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Liguria e Basso Piemonte

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Olio Dop Riviera Ligure trasparenza anche nei prezzi. Siffredi presidente del Consorzio di tutela (550 aziende) critica l’Associazione Taggiasca: ignora i prezzi del Patto di filiera


Tutto ciò che per i consumatori è utile sapere dell’olio DOP Riviera Ligure. Quante volte capita di osservare sugli scaffali dei centri commerciali o anche di negozi bottiglie d’olio a prezzi convenienti. Crediamo di risparmiare e invece finiamo per consumare un prodotto che ha un ruolo importante per la nostra salute. E comunque è necessario essere informati, sapere qualcosa di più e di corretto della filiera. Dall’agricoltore, al frantoiano, alla massaia. Al sistema di controlli. Prezzi e garanzia di qualità. L’argomento è motivo di una dura presa di posizione del presidente del Consorzio di Tutela del DOP Riviera Ligure, l’imperiese Carlo Siffredi che rappresenta 550 associati. In pratica  l’accusa rivolta all’Associazione è di commercializzare l’olio cultivar taggiasca privo di certificazione DOP e di acquistare da aziende agricole e frantoiani olio a 7-7,50 al kg non sufficienti a coprire i costi di produzione e rispetto ai 10 euro al kg  del Dop Riviera Ligure.

Non è un mistero per gli addetti ai lavori sapere che ingenti partite d’olio dalla Puglia, dalla Tunisia, dalla Grecia, dalla Turchia, da Marocco e dalla Spagna finiscono sul mercato italiano, ligure sotto i marchi nazionali, ma anche in piccole aziende dove chi acquista ritiene di comprare una specialità locale. E poi c’è una diffusa carenza di cultura alimentare. La sana alimentazione si impara, come materia, in molti istituti scolastici di paesi del Nord Europa. Come in quasi tutti gli istituti ‘privati’ degli Stati Uniti per le famiglie che si possono permettere rette da ricchi. Nel Bel Paese leader dell’enogastronomia nel mondo non c’è la materia della ‘storia locale’, dell’alimentazione, ma neppure dell’igiene educativo al sesso.

IL COMUNICATO STAMPA  DEL CONSORZIO – Con la campagna che ancora sta procedendo, la filiera controllata dell’olio atto a divenire DOP Riviera Ligure è oggi pari a 6.500 quintali. Con un’immissione nel sistema dei controlli di 35.000 quintali di olive destinate solo all’olio DOP Riviera Ligure.
Il Patto di filiera coordinato dal Consorzio di Tutela dell’olio DOP Riviera Ligure, basato sulla presentazione di fatture e la tracciabilità dei pagamenti con bonifico bancario, ha permesso che il 95% delle aziende consorziate non abbiano comprato olive sotto i € 18,00 – € 19.00 la quarta, pagando le olive a prezzi superiori a quelli previsti dal patto anche se le rese in olio erano basse proprio per sostenere gli olivicoltori.

Carlo Siffredi presidente  Consorzio di Tutela Olio DOP Riviera Ligure e il direttore Giorgio Lazzaretti in una foto del Secolo XIX del 2015

” Mi immagino che l’opinione pubblica, il consumatore, i responsabili acquisti di soggetti commerciali nel corso di questi mesi siano sempre più confusi dalle informazioni che mettono sullo stesso livello il prezzo delle olive destinate alla salamoia e quelle destinate all’olio che ovviamente hanno prezzi inferiori – sottolinea il presidente del Consorzio di Tutela dell’Olio Dop Riviera Ligure, Carlo Siffredi -. Questa mia considerazione emerge ancora più forte dopo aver letto sulla stampa e sul web le dichiarazioni rese dall’Associazione per la Taggiasca del Ponente Ligure. Cerchiamo di fare allora un po’ di chiarezza soprattutto a livello di prodotti perché è tirato in ballo l’olio DOP Riviera Ligure e il Patto di filiera. Innanzitutto ricordiamo che quando parliamo di 1819 euro la quarta ci riferiamo alle cifre garantite dal Patto di filiera nel corso di tutta la campagna e ben diverse da chi sostiene che abbiamo praticato prezzi tra gli 11 e i 15 euro la quarta per le olive destinate all’Olio Dop Riviera Ligure.
Siffredi prosegue: “Per quanto concerne invece le olive in salamoia oggi assistiamo a dichiarazioni sul territorio di soggetti che sostengono di aver garantito quotazioni del proprio prodotto tra i 22 e i 25 euro la quarta. Peccato che gli stessi soggetti dimentichino di ricordare che i prezzi da loro indicati sono stati applicati solo nei primi giorni della campagna e solo per le olive da tavola, prezzi peraltro disattesi in seguito creando solo illusioni presso gli olivicoltori. Ed ora ricompaiano con

I custodi dell’olio Dop e delle ricette della Riviera Ligure

dichiarazioni quando la campagna sta procedendo al termine.  Da parte nostro voglio invece ringraziare le 550 imprese che hanno sottoscritto i contratti di fornitura per l’olio DOP Riviera Ligure e i frantoiani e gli imbottigliatori che responsabilmente hanno sostenuto, grazie al patto di filiera, il prezzo delle olive oltre a quanto previsto dal patto di filiera dell’olio”.
L’annata in corso, complessa e di grandi quantitativi, insegna che circa un terzo delle olive raccolte vanno in salamoia e 2/3 sono destinate a produrre l’olio. E a proposito del prezzo dell’olio precisa ancora: ” Alcuni dei soggetti che aderiscono all’Associazione per la Taggiasca del Ponente Ligure preferiscono commercializzare olio cultivar taggiasca senza certificazione DOP e proprio loro che si presentano come ” salvatori della taggiasca ” – propongono di acquistare olio varietà taggiasca dalle aziende agricole e dai frantoiani a € 7.00 – 7.50 al kg, valori non sufficienti all’olivicoltore ed al frantoiano per coprire i loro costi di produzione.

Chi si è aggiudicato un premio

E valori alquanto più bassi rispetto a quelli previsti dal Patto di filiera, pari a € 10,00 al kg di olio Dop Riviera Ligure, prezzo deliberato dal consorzio di tutela – conclude il presidente del Consorzio di Tutela dell’Olio Dop Riviera Ligure, Carlo Siffredi -. Sono cifre che rendono evidente le differenze di atteggiamento e il nostro ruolo nel sostenere realmente l’economia del territorio”.

L’olio DOP Riviera Ligure corre con Three for Team , l’evento caratterizzato dalla corsa in gruppi da tre lungo i sentieri del Parco del Beigua.

Domenica 17 febbraio partecipazione record: 150 squadre iscritte per complessivi 450 atleti. Si parla di squadre perché è in effetti una gara a squadre. Si corre in tre, insieme. Nessuna staffetta, ma corsa di gruppo, come quando ci si allena, ma in questo caso facendo gara, sostenendosi e giocando in modo tattico sulle andature.  Ogni squadra  una denominazione goliardica autorizzata dalla giuria con la possibilità di abbigliarsi in modo affine al nome del trio. Molti atleti di alto livello nazionale ed internazionale.

Un evento che permette di promuovere il territorio nel modo migliore, coniugando l’euforia della corsa con la conoscenza dei luoghi e delle loro eccellenze. L’olio DOP Riviera Ligure, nel contesto, sarà presente con una valenza particolare. Non solo biglietto da visita, piacevole ricordo nei premi elargiti a fine gara, ma anche presenza nei punti di ristoro lungo il percorso. Insieme alla focaccia genovese appena sfornata dai fornai arenzanesi e al Pesto Party con pasta al pesto artigianale dei F.lli Sacco di Pra’, l’olio DOP Riviera Ligure ambasciatore della Liguria con tutti i partecipanti.
Apporto nutritivo, vitamine e antiossidanti naturalmente presenti in un prodotto della terra ligure sono di grande aiuto a chi la terra ligure la percorre con impegno e volontà. In fondo, un’ideale unione con l’olivicoltore che su questo territorio spende la sua fatica.
Three for Team rappresenta una tappa di avvicinamento verso Alvi Trail 2019 in programma a giugno sull’Alta Via dei Monti Liguri.

 

 


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