Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona, l’ex primario: ‘Ho incontrato Ripamonti, riavviata procedura angiografo’
In piazza il 2 giugno leghisti e il dr. Giusto.
I Verdi: poche colonnine per auto elettriche


Scrive sui social Francesco Versace ex primario al San Paolo, consigliere comunale: Ho incontrato il sen. Ripamonti e mi ha anticipato che a Genova è stata riavviata la procedura per il nuovo angiografo del San Paolo”. Altra fotonotizia: i leghisti Savonesi in piazza, il 2 giugno, per la protesta nazionale del centro destra. Inoltre, ecco l’intervento di Gabriello Castellazzi (Verdi) per la ricorrenza mondiale (5 giugno) della giornata dell’ambiente. La denuncia: a Savona sono poche le colonnine per la ricarica delle auto elettriche.

Questa mattina, 2 giugno, al termine delle manifestazioni riferite alle festività del 2 Giugno, ho incontrato occasionalmente il Sen. Paolo Ripamonti, che dopo un cordiale saluto, mi ha anticipato che ieri a Genova, è stata riavviata la procedura per l’acquisto di un nuovo angiografo per l’Ospedale San Paolo di Savona e la programmazione di un Centro Ictus sempre per l’Ospedale San Paolo.
Considero il messaggio ricevuto un passaggio importante per la ripresa dell’attività dell’Ospedale, ancora fortemente frenata dall’epidemia Coronavirus.
Sono soddisfatto del risultato, ottenuto grazie anche all’impegno profuso in questi anni con il Sindaco Ilaria Caprioglio e a quanto da me di recente espresso e successivamente pubblicato dal Secolo XIX in data 21 Maggio 2020 sulla gestione della Sanità Savonese.
Speriamo che niente possa più frenare o rallentare queste procedure, assolutamente necessarie, per la tutela della salute dei cittadini savonesi.
I leghisti Savonesi riuniti in Piazza Sisto IV nella loro manifestazione nazionale con il centro destra nella giornata del 2 giugno festa della Repubblica
Il raduno dei leghisti il 2 giugno, i quadri dell’eccentrico dr. Renato Giusto, medico di famiglia, personaggio popolare ed estroverso di lungo corso tra i politici savonesi, capace di ‘mostrare i muscoli’ della contestazione pubblica quando affronta tematiche che riguardano la Sanità, la salute ed i bisogni della sua comunità, oltre ad essere presidente del consiglio comunale

I VERDI SAVONESI E LA GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE

di Gabriello Castellazzi

5 giugno- ONU-“Giornata mondiale dell’ambiente”. Analisi dei Verdi su di un tema locale apparentemente secondario: in provincia di Savona sono poche le “colonnine” per la ricarica delle “auto elettriche”.

Oggi 5 giugno è la “Giornata mondiale dell’ambiente” – WED (World Environment Day),proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con lo slogan “Only one earth” nell’ambito dei programmi UNEP (United Nations Environment Programme) contro gli effetti dannosi dei cambiamenti climatici e per l’uso sostenibile delle risorse naturali.

I Verdi, tra i tanti problemi che nella ricorrenza di oggi si potrebbero analizzare, scelgono di mettere a fuoco un problema locale apparentemente secondario: si prospetta nel savonese, per il prossimo futuro, la difficoltà a ricaricare di energia le “auto elettriche”.

Infatti oltre alla necessità di soddisfare le esigenze del ridotto parco di auto “green” locali, ci sarà l’interesse a soddisfare le esigenze dei turisti del nord Europa che per gli spostamenti con le loro nuove “auto elettriche” avranno l’esigenza di avere a disposizione una comoda rete di “colonnine” per la ricarica.

In Europa si registra una crescita esponenziale nel numero circolante di queste auto:

nel primo trimestre del 2019 l’immatricolazione è stata complessivamente di 54.478 unità mentre la vendita, nello stesso periodo del 2020, è stata di 91.756 unità (+68,4%).

Più nel dettaglio: in Germania, nello stesso periodo, da 15.944 si è passati a 26.030 nuove unità (+63%), in Francia da 10.569 unità a 25.960 (+145,6%).

In Italia, sempre analizzando lo stesso arco di tempo, nel 2019 il numero di auto elettriche immatricolate è stato di 1186 unità, mentre nel 2020 è stato di ben 5399 unità (con una crescita enorme del 355%). In termini assoluti il numero delle nuove auto elettriche in Italia è comunque  lontano da quello delle auto francesi,  ma è molto positivo il trend registrato.

Un fatto che ci dovrebbe invogliare a prendere tutta una serie di provvedimenti capaci di sostenere questa evoluzione, in modo da agevolare il turismo proveniente dal resto dell’Europa.

In questo modo si potrebbe puntare seriamente sulla “green economy”, ridurre  l’inquinamento e offrire nuovo lavoro in un momento di grave crisi sociale ed economica.

Per agevolare l’utilizzo di auto elettriche sarà ovviamente necessaria una rete di distribuzione adeguata per non mettere in difficoltà il turista che raggiungerà la Riviera con mezzi ecologici.

In Germania è oggi a disposizione una  “colonnina” ogni 3620 abitanti (e  il Governo tedesco ha programmato un milione di nuove “colonnine” entro il 2030); in Norvegia una ogni 671 abitanti; in Italia solo una ogni 14.388 abitanti.

Purtroppo in provincia di Savona sono presenti e operative solo 14 “colonnine” di ricarica distribuite nei Comuni di Alassio(2),  Albenga(2), Bergeggi(1), Finale Ligure(1), Laigueglia(2), Pietra ligure(1), Celle(1), Andora(1) e Savona(3).

Oggi i normali distributori di benzina nella nostra provincia sono 115 (23 nel solo capoluogo).

Ma alcune multinazionali specializzate nella distribuzione di combustibili fossili sono già pronte ad integrare i loro impianti con una nuova rete di “colonnine” per auto elettriche.

Nel nord Europa l’interesse per una “guida green” avviene per una maggior sensibilità verso i problemi ambientali e per i consistenti incentivi economici collegati all’acquisto di nuovi mezzi elettrici  (specialmente se l’acquisto è collegato alla rottamazione di veicoli inquinanti), tasse ridotte, corsie preferenziali su strada, parcheggi a tariffe agevolate, ecc.

E’ indiscutibile l’importanza di una ampia diffusione dei mezzi di trasporto elettrici che consentano spostamenti veloci senza quei problemi di inquinamento ambientale ormai non più tollerabili.

L’ Amministrazione Pubblica deve impegnarsi a programmare le infrastrutture che facilitino la diffusione dei veicoli ecologici, facendo in modo che tale scelta diventi vantaggiosa per ogni famiglia.

In Italia si parlò seriamente della produzione di auto elettriche solo nel giugno 2018, dopo molti anni di investimenti rivolti esclusivamente alle tecnologie per motori a combustione interna.

Nell’ultimo piano industriale la FCA  (Fiat Chrysler Automobiles) ha indicato in 5 miliardi di Euro gli investimenti necessari a sostenere “un sostanziale rinnovo ed elettrificazione della nostra offerta di prodotti” : in pratica la “Nuova 500 elettrica” uscirà sul mercato entro il prossimo 4 luglio e 12 nuovi modelli verranno prodotti entro il 2021 (parola di Pietro Gorlier –  Chief Operating Officer di FIAT Chrysler Automobiles per l’Europa).

La Volkswagen, dopo la catastrofe del diesel-gate, si sta organizzando per produrre 22 milioni di veicoli elettrici entro il 2028. Anche se gli analisti sostengono che difficilmente tale azienda  potrà raggiungere l’obiettivo in questo decennio, essa diventerà comunque tra le più grandi produttrici di auto elettriche al mondo.

Nel 2030, a fronte di questi programmi, in tutta Europa dovrebbero essere disponibili 8,6 milioni di colonnine per ricarica elettrica, mentre oggi ne sono in funzione solo un milione.

La riduzione dell’emissione di CO2 nell’atmosfera avverrà quindi in modo significativo anche attraverso la mobilità elettrica, con l’utilizzo razionale delle fonti rinnovabili di energia e l’abbandono di un modello di sviluppo basato sui combustibili fossili.

Il Portavoce dei “Verdi” della provincia di Savona,

Gabriello Castellazzi

 

 

 


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