Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ceriale e rio San Rocco: al lupo, al lupo ! Bagni comunali, tre indagati per truffa


Eravamo sulla Costa Azzurra, domenica 4 ottobre, quando in un’ora e mezza è arrivata una vera e propria bomba d’acqua: 194 millimetri di pioggia. Il pensiero è andato alla ‘bellissima’ riviera savonese o se volete a Ceriale, per la storia, già ‘vittima dei turchi’ e negli anni successivi dei ‘barbari’ del cemento. Alcuni si sono arricchiti, altri sono rimasti al comando, magari dopo che i padri facevano parte della lobby immobiliare da ‘mani sulla città’. Poveri smemorati ! Un cittadino un po’ ribelle, forse corresponsabile del suo isolamento per eccesso di massimalismo, ha inviato ai giornali e web, compreso l’anticementiere per coerenza Ivg.it  (da che pulpito…..) che ha pubblicato, le immagini del Rio San Rocco 2015 con vergogna continua ! Come è possibile che anni i disastri non insegnino nulla? 

Nel novembre del 2014, il rio –  nasce nel territorio appena a valle di Peagna e che i non più giovani percorrevano a piedi anche per gioco – era esondato due volte. Ma il lungo elenco delle esondazioni e dei danni, mai fortunatamente devastanti, senza vittime, come è accaduto nel Sud della Francia, è sufficientemente probatorio. Di chi è la colpa ? è la prima parola che sbotta. L’agricoltore Coldiretti sindaco Ennio Fazio, da  oltre 40 anni in amministrazione comunale, nell’associazione di categoria a più livelli, persino a Bruxelles, alla Camera di Commercio, dalla  DC a Forza Italia di Berlusconi- Scajola- Vaccarezza, indica all’opinione pubblica e ai giornali  (manipolatori, adulatori o senza memoria?)  il vero colpevole. Testuale dall’archivio stampa del 15 novembre 2014: ” Da anni abbiamo un progetto per la messa in sicurezza del Rio San Rocco che ci crea problemi a non finire, il patto di stabilità ce lo ha impedito fino ad ora. La situazione è drammatica, se ci scappa il morto finalmente avremo i responsabili alla sbarra…”.

Nel novembre 2014 è accaduto due volte, l’acqua aveva invaso strade, negozi, terra e pietre ovunque, fuori uso persino l’ufficio postale sul lungomare, transito interrotto.  Ancora le parole di testimonianza del sindaco: ” La protezione civile è stata encomiabile, si è data da fare per difendere il territorio, sulla passeggiata a mare  abbiamo creato un altro letto del rio incanalando con sabbia e sacchi. C’è chi ha lavorato tutta la notte….”.

Ora che un cittadino (Luigi Tenderini) scrive e rilancia l’allarme, gli ‘incantatori dell’informazione’  si limitano a dare atto di aver ricevuto (da un lettore anonimo ?) le foto e non aggiungano una riga per ricordare ai cittadini, ai loro lettori  le cause del potenziale pericolo in agguato. Fanno  insomma i notai, come si trattasse di un comune incidente stradale con  o senza feriti.  Un’informazione surreale se non fosse realtà davanti agli occhi di tutti.  Si chima diseducazione di massa. Non è neanche il caso di correre il rischio di screditare persone incolpevoli, che non c’entrano, non c’erano ieri.

Il dramma ‘disastro piogge’ è il risultato, l’epilogo che invano, da 40 anni, un umile cronista di provincia, cresciuto a Peagna, va scrivendo (prima La Settimana Ligure, poi Nuova Liguria, Il Cittadino, La Gazzetta del Popolo, Il Secolo XIX, negli stessi anni La Gazzetta del Lunedi, infine trucioli savonesi e trucioli.it ) facendosi pure una caterva di nemici. Peggio ancora è l’indifferenza dei ‘presentabili’.  Il suolo a monte di Ceriale, sopra e sotto l’Aurelia,  è stato sostanzialmente impermeabilizzato, riducendo fortemente l’infiltrazione naturale della pioggia.  Basta un temporale un po’ violento per gonfiare i rii che non scorrono più solo in zone agricole. Alcuni tratti sopra e sotto le strade sono stati ‘tombinati’, insaccati, ristretti, la portata scivola sul cemento di fondo,  in altri -tratti- la sezione addirittura deviata rispetto al corso naturale. E la storia, insegna, cosa accade. L’acqua si riprende ciò che gli era stato sottratto. La curva a gomito del rio San Rocco, nella zona del residence Oliveto, facilità la fuoriuscita di acqua e melma.  Abbiamo più volte scritto negli anni, di Ceriale come di altre aree martoriate dall’uomo, dagli speculatori, dal disprezzo culturale verso natura e ambiente. O se volete dell’ignoranza che è alla base del menefreghismo. I bacini di contenimento non bastano più e a valle, nelle zone urbanizzate senza criterio e senza buon senso, arriva un enorme quantità d’acqua a grande velocità. Bisogna solo pregare ed augurarsi che fenomeni come quelli vissuti in Costa Azzurra non si trasferiscano sulla riviera savonese, quelle delle Palme e dei Fiori.  C’è chi da anni assiste alla distruzione del territorio come Ponzio Pilato e chi reclama soldi per riparare !

Non si parli per favore almeno di tragedie che si  definiscono naturali solo per consuetudine. Non fanno un buon servizio alla crescita sociale quanti svolgono il ruolo di spettatori, anche per ingraziarsi il potere o il potente di turno, lucrando un favore, una pubblicità a pagamento, un’inserzione monetizzata in campagna elettorale.  Tutto legittimo, meno esaltante quando si mette la testa sotto la sabbia. Si fa autocensura. Si ignora che gran parte  delle responsabilità di quanto osserviamo, ogni volta sgomenti, magari con titoloni, comunicati stampa, dichiarazioni scaricabarile, sono il frutto dello stravolgimento del territorio realizzato dall’uomo, con la distruzione del Creato, dice papa Francesco.  Gli archivi stampa e non, per chi ha la passione e la costanza di conservarli, documentano pure nomi e cognomi, di chi c’era e cosa hanno fatto. O cosa non ha fatto, a volte spettatori interessati, a volte beneficiari.  (L.C.)

 

   

 LA STORIA INFINITA DELLO STABILIMENTO BALNEARE SAN SEBASTIANO

La giunta comunale, assente Marinella Fasano, presenti Maineri, Alessandri e Rotunno,  ha autorizzato il sindaco a costituirsi parte civile nel procedimento penale a carico di Pietra Caccia, Veronica Pomero, Efrem Epis. Antefatto. Il bando di gara per la gestione dello stabilimento balneare Bagni S. Sebastiano per il periodo estate 2012 – 2015, alla società V.K. 89 Italia srl, con determinazione dirigenziale veniva stipulato il contratto. Bando di gara  e contratto prevedevano, riporta la delibera di giunta, oneri a carico dell’impresa aggiudicataria. Installazione entro il primo giugno di un chiosco bvar, come da bando di gara; corresponsione al Comune di Ceriale , per ogni anno di gestione, di €68:404,09, in due ratem la prima entro il 30 giugno, la seconda entro il 30 settembre di ciascun anno. Per un importo pari ad un quarto del valore dell’offerta presentata pari a € 273:616,36.

Il Comune scrive in delibera che l’impresa aggiudicataria non ha concluso il chiosco alla data stabilita, la parte eseguita non conforme al progetto con un danno per l’ente stimato  11 mila 300 euro.  L’Ufficio Demanio accertava che l’assicurazione prescritta dal contratto a favore del Comune risultava emessa da compagnia sospesa dall’Isvap e pertanto si invitava la rappresentante della società  Veronica Pomero  a procedere ad immediata  sostituzione dei contratti,  L’impresa non ha versato  l’intero canone per la stagione 2012, con un minore entrata di 43 euro, oltre le spese di registrazione di 1729 euro.   Lo stesso Ufficio comunale del Demanio  ha contattato il titolare della ditta di intermediazione finanziaria, Alma Service di Mario Petrenga, la cui firma risultava sulle polizze stesse, il quale però  dichiarava di disconoscere le polizze di fidejussione ed assicurazione e che era stata usata la propria firma digitale, e  sporgeva denuncia.  Il 10 settembre 2012 si procedeva alla revoca del contratto comunicandolo a Veronica Pomero. Si presentava inoltre esposto ai caraboinieri di Ceriale a tutela di un’ipotetica truffa ai danni del Comune. A seguito dell’udienza preliminare del 24 settembre 2015, in cui sono iscritti quali imputati Caccia, Pomero e Epis, parti offese il Comune e Péetrenga,  si è proceduto alla nomina di costituzione di parte civile dando mandato all’avvocato  Vallerga di Genova (assiste il Comune in molte cause ed è coinvolto, in attesa di sentenza, nella vicenda della T 1 di Andrea Nucera) .  Spese legale prevista 4. 831 euro.

LA BELLA NOTIZIA: L’HOTEL RISTORANTE TIFFANY  HA CHIESTO L’AMPLIAMENTO E RISTRUTTURAZIONE

A Ceriale le attività alberghiere sono ridotte al lumicino, resiste un albergo famigliare sul lungo di ponente e un secondo, in centro, sulla via Aurelia. Ora Vincenzo Maltese, titolare e legale rappresentante, dell’albergo – ristorante Tiffany ha presentato domanda intesa  ad ottenere l’ampliamento e la ristrutturazione, con sopraelevazione dell’immobile, adibito ad hotel  e ristorazione. Per il 15 ottobre, alle ore 11, nel Comune di Ceriale, lo Sportello Unico per le Attività produttive ha convocato la Conferenza dei Servizi in seduta referente per esaminare l’istanza del privato. Responsabile del procedimento il TPO area urbanistica ed edilizia privata, ing. Enciro Paliotto, già assessore provinciale.r

 


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