no. Una pronuncia, quella del TAR, netta sia nella forma che nella sostanza. Un’ottima notizia per il nostro Comune che vede finalmente la fine di un incubo iniziato 4 anni fa con la dichiarazione di pre dissesto finanziario. Ora si può tornare a pianificare interventi volti a migliorare la qualità della vita quotidiana nella nostra amata cittadina.”

L.Corrado

L.Corrado

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