Caro Trucioli, in un suo nuovo articolo su trucioli.it il ‘sindaco emerito’ di Noli ( Carlo Gambetta ) pone il problema logico e giusto del possibile tunnel di Capo Noli. Io sono un semplice pendolare , che da circa otto anni usa il bus TPL per andare al lavoro e come tante persone vorrebbe andare a lavorare e tornare a casa con una ragionevole certezza sui propri orari.
Nel contempo vorrei calarmi nei panni degli operatori turistici,in particolare di quelli di Varigotti, poiché’ ogni interruzione del traffico veicolare significa gravissimi danni economici,isolamento e pesanti sacrifici individuali e collettivi.
Che fare a questo punto? Io non ho mai visto se non in una primissima presentazione a Noli il progetto regionale ma non posso nascondere che l’idea di un percorso pedonale e ciclabile sull’attuale percorso sotto roccia di Capo Noli sia alquanto suggestivo con il traffico veicolare spostato in galleria su un altro tracciato.
Nel contempo vi sono problemi di tempi, di impatto ambientale,di rischi di pesanti isolamenti ancora più lunghi di quelli di questi anni causati dalle frane, ….
In questo contesto occorre precisare che Il Secolo XIX, forse non ben indirizzato, in un articolo di questa settimana annunciava la bocciatura del progetto del tunnel da parte della Commissione Regionale VIA, contemporaneamente ad un rinvio della riunione per assenza di un componente e lo spostamento dell’esame completo del progetto ad altra data per avere nuovi approfondimenti sulla falesia di Finale Ligure. Nei giorni successivi parrebbe essere stato chiarito che questa terza soluzione sia stata quella giusta.
A questo punto occorre grande chiarezza:
a) la Regione Liguria deve fare i conti con le somme stanziate,definire i tempi e i modi di attuazione del progetto e soprattutto se non esistono soluzioni meno costose per la messa in sicurezza dell’area di concerto con gli enti locali.Questi ultimi devono invece dire chiaramente se vogliono o meno questo progetto o se hanno soluzioni diverse ,piu’ razionali e praticabili e magari meno costose.
Però è questo il momento di avviare una discussione seria dove idee e progetti possano finalmente emergere. Solo così si potrà dare certezza ai pendolari ma soprattutto agli operatori economici e ai residenti della zona.
Danilo Bruno
Post Scriptum – Ringrazio Trucioli per il ripasso fotografico sui beni culturali della collina nolese, ma vorrei far presente che io sono arrivato lì solo nel maggio 2007 e che quindi nulla so, se non per raccontato o per letto di porti interrati e quant’altro, mentre per il cartello rovesciato del Sentiero del Pellegrino bastava segnalarlo in Comune e sarebbe stato, come poi probabilmente è stato, raddrizzato rapidamente mentre le foto di ruderi di chiese sono estremamente interessanti ma purtroppo:
a) per S.Michele il cantiere scuola della facoltà di architettura dell’Università di Genova, già finanziato con fondi comunitari, per la progettazione del recupero non si è potuto tenere a detta dei docenti interessati perché la zona non era raggiungibile con mezzi automobilistici. A questo punto il finanziamento è stato dirottato ad altra zona b) le chiese di S.Giulia e S.Margherita nonché l’eremo sono di proprietà privata e, come ho già scritto, non saprei cosa si potesse fare per fermare un degrado costante se non si hanno certezze sui finanziamenti e soprattutto la possibilità di arrivare in loco con mezzi meccanici e non solo a piedi o a dorso di mulo.Forse il Parco potrebbe valorizzare e giustificare un intervento sulla zona ma ad oggi non saprei proprio come poter intervenire. Se poi qualcuno dispone di mezzi, idee, progetti, proposte migliori si faccia avanti perché una gestione partecipata dei beni culturali, come dice il Prof.Settis, chiede anche quello ovvero mettere le migliori idee a disposizione di tutte e di tutti.
COMUNICATO STAMPA – REGIONE LIGURIA, VIABILITA’, ASSESSORE PAITA: TUNNEL DI NOLI RESTA NOSTRA PRIORITA’ ‘ PRONTI A PRESENTARE ULTERIORI APPROFONDIMENTI PER UN PARERE DI VIA POSITIVO’
GENOVA. “Il progetto del tunnel di Noli rimane una nostra priorità. Siamo al lavoro per superare le criticità emerse dal comitato VIA. Per questo motivo nella seduta odierna della Giunta regionale abbiamo proposto un argomento che dà atto di questa volontà e a breve incontreremo ANAS e i nostri progettisti per fornire tutti i chiarimenti richiesti dal comitato stesso, chiedendo il riesame della pratica”. Lo ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture Raffaella Paita al termine della riunione della Giunta. “Continuiamo a pensare – ha detto Paita – che il tunnel sia l’unica vera soluzione per scongiurare continue interruzioni dell’Aurelia incaso dimaltempo, cosa che costituisce un danno per cittadini e imprese della zona. Una volta realizzata l’opera, il riutilizzo del capo come passeggiata ciclo pedonale rappresenterebbe poi un’occasione importante per il rilancio turistico della zona, anche nell’eventualità di limitazione all’utilizzo nelle giornate a rischio”. L’assessore alle infrastrutture della Regione si è detta “consapevole degli altri fenomeni franosi che insistono sul Malpasso” e convinta “della necessità di progettare un intervento specifico anche per questa zona come peraltro si dovrà fare per l’area di Finalpia dove si è verificata l’ultima frana”. Partendo da questi presupposti l’assessore Paita ha comunicato che presenterà “le nostre argomentazioni e eventuali ulteriori approfondimenti per arrivare a un parere VIA auspicabilmente positivo”. “Se il Comune di Noli o altri soggetti restano contrari all’opera – ha concluso Paita – devono avere chiara la consapevolezza che si oppongono a interventi di messa in sicurezza e parallelamente mettono in discussione importanti finanziamenti che rappresentano un’occasione unica per l’infrastrutturazione e il rilancio della zona”.