Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Garessio candida sindaco un big: Fazio ex ministro della Salute di Berlusconi, medico nucleare e docente, sfida Carrara e Meriggio.
Valeria Anfosso in Regione con Chiamparino


Ferruccio Fazio, nato Garessio il 7 agosto 1944, medico nucleare e docente, ex ministro della Salute (oggi Sanità), corre da sindaco del suo paese. Faceva parte del  Berlusconi IV, dal 2009 al 2011. È stato pioniere, in Italia, nell’utilizzo della PET (Tomografia ad Emissione di Positroni) per attività clinica e di ricerca. Presidente del Cda della Fondazione Tecnomed (Università di Milano-Bicocca) e Senior Advisor di Ernst&Young. Insignito della Laurea Honoris Causa in Medicina e Chirurgia dall’Università svedese di Lund. Un big tecnico chiamato a risollevare le sorti, da anni esauste, della ormai ex ‘capitale’ della Val Tanaro cuneese. E che ospita la San Bernardo Spa, virtuoso esempio di rilancio e innovazione. Garessio una popolazione residente di 3132 unita (compresi alcuni proprietari di seconde case), erano 3362 nel censimento del 2011. Un trend in costante calo dal 2014.  Tra i residenti gli stranieri, nel 2017, erano 272 suddivisi principalmente tra  albanesi (122), romeni (43) e moldavi (25). Il primo ‘dramma sociale’  è l’assenza di opportunità di lavoro per i giovani. Laureati e diplomati costretti ad emigrare, in alternativa ingegnarsi e rassegnarsi. I fortunati ed intraprendenti, in loco, non sono molti e si accontentano di sbarcare il lunario. Ma quale futuro ?

Valeria Anfosso è stata sindaco di Garessio, è candidate alle regionali con il presidente Chiamparino

Non è l’unica novità che travalica i confini di Garessio. Si è conclusa l’era del geom. Sergio Di Steffano che sovrintendeva all’Organizzazione, programmazione, personale, servizi demografici e stato civile, urbanistica e bilancio, rapporti con immigrati. Terza notizia. L’ex sindaco Valeria Anfosso, primo cittadino di Garessio dal 2004 al 2009 ( lista unica, prima donna sindaco nella storia del paese), è candidata alle regionali con il presidente della Regione: “Chiamparino per il Piemonte del Sì”.  Valeria vive a Garessio, lavora come Ortottista riabilitatore negli Ospedali di Ceva e Mondovì. Una passione politica, progressista e a sinistra, ereditata dalla sua famiglia di origine e nota per l’impegno antifascista e sindacale. E’ presidente del Centro Studi Garexium, associazione che si fonda su principi di solidarietà sociale e  ha per obiettivo la promozione delle attività culturali a Garessio ed in Val Tanaro.

Dopo di lei, nel 2009, era stato eletto sindaco Renato Chinea, lista unica, 12 seggi, con il 50%. Quindi, nel 2014, Sergio Di Steffano, sempre lista unica, che ebbe un suffragio di 1336 voti, 12 seggi

LA LISTA DI CARRARA – Si candida a sindaco Isaac Carrara, 27 anni, consigliere comunale uscente, dissidente della lista del sindaco in carica geom. Sergio Di Steffano che, a mandato concluso, non pare abbia brillato né in lungimiranza (programmazione e pianificazione), né, dicevano i nostri avi, nella capacità di affrontare le piccole cose. Iniziando dal decoro di strade, piazze, luoghi pubblici, il biglietto da visita che città e paesi dovrebbero esibire. I buoni esempi in Italia e in Europa non mancano. Trucioli.it, blog libero e senza pubblicità, coordinato da Luciano Corrado, pensionato, una vita da cronista di giudiziaria al Secolo XIX, origini paterne a Trappa di Garessio, aveva documentato in più circostanze alcune persistenti brutture di Garessio turistica e che non vorremmo mai vedere. Altre testimonianze sono ‘ parcheggiate’ nel nostro archivio.

Carrara è presidente del Corpo Bandistico della Alta Val Tanaro.

Il candidato sindaco Isaac Carrara

A IDEAWEBTV  dichiara Carrara alla giornalista Arianna Pronestì: «Il numero dei Consiglieri non è stato lasciato al caso, ma abbiamo voluto fermarci a 10, perché ci sembrava inutile e controproducente voler a tutti i costi arrivare a 12, inserendo qualche nome solo per fare presenza e quando anche in caso di vittoria alcuni rimarrebbero fuori dal consiglio comunale. I membri del gruppo hanno una serie di conoscenze e competenze personali che li rendono, uniti, in grado di affrontare con capacità e professionalità tutte le problematiche del nostro Paese e territorio (sempre utile elencarle a sommi capi ndr). Questa squadra ha iniziato il proprio percorso già a partire dalla fine dell’anno scorso, arrivando ad oggi compatta e con delle idee molto precise sulle tematiche di maggior interesse per Garessio e sulle possibili soluzioni».

I CANDIDATI: Daniele Degioannini, ex dirigente di azienda, Laureato in Ingegneria, Lorenzo Ferraris, Valeo management controller, Laureato in Economia e Gestione, Daniela Granatiero, Ispettore sanitario e micologo presso ASL Città di Torino, Laureata in Scienze delle Professioni sanitarie, Gloria Montana, Educatrice sul territorio, Laureata in Scienze dell’Educazione, Anna Maria Nasi, Insegnante di Matematica, Laureata in Matematica, Andrea Nasi, Responsabile di reparto, Perito meccanico, Davide Ravotto, Responsabile di Laboratorio e controllo materiali Salini-Impregilo, Maria Teresa Re, Ex FCA Advertising Manager, Diploma Linguistico con perfezionamento in Inghilterra, GianPietro Vinai, Produttore Biologico, attuale consigliere di minoranza, Perito agrario, Ivan Wlassics, Ricercatore chimico, Laureato in chimica.

Roberto Meriggio, candidato sindaco, geometra

LA LISTA DI MERIGGIO  IN ATTESA DI ESSERE PUBBLICATA, mentre la pagina Facebook  dell’aspirante sindaco è ‘orfana’ di amici. Una scelta che si può condividere o meno, da rispettare. Terzo candidato il geom.Roberto Meriggio, dal ’75  impiegato comunale,  dall’84 al 2004 responsabile dell’ufficio tecnico.  Oggi garessino – imperiese.  Per motivi familiari (aveva sposato una Goso-Corrado) si è trasferito ad Imperia da funzionario provinciale. Per  dieci anni si è occupato in prima persona della nuova seggiovia di Monesi  (in attesa del secondo ed ultimo tratto e del relativo finanziamento) e della sua supervisione quale responsabile. Fino al 2000 era a capo del distretto dei Vigili del Fuoco di Garessio, cercando di rendersi utile, soprattutto durante la disastrosa alluvione del ’94. Si è in oltre occupato del progetto di sistemazione dell’antica strada del sale, una via che fino a due secoli fa univa Liguria e Piemonte, mettendo in campo le migliori risorse umane. Il progetto porta la firma  dell’ingegnere Herve Bongioianni per il Comune di La Brigue, dell’ing. dirigente Michele Russo e del geom. Roberto Meriggio per la provincia di Imperia, mentre l’ing. Gino Ferraris, ormeasco con residenza ad Alassio, per la Comunità Montana era responsabile del procedimento. Scagionato, tra l’altro, da un’inchiesta giudiziaria.

CHI E’ FERRUCCIO FAZIO E LA SUA LISTA – Il personaggio più affermato e popolare, manco a ricordarlo, oltre i confini del suo paese. Ma anche il candidato che ha una più caratterizzante impronta politica. Iscritto a Forza Italia e al Pdl. Non sappiamo se abbia rinnovato la tessera, è probabile si sia allontanato magari senza ‘tradire’ il ‘primo amore’, le prime scelte con ruoli di responsabilità politica e di governo ad altissimo livello. Un dicastero tra i più delicati soprattutto per gli interessi che muove, basti pensare al business della farmaceutica. E basterebbe aver seguito alcuni servizi giornalistici da inchiesta  sui settimanali. Utile e corretto premettere che il garessino ministro non sarebbe mai stato trascinato nel fango da condanne e forse neppure inchieste giudiziarie di una qualche rilevanza.

Una sola macchia l’ha interessato. Nel 2009 era responsabile dell’unità di crisi per la sorveglianza e la prevenzione nei confronti del virus A H1N1. Il suo ministero è stato censurato dalla Corte dei Conti per aver sottoscritto con la Novartis un contratto di fornitura di 24 milioni di dosi di vaccino a 184 milioni di euro, considerato troppo favorevole per l’azienda. Sappiamo però che più del ministero al ministero spesso comandano i direttori generali, i grand commis.

Il dr. Fazio è sposato con Margherita Colnaghi, ha due figli, Alessandro e Arianna. (vedi a fondo pagina la scheda curriculum del neo candidato sindaco) 

UN  CURRICULUM, IL DRAMMA DI UN PAESE IN DECLINO, UNA SCOMMESSA DA NON PERDERE

Un ruolo non secondario nel risultato elettorale, pur trattandosi di comunali, può averlo la Lega di Salvini che resta il partito più votato. I leghisti, quelli ortodossi, a chi daranno il voto ? al di là della competenza, della meritocrazia e della carta di identità del candidato ?  Difficile nascondere che il nome di Fazio non sia destinato a generare molte, forse troppe, aspettative. Garessio ha visto la rivincita della San Bernardo Spa, ma anche lo ‘squallore’ (nulla di penale) in cui versano da troppi anni quelle che un tempo erano un fiore all’occhiello, il Parco delle Fonti (nulla a che fare con la Spa industriale). Alle prese con una ‘faida’ controversia famigliare e il guanto di velluto dell’Amministrazione comunale. Garessio che non ha saputo, dopo essere rimasta scottata da ‘Garessio 2000’ sciistica, ma anche sviluppo immobiliare in abbandono, dare fiducia a chi voleva investire e ristrutturare sul fronte della ricettività alberghiera e turistica nel centro urbano. Un paio di casi sono clamorosi. E non ci sono scuse che tengono. Se non l’incapacità e la mediocrità di chi doveva saper decidere nell’interesse dell’iniziativa privata capace di fare indotto al bene comune. Un delitto che finisce per danneggiare e nuocere, come accade, all’intera comunità e alla sua economia proprio sul piano sociale, dei meno abbienti e di chi ha diritto a trovare un posto di lavoro senza dover emigrare come succede da troppi anni. La mano pubblica che deve fare da volano e non viceversa. E’ mancato decisionismo e coraggio. E’ mancata la consapevolezza che fare squadra e coesione non significa soltanto  amministrare con un’unica maggioranza come è accaduto per ben tre mandati di sindaci. La sfiducia, disfattismo e pessimismo non portano da nessuna parte, oggi Garessio, con tre schieramenti, sembra  essersi risvegliatia con la sana cultura della democrazia attraverso la partecipazione dei cittadini. Questa volta  vien voglia di dire, non si può più deludere. Garessio ha conosciuto il miracolo economico ed al di là delle ‘disgrazie industriali’ (della malagestio dei fondi pubblici) c’era la piattaforma turistica da valorizzare, di pari passo con l’industria latente del bosco e del legname.

LA CARTA DI IDENTITà DELL’EX MINISTRO

Foto d’archivio, l’allora neoministro della Salute Ferruccio Fazio, medico nucleare appassionato di fotografia e immersioni, L’unico ‘tecnico’ dei quattro sottosegretari al Welfare nominati dal Consiglio dei ministri il 12 maggio 2008, dall’8 maggio 2009 Fazio ha ricoperto il ruolo di viceministro del Welfare.

Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Pisa nel 1968, nel 1970 ha ottenuto la specializzazione con lode in Medicina Nucleare e nel 1975 in Malattie dell’Apparato Respiratorio e Tisiologia.

Nel 1977, ha installato la prima PET in Europa all’Hammersmith Hospital di Londra; nel 1988 la prima PET clinica in Italia all’Ospedale San Raffaele di Milano, mentre nel 2004 ha installato la prima Tomoterapia in Europa presso la stessa clinica.

A Londra, tra il 1977 e il 1980 ha ricoperto il ruolo di Primario e Senior Lecturer in Medicina e Radiologia presso la Royal Postgraduate Medical School, Hammersmith FotoHospital, Università di Londra.

Dal 1979 al 2008 è stato Direttore del Servizio di Medicina Nucleare e di Radioterapia dell’Istituto Scientifico Ospedaliero S. Raffaele di Milano.

Dal 1981 al 1994 è stato Segretario del Comitato Nazionale per le Scienze Biologiche e Mediche del C.N.R.

Dal 1983 al 1987 ha diretto il Centro Studi per la Neurofisiologia Cerebrale di Genova.

Tra il 1987 e il 1992 ha ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio Scientifico del Centro Studi per la Neurofisiologia Cerebrale di Genova.

Dal 1990 al 2014 è stato Professore Ordinario di Diagnostica per Immagini e Radioterapia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca.

Tra il 1991 e il 1994, ha presieduto il Progetto Finalizzato del CNR “FATMA” (Fattori di rischio delle malattie).

È stato Rappresentante del Ministero dell’Università e della Ricerca nel Consiglio Sanitario Nazionale tra il 1991 e il 1993 e Rappresentante Italiano dell’European Neuroscience Program – European Science Foundation dal 1992 al 1994.

Nel 1992 è stato insignito della Laurea Honoris Causa in Medicina e Chirurgia dall’Università svedese di Lund.

Dal 1994 al 1996 è stato Presidente dell’Associazione Italiana di Medicina Nucleare (A.I.M.N.).

Al C.N.R. di Milano dal 1994 al 2002 ha diretto l’Istituto di Neuroscienze e Bioimmagini e dal 2002 al 2008 è stato Direttore dell’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare.

Dal 2005 al 2008 ha ricoperto l’incarico di Presidente del Centro di Bioimmagini Molecolari dell’Università di Milano-Bicocca mentre dal 2002 al 2008 è stato Direttore del Centro di Eccellenza “Laboratorio di Neuroimmagini Cliniche e Cognitive” sempre presso l’Università di Milano-Bicocca.

Dal 2005 al 2008 ha diretto il Consiglio di Amministrazione della Società consortile “Laboratorio di Tecnologie Oncologiche HSR-Giglio” (LATO HSR-Giglio) di Cefalù.

Dal 2012 fino al 2013 è stato Senior Advisor per McKinsey&Company.

Dal 2012 al 2016 è stato Presidente della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio per la Ricerca Medica e di Sanità Pubblica.

  • Professore Ordinario di Diagnostica per Immagini e Radioterapia, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Milano-Bicocca
  • Coordinatore dei Servizi di Medicina Nucleare e di Radioterapia, Istituto Scientifico H S. Raffaele, Milano
  • Presidente della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio per la Ricerca medica e di Sanità pubblica
  • Presidente del Consiglio di Amministrazione Fondazione Tecnomed (Università di Milano-Bicocca)
  • Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Nucleare, Università di Milano-Bicocca
  • Presidente Consorzio Pantelleria Ricerche

Nel corso della sua carriera è stato inoltre membro di diverse commissioni nazionali in Italia e all’estero: Ministero dell’Università e della Ricerca, Ministero della Salute, Regione Lombardia, CNR, Università di Milano, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Comitato olimpico nazionale italiano. Dal 12 maggio 2008 al maggio 2009 è stato sottosegretario di Stato al Lavoro, Salute e Politiche Sociali del quarto governo Berlusconi. Il 21 maggio 2009 gli è stato attribuito il titolo di vice ministro con delega alla Salute. In seguito è stato re-istituito il Ministero della salute e il 15 dicembre 2009 Fazio è stato nominato ministro. È rimasto Ministro della Salute fino al 16 Novembre 2011. Nel 2009 è stato nominato responsabile dell’unità di crisi per la sorveglianza e la prevenzione nei confronti del virus A H1N1[3]. Nel 2011 ha lavorato anche per il Piano di indirizzo sulla riabilitazione che promuove un percorso assistenziale integrato per le persone con disabilità che prevede anche una definizione di un progetto riabilitativo individuale. Il Piano di indirizzo è stato approvato il 10 febbraio 2011 dalla Conferenza Stato Regioni.

I componenti della lista  “Ambiente e Territorio”di Fazio

La squadra di Ferruccio Fazio che si è presentata all’hotel ristorante Ponterosa

Pierandrea Camelia 43 anni giornalista, Pietro Canavese 23 anni commerciante, Daniele Canova 40 anni tecnico di laboratorio, Paola Carrara 27 anni assistente odontoiatrico, Marco Odasso 38 anni tecnico di laboratorio, Valerio Randone 42 anni impiegato, Sara Rozzo 48 anni insegnante, Roberto Sandini 56 anni libero professionista, Lara Sappa 37 anni architetto, Valerio Sappa 36 anni imprenditore agricolo, Massimo Sommariva 60 anni veterinario e Cristina Zanone 43 anni impiegata. “Una lista nuova e giovane, anche e soprattutto a livello di idee, per una nuova fase amministrativa, con l’obiettivo di creare una nuova classe pronta a governare Garessio”. Tra i temi principali: la messa in sicurezza del bacino idrogeologico della valle Tanaro, il rilancio e lo sviluppo del comprensorio di Garessio 2000 e Castello di Casotto e la valorizzazione delle terme, del parco Fonti San Bernardo e delle relative infrastrutture sportive. E poi: viabilità, manutenzione del territorio, rilancio delle infrastrutture sportive, attivazione di politiche di incentivo per le attività agro-silvo-pastorali e il sostegno allo sviluppo dell’imprenditoria.

 

 

 



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