Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ceriale attesa per il ‘mister’ candidato sindaco unitario del centro destra. Sarà
il dr. Roascio? presidente Amici di Peagna


Il palcoscenico elettorale di Ceriale è occupato da Gian Rodolfo Quilici, broker della finanza, che ha invocato la discesa in campo di ‘mister Salvatore’ a candidato sindaco del ‘centro destra unito’. Quilici che aveva snocciolato una lista di eccellenza pronta a scendere in campo al suo fianco. Identikit: volto nuovo, rinnovamento, competenza. Lui che ora dichiara di essere sponsorizzato da Fratelli d’Italia (114 voti al Senato, 145 alla Camera) e dal suo coordinatore provinciale ing. Pier Paolo Pizzimbone, ex deputato eletto in Sicilia per FI, azionista di maggioranza, con il fratello, di Biancamano Spa (quotata in Borsa) e di Aimeri Srl che può vantare l’appalto della Nettezza Urbana di Ceriale, tra le città più pulite e dipendenti meglio pagati. La strategia del ‘fratello muratore’ Quilici ? Il ‘modello Toti’ vincente nelle competizioni elettorali liguri e amico personale. La proposta Quilici ? Si faccia da parte il prof. Nicolangelo D’Acunto dopo aver ricevuto l’investitura del sindaco Ennio Fazio e Angelo Vaccarezza, sponsor forti e determinati e “io Quilici sono pronto al ‘passo di lato”. Il tutto sotto sorveglianza dei giornalisti Ivg.it con i suoi 5 mila lettori cerialesi e formidabile ‘macchina da guerra informativa’ e che gli ha già riservato tre poderose interviste. Ma chi sarà il terzo ‘super partes’ della invocata pax Quilici – D’Acunto?

Il sindaco uscente Ennio fazio con il dr. Stefano Roascio presidente dell’Associazione Amici di Peagna, ora funzionario del Ministero a Roma

Trucioli.it ha dubbi !? Ci manca l’esperienza politica di Quilici.  C’è di più. Dopo aver letto con  interesse la notizia scoop di Ivg.it: “Casa cercasi, doppio appello del cuore…”. Un nuovo dramma di una coppia senza casa, finita in mezzo alla strada o sotto un ponte causa sfratto, una delle centinaia che si consumano nel silenzio e nell’indifferenza ?  Attenzione, Ivg spiega: “Si tratta di un appello urgente per trovare un padrone a due gatti adulti e sterilizzati, un maschio ed una femmina”. E daranno anche la caccia ai topi che non mancano mai ? ” Sempre Ivg e macche !:Sono molo affettuosi, abituati agli omogeneizzati e a vivere in un bel appartamento…per gravi motivi famigliari dei proprietari è necessario trovare una famiglia ed una  dignitosa sistemazione, i gatti sicuramente contraccambiano grande amore…..”. Non ci crederete, proprio da Ceriale sarebbero arrivate agli animalisti di Ivg decine di telefonate. Una vera e propria gara di solidarietà per accogliere gli sfortunati ‘amici’ Ceriale, del resto, è la cittadina che ospita anche minori abbandonati’ da famiglie, affidati dai Comuni ad un istituto di suore’ con una retta giornaliera t di 80-90 euro.  E non si dica più, per favore, che è il ‘paese dei Turchi’. E gli elettori hanno un vero cuore per la carità verso gli animali.

Basta scherzi d’aprile, alla proposta di Quilici esistedavvero un potenziale candidato capace di “ricompattare il fronte del centro destra”. Ha un elevato profilo culturale in grado di compensare la rinuncia di un personaggio della caratura internazionale del prof. D’Acunto, famiglia di migranti dalla Campania a Ceriale. Si tratta del dr. Stefano Roascio. Non importa se ha un passato nel centro sinistra a Borghetto S. Spirito. Eletto per la prima volta a 27 anni in consiglio comunale, rieletto con il massimo delle preferenze, dal 2007 al 2012, sui banchi della minoranza, quando maturava il mostruoso debito che ha portato il Comune al predissesto del 2017. Roascio, origini bardinetesi, nato a Savona il 23 maggio 1975, residente a Borghetto in via Ponti, già domiciliato a Cassina De Pecchi (MI), un curriculum eccellente. Almeno una ventina di pagine. E da ultimo, in ordine di tempo, vincitore di concorso al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, a Roma, dove si è trasferito e che purtroppo non prevede alcun organico in Liguria.  Ma le due aspirazioni di Roascio erano portare a compimento, nel migliore dei modi, la Rassegna dei Libri di Peagna 2017 e il dottorato di ricerca ad Aix-en Provence. Un sacrificio grosso gli verrebbe richiesto non per i gatti, con tutto il rispetto dovuto agli amici dei quattro zampe, ma per Ceriale futura. Sarebbe disposto a farlo ?

Da sindaco potrebbe chiedere un periodo di aspettativa ? Pare di sì.  Gli stipendi ministeriali non sono da paperoni. Le credenziali ci sono tutte: laurea in Lettere Moderne all’Università di Genova, con tesi di Storia dell’Arte Medievale  (“Frammenti scultorei medievali conservati presso il Museo Nazionale di Cividale del Friuli, votazione 110 e lode, con ‘Dignità di Stampa della tesi”). Oltre al dottorato di ricerca e laurea, Roascio può esibire  il diploma di Specializzazione in Archeologia, Tardo-antica e Medievale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore  di Milano, maturità classica al Liceo Statale di Albenga, culla dell’archeologia nel ponente e molte potenzialità da valorizzare nel mondo del turismo globalizzato. Va da se che con la sola indennità da sindaco sarebbe chiedere troppo. Si potrebbe  ‘arrotondare’ regionali con consulenze che non siano in conflitto di interessi.

Il compianto dr. Gian Carlo Ascoli è stato segretario dell’Associazione Amici di Peagna

Roascio che si trova sulle spalle l’Associazione Amici di Peagna, azzoppata dall’abbandono per età e stato di salute di monsignor Fiorenzo Gerini, eminenza grigia e per anni punto di riferimento della parrocchia, dell’Associazione, della prestigiosa rivista Athia, un passato di indiscusso economo e faro della Curia Vescovile della Diocesi di Albenga – Imperia. Lascia una chiesa parrocchiale ristrutturata con cura. Roascio e don Gerini che potevano contare sul ruolo straordinario di uno schivo ed estroverso segretario: il dr. Gian Carlo Ascoli, figura rispettata nel mondo bancario, ferrea fede massonica. Particolare sfuggito peraltro ad un don Gerini che si era sempre esposto contro la massoneria, i suoi seguaci, le ‘trame’, a suo dire in contrasto con la chiesa apostolica di Roma. Eppure accadde che per un certo periodo ‘fratelli in loggia‘ si ritrovassero in un locale poco lontano dalla chiesa di Peagna, indotti a far le valige in fretta e furia, dimenticando tuttavia qualche cimelio, pochi giorni prima dell’irruzione dei carabinieri del nucleo operativo disposta nell’ambito di indagini su presunte logge coperte nel ponente ligure. E dopo la scomparsa di Ascoli, nel 2015, due anni dopo se ne è andata la moglie Ferdinanda Fantini Ascoli che aveva preso il posto del marito nell’Associazione Amici di Peagna.

Le ultime notizie dell’Associazione risalgono al 27 agosto 2017 con la foto di Ennio Fazio al quale il presidente Roascio dedica un grazie infinito per “il sostegno che ha dato da sindaco e ora ‘per l’ultima volta sul palco’ nella veste di primo cittadino”. Un’investitura a sindaco di Ceriale, per Roascio, sarebbe anche un modo per non lasciare orfana la benemerita creatura Amici di Peagna, con la segretaria Laura Enrico, animata da dedizione e spirito di sacrificio. Una ‘peagnola’ Doc, figlia del compianto Carlo, coltivatore diretto, famiglia stimatissima. Con lei nel direttivo che, tuttavia non compare più nel sito, Franco Costa, natali e benemerenze nella frazione di Ceriale.

IL CAVALLO DI RAZZA DELLE ELEZIONI 2018 – Gian Franco Quilici, la si pensi come si vuole, coadiuvato che sia nel suo disegno elettorale da ‘fratelli massoni’ o meno, ha saputo guadagnarsi grande visibilità mediatica grazie dall’organo di informazione più diffuso (a Ceriale si dice che lo leggono quasi tutti) e indiscussa credibilità giornalistica. E di questi tempi non è poco. Anche se ormai gli approfondimenti e le inchieste, i cronisti di strada o scomodi, sono passati di moda, è sufficiente essere bravi notai. Dare più o meno voce a tutti e Quilici non può lamentarsi. Semmai devono solo inviare una fototessera più aggiornata. Per Trucioli ci ha pensato Silvio Fasano.

Ecco alcune tappe significative di ‘ecce Quilici’  da Ivg.it. Il 27 marzo mentre i concorrenti e seguaci di D’Acunto (centro destra) e di Luigi Romano (centro sinistra, una scelta per la verità non molto azzeccata come dimostreranno i risultati elettorali) alle prese con la minestrina di candidati bandiera, vedi  la parabola del vice sindaco uscente Eugenio Maineri, destra missina e radicale). Nessuno aveva accolto la umile proposta di trucioli.it per una lista unica, di salute pubblica, all’insegna della meritocrazia, competenza, rinnovamento (la gente è stufa di beghe, divisioni, contrapposizioni, rimpallo di responsabilità pur nella dialettica democratica). Ebbene il broker, venuto dal cielo dato che in precedenza era ‘sconosciuto’, poteva annunciare sempre via Ivg: “La nostra lista comprende un imprenditore agricolo, un ingegnere civile, due imprenditori edili, un commercialista, due titolari di avviate attività commerciali, un titolare di attività ricettiva, con altri nomi  di spiccato valore, sicura garanzia per un lavoro costruttivo nella prossima legislatura…”. Ignoriamo se ci siano pure i nomi emersi da tre saggi che trucioli aveva interpellato: tra essi il giovane Angelo Fresia, già mastino corrispondente de La Stampa per il ponente savonese; la figlia laureata in economia e commercio, contitolare dell’Hotel Sabrina e la titolare del residence Oliveto.

I vigili urbani di Ceriale schierati e passati in rassegna dal comandante dr. Ivan Suardi (foto Silvio Fasano)

LE LINEE GUIDA DEL ‘PROGETTO QUILICI’ – Occorre leggere con attenzione la guida maestra e le massime dottrinali attribuite da Ivg a Quilici. Eccole: ” Nuova vitalità e rinnovamento”, “ricerca di un clima disteso e non di frattura”, “convergere verso l’unanimità”, “pari dignità per tutti”, “obiettivi programmatici volti a migliorare Ceriale ed il benessere di tutti i cittadini”,  “confronto sereno e costruttivo”, “persone qualificate e capaci che non hanno finora preso posizione nell’attuale incertezza politica”, “le decisioni vanno prese con sollecitudine”. Questa è  politologia, omaggiata alle 5 mila 500 anime di Ceriale ricca di 7 mila seconde case. Neppure alla scuola prestigiosa delle Frattocchie che formava i quadri della gloriosa stagione del Pci e dei seguaci di Enrico Berlinguer, si poteva leggere linee guida così chiare e profonde. Quilici svela  tuttavia che nel corso di un incontro si sono radicalizzate due posizioni: da una parte Forza Italia che sostiene D’Acunto, dimenticando però di citare la Lega consenziente e che chiede il vice sindaco; dall’altra ‘Fratelli d’Italia’?  che invece  è “ a favore della mia candidatura“. Forza Italia  terzo partito più votato alle politiche con 572 voti, contro 825 della Lega. Quilici propone una “lista ampia e congiunta con pari dignità per tutti”. E i numeri, la forza elettorale si va a far benedire ? Come non bastasse un chiaro avvertimento, chi ha orecchie ascolti: “Se Forza Italia  non fosse disponibile al dialogo, prevalessero interessi politici (a Ceriale non sono mai personali contrariamente a quanto accade ovunque ndr) e posizioni rigide volte a mantenere una continuità nella gestione amministrativa  del Comune proseguirò sulla mia strada con l’appoggio di tanti cittadini e degli altri partiti del centro destra.”  Ascolti bene il gruppo Fazio, Vaccarezza e C.  ostili al ‘cambiamento’ e a non mollare il potere.

LE PRIORITA’ DI CERIALE – Se trucioli ed il suo vecchio cronista, testimone dei tempi da 54 anni, hanno cercando di fare informazione, senza riuscirci, finalmente c’è qualcuno che sa parlare chiaro e mettere tutti in riga.  Quilici con Ivg docet: “Il nostro programma elettorale  ha un punto prioritario nella necessità di sicurezza, tematica  che non è stata affrontata negli anni con la dovuta attenzione e anzichè potenziare il corpo di polizia municipale (cinque agenti non possono prestare servizio esterno causa certificato medico ndr) si è proceduto ad un depotenziamento con ripercussioni  sul controllo del territorio; poi c’è la micro criminalità, presenza indiscriminata di stranieri senza i dovuti controlli, controllo necessario pure nelle ore serali e notturne”. Ricetta ? “ No ad accorpamenti di polizia locale con altri comandi (visto i brillanti risultati del comandante con laurea ndr), Ceriale non si può ridurre a frazione di altri comuni in tema di sicurezza”. Insomma non è vero che l’unione fa la forza e va razionalizzato con il servizio intercomunale già attivo in Riviera.

E in caso di vittoria ? Quilici assicura: “In primis la polizia locale non svolgerà più funzioni che non le competono, lotta ai furti negli appartamenti, più polizia giudiziaria e sicurezza pubblica.  Il controllo dei divieti di sosta deve essere affidato agli ausiliari, servono nuove assunzioni di vigili..”.e dulcis in fundo  “Ceriale ha bisogno  di manifestazioni cadenzate che coinvolgano tutto il territorio, capaci di far conoscere finalmente Ceriale e il suo entroterra…con i sentieri percorribili a piedi, in mountain bike, oppure a cavallo”.  Speriamo che gli elettori cerialesi non facciano la spia altrimenti per un candidato di questo calibro farebbero a botte negli altri paesi pur di averlo.

Trucioli si era invece limitato ad illustrare, tra le priorità, l’urgenza di realizzare opere pubbliche e favorire investimenti privati virtuosi per creare posti di lavoro per le giovani generazioni, per le donne, per le neo famiglie. Luigi Giordano,  veterano che da anni gira come una trottola Ceriale in lungo ed in largo, ha proposto la costruzione di una casa di riposo per i residenti e proprietari di seconde case. Noi avevamo messo l’accento sulla legalità soprattutto come strumento di etica pubblica. E la cultura del decoro quotidiano, dalle piccole cose (buchi nelle strade), agli interventi come la cura del verde pubblico, i fiori nella Riviera dei Fiori. L’urgenza di far partire le operazioni edilizie a ponente (Fresia), iniziative forti di rendere vivo il centro storico come accade in altre cittadine risorte (Borghetto esclusa), un impegno ad hoc, con un consigliere delegato solo per accelerare e seguire la soluzione della T1 – Nucera con l’intervento della Regione, anche perchè Ceriale, sempre con Borghetto, resta l’unica città balneare ligure priva di strutture alberghiere tradizionali. Le uniche due che resistono meriterebbero la medaglia.  Noi, con l’allora prof. Ferrero, compianto, e pochi altri ci siamo battuti invano perchè Ceriale crescesse urbanisticamente come ‘borgo Mediterraneo’ e non copiasse la rapalizzazione, mantenendo un’attrattiva turistica di qualità.  Creando una zona di edilizia residenziale agevolata, una artigianale, di facesse in modo che il cuore del commercio rimanesse il centro storico evitando la dilazione di centri commerciali che pure creano posti di lavoro (Mercatò 70 dipendenti, Lidl 22). Si incentivasse, anche con un mercatino agricolo (vedi Loano), una fortissima spinta pro agricoltura, in sintonia con la Regione,  Camera di Commercio, associazioni di categoria, il credito agevolato, per scongiurare l’incremento delle aree incolte e dei proprietari che non hanno interesse ad affittarle. Quel bene ‘agricolo’ che per i nostri avi è stato motivo di sudore, ma anche di ricchezza tramandata ai figli, ai nipoti, sperando che non vada disperso il patrimonio terriero, la sua fertilità. Non c’è solo la spiaggia da difendere dalla Bolkestein, sono centinaia le aree produttive oggi abbandonate. Purtroppo siamo stati perdenti, ieri come oggi. Grazie ai Romano, ai neo Quilici, noi vecchi cronisti di provincia e testimoni dei tempi, continueremo ad essere rilegati nel banco dell’asino, ignorati, quasi nessuno ci legge, tutti o quasi ci criticano, si girano dall’altra parte. Loro maestri della politica e dintorni, di vita, di rilancio sociale, di strategie vittoriose e virtuose. Quando passano mettiamoci sull’attenti, un po’ di buon umore non guasta mai.

Luciano Corrado

 

 

 

 

 

 


L.Corrado

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