Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona da record a pranzo & cena
€ 8,50 dove si tifa per l’assessore leghista
E nella Riviera del boom si mangia a ‘saldi’


Accade che Savona, sempre più nelle mire di forze leghiste, possa vantare un nuovo primato provinciale e forse ligure. All’autogrill ‘Autostrada’, ristorante- bar, di Legino, campeggia lo striscione dove si promoziona ” pranzo&cena a € 8.50 e cucina casalinga “. Un incoraggiamento (sarà davvero cosi ?) al governo di Savona, alle sue strategie di rilancio economico e sociale, dove la squadra del segretario nazionale Salvini e del suo generale ligure Rixi, si sta rafforzando con ‘pezzi da ’90’. In molti dicono un gran bene dell’esordio della neo assessora Maria Zunato che può contare sui consigli del compagno di vita, alias Bruno Spagnoletti, uomo di sindacato, cultura, sinistra pragmatica, scrittore. Ma ecco gli strali dei ‘Verdi’ che via ‘comunicato stampa’ dicono peste e corna del decisionismo alla Zumato. E il politologo Franco Astengo, attraverso il combattente blog NiNiN, manda a dire: “Stanno seminando solo illusioni e passerelle”.

L’invitante striscione che campeggia sul ristorante bar di Corso Svizzera a Savona

Una ‘ bella notizia ‘ per gli amanti ed i cultori della ‘cucina casalinga made Savona’ ? In città certo non mancano i locali e le occasioni per ogni palato, esigente o meno, ed ogni portafoglio. Ma l’iniziativa messa in campo e promozionata con un grande striscione, su un’ arteria molto trafficata, dalla quale si accede al casello autostradale di Legino – Zinola, nodo nevralgico per la Savona – Ventimiglia, Savona – Torino e Savona – Genova, per la superstrada verso Vado Ligure, all’area di Quiliano, è significativa della ‘guerra’ per conquistare clienti e visibilità. Far quadre i conti e gli affitti. E’ vero, siamo in periferia, ma anche in una zona ad altissimo passaggio e la clientela bisogna attirarla, farsela, conservarla; dunque un’occasione per chi vuole provare un pranzo ed una cena a prezzo imbattibile e con sapori casalinghi.  Ogni promessa è un debito. E’ più di una curiosità.

E ora veniamo ad un altro attacco cui è sottoposta la assessore più ‘ricca’ di deleghe della giunta Caprioglio, come trucioli.it ha già scritto. Prima considerazione, la dr.ssa Zunato ha un bagaglio di esperienza come funzionaria, ma anche presenza nel consiglio comunale di Millesimo, col ruolo di capogruppo dell’opposizione e mancato sindaco. Dopo le primissime polemiche per il Mercato Civico e di cui si è già dato conto (rinvio di ogni decisione presa dal predecessore, motivo opportunità di approfondimento), ecco la grana per il mercato del lunedì.

Danilo Bruno. funzionario comunale a Spotorno, portavoce dei Verdi savonesi

E’ Danilo Bruno, a sua volta funzionario comunale, prima a Noli, ora a Spotorno, portavoce dei ‘Verdi’ savonesi, opinionista con frequenti interventi sul Secolo XIX, a denunciare e chiedere  persino dimissioni in seno alla giunta del sindaco Ilaria Caprioglio.

Scrive Bruno: “In pochi giorni la neo assessora già comunista, poi socialista ed ora leghista Maria Zunato ha segnato un ‘bellissimo 2-0’ rinviando sia il regolamento del mercato civico che la nuova suddivisione di quello del lunedì. Noi Verdi vorremmo intervenire su questo secondo punto poiché a noi risulta che la suddivisione fosse stata concordata dall’allora assessore Romagnoli con le organizzazioni sindacali dei commercianti e che la cosa godesse di un consenso abbastanza largo”.

Maria Zunato neo assessore impegnata anche nel ‘Patto del Lavoro’

E prosegue: ““La dottoressa Zunato, di cui aspettiamo sempre le linee di indirizzo del suo ‘Patto per il Lavoro’, ha bloccato tutto perché bisogna applicare la legge Minniti e la circolare Gabrielli. Considerato che le predette disposizioni sono in vigore della scorsa estate ci poniamo alcune domande: l’intervento dell’assessore Zunato significa che prima queste disposizioni non sono state considerate? Se questa ipotesi fosse vera evidentemente bisognerebbe rimuovere l’intera struttura burocratica dell’ufficio commercio oltre all’assessore Romagnoli, oggi dirottata ai servizi sociali”.

E in conclusione le frustate di Danilo Bruno: “Il sindaco non ritiene di dire qualcosa fra una inaugurazione e un saluto, che distribuisce quotidianamente?”. “Se invece tutto è una iniziativa personale della dottoressa Zunato, allora perché il sindaco non si impone portando l’assetto del nuovo mercato nelle sedi competenti togliendo la delega all’interessata?  Noi Verdi crediamo solo che questa situazione sia purtroppo l’ennesima espressione di una profonda incapacità di decidere profusa da una giunta che è divisa fortemente al proprio interno, e a cui diamo un caldo consiglio: è meglio dare dignitose dimissioni che vivacchiare male per altri quattro anni”.

Cerchi lavoro, telefona. L’auto che fa promozione per le strade di Savona,  al Patto del Lavoro, qui davanti all’edicola di Piazza Giulio II angolo Corso Italia di Savona

Sul fronte ‘Patto per il Lavoro’, lo diciamo tra il serio ed il faceto, un primo risultato possiamo documentarlo. Chi ha saputo dei rinforzi leghisti alla giunta di Ilaria Caprioglio, si è precipitato a Savona ad offrire opportunità di lavoro. E la promozione è assicurata si muove persino attraverso l’autovettura che gira e fa sosta lunghe le aree cittadine più frequentate. Si risponde a domande, si colloquia tra la comprensibile curiosità dei cerca lavoro. “Cerchi lavoro, telefona al 3669734335 “. Che non centra nulla con i Zunato. Intanto chi da il ‘buon esempio’ di lavorar sodo è l’assessore leghista Paolo Ripamonti che alla stregua di un impiegato raggiunge ogni mattina Savona, da Laigueglia, arriva con l’auto nel parcheggio della ex stazione e zainetto in spalla raggiunge il caffè di piazza Sisto e alle 9 in punto sale le scale del Municipio.

C’è  poi chi punta il dito, anzi la ‘penna’ citando la decadenza di Savona (e posti di lavoro persi), come il politologo e scrittore Franco Astengo, reduce da un passato da cocenti delusioni elettorali con liste autonome. In un lungo articolo ricorda, tra l’altro, l’inizio della ‘Caporetto’ savonese, quel potere intrecciato politica&affari&massoneria (in parte) nato con il teardismo imperante, all’epoca coccolato da un buon numero di giornalisti savonesi, ma qualcuno più libero e coraggioso di altri che ha pagato anche di persona. Evviva gli smemorati !

Astengo  cita Savona come “luogo d’assalto della speculazione edilizia nell’esercizio di una logica di scambio con la deindustrializzazione esercitata con un’impronta di forte prevaricazione da giunte di apparente diverse colore come quelle Gervasio, Ruggeri, Berruti , riducendola ad essere una stazione di arrivo e partenza per annoiati croceristi, senza alcuna prospettiva di sviluppo, di presenza produttiva, di crescita nell’intelligenza tecnologica (quelli che erano stati i fattori determinanti nella forza di Savona nei suoi anni migliori). Declino sul quale si sono adagiati gli attuali amministratori dediti al presenzialismo dell’apparenza e assolutamente estranei ad alcuna capacità di intervento sui nodi reali dell’economia savonese, in totale subalternità a centri di potere che dimostrano soltanto interesse a mantenere il loro “status quo”. Tutto questo per segnalare ancora una volta l’enorme responsabilità di chi, almeno dalla fine degli anni’90, ha retto economicamente e politicamente le sorti di Savona fino alle illusioni che si stanno seminando in questi giorni in una deprimente gara alla dimostrazione di un apparire che prevale sull’essere”. E conclude : ” Responsabilità schiaccianti, sulle quali sarebbe proprio il caso di riflettere.

Forse Astengo non ha avuto lo spazio per citare che fare l’imprenditore, proprio a Savona, non è una passeggiata di piaceri.  Citiamo un caso significativo. Da 12 anni Franco Fresia – papà origini a Pornassio (IM), partigiano, giovane boccia, muratore, poi piccolo artigiano emigrato a Cerile – attende l’iter conclusivo per gli ex cantieri Solimano. 12 anni ripetiamo. Qualche dato, 27 servizi giornalistici pubblicati dal Secolo XIX,  18 da La Stampa, che cambiando redattori e firme finiscono per non mettere  mai a confronto i vari anni, le giunte, gli assessori,  le dichiarazioni, le promesse. Avanti, indietro, pro e contro, più o meno, cemento, più oneri di urbanizzazione, prese di posizione di ambientalisti e massimalisti, esperti per tutte le stagioni, tuttologi. La Fresia 1952 Srl, sede a Loano, in questi 12 anni ha investito alcune decine di milioni in operazioni edilizie in Riviera, tutte concluse positivamente.  Senza strascichi. A Savona aspetta e spera. Chi ci ha rimesso ? Il costruttore e la comunità tutta. A chi giova ‘menare il can per l’aia’. Ai troppi senza memoria, ai tanti Di Tullio o a chi l’ha preceduto ? Agli Arecco 2017 che forse avranno almeno il buon senso di assumersi responsabilità e porre fine al balletto, alla disfatta della mala politica, all’incapacità del giornalismo di smascherare senza pietà chi vuole consegnare l’Italia al degrado e alla disfatta impedendo di investire soldi secondo le regole democratiche e di un paese civile. O ha ragione  Giampaolo Pansa che ormai non c’è più tempo per recuperare e siamo alla ‘guerra civile’ (trasmissione di prima serata su La 7).

Lo storico e documentato Franco Astengo, nella lucida analisi, risparmia i disastri compiuti da certi magistrati ( e non parliamo dei Boccia anni ’70 poi ridotti a non nuocere), magari vicini ai compagni e di cui si sono visti certi risultati e le conseguenze anche in campo economico, sociale. Ancora ‘troppo forti’ per essere accomunati a disgrazie di Savona e provincia ? Con decine di processi iniziati tra mille clamori, paginate, locandine, conclusi in bolla di sapone, castelli di carta. Qual è il discredito per la giustizia ? Qual è il danno provocato ai processati che, per la verità giudiziaria, sono stati scagionati da altri giudici giudicanti ? Cosa si risponde a quei sindaci (Ennio Fazio di Ceriale, caso T 1,  che aveva ottenuto la solidarietà di tanti colleghi di destra e di centro sinistra) che invocano una ‘commissione d’inchiesta’ parlamentare sull’operato della magistratura in anni passati ? Perchè si risponde col silenzio ? A destra e a sinistra, e tra il mondo forense che è ormai popolato da oltre mille toghe e sbarcare il lunario non è da tutti. Ci si arrangia.

LA GIRANDOLA DEI SUPERSCONTI A TAVOLA

  1. Le sorprese del Grillo Parlante sul lungomare di Borghetto S. Spirito dove il menù turistico può essere suddiviso tra due o addirittura più persone, è scritto. Valido a pranzo e cena. Un risparmio garantito, si direbbe.
Al Grillo Parlante sulla passeggiata a mare di levante a Borghetto S. Spirito, menù di terra a 10 euro, ma con la possibilità di pranzare in due suddividendosi dunque le portate, come indicato il manifesto all’ingresso del locale che “utilizziamo prodotti di prima qualità’

A PIETRA LIGURE IL BAR TRATTORIA PIZZERIA MENU’ DI PRANZO:PRIMO, SECONDO, ACQUA E CAFFE’

2) Nella città del Santa Corona e dello svincolo autostradale, utilizzato anche dal traffico da e per Loano, Pietra Ligure tra le prime nella graduatoria delle seconde case che quest’anno hanno fatto, a loro volta il pieno, alla stregua degli stabilimenti balneari, si può pranzare a 10 euro, caffè ed acque minerale inclusa.

Il bar trattoria all’inizio dello svincolo autostradale di Pietra Ligure, dove si accede dall’Aurelia, il menù di mezzogiorno a 10 €

ALASSIO FRONTE MARE APERTITO CON FRITTO MISTO DI PESCE E PATATINE FRITTE A 10 €

3) E’ una novità dell’estate nella Baia del Sole, un locale sul mare, offre un menù ‘marinaresco’.

Il cartello è eloquente, in piega stagione estiva, siamo sul prestigioso lungomare: c’è chi si preoccupa di offrire a tutti, per soli dieci euro, un fritto misto con aperitivo. Basta rispettare l’orario e accettare come contorno le patatine della salute. Il pesce è nostrano o surgelato ? Poco importa, importante è mangiare bene
Sulla spiaggia dorata di Alassio, vista mare, brezza marina, menù completo a 10 euro. E poi straparlano che nella Baia del Sole dove “si paga anche l’aria”. I soliti brontoloni

 

 

 

 

 

 

 


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