Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Crisi da record in edicola: Il Secolo XIX, La Stampa, la Repubblica, Il Fatto Quotidiano e…piangete con noi. E’ colpa dei giornalisti?


Al Secolo XIX si è insediato il nuovo Comitato di redazione (organismo sindacale unitario dei giornalisti eletto dai colleghi con 3 rappresentanti, oltre ad un delegato dalle tre redazioni provinciali). Come reagisce il mondo dei social liguri ? “Diventerete l’inserto genovese della Stampa, però potrete fare due articoli al giorno contro M5S, va bene?”. Oppure: “La vocazione sostenibile per il Secolo è quella di essere un buon quotidiano locale e regionale, di proprietà di un gruppo (GEDI) che di quotidiani nazionali ne ha già DUE, più 13 locali”. L’antica testata, orgoglio dei liguri, che dal 1968, con la ‘rivoluzione’ di Piero Ottone era schizzata fino a 180 mila copie (domenicali). Il quotidiano leader  radicato nella realtà ligure con il primato italiano di penetrazione a livello regionale. Per anni attestato ad una diffusione media di 140 mila copie. Con una potenza di fuoco che ha potuto contare sulla collaborazione di 350 persone (redazione, tipografia, amministrazione). Non va meglio quanto a vendite (ultimi dati) per La Stampa che ruba copie al Secolo XIX a livello ponentino. In sofferenza pure il super battagliero ‘Fatto Quotidiano’, scende a 31 mila copie.

Novembre del 1969 : il giornalista Piero Ottone, neo direttore del Secolo XIX, volle conoscere personalmente le realtà liguri. La sua tappa ad Alassio (ne scaturirono una serie di articoli da prima pagina su scandali edilizi) e l’incontro con l’allora sindaco socialista Sisto Pelle, il vice sindaco democristiano Felice Cattaneo e l’assessore ai Lavori Pubblici, avvocato Franco Spagnolo che per primo parlò dell’esigenza di un tunnel tra Villanova ed Alassio (foto archivio Trucioli.it.)

Un comunicato sindacale scaturito dall’assemblea dei giornalisti riporta in particolare: “In vista di un nuovo piano riguardante le testate del Gruppo GNN, i giornalisti del Secolo XIX rivolgono all’Editore un appello affinché tuteli con rispetto e affetto il patrimonio di autonomia, indipendenza e indiscutibile eccellenza che questo quotidiano ha sempre rappresentato nella storia del giornalismo italiano. Per attuare tale tutela è necessario ripagare i sacrifici fatti dai giornalisti del Secolo XIX negli ultimi 20 anni con una rinnovata politica occupazionale e di miglioramento delle condizioni di lavoro.”

ROMA – Novembre 2017 è stato per le vendite in edicola dei quotidiani italiani un mese molto negativo. Il calo delle singole testate oscilla fra il 5 e il 20 per cento. Solo Il Giorno sembra in ripresa. Per Repubblica la situazione è tale che scrivendo mi vengono le lacrime agli occhi‎. Ha perso, da un anno all’altro, 29 mila copie, un 15%. Il clima è reso più splenetico dal battibecco cheap assai che ha contrapposto grandi uomini di ieri a caporali e quaquaraqua di oggi. Ma i grandi uomini di ieri sono ormai pugili suonati.

Lo stile farebbe inorridire Totò e Peppino. Lo stile della soi disant sinistra italiana di oggi non è quello di Robert Morgenthau, procuratore distrettuale di Manhattan e nipote di quel tal

Nel 1969 Piero Ottone, direttore al Secolo XIX, volle incontrare anche i corrispondenti locali. Cena al Garden Lido di Loano, accanto Franco Rognone, primo capo del neo ufficio di corrispondenza ad Albenga per il ponente savonese, lo chef dell’albergo e lo storico corrispondente da Ceriale, Benedetto Noberasco.

Henry Morgentau, ministro delle finanze che voleva trasformare la Germania in un gigantesco campo di patate perché non si risollevasse più “Non credo che sia giusto prendere a calci uno che è già a terra”.

Emerge lo stato di degenerazione complessiva che si può tradurre solo in altre copie perse. Tutto fa male. Il tono sempre e comunque saccente, la confusione di linea, le oggettive contraddizioni fra le varie anime di quella che si ostina a definirsi sinistra e che costituisce la base dei tuoi lettori, gli scandaletti che non possono certo essere esorcizzati da maramaldesche prese di distanza da chi ti ha salvato in passato, ai cui voleri e disegni e ossessioni ti sei piegato per anni. Povero ingegner Carlo, come si diceva una volta negli scagni. Viene in mente il Vangelo, non si offenda Gesù Cristo del paragone, quando predisse a San Pietro che lo avrebbe rinnegato 3 volte prima che il gallo cantasse 2 volte. Così fu e così sembra essere anche se davanti non hai le lance romane e la polizia del Sinedrio ma al massimo Renzi e la Boldrini. Tutto contribuisce a alienare il favore della gente.

Le copie perse da Repubblica nell’ultimo paio di lustri sono davvero tante. Sono arrivati al punto che la somma di Stampa, 116.000 e Secolo XIX, 38.000, è quasi pari a tutta Repubblica. Ai bei tempi, Repubblica vendeva il doppio della somma dei due. Ha un bel dire Scalfari che a oltre 90 anni lui “se ne fotte”. Siamo ridotti a scommettere di quanto la sua creatura gli sopravviverà.

Guardate le tabelle qui sotto e piangete con me. Le difficoltà di Repubblica sono evidenziate dal confronto fra ottobre e novembre 2017. Sono state vendute  rispettivamente 163.238 e 165.004 copie, un miglioramento di meno di 2 mila copie. Gli altri giornali hanno perso tutti qualcosa, da un mese all’altro. Inversione di tendenza? Effetto nuova grafica? Sembra proprio di no. Stando alle dichiarazioni ufficiali, il lancio del nuovo design ha dato 100 mila copia il primo giorno, 50 il secondo e via a scendere. 150 mila diviso 30 fa 5 mila copie medie al giorno. Se ne sono rimaste meno di 2 mila vuol dire che il calo da n mese all’altro ha superato quello del concorrente diretto e che la nuova grafica, alla fine, avrà effetto zero.

Solo i giornalisti si illudono che i lettori comprino i giornali per il loro layout. In questa confusione di idee risiede una delle cause della crisi editoriale italiana. Se la grafica diventa ideologia e prevale sui contenuti, la crisi è assicurata. Certo che la confezione può favorire l’acquisto. Ma se dentro la scatola bellissima ci sono i vermi, non compri più e chiedi i danni. I grafici sono entrati nei giornali in Italia col Giorno di Baldacci, Del Duca e Mattei, nel 1956. Si trattava di un progetto organico, di design e contenuti, mutuato dall’inglese Daily Express.

Poi negli anni ’60, il Corriere dello Sport fece da apripista. Piero Ottone, nel 1968, appena direttore del Secolo XIX, volle un grafico per mettere ordine nell’accozzaglia vecchio stile di articoli insaccati. Il Secolo XIX con Ottone schizzò da 80 a 120 mila copie, ma il propellente furono le notizie. Oggi il Secolo vende circa un quarto di quei tempi. Sarà anche colpa di internet, ma come fate a convincere i genovesi a pagare un euro e mezzo un giornale che una volta aveva fino a 9 articoli o notizie in una pagina e ora ne ha se va bene uno? E come la mettete con i torinesi, ancor più tirchi dei genovesi? I grafici alla Stampa sono entrati negli anni ’80 ma i danni sono stati irreversibili.

Due ultime note. Va male nel suo piccolo anche il Fatto, sceso a 31.561 copie da oltre 35 mila. Sono copie tutte perse nel 2017. Siamo stufi di profeti. Specie se al posto di Allah c’è Beppe Grillo. Galleggia il Corriere della Sera. Sceso a 190.191 copie, ne ha perse solo poche centinaia da un mese all’altro, ne ha perse 10 mila da un anno all’altro, un 5% contro il 15% perso da Repubblica, ormai la differenza fra i due ex big è di 25 mila copie. Perché? Vogliamo notizie non crociate.

Ed ecco la tabella ormai consueta, desunta da Ads, l’istituto che da 40 anni certifica le tirature e le vendite dei giornali in Italia. Per ogni testata ci sono 3 righe. Si riferiscono rispettivamente a ottobre 2017, ottobre 2016 e settembre 2017. Clicca qui per i dati precedenti.

Sergio Carli (da Blitz)

Questo il quadro complessivo dei giornali a diffusione nazionale:

Quotidiani
nazionali
Vendite  novembre 2017 Vendite  ottobre 2017 Vendite
novembre 2016
Il Corriere della Sera 190.191 191.321 200.546
La Repubblica 165.004 163.238 194.210
La Stampa 116.934 118.600 121.332
Il Giornale 53.273 53.729 60.584
Il Sole 24 Ore 49.544 50.844 64.670
Il Fatto Quotidiano 31.561 31.973 35.072
Italia Oggi 19.513 19.466 29.200
Libero 23.021 23.375 24.703
Avvenire 22.516 23.242 20.395
Il Manifesto 7.985 7.839 8.772
La Verità  20.085 20.266 24.251

Hanno dimezzato le copie, rispetto al 2007, anche i giornali locali. Che comunque hanno retto l’urto della crisi e dell’avvento delle news online meglio dei giornali a diffusione nazionale. Nella tabella che segue li ordiniamo per numero di copie vendute.

Quotidiani
locali
Vendite  novembre 2017 Vendite  ottobre 2017 Vendite  novembre 2016
Il Resto del Carlino 89.290 88.750 94.145
Il Messaggero 81.508 82.899 90.101
La Nazione 64.309 64.878 70.930
Il Gazzettino 42.435 43.555 47.965
Il Secolo XIX 38.827 39.257 41.865
Il Tirreno 36.060 36.921 39.954
L’Unione Sarda 34.262 35.179 37.803
Messaggero Veneto 35.828 36.349 38.029
Il Giorno 39.379 41.200 36.561
Nuova Sardegna 30.129 30.735 33.508
Il Mattino 28.260 29.671 32.420
L’Arena di Verona 21.552 21.657 23.224
L’Eco di Bergamo 22.719 22.720 24.176
La Gazzetta del Sud 19.736 19.754 22.031
Il Giornale di Vicenza 20.037 20.275 22.314
Il Piccolo 19.644 20.254 21.461
La Provincia (Co-Lc-So) 17.927 18.264 19.587
Il Giornale di Brescia 18.225 18.639 19.680
Gazzetta del Mezzogiorno 17.917 18.222 19.556
Libertà 17.273 17.410 18.815
La Gazzetta di Parma 16.924 17.118 18.340
Il Mattino di Padova 16.932 17.147 18.126
La Gazzetta di Mantova 16.163 16.315 17.521
Il Giornale di Sicilia 14.326 14.000 15.464
La Sicilia 15.496 15.033 16.246
La Provincia di Cremona 12.317 12.720 13.411
Il Centro 11.107 11.153 12.462
Il Tempo 14.271 14.333 14.663
La Provincia Pavese 11.167 11.314 12.480
Alto Adige-Trentino 9.543 9.747 11.995
L’Adige 11.602 11.690 12.310
La Nuova Venezia 7.746 7.794 7.680
La Tribuna di Treviso 10.006 10.101 10.478
Nuovo Quot. di Puglia 9.187 9.582 10.145
Corriere Adriatico 12.445 12.673 13.944
Corriere dell’Umbria 10.074 10.595 9.987
La Gazzetta di Reggio 8.331 8.397 8.846
La Gazzetta di Modena 7.345 7.413 7.671
La Nuova Ferrara 6.148 6.310 6.338
Quotidiano del Sud 5.467 5.601 6.535
Corriere delle Alpi 4.569 4.650 4.665
Quotidiano di Sicilia 6.129 5.952 3.379

Nell’ultima tabella mettiamo insieme i dati di vendita (sempre in edicola) dei quotidiani sportivi, separando i risultati dell’edizione del lunedì, che è sempre quella più venduta.

Quotidiani
sportivi
Vendite  novembre 2017 Vendite ottobre 2017 Vendite
novembre 2016
Gazzetta dello Sport Lunedì 149.896 162.912 161.570
Gazzetta dello Sport 134.344 139.252 139.440
Corriere dello Sport Lunedì 85.111 92.722 95.550
Corriere dello Sport 73.388 76.951 79.270
Tuttosport Lunedì 51.111 52.545 57.615
Tuttosport 43.432 45.833 50.911

Adesso nel dettaglio vediamo le vendite di novembre comparata con il novembre dello scorso anno e quello del 2015.

Quotidiani
nazionali
Vendite  novembre 2017 Vendite  novembre 2016 Vendite
novembre 2015
Il Corriere della Sera 190.191 200.546 216.777
La Repubblica 165.004 194.210 220.578
La Stampa 116.934 121.332 140.472
Il Giornale 53.273 60.584 73.656
Il Sole 24 Ore 49.544 64.670 73.418
Il Fatto Quotidiano 31.561 35.072 35.244
Italia Oggi 19.513 29.200 30.665
Libero 23.021 24.703 33.940
Avvenire 22.516 20.395 23.975
Il Manifesto 7.985 8.772 9.348
La Verità  20.085 24.251 ——-
Quotidiani
locali
Vendite  novembre 2017 Vendite  novembre 2016 Vendite  novembre 2015
Il Resto del Carlino 89.290 94.145 99.112
Il Messaggero 81.508 90.101 101.359
La Nazione 64.309 70.930 77.444
Il Gazzettino 42.435 47.965 51.644
Il Secolo XIX 38.827 41.865 45.714
Il Tirreno 36.060 39.954 44.278
L’Unione Sarda 34.262 37.803 40.373
Messaggero Veneto 35.828 38.029 39.647
Il Giorno 39.379 36.561 43.865
Nuova Sardegna 30.129 33.508 35.450
Il Mattino 28.260 32.420 36.775
L’Arena di Verona 21.552 23.224 25.393
L’Eco di Bergamo 22.719 24.176 26.293
La Gazzetta del Sud 19.736 22.031 23.995
Il Giornale di Vicenza 20.037 22.314 24.467
Il Piccolo 19.644 21.461 23.062
La Provincia (Co-Lc-So) 17.927 19.587 20.959
Il Giornale di Brescia 18.225 19.680 21.921
Gazzetta del Mezzogiorno 17.917 19.556 21.296
Libertà 17.273 18.815 19.661
La Gazzetta di Parma 16.924 18.340 20.125
Il Mattino di Padova 16.932 18.126 19.281
La Gazzetta di Mantova 16.163 17.521 18.548
Il Giornale di Sicilia 14.326 15.464 18.808
La Sicilia 15.496 16.246 17.696
La Provincia di Cremona 12.317 13.411 14.561
Il Centro 11.107 12.462 12.462
Il Tempo 14.271 14.663 14.663
La Provincia Pavese 11.167 12.480 13.259
Alto Adige-Trentino 9.543 11.995 13.035
L’Adige 11.602 12.310 12.997
La Nuova Venezia 7.746 7.680 11.964
La Tribuna di Treviso 10.006 10.478 11.167
Nuovo Quot. di Puglia 9.187 10.145 11.321
Corriere Adriatico 12.445 13.944 11.165
Corriere dell’Umbria 10.074 9.987 10.125
La Gazzetta di Reggio 8.331 8.846 9.132
La Gazzetta di Modena 7.345 7.671 7.736
La Nuova Ferrara 6.148 6.338 6.979
Quotidiano del Sud 5.467 6.535 6.535
Corriere delle Alpi 4.569 4.665 4.665
Quotidiano di Sicilia 6.129 3.379 1.161
Quotidiani
sportivi
Vendite  novembre 2017 Vendite novembre 2016 Vendite
novembre 2015
Gazzetta dello Sport Lunedì 149.896 161.570 176.224
Gazzetta dello Sport 134.344 139.440 149.133
Corriere dello Sport Lunedì 85.111 95.550 111.455
Corriere dello Sport 73.388 79.270 90.806
Tuttosport Lunedì 51.111 57.615 66.904
Tuttosport 43.432 50.911 59.442

 


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