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Liguria e Basso Piemonte

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La favolosa passeggiata Noli – Spotorno, l’opposto della realtà: la lanterna magica


E lo scempio continua ? Abbiamo descritto la pavimentazione della favolosa passeggiata Noli-Spotorno messa in atto, dalla ditta Preve Costruzioni, a seguito del proseguimento lavori inerenti allo svincolo autostradale di Spotorno. I progetto definitivo risale al 2004, “…..Inversione di marcia, nuova salita nei pressi del torrente Torbora, tratto in piano e ridiscesa verso lo stabilimento balneare delle Suore. Tutto il percorso esterno ha come pavimentazione ghiaia stabilizzata con residui affioranti della vecchia scogliera che per una persona normale ed anziana è già di per se difficoltoso, figuriamoci per una persona in carrozzina”.

LA LANTERNA MAGICA, ovvero con l’illustrazione del percorso,dei pregi e dei difetti, quest’ultimi di gran lunga più numerosi.

Progetto passeggiata. Diogene di Sinope (in greco antico Διογένης Diogénes) detto il Cinico o il Socrate pazzo (Sinope, 412 a.C. Circa – Corinto,10 giugno 323 a.C.) è stato un filosofo greco antico. Considerato uno dei fondatori della scuola cinica insieme al suo maestro Antistene, secondo l’antico storico Diogene Laerzio, perì nel medesimo giorno in cui Alessandro Magno spirò a Babilonia. [Alessandro Magno] si fece appresso a Diogene, e lo trovò che stava disteso al sole. Il re andandosi a mettere tra lui e il sole. “Io sono Alessandro, il gran re”, disse. E a sua volta Diogene: “Ed io sono Diogene, il cane”. Alessandro rimase stupito e chiese perché si dicesse cane. Diogene gli rispose: “Faccio le feste a chi mi dà qualcosa, abbaio contro chi non dà niente e mordo i ribaldi.”» ed aggiunse alla domanda del re che gli chiese se aveva bisogno di qualcosa «”Scostati un poco dal sole”» (Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, Vita di Diogene il Cinico, VI 60).

Normalmente Diogene è raffigurato con una lanterna in mano, perché si dice che cercasse l’uomo, ma noi sappiamo che in realtà cercasse la luce…… anche di notte.  Se Diogene vivesse ai nostri giorni, cercherebbe non solo la luce, sulla passeggiata da Spotorno a Noli, ovvero dalla pre-discarica del Chiariventi al torrente Torbora, ma anche una botte, uso panca per fermarsi a “tirare il fiato”.

Dallo scoglio Gaverri alla passeggiata di Spotorno, tale “botte” è una chimera.

L’area sopra menzionata [dalla pre-discarica del Chiariventi al torrente Torbora] sia a destra che a sinistra della statale “Aurelia”, di notte, è ancora di più “terra di nessuno”, soprattutto nella “bella” stagione.

Gli unici “lampioni” sono quelli del raccordo autostradale e relativo nuovo parcheggio, in territorio comunale spotornese; i punti luce della rotonda, verso mare illuminano fino al nuovo ingresso del rimessaggio. Quelli del nuovo parcheggio, danno luce al tratto finale della ex strada privata Chiariventi, sempre in territorio spotornese.

Dalla parte del territorio di Noli, i lampioni s’arrestano poco prima dell’ingresso al parcheggio della discarica Chiariventi. Durante le notti, soprattutto estive, bande di giovinastri, turisti o no, scorrazzano e danneggiano ogni cosa, solo per noia, e poiché non lo possono fare nella vicina Spotorno dove sono in funzione telecamere di sorveglianza, si inoltrano in aree dove la sorveglianza non esiste [due sono i raid nei confronti dei bagni Tripodoro nella passata stagione].

Per permettere alle forze dell’ordine [carabinieri], in transito, un’adeguata sorveglianza dell’arenile “oasi canina” e spiaggia libera, l’Amministrazione comunale di Noli ha disposto lo sfoltimento di due “pitòsfori” ma ciò non ha prodotto apprezzabili risultati: le chiome delle piante sono ricresciute, e tutto è tornato come prima. (Nota bene: la passeggiata dalla statale non si vede in quanto è almeno un metro ad dí sotto]. Sull’ex rilevato ferroviario, una volta divelta la barra della porta di ingresso al parcheggio a pagamento, stazionano non solo i camper ma anche coloro che, per risparmiare, utilizzano l’auto come dormitorio e area di picnic all’aperto, di notte, poi, la parte finale dove è presente un piccolo canneto ed una pianta di fico, diventa una “cloaca” a cielo aperto, con grande gaudio dei condomini del Consorzio Strade Private Chiariventi; in certi periodi s’incontrano, pure, di tutte le taglie, gruppi di ungulati.

Anche su tale area, la cui competenza di sorveglianza spetta alla Polizia Urbana, il problema sussiste: a fronte di rari passaggi di controllo diurni, la notte non c’è alcuna pattuglia che ha il “coraggio” di transitare. Coloro che frequentano la passeggiata Noli- Spotorno non sono solo giovani, ma anche persone di una certa età, sole o in gruppo, con o senza cane; in questo periodo [invernale] pullulano gruppi di anziani che trascorrono brevi periodi al mare, che ogni tanto abbisognano di un attimo di riposo, di bere qualcosa, o di servizi igienici.

Sarebbe opportuno che le due Amministrazioni ponessero dei cartelli indicatori, come quelli che ci sono nelle gallerie per le uscite di sicurezza, contenenti informazioni su quanto manca per arrivare a: punto di ristoro metri e/o posto di sosta metri; nonché consiglio per tutti quelli che percorrono la “passeggiata” di notte, vi possono essere due soluzioni: la prima consiste nella raccomandazione di portarsi appresso una pila ed indossare un giubbotto catarifrangente; la seconda potrebbe essere quella di rendere obbligatorio, da indossare, un kid come quelli che vengono montati dalle biciclette. Questa soluzione, per i velocipedi, è imposta dal Codice della strada. Per i pedoni il “Nuovo codice della strada”, decreto legisl. 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni, recita: TITOLO V – NORME DI COMPORTAMENTO. Art. 190. Comportamento dei pedoni.

1. I pedoni devono circolare sui marciapiedi, sulle banchine, sui viali e sugli altri spazi per essi predisposti; qualora questi manchino, siano ingombri, interrotti o insufficienti, devono circolare sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia dei veicoli in modo da causare il minimo intralcio possibile alla circolazione. Fuori dei centri abitati i pedoni hanno l’obbligo di circolare in senso opposto a quello di marcia dei veicoli sulle carreggiate a due sensi di marcia e sul margine destro rispetto alla direzione di marcia dei veicoli quando si tratti di carreggiata a senso unico di circolazione. Da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere, ai pedoni che circolano sulla carreggiata di strade esterne ai centri abitati, prive di illuminazione pubblica, è fatto obbligo di marciare su unica fila.

2. I pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei sovra passaggi. Quando questi non esistono, o distano più di cento metri dal punto di attraversamento, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sé o per altri.

3. È vietato ai pedoni attraversare diagonalmente le intersezioni; è inoltre vietato attraversare le piazze e i larghi al di fuori degli attraversamenti pedonali, qualora esistano, anche se sono a distanza superiore a quella indicata nel comma 2.

4. È vietato ai pedoni sostare o indugiare sulla carreggiata, salvo i casi di necessità; è, altresì, vietato, sostando in gruppo sui marciapiedi, sulle banchine o presso gli attraversamenti pedonali, causare intralcio al transito normale degli altri pedoni.

5. I pedoni che si accingono ad attraversare la carreggiata in zona sprovvista di attraversamenti pedonali devono dare la precedenza ai conducenti.

Commento: tutto all’opposto della realtà.

Alesben


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