Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alassio, Invernizzi a giudizio
Minacce, brandendo sedia, al sindaco Canepa
Tra i testi 2 assessori e segretario comunale.
Parodi all’Anci e Provincia. Buonasera lascia


Minacce ad Alassio, il sindaco Enzo Canepa in caserma, il presidente del consiglio comunale Invernizzi nei guai, titolava trucioli.it alla vigilia di Natale del 2014 (vedi…). Inoltre “Il Secolo XIX, con il corrispondente Luca Rebagliati, solitamente sempre ben informato di fatti e misfatti alassini, ha pubblicato il 18 dicembre: “Sindaco e presidente del consiglio ai ferri corti, anzi cortissimi. E c’è qualcuno che assicura che i due siano quasi arrivati arrivati alle mani”. E ora notizia certa.  Invenizzi, consigliere di maggioranza, in attesa di tornare nella giunta Melgrati – Galtieri, è stato rinviato a giudizio, udienza aprile 2020 e nella veste di parte lesa l’ex sindaco, oggi capogruppo di minoranza, Canepa.  ULTIMA ORA – Leggi anche:  Francesco Buonasera, Vice Presidente della Provincia con delega all’Edilizia Scolastica, lascerebbe il seggio all’avv. Massimo Parodi, presidente del Consiglio comunale e che rappresenterà Alassio in seno all’Anci.

Una vicenda delicata si direbbe perchè quei fatti, se confermati con una sentenza di condanna, accaddero nei confronti di un pubblico ufficiale, il sindaco appunto, nell’esercizio delle sue funzioni. L’alterco, con il presunto  brandire minaccioso di una sedia, nell’ufficio del primo cittadino. Le voci di corridoio riferiscono che durante le indagini siano stati interrogati dei testimoni. Alcuni dipendenti comunali, il segretario e due assessori. Una testimonianza ( di un impiegato) non confermerebbe l’asserita minaccia, mentre altri tre portano acqua al mulino dell’accusa. Il codice penale, se viene contestato l’articolo 336 prevede la pena della reclusione da 6 mesi a 5 anni.

Per Rocco Invernizzi che, come trucioli ha più volte riferito, da tempo aspira a tornare nei ranghi del governo cittadino, lo stato di tensione sembra non avere fine. Il malessere già con le nomine alla Marina di Alassio, le promesse, forte di un patrimonio personale di 200 voti e delle sue entrature nei Bagni Marini. I massi dal Torrione per allungare la spiaggia. La Marina dove si spingeva per la nomina dell’amico Vincenzo Zarrillo alla presidenza. Altri volevano Corrado Careglio Bonelli, oppure Roberto La Florio. Alla fine ha prevalso un nome forte, sia sotto il profilo dell’esperienza, sia della competenza, Rinaldo Agostini.  “Da quel giorno – diceva agli amici un consigliere vicino a Marco Melgrati e Angelo Galtieri, Rocco  mi ha tolto il saluto e fa la ‘guerra al bar’. Perchè resistere nel prendere tempo di fronte alla richiesta del dr. Invernizzi di avere almeno una delega ? Cosa c’entra il procedimento del  tentato abuso d’ufficio, cosa c’entra la storia di uno scampato ‘incidente diplomatico’ con la prefettura ? Sta di fatto che i segnali di una possibile rottura sono all’ordine del giorno. Nell’ultimo consiglio comunale causa una serie di assenze momentanee (la Cassarino si trovava in ferie), si è rasentato la mancanza del numero legale, da 8 a 7.

In questo bailamme tra Invernizzi e la sua maggioranza, c’è chi cerca di minare l’unità tra Melgrati e Galtieri. Trucioli.it lo scorso numero ha dato credito ad una fonte che solitamente  assume il ruolo di osservatore e che dovrebbe essere neutrale e comunque informatore degno di fede. Ecco così chi   smentisce e ripete: “Marco e Angelo non solo sono in ottimi rapporti, di più c’è piena sintonia, pur con i rispettivi caratteri e modi di proporsi in pubblico e in privato. E’ vero che Vaccarezza abbia fatto un’offerta allettante di alleanza a Galtieri, candidarlo sindaco sostenuto dal centro destra di ‘Cambiamo‘ del presidente Toti. Ma è verissimo, sempre stando a fonte attendibile ed informata, che il sindaco facente funzioni abbia declinato l’invito. Ed ha avuto pure modo di scriverlo. E’ stato messo in giro anche un video  che prendeva per i fondelli Galtieri uno che non si trattiene dal dire ‘troppi sì, creando false illusioni, resta una bravissima persona in un contesto famigliare dove i genitori  hanno lavorato sodo ed onestamente, con troppi invidiosi in giro’.

Gira che ti rigiro resta Rocco Invernizzi la mina vagante per la maggioranza Melgrati – Galtieri, con il sindaco sospeso palesemente impallinato da una magistratura che, rispetto alla condanna patteggiata di Roberta Gasco, non ha fatto nessun sconto. Melgrati per 3 mila euro tra omaggi ad ufficiali e sottufficiali, Telepass e Viacard con l’ex segretaria, ex sindaco di Stellanello. Mille euro non giustificati. Invernizzi che dopo 4 campagne elettorali e 4 mandati, una vittoria da presidente del consiglio sospeso, deve ora temere la caduta di un macigno, quale potrebbe essere la sentenza per il ‘fattaccio’, comunque lo si giudici, nell’ufficio del sindaco Canepa.

Trucioli.it, mai smentito, scriveva nel dicembre 2014: Negli ambienti politico- amministrativi di Alassio la notizia è all’ordine del giorno. Il sindaco dr. Enzo Canepa, subito dopo il vivace alterco con l’alleato di maggioranza e presidente del consiglio comunale Rocco Invernizzi, si era recato nella caserma dei carabinieri per ‘denunciare’ l’accaduto. Lui nell’esercizio delle sue funzioni e al momento della ‘rissa sfiorata’ si trovava nel suo ufficio. Per scongiurare un possibile scontro fisico – dalle parole ai fatti – erano intervenuti gli assessori Simone Rossi e Angelo Vinai. Ora la svolta, con la segnalazione all’autorità giudiziaria. Seri guai per Invernizzi ?

Invernizzi – Canepa una storia burrascosa. Scriveva Savona News: “I consiglieri eletti con Canepa hanno il diritto di non essere più d’accordo con il sindaco, ma è loro dovere rimettere il mandato e andare a casa e lasciare che un altro diventi consigliere comunale. Non è una cosa illegale non farlo, ma è una cosa immorale e chi non ha morale in politica è bene che prima o poi vada a casa oppure se continua a fare politica sia sul banco dell’asino.” Così aveva spiegato il consigliere regionale Angelo Vaccarezza (vedi ARTICOLO) in merito alle tensioni all’interno del comune alassino, ma non tarda ad arrivare la risposta di chi si sente tirare per la giacchetta dalle parole di Vaccarezza....

Invernizzi: “Sul banco dell’asino ci si metta Lui, che non conosce la realtà dei fatti. E provi a fare un sondaggio tra i cittadini sul gradimento di questo sindaco (Canepa), arrogante e presuntuoso, che vede ogni voce dissenziente, ogni proposta di mediazione su argomenti delicati, come un fatto di lesa maestà, cacciando i mercanti dal tempio… perché questo è successo, sia con me, che al rientro in consiglio comunale dopo l’assoluzione con formula piena per le vicende dello Zero BEACH, non sono stato riammesso nel mio ruolo legittimo di Presidente del Consiglio Comunale eletto…” . Canepa che era a capo di una giunta composta da Piero Rocca vice sindaco, Angelo Vinai, Simone Rossi, Fulvia Ruggeri e Lucia Leone. E nel settembre 2017  i media titolavano: “I giudici riabilitano Invernizzi e sfrattano Nattero. Sentenza del Consiglio di Stato, all’ex presidente del consiglio comunale  vanno anche i gettoni arretrati. Con un’indennità  di 306,78 euro.  E nel giugno 2018 l’apoteosi: Alassio ecco la giunta: Invernizzi, 46 anni, assessore con delega all’Ambiente, Lavori Pubblici, Cimiteri e Informatica. E’ già statop assessore nelle prime giunte  Melgrati. Rieletto con Canepa 5 anni fa, presidente del consiglio, è uscito dalla maggioranza. Invernizzi  socio in affari del figlio di Vincenzo Zarrillo, tra gli epurati del sindaco Melgrati. Invernizzi, già componente del gruppo autonomo Agorà, con Gianni Aicardi, Alessandro Bonavia e Massimo Parodi.

E con Melgrati ter il volto nuovo, per Alassio, dell’avv. Fabio Macheda che qualche voce, forse troppo maliziosa, come abbiamo riportato la settimana scorsa vorrebbe candidato sindaco di un centro, centro sinistra, nella prossima tornata delle comunali. Uno scenario zeppo di interrogativi dopo.

COME E’ ANDATA A FINIRE ? IN CAVALLERIA, MANCO A DIRLO

QUANTE NOTIZIA  E QUANTI NOMI DA FORZA ITALIA IN RIVIERA

Era il 18 maggio 2014, La Stampa a tutta pagina

L’AVV. MASSIMO PARODI  RAPPRESENTANTE DI ALASSIO  ALL’ANCI  LIGURIA (INVERNIZZI PERMETTENDO)

ED ENTRERA’ IN PROVINCIA AL POSTO DI FRANCESCO BUONASERA (LEGA) VICE PRESIDENTE DELL’ENTE

Sarà l’Avv. Massimo Parodi, Presidente del Consiglio Comunale della Città del Muretto, a rappresentare Alassio in seno all’Anci Liguria. La nomina è imminente. Complimenti all’Avvocato anche se a ben guardare, quella dell’ANCI non è una poltrona di primissimo piano………ma è  un semplice premio di consolazione per non essere diventato assessore…….

Attenzione però a Rocco Invernizzi che stando alle  ultimissime voci di corridoio starebbe cercando di “stoppare” la nomina di  Parodi ( Con Parodi  Invernizzi  avrebbe rapporti pessimi e le ruggini risalgono al fallito tentativo post elezioni di Parodi, spalleggiato all’epoca da Galtieri, di diventare Assessore al posto di Invernizzi).  C’è da scommettere che la “manovra di disturbo” di Invernizzi cesserebbe subito se  venisse reintegrato Assessore…..ma da questo orecchio il Vice Sindaco Vicario Galtieri non ci sente. Almeno per ora…. Da “Radio Palazzo ”  trapela pure l’indiscrezione che Parodi (trombato alle ultime provinciali) potrebbe a breve entrare anche in Provincia al posto di Francesco Buonasera della Lega che dovrebbe lasciare l’incarico per motivi personali.

 

 

 


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