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Loano: il Lions e Facebook per lavoro


Si è conclusa venerdì 18 u.s. presso il ristorante Cà de Sappi di Toirano, la serata d’informazione dedicata alla scoperta di quell’affascinante mondo che sono i social network con particolare attenzione all’utilizzo di Facebook come strumento di lavoro. Leggi anche: Lettere di Maria Bonino” di Claudia Ghiraldello, sabato 26 ottobre alle 18 presso la Libreria del Conte di via Garibaldi

Alla scoperta di facebook con i LIONS di Loano  –

Il presidente del Lions Club Loano Doria, dott. Giacomo Piccinini e il dott. Andra Pruiti

Il relatore è il dottor Andrea Pruiti, laureato in economia con un master in web marketing, imprenditore. E’ presentato dal cerimoniere del club, Nicoletta Nati, che cita i punti salienti del suo eccezionale curriculum vitae e ne elogia le doti sia professionali che umane. Il dottore introduce l’argomento analizzando l’evoluzione del famoso social e delle sue potenzialità; indubbiamente un sistema perfetto, che ben si presta a funzionare anche da un punto vista aziendale.

Nulla di scontato, tante apparenze e soprattutto tanta superficialità; subito questi gli aspetti evidenziati al pubblico presente che con molta partecipazione ha seguito l’intera conferenza che ha regalato momenti di particolare interesse e tante riflessioni.

Intriganti i suggerimenti sul ”come” e sul “chi” affidarsi per un lavoro ben fatto, sulla necessità di conoscere in maniera approfondita e specifica chi si occupa esclusivamente di quello che è necessario sapere in questo settore. Avere risposte e un’assistenza reale, rappresentano il dogma, tenendo sempre presente che a livello teorico tutto funziona e qualsiasi cosa può sembrare corretta, ma nella pratica non è affatto così semplice. Azioni che apparentemente sembrano le scelte migliori, nella realtà dei fatti o non hanno alcuna possibilità di funzionare oppure, affinché raggiungano l’obiettivo, necessitano comunque di numerosi test, tentativi e investimenti che spesso si dimenticano. Valutare sempre tutto con cognizione di causa senza dimenticare che la novità potrebbe rappresentare sì un’opportunità, ma anche un enorme rischio.

Benvenute dunque le campagne d’informazione anche in questi settori, che accompagnano ogni individuo nella vita di tutti i giorni. Doveroso un plauso a tutta l’organizzazione Lions, che sempre onorando il famoso “we serve”, continuano ad essere molto attenti alla comunità, cercando di fornire utilità in ogni campo, con il preciso scopo di informare, coadiuvare e sostenere la popolazione che da ormai più di un secolo rappresenta il target ultimo.

Soddisfatto per le presenze, il presidente del club Loano Doria, Giacomo Piccinini, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile l’evento, concludendo la serata invitando tutti a porre in essere una giusta attenzione, magari migliorando da subito le abitudini legate all’uso classico di quello che si è scoperto essere un mezzo eccellente se utilizzato nel giusto modo.

Anche il consueto scambio dei cadaux è stato significativo. Il dottor Pruiti è stato omaggiato con il rappresentativo libro di Dante Matiz, “Sul filo dei ricordi”, tanto caro al Lions Club di Loano Doria. Questo libro, è stato ricordato, fa parte di un progetto senza fini di lucro la cui distribuzione rappresenta esclusivamente un’azione benefica; il ricavato delle vendite, infatti, è destinato all’acquisto di attrezzature da donare alla residenza protetta “Ramella” di Loano. Ogni quindici giorni, i soci del club loanese, trascorrono qualche ora in compagnia degli anziani ospiti della residenza, condividendo con loro gli affascianti racconti contenuti in quello che ormai non è solo un libro da leggere e conservare ma un oggetto di aggregazione e di compagnia.

Marco Careddu

Loano, alla Libreria del Conte la presentazione di “Una vita per i bambini dell’Africa

 Lettere di Maria Bonino” di Claudia Ghiraldello

COMUNICATO STAMPA – Loano. Sabato 26 ottobre alle 18 presso la Libreria del Conte di via Garibaldi a Loano si terrà la presentazione di “Una vita per i bambini dell’Africa. Lettere di Maria Bonino” di Claudia Ghiraldello (Edizioni Paoline). Sarà presente la sorella della protagonista del libro, Cristina Bonino. Conduce l’incontro Elena Sancio. I proventi della vendita del libro saranno devoluti in beneficenza.

La vita di Maria Bonino, medico volontario in Africa per il Cuamm, ripercorsa attraverso le sue lettere ai familiari: una testimonianza di dedizione agli altri e di sacrificio estremo. Il libro “Una vita per i bambini dell’Africa” illustra, sulla base della ricognizione delle lettere inviate alla famiglia dall’Africa, la vita di Maria Bonino, pediatra, nata a Biella il 9 dicembre 1953. Il testo accompagna il lettore alla scoperta di uno spaccato della sua vita e, in quanto pediatra, della sua passione per i bambini africani… passione che l’ha portata a contrarre il terribile morbo di Marburg a causa del quale il 24 marzo 2005 è morta.

Maria, nelle sue lettere, dimostra grande determinazione e straordinario spirito di sacrificio. Medico volontario in Africa per il Cuamm (Collegio universitario aspiranti medici missionari) di Padova, vive con grande fede la sua missione al fianco dei suoi piccoli amici abituati al niente quotidiano. Significativo quanto scrive in una lettera del 1981: “Mi piace questo tipo di vita e di lavoro e, nonostante le inevitabili difficoltà, sento che qui le mie giornate hanno un senso”. Sulla sua agenda personale, dopo la sua morte, sono state trovate queste parole: “Ho ripetuto tante volte in questi anni che la vita è la realizzazione del sogno della giovinezza. È stato per molta parte così e ne ringrazio il Signore”.

Essere medico, per Maria, significava curare sempre, rispondendo alle necessità dei malati, capire l’origine dei sintomi, trovare un rimedio senza mai tirarsi indietro. Vivere la professione come missione faceva parte della sua scelta di vita, una vita totalmente donata. Quando scriveva dall’Africa, raccontava cose tremende come fossero normali, ci scherzava, le accettava, o cercava di farlo, ma in realtà lavorava per proporre nuove opportunità in sostituzione di vecchi sistemi. L’unico vero obiettivo? Salvare la vita dei suoi bambini. Scrive nella prefazione don Dante Carraro (Cuamm): “Maria era un medico con una sensibilità clinica raffinata, esperta, capace, appassionata di bambini. Si sentiva chiamata verso le situazioni dove maggiore era il bisogno. Sono convinto ci fosse molta fede, molta carità, in questo cercare gli ultimi, in termini assoluti”.

Claudia Ghiraldello, dottore in lettere moderne, è iscritta all’Albo degli Esperti d’Arte del tribunale di Biella. È direttore del Museo “Paolo Giovanni Crida” nel Santuario Lauretano di Graglia e direttore del Centro culturale “Conti Avogadro” di Cerrione avente sede nel castello. È curatrice di mostre d’arte. Scrive libri, saggi e articoli di carattere storico-artistico. Tiene conferenze presso associazioni culturali ed è relatrice e curatrice di convegni, anche a carattere internazionale.

 

 

 


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