Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Loano la trasparenza del comandante Soro
La difficile realtà in cui opera la Polizia Locale nel savonese e che i cittadini ignorano


Lo spunto per chiedere un chiarimento è arrivato dalla notizia che a Imperia si è reso necessario bandire un nuovo concorso per assunzioni di vigili urbani, nel gergo popolare, di fatto Polizia locale, perchè era prevista una prova ‘ginnica’ e test molto selettivi al punto che su 90 candidati solo 5  idonei. Nel bando bis il Comune del sindaco Claudio Scajola ha previsto, come prova pratica semplificata al massimo, lo scooter sperando così di assumere in tempi brevi almeno altri 5 vigili. Le cronache del comprensorio finalese e loanese, anche recenti, hanno riportato le difficoltà per la stragrande maggioranza degli aspiranti a superare le prove e test.  A maggio titolava Il Secolo XIX: “Concorso vigili per Finale Ligure e Loano, idonei solo 9 su 170. 3 posti scoperti. Servirà un altro bando urgente. I candidati decimati dalla prova scritta superata solo da 10 agenti”. Una storia clamorosa che un giornalismo non da copia ed incolla farebbe il vecchio mestiere, approfondendo, intervistando, persino andando a leggere il materiale d’esame, non per gettare fango o ridicolizzare. Per capire cosa ci sia all’origine. Parliamo dei nostri giovani, del loro futuro, della formazione scolastica.

Incredibile,  ma chi promuovono nelle scuole medie e superiori ? Oppure aspirano alla divisa solo gli ultimi dei ‘promossi’. Cosa significa per un Comune, non poter assumere e rinviare ? Qual è oggi la forza di cui può disporre Loano ( avevamo già dato conto di Alassio, 20 agenti con il comandante) e cosa rappresenta in termini di efficienza e razionalità l’unione con Albenga e Finale ? Perchè altri comuni preferiscono far da soli ? E’ ipotizzabile nel futuro un comando unico, magari con sede nella città più popolata, Albenga ?

Il prefetto di Savona Cananà, con il sindaco di Loano Pignocca, il comandante della Polizia Locale Soro, l’assessore competente Rocca, l’assessore provinciale e consigliere comunale Isella, il capogruppo di Forza Italia in Regione Vaccarezza

Il comandante – dirigente di Loano, dr. Luigi Soro, è persona preparata, l’esperienza complessiva, il bagaglio professionale, ormai non gli mancano. Chi da oltre mezzo secolo è testimone e racconta i fatti di questa provincia ricorda che per anni, per i cronisti, il punto di riferimento e non solo per noi, era il comandante dei Vigili Urbani di Alassio, dr. Tindaro Taranto. Quel comando rappresentava un punto di riferimento nel ponente ligure, un faro da cui le varie località potevano prendere esempio per migliorare un servizio che resta pur sempre il più ‘delicato’ della macchina comunale. Il vigile che è sulla strada diventa, abbiamo imparato, una sorte di parafulmine. Per come si gestisce, all’esterno, i servizi al cittadino. A nostro avviso la pietra miliare dovrebbe essere la viabilità e il lavoro sulla strada, ma nuovi compiti impongono alla Polizia locale impegni e energie che spesso vanno a discapito dell’esigenza primaria. Ripetiamo il servizio stradale sempre più alle prese con crisi e carenze di infrastrutture adeguate allo sviluppo urbanistico e turistico, vedi le seconde case.

Inutile ritenere che un metro di lavoro e di organizzazione debba necessariamente trovare tutti d’accordo. Pensiamo, ad esempio, all’uso dello scooter in servizio, di fatto quasi scomparso e nello stesso tempo leggiamo che a Imperia la prova pratica consiste proprio, dopo la modifica del bando, in una normalissima dimostrazione della guida  di scooter.

Cerchiamo di approfondire, lasciando la parola, in risposta alle domande ed argomentazioni giornalistiche, ad un tecnico. Che la materia, nel sue diverse sfaccettature,  la conosce meglio di chi per professione scrive articoli e vede l’altra faccia della medaglia, magari come capita anche a noi, senza approfondire, dare un’informazione completa e non parziale, o peggio partigiana.

E’ possibile che ogni Comune, o nel vostro caso ‘consorzio’, abbia un metro di misura diverso per i requisiti e materia d’esame. Del tipo paese che vai concorso che trovi. L’abbiamo chiesto al Comandante e dirigente del Comune di Loano, dr. Luigi Soro.

Sì, è possibile.

La legge nazionale di riferimento è il cd. “Testo Unico del Pubblico Impiego” (https://www.altalex.com/documents/codici-altalex/2014/11/25/testo-unico-sul-pubblico-impiego) che lascia la possibilità ai Comuni di dotarsi di un proprio Regolamento per le assunzioni. I regolamenti comunali – a loro volta – dopo aver stabilito alcune regole generali sulle assunzioni, riconoscono un certo grado di discrezionalità al dirigente ed alla commissione di concorso (https://comuneloano.it/wp-content/uploads/2019/05/REGOLAMENTO-UFFICI-E-SERVIZI-2018.pdf).

Le materie oggetto delle prove di esame vengono individuate innanzitutto con riferimento alla Legge Regionale 31/2008, che elenca le competenza della Polizia Locale (http://lrv.regione.liguria.it/liguriass_prod/articolo?urndoc=urn:nir:regione.liguria:legge:2008-08-01;31). Nel caso si assumano degli agenti a tempo determinato si può procedere ad “alleggerire” il novero delle materie, nella considerazione che nei primi anni di servizio è difficile che un agente poco esperto sia assegnato alla vigilanza edilizia, ambientale o commerciale (ad esempio). Le materie (per previsione di legge nazionale) comprendono sempre la verifica della lingua straniera e delle conoscenze informatiche e possono essere arricchite in base a ciascun Regolamento comunale o scelta del dirigente.

Raracconto un aneddoto: tre anni fa fece scalpore un bando di concorso per agenti a tempo determinato scritto da me e gestito per i Comuni di Finale Ligure, Borgio Verezzi, Pietra, Loano, Borghetto, Ceriale ed Albenga. Lo stupore derivava dal fatto che introdussi tra le materie l’etica di polizia (Etica della Polizia e Codice Europeo di etica per la Polizia: – Carta di Rotterdam, “Il mantenimento dell’ordine pubblico nella società multietnica” 1 giugno 1996 –   Codice etico, Raccomandazione (2201) 10 adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 19 settembre 2001 e Memorandum esplicativo – Introduzione al Codice Europeo di Etica per la Polizia di Amadeu Recasens i Brunet – Dichiarazione congiunta Opuscolo: La polizia locale oggi  Roma 5 ottobre 2007 – Manifesto di Saragozza – “I VALORI DELLA PL” – La Carta di Monticiano).

La mia scelta fu dettata dalla convinzione che chi indossa una divisa deve avere un’etica “rinforzata” ma stiamo assistendo ad un declino socio-culturale generalizzato che non risparmia neppure chi la divisa già la indossa o vorrebbe farlo. A dimostrazione della mia tesi le reazioni dei potenziali candidati furono sospettose. La domanda ricorrente fu: “Cosa c’entra l’etica con il concorso da vigile?”, cosa che la dice lunga. Ricevetti infine una lettera anonima che – proprio per una scelta di materie “così particolari” – adombrava l’ipotesi di favoritismi e raccomandazioni in sede di concorso … robe da matti !

Per quanto riguarda i requisiti di accesso il primo parametro che può essere differente da Comune a Comune è quello relativo all’età massima dei partecipanti: alcuni lo inseriscono, altri no … in ragione del proprio Regolamento e delle mansioni che vengono assegnate agli agenti.

Un aspetto peculiare per gli aspiranti agenti della polizia locale è il possesso dei requisiti che consentono al Prefetto (su richiesta del Sindaco) di ottenere la qualifica di “ausiliario di pubblica sicurezza” (non avere subito condanna a pena detentiva per delitto non colposo e non essere stato sottoposto a misura di prevenzione), ciò che consente di esercitare rilevanti funzioni di polizia.

Per far parte dei servizi di polizia, inoltre, non si possono avere disabilità e (per i Comuni che con provvedimento del Consiglio Comunale hanno armato la propria polizia) non si può essere obiettori di coscienza.

Ogni Comune deve fare i conti con la riserva per i candidati che abbiano prestato servizio militare volontario: è una percentuale differenziata per ogni Comune in ragione del numero di dipendenti complessivi e dei concorsi effettuati.

1)  Tra il concorso di Imperia ed il vs quali differenze se ci sono.

Da quello che leggo https://trasparenza.comune.imperia.it/archivio22_bandi-di-concorso_0_10492_640_1.html viene chiesta la sola patente “B”; introdotta la prova pratica in scooter, sfrondate le materie oggetto delle prove.

2) Anche voi, in corso d’opera, avete cambiato  diciamo il monte requisiti concorsuale? A Imperia, leggo di prova pratica scooter. Se non sbaglio a Ceriale e Loano, da tempo non vedo più vigili in scooter (a Ceriale so con certezza che li hanno ‘abbandonati).

Il momento storico è particolare: con la cosiddetta “quota 100” stiamo assistendo ad un vero e proprio “esodo” dalla pubblica amministrazione. E’ vero però che dopo circa dieci anni di blocco delle assunzioni, finalmente i Comuni possono assumere.

E’ una grande opportunità di cambiamento e di svecchiamento della pubblica amministrazione (che ormai vanta età medie ben oltre i cinquant’anni) ma ci sono anche delle insidie.

Un primo problema è che la velocità delle cessazioni è superiore a quella delle assunzioni (per fare un concorso ci vogliono dei mesi). Quindi si rischia di perdere competenze e stabilità nella gestione a fronte di nuove leve che non hanno il tempo di fare né un affiancamento né un adeguato inserimento anche in figure chiave delle organizzazioni.

La seconda realtà contro la quale ci stiamo scontrando è lo scarso numero di candidati ai concorsi (parlo espressamente della polizia locale).

Il terzo problema è il livello di preparazione basso (o molto basso) della maggior parte dei candidati.

Proprio perché viviamo un ricambio di personale “epocale”, vorremmo garantire nuove assunzioni di qualità, inserire nella PA e nella PL donne e uomini preparati e ai passi coi tempi. Ma nonostante molti dei candidati siano addirittura laureati (per fare l’agente basta il diploma) i risultati concorsuali sono deludenti.

Nell’ultimo anno abbiamo partecipato ad un concorso per agenti a tempo indeterminato bandito da Vado Ligure anche per i Comuni di Finale Ligure e Loano: risultato 5 in graduatoria su oltre 170 candidati.

Il concorso fatto da Finale Ligure è raccontato dal “il SecoloXIX” https://www.ilsecoloxix.it/imperia/2019/05/16/news/concorso-vigili-idonei-solo-9-su-170-tre-posti-scoperti-1.32598949.

Molti temevano la prova fisica che in realtà ha escluso solo una decina di persone su ottanta candidati. E’ stato lo scritto che ha falcidiato i candidati, anche se le domande non erano affatto difficili http://www.comunefinaleligure.it/comunicazione/bandi-gare/2019/graduatoria-finale-concorso-pubblico-istruttori-vigilanza-agenti

In effetti ci siamo posti il problema di dover “abbassare l’asticella” perché se il mercato del lavoro non ha i lavoratori che cerchiamo vi è la necessità di mandare avanti i servizi con quello che il mercato offre. Pochi giorni fa si è concluso il concorso per 21 agenti a tempo determinato bandito da Loano anche per altri Comuni (Comune di Loano: 4 posti – Comune di Albenga: 4 posti – Comune di Finale Ligure: 4 posti – Comune di Alassio: 1 posto – Comune di Spotorno: 3 posti – Comune di Pietra Ligure: 3 posti – Comune di Laigueglia: 2 posti). Si sono candidate solo 24 persone e si sono presentate agli scritti in 22.

Nonostante la (voluta) semplicità delle prove (in allegato quella estratta), su 22 candidati hanno passato lo scritto in 14 e di questi abbiamo assunto solo 1 lavoratore, perché gli altri 13 sono già al lavoro come agenti in altri Comuni !!!

https://www.servizipubblicaamministrazione.it/Siti/ln661/AlboPretorio/2019/2019-001419-1.pdf

Sempre nella stessa ottica, oltre a fare domande più semplici, in questo ultimo concorso per tempi determinati, abbiamo:

  • escluso l’effettuazione delle prove fisiche;
  • chiesto solo la patente per auto e scooter di tipo B e A2 e non più quella per auto/scooter/moto di tipo A3. L’effetto è quello di includere candidati anche di età inferiore ai 23/24 anni (ci si arriva solo a quell’età ad avere la patente delle moto di tipo A3) e quindi di ottenere il duplice effetto di ampliare la platea dei candidati (anche se è servito a poco) e di abbassare l’età media.

In effetti  bisogna ammettere che le moto sono progressivamente utilizzate di meno (parlo di Loano e del chilometraggio dei veicoli). I nostri agenti escono sul territorio con una dotazione tecnologica individuale sempre più ampia (armi, radio, tablet, stampante, protezioni etc) e ulteriori strumenti e accessori che rendono più adatta l’automobile che non la moto.

Le moto vengono utilizzate per servizi determinati (di polizia stradale) e non più (quasi) come normale mezzo di trasporto.

Negli atti di programmazione del Comune di Loano inoltre ci sono delle azioni di razionalizzazione (e risparmio) che recepiscono la varie spending review. Negli atti di programmazione si dispongono le seguenti azioni:

  • contenimento in via generale della spesa sostenuta per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture;
  • valutazione della evoluzione dei servizi e delle dotazioni organiche quali requisito imprescindibile per la motivazione delle nuove spese.
  • riduzione del parco motocicli e ciclomotori della Polizia Locale in ragione delle mutate esigenze di servizio e del bilanciamento con un eventuale aumento del parco auto.

Ciò detto il servizio di polizia locale non è affatto succube delle automobilisti. Proprio ieri ho scritto al personale del Comando di Loano che abbiamo necessità di rinforzare il servizio cd. “di prossimità”, garantito normalmente dal personale “appiedato” cui provvisoriamente deve sommarsi il personale “automontato”, ricordando loro che:

  1. IL SERVIZIO DI VIGILANZA È – PRINCIPALMENTE – DA EFFETTUARSI A PIEDI
  2. PER I MESI DI LUGLIO E AGOSTO (anche) IL PERSONALE IN PATTUGLIA (notoriamente “automontato”), ALLA PRESA DEL SERVIZIO, SI RECHERÀ NELLA PARTE DELLA CITTÀ (…), PARCHEGGERÀ L’AUTO ED EFFETTUERÀ SERVIZIO A PIEDI (…)

3) Due numeri fa ho pubblicato un confronto tra forza in organico complessiva della Polizia locale, tra Alassio (come sono suddivisi) e Ceriale, con un 20 a 15.  Quale è a oggi, la vs forza, stagionali inclusi ? Magari confrontata, se ha dati, con quella di Finale Ligure e Albenga.

A Loano stiamo procedendo per dotare il servizio di 28 lavoratori: 25 a tempo indeterminato e 3 a tempo determinato.

Per il momento siamo in 24, perché mancano due lavoratori a tempo indeterminato e due a tempo determinato ma credo che entro l’estate l’organico sarà al completo.

Come è noto, il Servizio di Polizia Locale viene svolto dal 2009 in forma associata con i Comuni di Albenga e Finale Ligure per due fondamentali motivi:

  1. alla fine del decennio scorso, i nostri servizi di Polizia Locale hanno toccato con mano la crisi delle risorse e delle mutate esigenze dei cittadini. Per rispondere ad una comune crisi, la Pubblica Amministrazione – nella ricerca di efficacia ed efficienza dei propri servizi – ha rinnovato i propri strumenti di gestione, introducendo il tema dell’associazionismo dei Comuni che si è ritenuto di percorrere per superare i limiti delle nostre strutture;
  2. in questi anni ai Comuni non viene chiesto semplicemente di gestire un servizio di Polizia Locale, ma di prendere in carico l’intera questione della “sicurezza urbana” e – di conseguenza – il quadro normativo ha introdotto strumenti nuovi di governo della sicurezza connotata dall’aggettivo “integrata”. Tutto ciò impone di ripensare ai modelli dei servizi di Polizia Locale.

La gestione associata ha visto l’attivazione dei seguenti uffici unici: Centrale Operativa Unica- Ufficio Unico Tutela del Territorio – Ufficio Infortunistica stradale – Ufficio Unico Sicurezza Urbana – Ufficio Amministrativo Unico.

Questi uffici comportano il fatto che alcuni di noi prestino servizio in altra sede e rendano però il servizio in favore dei tre Comuni. I rapporti organizzativi ed economici sono regolati da apposite e puntuali convenzioni, a garanzia del fatto che ciascun Comune veda (in termini di servizio sul proprio territorio) restituito l’impegno di risorse che grava sul singolo Comune, con – in premio – una qualità maggiore che deriva dalla possibilità di specializzare alcune attività. Nella peggiore delle ipotesi il risultato è quello di mantenere lo stesso standard anche quando il blocco delle assunzioni o le ristrettezze di bilancio contraggono gli organici o le dotazioni tecniche.

Non ho dati aggiornati di Finale Ligure ed Albenga (specie tra nuove assunzioni e “quota 100”) ma credo si attestino rispettivamente su 24 e 48 unità di personale.

4) E’ prevedibile in un futuro prossimo che Finale, Loano, Albenga si avviano verso un unico comando, tra coordinamento e razionalizzazione, che avrà  come sede (di comando) la città più popolata. Ma anche sulla base,  diciamo, del piano di collaborazione ed integrazione a suo tempo sottoscritto.

La collaborazione dei tre Comandi non traguarda un obiettivo statico: non c’è un vero e proprio punto di arrivo, se non una continua tensione al miglioramento delle strutture in termini di risposte ai cittadini e sostenibilità economica delle scelte operative. Il punto di equilibrio si è spesso spostato negli anni. L’Associazione persegue l’unico macro obiettivo di “servire meglio” e la vera road map dell’Associazione va costruita passo dopo passo sotto l’attenta regìa della Conferenza dei Sindaci.

Il legislatore e ancor prima la situazione economica spingono per una progressiva aggregazione dei servizi e certamente sullo sfondo potrebbe stagliarsi un futuro come Corpo unico. Ma fino al 2027 l’associazione vivrà sulla base dell’attuale Convenzione che prevede “solo” uffici unici ed integrazione di attività. In ogni caso rimaniamo aperti ad ogni soluzione. Ciò che è chiaro a tutti è che la sede di un eventuale “comando unico” non comporterà mai la chiusura di presidi territoriali comunali, anche perché se è vero che conviene centralizzare/aggregare alcune attività è altrettanto vero che certe altre hanno senso solo se localizzate sul territorio. Il modello è quello della Compagnia dei Carabinieri con le Stazioni dei Carabinieri.

Da qui al 2027 ci aspettiamo che altri Comuni entrino a far parte della compagine, spinti a loro volta dal desiderio di mantenere l’operatività dei loro servizi che sono schiacciati dalla crisi delle risorse ed in tal senso il confronto coi vicini è sempre aperto.


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