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Liguria e Basso Piemonte

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Albenga, 6 anni fa: decolla la città degli studi
La demolizione dell’ex Caserma Turinetto, oltre 2 mln tutti a carico del Comune


La Caserma Turinetto, eretta nel 1955-1957 e dedicata all’albenganese sottotenente degli Alpini Aldo Turinetto (eroicamente caduto il 5 maggio 11942) è situata ad Albenga in Regione Sgorre, inserita in contesto urbanistico delimitato da Ospedale di Albenga, Stadio Comune, viale martiri della foce e via al Piemonte. Leggi anche a proposito della stazione ferroviaria: quando chiudono la tabaccheria e l’edicola che rendono vivo l’atrio della stazione, il locale diventa un bivacco per senzatetto, sbandati, ubriachi. Andare a prendere un pacchetto di sigarette al distributore automatico, con il calar delle tenebre, una vera avventura.

di Eraldo Ciangherotti*

Il compendio immobiliare, che nella sua storia, ospitò inizialmente il 5° Car dell’Arma Aeronautica, quindi, dal 1 luglio 1958 a metà degli anni 70, il car dell’89° Reggimento fanteria Salerno, successivamente dal 1976 al 1999 il 72° Puglie, reggimento di fanteria dell’esercito italiano, infine il 157° reggimento fanteria “Leoni di Liguria”.

L’ex Caserma, di proprietà del Ministero della Difesa fino al 2007, quando poi fu trasferito allo Stato e infine, dal 2 dicembre 2014, interamente nella proprietà del Comune di Albenga, è costituita da 11 edifici e un’area libera per complessivi 46 mila mq. di superficie. Tutti gli edifici sono ad un piano fuori terra, ad eccezione di due (la palazzina degli ufficiali e la zona mensa) che sono a due piani, con strutture portanti in cemento armato e pietra.

Di tutta questa area, una porzione, pari a 29 mila metri quadri, nella porzione prospiciente via al Piemonte, dall’ingresso principale dell’ex caserma, è stata destinata all’edificazione del nuovo Polo scolastico che sarà di proprietà dell’Inail soggetto costruttore su una progettazione selezionata attraverso un “concorso di idee”.

Il 6 novembre 2017, erano stati finalmente svelati (dopo oltre un anno e mezzo dalla pubblicazione del bando) i vincitori del concorso ‘Scuole Innovative’ bandito dal Ministero dell’Istruzione: in Liguria, ad Albenga, per il nuovo Liceo “Giordano Bruno”, aveva vinto il gruppo guidato da Ermal Brahimaj.

Oggi siamo in una fase in cui presso l’Ufficio comunale dei lavori pubblici è in itinere la formulazione del bando per l’esecuzione del progetto secondo le normative di legge. Secondo, infatti, il Codice Appalti (dlgs 50/2016), la progettazione in materia di lavori pubblici si articola su 3 livelli di successivi approfondimenti tecnici: progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo. Tale gara, europea, prevederà una base d’asta di circa 800 mila euro, costo a carico del Comune. A costo zero per Palazzo civico, visto che recupera tale spesa dalla vendita del sedime ad Inail, che mantiene invece l’esecuzione e la direzione lavori dell’opera. Contemporaneamente è già stato approvato lo studio di demolizione (ex progetto preliminare) per importo di 2.165 mila euro, già iscritto nel piano delle opere pubbliche approvato nell’ultimo consiglio Comunale e finanziato con risorse proprie del Comune.

Nel frattempo che l’opera venga edificata, sul suolo libero dell’ex Caserma Turinetto, l’amministrazione Cangiano prima e Tomatis poi ha concesso l’area a Sat, (Servizi ambientali territoriali spa) per la cosiddetta “area ecologica” destinata alla raccolta di materiali ingombranti conferiti direttamente dai cittadini albenganesi, oltre ad esserci ancora un piccolo deposito di mezzi sequestrati in capo al comando della municipale di Albenga.

Eraldo Ciangherotti, capogruppo consiliare di FI

ALBENGA, C’ERA UNA VOLTA LA STAZIONE FERROVIARIA DA ESIBIRE A CARTOLINA

“Mi è capitato, nei giorni scorsi, di vedere in un gruppo di FB riguardante Albenga, una vecchia cartolina della stazione e di piazza Matteotti. Mi sono stupito di come quell’immagine dia un senso di ordine e pulizia. Subito dopo mi è balzata agli occhi la situazione di oggi: degrado, abbandono, problemi su problemi. Fare l’elenco del degrado è facile, anche se lungo. Cominciamo dal piano terra. Di giorno nulla da dire, a parte le porte d’accesso spesso rotte, gli orologi che non segnano l’ora, i vari imbrattamenti. Sia i ragazzi che gestiscono la tabaccheria, sia quelli che gestino l’edicola, sono professionali, accattivanti, ed attirano un grande numero di clienti che rendono vivo l’atrio della stazione. Appena i due locali chiudono, però, l’atrio della stazione diventa un bivacco per senzatetto, sbandati, ubriachi. Andare a prendere un pacchetto di sigarette al distributore automatico, con il calar delle tenebre, diventa una vera avventura.

Certo, tra i tanti frequentatori serali e notturni della stazione, ci sono casi umani che meriterebbero l’intervento dei Servizi sociali, altri che meriterebbero qualche indagine in più. Di certo, all’alba, l’atrio della stazione diventa un luogo di degrado, con escrementi negli angoli, bottiglie di birra abbandonate, al punto che gli addetti alla pulizia devono tutte le mattine fare gli straordinari. Senza dimenticare che l’accesso ai binari della stazione ferroviaria e ai treni in transito è da sempre pressochè penalizzante per chi ha ridotte capacità motorie. Mi chiedo perchè la stazione di Albenga non possa essere riqualificata da parte delle Ferrovie dello Stato. Sappiamo tutti che il trasferimento a monte della ferrovia, se avverrà viste le finanze pubbliche, non sarà a breve, nel frattempo un intervento di riqualificazione è necessario, per la sicurezza dei pendolari che prendono il treno all’alba, in primo luogo, ma anche per dare quel decoro necessario a chi arriva ad Albenga con il treno e vede nella stazione il primo biglietto da visita per la città. Le Ferrovie dello Stato, insomma, non possono nascondersi dietro la scusa del ‘tanto la stazione sarà trasferita’ per mantenere questa situazione, è necessario intervenire in tempi brevi”. comunale ad Albenga e assessore provinciale.

Eraldo Ciangherotti

 


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