Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona, cosa insegna la morte di Mazzoli: benemerito dell’enogastronomia ma ignorato dagli storici e media. A Loano silenziosa rinuncia al raduno delle Confraternite


Francesco Mazzoli eclettico e applaudito da vivo, dimenticato da morto. Accade che muoia un personaggio ricco di doti e mille risorse. Un’eredità che spazia dal primo Circolo Enologico il Vigneto, il Grappolo d’oro per la divulgazione e la difesa dei vini liguri, la Rassegna Enogastronomica nel Parco di Villa Faraggiana, operatore del neo Tg in bianco e nero. Non solo, fondatore dello statuto della Federazione Italiana Circoli Enogastronomici, registrato al Tribunale di Savona, di cui fanno parte i Cavalieri di Adelasia di Alassio e il Circolo Enogastronomico della Rovere di Savona. In Italia sono 115 associati. Non si contano le iniziative di spessore, una vita di lavoro all’Inps, l’hobby del giornalismo e abituato a salire sul palco d’onore. L’Associazione Antico Ordine dei Cavalieri di Adelasia ha annullato il Raduno  nazionale delle Confraternite Enogastronomiche, manifestazione annunciata il 23 e 24 settembre a Loano, ma nessuno ha reso noto la nobile motivazione. Mazzoli, laurea in lingue e letterature straniere che gli ha permesso il ruolo di ‘ambasciatore’ in Europa alla ricerca di piatti, ricette e vini autoctoni.Si è spento a Sorzè (Venezia), a 97 anni, lontano dalla Savona che amava e cui tanto ha dato. I quotidiani veneti hanno pubblicato la notizia con foto, in Liguria gli unici a ricordarsi l’Eco di Savona e la Repubblica nella rubrica riservata alla ‘memoria’. Francesco Mazzoli,  torinese di ceppo friulano, savonese per lavoro, veneto da pensionato. Era presidente onorario del Club dei 12 Apostoli dell’Enogastronomia.

Già Gran Maestro, dottore, cavaliere, conosciuto per la sua vasta cultura dell’enogastronomia associata al mondo antico, alla musica, all’opera lirica e alla poesia. Ha fondato a Scorzè (Venezia), nel 1991, la confraternita Club dei 12 Apostoli dell’enogastronomia. Da Savona, sua città natale dove viveva in via Scotto 25, dopo la morte della moglie, era giunto a Scorzè nel 1990 per rimanere vicino alla figlia Ariella che ha sposato Vittorio Zaltron, medico di famiglia.

Mazzoli, funzionario Inps, giornalista pubblicista iscritto all’Albo dal 1970, negli anni ’50 collaboratore al Secolo XIX, del Il Corriere Vinicolo, critico d’arte per Il Lavoro di Genova, un periodo da operatore Rai di Genova, capo ufficio stampa del Coni di Savona, tra i fondatori del Circolo Amici di Renata Scotto, famosa e illustre soprano savonese. Quale critico d’arte aveva dimestichezza con una molteplicità di artisti liguri e non: da Mangini a Rossello, a Scanavino, all’epigono futurista Farfa, Lucio Fontana, Guido Bruno, Antonio Siri, Aligi Sassu, Porcù, Agenore Fabbri, Treccani, Fieschi… e con le scrittrici Gina Lagorio e Milena Milani. Ebbe il “Rhaudum d’Oro” a Rho (MI), la “Pergamena d’Onore” della Serenissima Signoria dei Vini del Piave, Oderzo (TV), la Targa “Corrado Gnavi” a Caluso (TO), la Croce di Cavaliere dallo Stato, l’ “Aurum d’Oro” e la targa di “Embajador de Honor” dalla CEUCO, Conseil Européen des Confréries Önogastronomiques, Bayonne, France

Negli anni sessanta, insieme a Renato Italo de Feo, Giovanni Bogliolo e Cornelio Zino, per citarne alcuni, diede vita al Circolo Enologico il Vigneto, successivamente al Grappolo d’oro per la difesa e la divulgazione dei vini liguri, proponendo, annualmente, la Rassegna Enogastronomica nel Parco di Villa Faraggiana, ad Albissola Marina. Nel 1974, insieme a de Feo, ha elaborato gli articoli dello statuto della F.i.c.e (Federazione Italiana Circoli Enogastronomici) dove è stato per anni alla guida nazionale e presidente onorario.

Renato Italo de Feo, monsignor  Giulio Sanguineti già vescovo di Savona , Lelio Speranza e Francesco Mazzoli durante l’inaugurazione della sede del Circolo il Vigneto ad Albissola Marina, presso la società Cattolica Santa Cecilia.

Stammi a sentire. Tutto quel che facciamo al “Vigneto” è bello, buono ed interessante. A Savona ha ottenuto un ottimo successo dato dal continuo incremento degli associati. Perché allora non estendere a tutta Italia – guarda che è solo una mia utopia – i concetti promozionali, didattici e culturali che il nostro Circolo sta proponendo ai savonesi, costituendo sodalizi analoghi riuniti tutti in una associazione o federazione nazionale che possa coordinarne le attività?”   Testo tratto da “I racconti di Fram” di Francesco Mazzoli (edizione non in commercio). Nacque così a Savona nel 1974 la F.I.C.E. (Federazione Italiana Circoli Enogastronomici), da una brillante idea di  Mazzoli il quale dopo aver fondato insieme ad alcuni amici in quel di Savona uno dei primi circoli enologici di Italia, ebbe la volontà di espandere l’esperienza savonese a tutta l’Italia. Oggi la sede ufficiale è a Veronafiere e sede operativa a Novara, via Grimaldi.

Mazzoli descritto uomo dotto e arguto, ben consapevole che per il particolare dispiegamento del suo territorio, per il suo sistema climatico, nonché per la lunghissima storia di civilizzazione e ruolo preponderante nella cultura occidentale latina, l’Italia possiede un’impressionante patrimonio di diversità culturali e gastronomiche e che valorizzare questa diversità e favorirne la divulgazione potesse essere un’idea vincente e da perseguire. Ebbe fin da subito l’appoggio degli amici savonesi e delle istituzioni (in particolare dell’ENAL), grazie ad esse riuscì, nel giugno del 1975, a costituire ufficialmente la Federazione Italiana Circoli Enologici ENAL – F.I.C.E. E già alla fine dell’anno successivo la Federazione contava 26 iscritti.

Negli anni successivi Mazzoli e i suoi collaboratori lavorarono incessantemente dando vita al Notiziario FICE, che vide la sua prima uscita nel gennaio del 1976 e che venne sostituito, nel luglio del 1979, dal bimestrale ENOFICE che da qualche anno è stato rinominato NUOVA ENOFICE. Passaggio fondamentale per la storia della Federazione fu l’Assemblea Nazionale indetta in Albissola Capo (SV) nell’ottobre del 1978 durante la quale, a seguito della soppressione dell’ENAL a causa di vicissitudine politiche, il consesso votò all’unanimità l’autonomia assoluta.

A seguito di questo consesso, con atto notarile del 09.04.1979 la F.I.C.E. si costituiva per atto pubblico. Lo stesso anno venne indetto un concorso nazionale per la scelta del logo ufficiale. Una giuria appositamente nominata presa visione dei 12 bozzetti proposti da tutta Italia, scelse quello di Mauro Passeri di Ronciglione (VT). Logo attualmente in uso e che fece il suo esordio nel Notiziario Federale del 25.03.1979. Nel 1980 il Consiglio Nazionale, riunitosi a Milano, istituì la Festa della F.I.C.E. che contemplava anche il Raduno Nazionale dei Circoli F.I.C.E. Dizione quest’ultima che venne poi adottata da tutti e ancora in uso.

Intanto Mazzoli e i suoi uomini lavorarono alla stesura di un nuovo Statuto in sostituzione di quello del 1976 basato sulle norme dell’ENAL, statuto che venne approvato dalla 1a Assemblea Generale Ordinaria dei Circoli F.I.C.E.  nell’Ottobre del 1985. Nell’occasione viene anche nominato il 1° Consiglio Nazionale. A tale data la Federazione contava 42 sodalizi aderenti.

Francesco Mazzoli, laureato in Lingue e Letterature straniere, enogastronomo italiano e ligure, amico e, talvolta, consulente, di Veronelli e Buonassisi

Nel 1990 Francesco Mazzoli rassegna le dimissioni da Presidente per motivi familiari e per qualche anno la Federazione è un po’ allo sbando. Per questo motivo nel dicembre del 1994, anche per frenare la costituzione di un nuovo consorzio nazionale, riesce a convocare tutti i circoli, sia F.I.C.E. che non, ad un’Assemblea generale straordinaria, presso VeronaFiere, con tema “La Federazione deve rivivere” e riesce a rilanciare il progetto riprendendo su di sé la responsabilità della Presidenza.

Nell’anno 2004, per “oltrepassati a iosa” i limiti di età (usando parole di Francesco) durante il Raduno Nazionale dei Circoli tenutosi a Sanremo, Mazzoli decide di non ricandidarsi per la presidenza e propone come suo successore Mario Santagiuliana (di Lonigo) già da tempo suo vice presidente. Nello stesso anno venne spostata la sede istituzione della Federazione presso l’Ente Autonomo Veronafiere.

Mario Santagiuliana ha guidato la FICE continuando l’opera di Francesco Mazzoli ed espandendo la rappresentanza territoriale della Federazione grazie alla continua adesione di nuovi Circoli. Alla fine del 2014, dopo un decennio di proficua attività, Santagiuliana decide di non ricandidarsi e nel corso dell’Assemblea elettiva tenutasi nel febbraio successivo propone come suo successore il giovane novarese Marco Porzio che viene eletto.

L’immagine delle Condoglianze di tutti i Soci del Circolo Della Rovere: Mazzoli era nato a Torino il 15 dicembre 1919 e a Savona ha vissuto in via Scotto

Porzio, assieme al Consiglio Direttivo,  fin da subito di intraprende la strada del rinnovamento di immagine della Federazione e di nuovi servizi offerti ai soci attraverso i nuovi strumenti digitali tipici dei nostri tempi, ben consapevole però di non voler dimenticare il solco tracciato dai precursori. Nel 2016 si è tenuto il XXXV Raduno Nazionale F.I.C.E. e attualmente la Federazione conta circa 115 Circoli associati.

BREVE EXCURSUS STORICO SULLE CONFRATERNITE

Inizialmente le “confraternite” (dal latino: “cum” – con – e “frater” – fratello) erano pie associazioni di laici, aventi scopo di culto, di beneficenza o di devozione, poste sotto la protezione di un santo. Studiate da accademici, storici e antropologi, vengono definite da Gabriel Le Bras nel 1941 come raggruppamenti volontari aventi per scopo il soddisfacimento dei più “necessari bisogni del corpo e dell’anima”.

Contrariamente alle leggi della vita sociale, che venivano imposte a tutti (famiglia, parrocchia, comunità) la Confraternita ha dei legami liberi, suscettibili di rispondere, nelle diverse epoche, alle esigenze e alle inquietudini specifiche dei fedeli.

Una rappresentanza dell’Antico Ordine dei Cavalieri dell’Adelasia

Le Confraternite sono delle famiglie artificiali dove tutti i membri sono uniti da una volontaria fraternità”.

Le Confraternite, soprattutto tra il XIII° e il XV° secolo, ebbero un enorme sviluppo in quanto insieme alla famiglia e alla chiesa, diedero vita a una associazione che si può paragonare a quella ancor oggi funzionante del “mutuo soccorso”. Questa formula attraeva le famiglie di un abitato che vedevano nella Confraternita una specie di difesa contro le avversità della vita del tempo dove si poteva contare sulla collaborazione di tutti gli associati. Molte attuali confraternite traggono origine antica, mentre altre Confraternite, oggi esistenti, sono nate in tempi più recenti con l’obbiettivo di tramandare alle future generazioni il bagaglio culturale e storico dei propri territori legato alle tradizioni enogastronomiche che hanno sempre contraddistinto i legami dei popoli ai propri luoghi.

L’ORGANIGRAMMA

PRESIDENTE e Delegato alla relazione con le confraternite del Nordovest Marco Porzio Confraternita del “Gorgonzola di Cameri”
Vicepresidente Arnaldo Semprebon “Sovrano et Nobilissimo Ordine Dello Antico Recioto”
Tesoriere Angelo Sussetto Confraternita del Sambajon e dij Noaset
Coordinatore per i raduni Ugo Guida Confraternita del Riso, del Vino e del Gorgonzola
Delegato alla relazione con le confraternite del Triveneto (nordest) Annalisa Mancini Imperial Castellania di Suavia
Segretario Sergio Passera Nobile Accademia del Prezzemolo di Milano
Presidente onorario e fondatore ( deceduto il 27 giugno 2017) Francesco Mazzoli Club dei 12 Apostoli dell’Enogastronomia
Consigliere nazionale Giorgio Zavaglia Circolo Enogastronomico della Rovere – Savona

DIRETTORE RESPONSABILE RIVISTA ‘NUOVAENOFICE’

Direttore Silvano Cavallet Confraternita del Formaggio “Piave”

COSA RAPPRESENTANO

La F.I.C.E. attualmente è il più importante raggruppamento italiano di Confraternite, Sodalizi e Associazioni enogastronomiche e lo è sia dal punto di vista numerico che di rappresentanza territoriale.

Lo scopo principale della Federazione è quello di diffondere e valorizzare la conoscenza del gusto enogastronomico tradizionale italiano nelle sue componenti tecniche, storiche, di costume e di folclore sia sul territorio italiano che europeo. I circoli associati sono uniti da questi scopi di tutela e diffusione; nascono e operano con il preciso intento di mantenere vive le tradizioni locali e i prodotti tipici dei loro territori.

Ma ciò che più accomuna tutti i Circoli aderenti alla Federazione e che caratterizza i loro incontri è lo spirito di convivialità, la gioia del ritrovarsi insieme per condividere esperienze e sapori, per ampliare le proprie conoscenze gastronomiche, degustando in compagnia gli innumerevoli prodotti che offre il nostro territorio italiano.

La F.I.C.E. in questo ambito svolge il suo compito fornendo sostegno e organizzazione a favore degli associati, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati stessi e si pone sia come rappresentante degli associati iscritti verso il mondo esterno, sia come coordinatore delle attività svolte dai circoli aderenti al fine di valorizzare lo scambio e l’incontro fra di essi.

Organizzando, in proprio o in partecipazione con altri, manifestazioni enogastronomiche collabora a tutti i livelli con quanti operano nel campo del vino e della cucina. Altro scopo basilare della F.I.C.E. è incentivare la costituzione di nuovi circoli per ampliare la gamma di prodotti tutelati e promossi e la rappresentanza territoriale.

Il raduno di Confraternite a cura del Circolo della Rovere nella sede della storica Campanassa

Antico Ordine dei Cavalieri di Adelasia Alassio

 


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