Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Da Savona ad Alassio il mercatino in spiaggia


Sulla battigia della dorata spiaggia di Alassio bancarelle da mercatino prese d’assalto dalle bagnanti. Indumenti femminili, copricostume, vestiti. Prezzi da saldo: 15€.  Ogni postazione dotata di sentinelle, tra cui minori. Si tratta di padre e figlio che arrivano ogni mattina da Savona dove abitano e si sono trasferiti forse solo per la stagione estiva. Fa impressione assistere alla sfida e al rischio di incappare in un controllo delle forze dell’ordine proprio ora che è stato istituito un apposito servizio dei vigili urbani.

Mercatino sulla battigia sotto gli occhi del bagnino dello stabilimento balneare Gandolfo e di spalle una delle sentinelle

 

Una sfida, dicevamo, alla luce del sole. Tra i clienti più affezionati, assidui e numerosi, le turiste bagnanti, attratte dall’affare, dai modelli colorati, apparentemente ben confezionati e rifiniti. Mentre le connazionali non prendono precauzioni e senza timori indossano i panni dell’acquirente, si intrattengono a parlare, a cercare nell’assortimento, gli ambulanti abusivi operano alla stregua di chi deve presidiare un fortino di sicurezza. Ogni bancarella, si mettono una a pochi metri dall’altra, occupa cinque, sei persone. Uno vende, due montano la guardia ai lati. Un terzo verso il lungomare in modo da poter avvistare l’arrivo di pattuglie. Un quarto ha il ruolo di coordinatore e capo, sempre guardingo anche nei confronti  di chi cammina sulla stessa battigia. Nel caso arrivino guardie in abiti civili c’è la possibilità di chiudere con immediatezza la ‘bancarella’. E la fuga avviene in più direzioni. Impossibile bloccare tutti, al massimo uno, due che quasi mai hanno la merce che può essere sequestrata. Insomma piccoli stratagemmi. Lo Stato, le istituzioni devono arrendersi, convivere ? Sottrarre tempo alla lotta alla criminalità che fa più paura: furti, rapine, spaccio di droga. E che dire della ‘resa’ dei titolari, dei gestori degli stabilimenti balneari, con bagnini, bagnine ai quali è stato consigliato di ‘chiudere gli occhi’, lasciar fare ? Alassio farà pur gola agli abusivi delle griffe, ma non è un’eccezione. Neppure dove governa la Lega si è posto rimedio. Si dirà: meglio i vu cumprà che i terroristi ! Anche loro devono mangiare, sono migranti.

Il mercatino, quando l’abbiamo fotografato lunedì 4 luglio 2016, dalle 9, 30 alle 12, era posizionato davanti allo stabilimento balneare attiguo all’Hotel Gandolfo. Tutti i bagnini impotenti, spettatori. Anzi, evitano di intervenire. Lasciano fare anche quando  gli ambulanti si alternano a ritmi quasi frenetici – via uno arriva l’altro – tra i clienti sulle sdraio ad offrire  mercanzia, spesso con insistenza, soprattutto quando le bagnanti, giovani o meno giovani, sono sole. Qualcuno cerca di impietosire e spesso si congedano dopo aver ricevuto qualche spicciolo.  Avviene così da anni, nonostante i proclami e gli impegni che lasciano il tempo che trovano in particolare dal Comune con i vigili urbani. I mass media ossequiosi spettatori.

Non si può fare nulla ? Rassegnarsi alla diffusa illegalità che, tra l’altro, non coinvolge solo chi vende, l’ultimo anello. C’è una catena, parte da lontano. Ci sono le ‘fabbriche’ abusive dei falsi. Ma ad Alassio, gli ‘ambulanti’ assicurano che i loro capi arrivano dal Marocco, dalla Tunisia. Sarà così. Intanto leggiamo che una massaggiatrice cinese – il mese scorso avevamo pubblicato un fotoservizio esemplare su quanto accade e chi coinvolge – è stata multata, mille euro. E i cronisti scrivono. Pagamento assicurato, poveri imbecilli! Altri fanno i cialtroni. Gli habitué  italiani e frequentatori della spiaggia approfittano. Costo per mezzora di massaggio 10 euro.

Gli uni e gli altri temono, dicevamo, le forze dell’ordine, le divise.Mentre la Guardia di Finanza è impegnata con i grandi evasori. Intanto si è sparsa la voce che un fotografo, in costume da bagnante, riprende  da qualche anno e pubblica sul blog le scene di chi vende e chi fa massaggi. E’ scattato l’allarme generale e così capita di assistere a falsi allarmi verso turisti e bagnanti muniti di macchina fotografica. E caccia al ‘cacciatore’ responsabile dei servizi fotografici e della pubblicazione su trucioli.it. Diciamo, a scanso di equivoci e per non indurre in errore, che non si tratta di Silvio Fasano.

Confida più di un bagnino che, a sua volta, ignora chi sia l’autore. “…se lo trovano passa un brutto quarto d’ora…non vorrei trovarmi nei suoi panni; qui ci sono famiglie di ambulanti nordafricani da vent’anni, sono arrivati giovanissimi, ora padri di famiglia…”. Clan famigliari che controllano buona parte del commercio abusivo. Non sappiamo se qualcuno, tra i capoccioni, chiede il pizzo. Domina il fiorente mercato sull’arenile, sul lungomare. Sono protetti ? Da chi ? L’espulsione non si applica a chi ha fatto dell’illegalità, del commercio abusivo, un cavallo di Troia ? Lo Stato e chi lo rappresenta è, a sua volta, in una gabbia di ferro ? Fa retate e tutto torno come prima. Ci sono parlamentari, uno di Albenga, avvocato, a conoscenza della vergogna ? Ai danni dei commercianti, alassini in primis che pagano le tasse, rispettano le leggi, vengono sottoposti a controlli. La Lega Nord non vede e non sente, non parla col suo segretario provinciale che vive in Riviera. Che delusione per i cittadini onesti ! Che coerenza ! Ma non fatelo sapere, silenziate gli organi di informazione locale, i blog alassini e non. Complimenti, siete coraggiosi !

Due pattuglie dei vigili urbani e della Capitaneria di Porto in servizio sulla spiaggia (Foto Silvio Fasano)

 

INTANTO IN REGIONE L’ASSESSORE LEGHISTA CONVOCA…

IL COMITATO TECNICO CONSULTIVO DI POLIZIA LOCALE

GENOVA. “Abbiamo riattivato il Comitato tecnico consultivo di polizia locale perché riteniamo che la condivisione delle proposte che arrivano da chi ogni giorno si occupa della sicurezza nei quartieri delle nostre città e dei piccoli Comuni sia un tassello importante anche in prospettiva di una riforma in materia di sicurezza in ambito regionale”. Lo ha dichiarato la vicepresidente e assessore regionale alla Sicurezza Sonia Viale che ha incontrato oggi i rappresentati delle Polizie locali della Liguria – polizie municipali e provinciali – che compongono il Comitato tecnico consultivo di Polizia locale, istituito dalla legge regionale 31/2008. Durante l’incontro, sono stati affrontati i temi inerenti alla formazione degli agenti e di gestione delle funzioni sul territorio. Sono state inoltre approvate alcune onorificenze che verranno assegnate ad alcuni agenti che si sono distinti per atti di valore a tutela dei cittadini. “È inoltre emersa l’esigenza di fare alcuni correttivi all’attuale normativa regionale anche nell’ottica di un miglioramento nell’applicazione – ha aggiunto la vicepresidente Viale – come per la riforma della sanità, ritengo che anche sulle politiche della sicurezza sia indispensabile ascoltare, in un processo di condivisione responsabile, le proposte che vengono dai principali attori del territorio in materia”. Il prossimo incontro è fissato a ottobre. “Nel frattempo – conclude la vicepresidente Viale – sarà ripreso il dialogo con le rappresentanze sindacali che per legge non fanno parte del tavolo, ma che possono dare un importante contributo”.

 

 


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