Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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A Magnone di Vezzi loggetta delle ‘Cariatidi’ e i ‘ suggestivi ‘bidoni puzzolenti di pattume
I ‘furbetti dei rifiuti’ arrivano da ogni dove


Per poterla ammirare non c’è bisogno di intraprendere una costosissima crociera ad Atene, basta “prendere”  l’auto o il bus e spostarsi all’inizio di Magnone, frazione di Vezzi Portio, a fianco del B & B “Il Melograno”. Lo si nota subito al posto delle cariatidi ci sono dei cipressi sfrondati da una ditta che li ha potati e ha tagliato anche le cime.

Basta ‘furbetti dei rifiuti’ nella loggetta di Magnone dove sono conservati i bidoni della Nettezza Urbana, aperti, maleodoranti, stracolmi di pattume che non servono solo gli abitanti locali, che sono anche pochi, ma anche coloro che non sono residenti nel Comune, ne coloro che sono ospiti, e arrivano da ogni dove sfidando l’impunità
Germano Barbano rieletto sindaco in una corsa solitaria, con l’unico ostacolo rappresentato dall’affluenza alle urne, ma il 50%+1 degli aventi diritto è stato superato.
 La sua lista composta da: Rita Gravano, anni 75, pensionata; Hosni Saad, anni 44, informatico, Piero Porielli, anni 51, impiegato Tirreno Power; Mirco Lagazio, anni 53, operaio E-distribuzione; Cesare Gasco, anni 53, impiegato; Renato Revello, anni 47, ristoratore; Federica Saba, anni 35, agente immobiliare; Federico Olivieri, anni 28, operatore sociale; Giovanna Sturniolo, anni 69, casalinga.

Una divinità degli alberi (o divinità arborea) è una figura divina della Natura legata ad un albero. Tali divinità sono presenti in molte culture di tutto il mondo; solitamente vengono rappresentate come una giovane donna, spesso collegata ad un arcaico culto della fertilità o di venerazione nei confronti degli alberi.

Secondo l’architetto romano Vitruvio, che ne parla già all’inizio del primo libro del suo De Architectura, il nome (karyatis) significherebbe “donna di Karya“: le donne di quella città del Peloponneso sarebbero infatti state rese schiave, pur mantenendo le loro vesti e attributi matronali, dopo la sconfitta e la distruzione della loro patria, come punizione per l’appoggio fornito ai Persiani. In seguito gli architetti greci le avrebbero raffigurate come sorreggenti il peso dell’edificio, per tramandare il ricordo dell’evento.

La spiegazione di Vitruvio va tuttavia correlata con le realizzazioni antecedenti alle guerre tra Greci e Persiani, che si svolsero all’inizio del V secolo a.C.. L’architettura greca le aveva infatti già raffigurate nel secolo precedente (tesoro dei Sifni nel santuario di Apollo a Delfi). Le stesse celeberrime cariatidi dell’Eretteo, sull’Acropoli di Atene, a cui probabilmente Vitruvio aveva pensato, non sembrano tradire la fatica derivante dal reggere il peso ma sembrano piuttosto rappresentare delle imperturbabili korai. Il loro nome deriva forse invece da quello delle fanciulle danzanti della città di Karya, famosa per i suoi cori annuali.

Nella Loggia delle Cariatidi. La leggenda vuole che qui ci fosse la tomba del re Cecrope. Attorniata dalle Korai. Secondo un’altra ipotesi si potrebbero correlare al ricordo della processione delle Panatenee. Le vere Cariatidi sono conservate al Museo dell’Acropoli di Atene. Due di queste però mancano; si trovano una al British Museum e l’altra al Louvre.

Nella nostra loggetta, invece, sono conservati i bidoni della nettezza urbana, aperti, maleodoranti, stracolmi di pattume che non servono solo gli abitanti locali, che sono anche pochi, ma anche coloro che non sono residenti nel Comune, ne coloro che sono ospiti nel Comune stesso.

Sono oggetto dei cosi detti furbetti dei rifiuti, arrivano da ogni dove: Tosse, Voze, Noli, Spotorno, Finale; chi li scarica da auto, chi da Suv e c’è pure chi li porta con la Vespa. A tutte le ore, sopra tutto di sera e di notte, lasciando aperti i coperchi dei bidoni, perché i sacchi non ci stanno più. Ai  piedi si trova di tutto: lampadari, specchi, lavelli, bidet, vasi [non da fiori], mobili vari, cartoni, etc……una volta c’era una telecamera ma, si dice, che l’abbiano asportata.

E, intanto, con la calura di questi giorni, il “profumo” aumenta con grande gaudio dei confinanti in special modo per il B & B attiguo.

A Savona – leggiamo su Savonanews – : Tempi duri per i furbetti dei rifiuti. Da lunedì 15 luglio entreranno in servizio gli eco-ausiliari di Ata, i “vigilantes” dell’ambiente. Per le strade della città, centro e periferia,  personale fresco di formazione girerà con tanto di blocchetto per le sanzioni controllando chi abbandoni la spazzatura fuori dai contenitori, ma anche chi non svolga in modo corretto la raccolta differenziata. L’ha reso noto, ieri, il presidente di Ata, Alessandro Garassini, che assicura il massimo impegno in una prima fase di aiuto e sostegno dei cittadini, al fine di migliorare la raccolta differenziata, mentre si procederà con la repressione solo in una seconda fase, o in evidenti circostanze di dolo. A partire dal fenomeno, largamente diffuso, dell’abbandono dei rifiuti ingombranti accanto ai cassonetti. Sono diciassette i dipendenti di Ata che, da ieri, hanno avviato la fase di formazione. Scenderanno in campo fra due lunedì: giusto il tempo perché i savonesi si tengano pronti ai controlli. Le multe andranno dai 50 ai 150 euro.

Al Comune di Vezzi, farebbero comodo, ma ………come fare ?

Alesben B.


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Alesben B

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