Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il vescovo Suetta rinvia la messa in suffragio del Duce: no a tifosi e sceneggiatori di piazza
Oneglia calca per salutare il presule loanese.
E maxi rissa al matrimonio, feriti in ospedale


C’è chi attacca manifesti  che inneggia i cento anni  dalla formazione dei fasci di combattimento e rischia la denuncia per apologia del fascismo. Gli inquirenti ritengono che esista una ‘regia’ nazionale di movimenti di estrema destra e gruppi di neofascisti. C’è qualche sindaco (a Stellanello) che posta sulla  pagina Facebook i gloriosi  ed affollati comizi di Almirante che, poi si scoprirà, incontrava quel galantuomo di Berlinguer per porre un freno alla barbarie del terrorismo. E quando era in zona pernottava da una possidente alassina con un’estesa e ‘riservata’ proprietà che si affaccia sul mare di levante. Ma c’è anche un vescovo, Antonio Suetta, origini loanesi, figlio di umili agricoltori, già cappellano del carcere di Imperia, fondatore di cooperative sociali, che di fronte a possibili strumentalizzazioni, non ha esitato a togliere d’imbarazzo un parroco nel ponente imperiese al quale si era rivolto un fedele nostalgico di Mussolini per la celebrazione di una Santa Messa nell’anniversario e in suffragio della morte del Duce.

Alle prime avvisaglie di polemiche e tensioni monsignor Suetta riflessivo, ma decisionista, non ha perso tempo. Ha tolto l’imbarazzo e l’occasione di spettacolarizzare una cerimonia funebre di ‘propaganda’.

Il vescovo di Ventimiglia che, a sua volta, era finito in dispute di sapore personalistico: vietare l’uso della chiesa per celebrazioni civili non consone al luogo sacro anche se faceva parte di una tradizione tollerata nel tempo dai predecessori. Oppure negare il battesimo in una chiesa che non fosse quella di residenza, stessa situazione per i matrimoni ‘scenografici’. Seguendo la cronaca imperiese non sono, insomma,mancati strascichi ed echi di stampa. L’ultimo caso: 4 multe ed auto rimosse per intralcio, mentre il presule e quattro sacerdoti celebravano in cattedrale per i riti pasquali della settimana santa. In realtà, come ha avuto occasione di chiarire mons. Suetta, non corrispondeva a verità che multa e rimozione riguardasse pure la sua autovettura. “I giornali,  come al solito,  quando c’è qualcosa che mi riguarda travisano ed ingigantiscono i fatti…..”. Non è chiaro, tuttavia, per quale ragione i cronisti imperiesi dovrebbero accanirsi proprio con lui e cosa dovrebbe farsi ‘perdonare’.

Un vescovo che, tornato ad Oneglia dove è stato  parroco, per celebrare il funerale di un ex parrocchiano, origini a Mendatica, Romano Floccia,  è stato accolto con grande calore umano e simpatia, abbracciato, salutato con una vera e propria ressa di fedeli. E lui è rimasto fino all’ultimo sul sagrato della chiesa per ricambiare uno ad uno tutte le persone che lo ossequiavano, gli sussurravano parole e che aveva conosciuto nella sua pastorale. Una manifestazioni di stima assai significativa e che, se necessario, contribuisce a sfatare certi giudizi sull’operato di parroco, di economo della diocesi di Albenga e Imperia (tema però che trucioli sta approfondendo alla ricerca di documentazione) e da ultimio di vescovo di Ventimiglia con un esordio da editore che ‘licenzia’ per difficoltà economiche due giornalisti. Vicenda di cui anche trucioli ha dato doverosamente conto e che è finita in archivio.

La cerimonia funebre si è appena conclusa ed iniziano la ressa dei fedeli per salutare l’ex parroco di Oneglia ora vescovo di Ventimiglia e Sanremo. Il presule ascolta….ognuno e risponde

E’ RISSA TRA PARENTI ALLA FESTA DI MATRIMONIO

 


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