Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Vado L. in pensione Valerio Gennaro
all’Ubik annunciò il divorzio con la Procura
da consulente nell’inchiesta sulla centrale
Il suo no al carbone e no all’ampliamento


“Sono pensionato per limiti di età ma cercherò di essere utile in qualche modo sui temi di salute, ambiente e pace”. Così il dr. Valerio Gennaro rispondendo a trucioli dopo il suo commiato dalla Sanità Ligure. E’ stato dirigente medico, epidemiologo, ricerca oncologica e sanità pubblica nell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino, Istituto Nazionale Ricerca sul Cancro (IST) Genova, dal gennaio 1981. Si è occupato di disegno, conduzione, interpretazione studi di epidemiologia descrittiva, analitica ed eziologica in campo ambientale ed occupazionale; di registri tumori di popolazione generali (Seveso, Genova) e registri tumori specializzati (mesoteliomi Liguria).

Dal 1975 al 1985  volontario dell’associazione sociosanitaria Comunità San Benedetto al Porto di Genova (Don Gallo), dal 2013 presidente sez. Renzo Tomatis (Genova) e CTS nazionale dal 2000. Lo studioso delle emergenze sanitarie in Liguria: “A inquinare non sono solo le centrali, ma anche i poli petrolchimici, le autostrade” sosteneva Gennaro.SS: Saccheggio sanità’, il libro che (lassù) non vogliono farci leggere. Prevenire meglio che curare, non si stancava di ripetere.

In pensione dopo 38 anni 10 mesi senza che social e  media – lui che era un anche personaggio della cronaca giudiziaria e scientifica – si siano interessanti alla notizia del pensionamento apparsa sul sito del San Martino. In silenzio, si direbbe, quasi a contraddire chi lo immaginava primatista di visibilità. Nessuno si è accorto, ha saputo ?

Può sempre vantare stima, ammirazione e credenziali di tantissimi cittadini e Medici per l’Ambiente Genova – International Society of Doctors for Environment (ISDE). Dal profilo di Linkedin: “Sono un medico oncologo orientato alla Prevenzione Primaria ed alla Sanità Pubblica. Dal 1980 ho maturato esperienze sia in ambito nazionale nel settore dei Registri Tumori di Popolazione (Seveso, Genova, Liguria), sia internazionale, nel settore dell’epidemiologia ambientale, occupazionale ed eziologica (IARC Lyon, F; Johns Hopkins University, Baltimore, USA). Collaboro come dirigente medico dell’IRCCS Policlinico San Martino di Genova e come Medici per l’Ambiente (ISDE, Italia) con Amministrazioni pubbliche, Procure e Comitati di cittadini orientati al nesso Ambiente-Salute”

L’8 maggio 2018 La Nuova Savona con Mario Molinari scriveva: ” È utile o no sapere se in un determinato posto si muore a 40 anni o a 90? Se si diventa disabili da giovani o da vecchi? L’epidemiologo e oncologo genovese Valerio Gennaro punta il dito sulle ingerenze politiche continue sulla sanità pubblica; sulla relazione tra aspettativa di vita e area geografica, istruzione, condizione sociale. L’epidemiologia è la scienza principe non per curare, ma per non far ammalare le persone. In Italia, però, è lasciata da parte. Perché? Consigliamo la visione di questa mezz’ora a tutti gli scettici, a tutti quelli che “se vi lamentate delle navi, veniamo tutti a mangiare a casa vostra”. Come dicevano una volta per la centrale a carbone di Vado Ligure, per esempio. Ce ne fossero, di medici che danno i numeri come Valerio Gennaro.  Qui il link al suo intervento..”:

Il 14 dicembre 2009  Marco Preve ricordava: “L’uomo scelto dai meet up candidato presidente alle prossime elezioni regionali per la lista civica a cinque stelle di Beppe Grillo è Paolo Franceschi, medico pneumologo da anni impegnato tra Savona, Vado Ligure e Quiliano in una dura battaglia per salute e ambiente contro la centrale ex Enel oggi Tirreno Power. Lo sostengono altri due medici, genovesi, noti per il loro impegno come Angelo Patrone, e Valerio Gennaro epidemiologo dell’Ist nonchè consulente di varie procure che hanno indagato su devastanti situazioni ambientali come le acciaierie di Genova o il petrolchimico di Porto Marghera. Nomi fortemente legati a vicende di forte impegno sociale, in contesti decisamente difficili”.

L’11 agosto 2011 Ferruccio Sansa (Il Fatto Quotidiano):….Ci voleva la procura, guidata da Francantonio Granero, che ha incaricato esperti come Paolo Crosignani, Paolo Franceschi e Valerio Gennaro e ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo (a carico di ignoti)…. “Intanto l’ampliamento è già stato approvato”, allarga le braccia Stefano Milano che dalla sua libreria nel cuore di Savona ha raccolto firme contro il colosso della Tirreno Power. “Intorno alla centrale ruotano interessi economici e politici”, aggiunge mostrando le lettere di protesta di cittadini, associazioni e quasi tutti i partiti. Con due assenze: Pd e Pdl….. Mario Molinari, giornalista d’inchiesta, respinge l’alternativa secca: “Utilizzando studi americani su una centrale simile e parametri dell’Unione Europea, i medici dell’associazione Moda hanno quantificato i danni a salute e coltivazioni di una centrale a carbone in 36,5 milioni all’anno (142 milioni i costi complessivi). Un danno molto maggiore del beneficio dato dall’impianto (dove lavorano 250 persone, ndr)”. Così ecco il paradosso: tutti i 18 comuni interessati hanno votato contro l’ampliamento. Durante l’ultima campagna elettorale per le regionali, i candidati si sono espressi contro il carbone. E poi? Il progetto è stato approvato. Una decisione che ha sollevato le critiche della Curia sulle pagine del Letimbro, il giornale diocesano di Savona: la decisione “contraddice con forza le posizioni di alcuni partiti che sostengono la giunta Burlando i quali, in campagna elettorale, avevano ribadito il no”.

Il 25 ottobre 2012 la notizia che Valerio Gennaro “è stato sollevato dalla Procura di Savona dall’incarico di consulenza nell’ambito dell’inchiesta sulla centrale Tirreno Power di Vado Ligure. Ad annunciarlo è stato lo stesso Gennaro, nel corso di un incontro alla libreria Ubik di Savona nel quale l’esperto era stato chiamato a parlare sul tema “Come scoprire i danni alla salute legati all’ambiente di lavoro e di vita”. Gennaro era stato nominato dalla Procura savonese per fare parte del pool di periti incaricati di svolgere accertamenti ed approfondimenti su Tirreno Power nell’ambito dei due “filoni” di indagine aperti sulla centrale (uno che riguarda eventuali ipotesi di inquinamento ambientale di aria e acqua, l’altra che riguarda la tutela della salute). Insieme a lui erano stati nominati Paolo Crosignani, primario dell’istituto Tumori di Milano, che è stato perito di parte per la popolazione di Casale Monferrato nel processo per le morti d’amianto, e Paolo Franceschi, pneumologo di Vado Ligure, responsabile per l´ambiente dell´Ordine dei medici di Savona, oltre a due esperti del settore biologico-scientifico che si erano aggiunti in un secondo momento. Il Procuratore Francantonio Granero si è limitato a confermare la notizia: “Dal 23 ottobre il mio ufficio ha dichiarato cessato l’incarico”. Sul perché della decisione ha aggiunto: “Il pubblico ministero deve mantenere una posizione di terzietà nell’accertamento dei fatti. Di conseguenza, anche il consulente è costretto a restare entro gli stessi limiti”. Un principio che stride con l’attività di divulgazione operata dal dr. Gennaro che, in occasioni come quella di ieri alla Ubik, si schiera apertamente contro il carbone e l’ampliamento della centrale vadese. Elaborare uno studio complessivo non sarebbe un lavoro costoso perché i dati ci sono già: sono quelli della Asl, dell’Agenzia Regionale Salute, dell’Ist – dice GennaroBasterebbe creare un piccolo gruppo di lavoro e in un tempo dai 3 ai 6 mesi potremmo avere un quadro abbastanza pulito dei quartieri più ammalati. Io mi offro gratuitamente per farlo ma ho bisogno della disponibilità della Regione e di alcuni colleghi che mi aiutino a lavorare con i dati».

13 novembre 2013 –  Franco Zunino ex assessore regionale all’Ambiente: “….L’appello non a caso arriva alla vigilia di un importante appuntamento previsto per oggi pomeriggio alle 18, presso la Sala Rossa del Comune di Savona, organizzato dalla Rete Fermiano il Carbone. Tema dell’iniziativa è «I danni della combustione a carbone». Saranno presenti il tecnico impiantistico Paolo Rabitti, il referente dei medici per l’ambiente dell’Isde Giovanni Ghirga, l’epidemiologo dell’Ist Valerio Gennaro. Parteciperanno anche Matteo Ceruti, avvocato ed esperto di cause ambientali e Andrea Boraschi responsabile delle campagne Greenpeace Italia. «Intendiamo – scrivevano gli organizzatori – richiamare l’attenzione dei cittadini sugli innumerevoli studi e dati allarmanti del nostro territorio, in varia misura collegati o collegabili alla centrale a carbone di Vado Ligure».

Il dr. Valerio Gennaro dopo essere stato per anni, suo malgrado, al centro dellinteresse mediatico per le sue competenze scientifiche ed il suo impegno è andato in pensione nel silenzio perfetto

13 marzo 2014 -Genova – Il SECOLO XIX – «Dati gli sviluppi della vicenda di Vado Ligure mi sembra che non si possa più aspettare. È l’ora di sapere come sta la popolazione di tutta la Liguria, di individuare le emergenze sanitarie e le loro cause». A parlare è Valerio Gennaro …... «A Genova abbiamo un’altra centrale a carbone, ce n’è una anche a La Spezia e ancora non abbiamo degli studi che ci dicano qual è lo stato di salute di chi abita lì intorno, che ci permettano di capire se ci sono eccessi di mortalità in una data zona e quindi di poter prendere provvedimenti in merito. Oggi, insomma, non ci sono dati complessivi che permettano di capire cosa ci uccide, né chi muore di più. E a inquinare non sono solo le centrali, ma anche i poli petrolchimici, le autostrade, spiega Gennaro. «Elaborare uno studio complessivo non sarebbe un lavoro costoso perché i dati ci sono già: sono quelli della Asl, dell’Agenzia Regionale Salute, dell’Ist – dice – Basterebbe creare un piccolo gruppo di lavoro e in un tempo dai 3 ai 6 mesi potremmo avere un quadro abbastanza pulito dei quartieri più ammalati. Io mi offro gratuitamente per farlo ma ho bisogno della disponibilità della Regione e di alcuni colleghi che mi aiutino a lavorare con i dati». Gennaro preme perché si prendano provvedimenti in tempi brevi e ricorda il caso dell’Ilva di Cornigliano: nel 2001 fu promessa un’indagine epidemiologica che poi, non è mai partita.

16 dicembre 2914 – Savona. Fino all’ottobre del 2012 aveva lavorato come consulente della Procura, ma questa mattina è tornato al sesto piano di palazzo di giustizia in veste di “persona informata sui fatti”. Il medico Valerio Gennaro, epidemiologo dell’Ist di Genova è stato infatti convocato dal Procuratore Francantonio Granero e dal sostituto Chiara Maria Paolucci per essere ascoltato in relazione all’inchiesta sulla centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure… Sull’audizione del medico non sono trapelati dettagli, ma visto il ruolo di Gennaro è si può ipotizzare che, ancora una volta, sul tavolo ci fossero i documenti con cui l’Istituto Tumori di Genova nel luglio e nel novembre scorsi rispondeva ad una “richiesta di valutazione” da parte della Regione Liguria sull’analisi epidemiologica redatta dai consulenti della Procura.

IL PRESIDENTE VACCAREZZA E L’ORDINE DEL GIORNO  DEI CAPRIGRUPPO VACCA E (PDL) E MATEA (LEGA)

24 settembre 2009 IL SECOLO XIX “…In realtà fin dalla campagna elettorale abbiamo sostenuto che la Centrale della Tirreno Power è un’opportunità per il territorio  ed il suo progetto va tenuto in grande considerazione…”. E il presidente della Priovincia Vaccarezza: “Il nostro ordine del giorno  vuola essere una risposta seria e concreta ai due dell’opposizione che senza neppure entrare nel merito del progetto  dicono che va respinto  e suggeriscono di impugnare ilò via libera del ministero…”, E l’allora presidente della Regione Burlando: “E’ un piacere sapere finalmente cosa ne pensa la Provincia di Savona che finora non si è mai presentata agli incontri, noi  siamo contrari all’ampliamento così come tutti i comuni della costa ed è grave che il governo di centro destra non ci abbia mai concvocato finora per parlarne”E IL DIRETTORE DELL’UNIONE INDUSTRIALI, POI PRESIDENTE BANCA CARISA E CAMERA DI COMMERCIO

LUCIANO PASQUALE, INTERVISTATO DAL SERGIO DEL SANTO SUL SECOLO XIX DELL’11 APRILE 2007

L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE FRANCO ZUNINO E IL SINDACO DI SPOTORNO BRUNO MARENGO: DECISAMENTE CONTRARI


L.Corrado

L.Corrado

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