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Liguria e Basso Piemonte

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Il geologo al presidente Burlando: l’arch. Artom è esperta di litorali ? Da Alassio a Diano Marina né sondaggi sismici, né carotaggi. E i pennelli di Laigueglia ?


 Egregio Ing. Claudio Burlando. Il 13 ottobre 2014 ho tenuto in Alassio una conferenza sull’arenile di Alassio di cui Le allego fotocopia del manifesto affisso in diverse cittadine limitrofe. Poichè Lei come Governatore della Regione Liguria dovrebbe essere a conoscenza del progetto ” beachmed” portato a livello della Comunità Europea, gradirei, se me lo consente, approffittare della Sua cortesia e avere risposte ai seguenti quesiti.

Il geologo alassino Francesco Scarpati

1) Come mai nel volumetto dal titolo la ricerca di sabbie nel Mar Ligure”, fatto stampare dalla  Regione Liguria, nell’ultima pagina non sono indicati come  partecipanti al progetto né il prof. Fierro, né il prof. Ferrari dell’Università di Genova esperti in litorali come il prof. Pranzini dell’Università di Firenze?

2) Il fatto di avere citato in bibliografia i lavori del gruppo di geologi dell’Università di Genova significa che l’Università di Genova era d’accordo con il progetto?

3) Come mai la Regione Toscana riesce a proporre un esperto di litorali come il dr.Cipriani mentre noi mettiamo, con tutto il rispetto per la dr.ssa Artom, un personaggio che essendo un architetto non può saper nulla di sedimentologia, di prospezioni sismiche, di dragaggi e via discorrendo

4) Come mai l’ing.Lupino della Regione Lazio grande esperto in dragaggi e dei relativi costi a metro cubo del materiale scavato e trasportato (11 milioni di metri cubi riversati sulle spiagge della costa laziale) non ha previsto che il progetto per la sua vastità non poteva essere assolutamente eseguito non solo per i costi decisamente proibitivi, ma anche per il disastro ecologico che l’estrazioni di centinaia di milioni di metri cubi di ciottoli,ghiaie,sabbie ed argille avrebbero provocato nei fondali compresi tra i 12 e 60 metri lungo gran parte delle coste del mediterraneo?

5) Lo studio preliminare poi eseguito con un costo di oltre 13 milioni di euro é stato approvato da tutti i tecnici presenti o c’é stato qualcuno che ha dissentito?

6) Come mai i sondaggi sismici e relativi carotaggi non sono stati eseguiti nel tratto di costa antistante gli arenili di Diano Marina, Andora,Laigueglia ed Alassio? E chi ha proposto di non eseguirli?

Premesso che sono sempre stato contrario alla costruzione di pennelli e dighe frangiflutto sull’arenile alassino da me definito, in una modestissima mia pubblicazione della Camera di Commercio di Savona una delle più belle spiagge del mondo, desidererei conoscere quale sono i motivi di carattere geologico-marino per i quali è stata concessa la costruzione di pennelli a Laigueglia e non ad Alassio visto che entrambi gli arenili apppartengono alla stessa Unità Fisiografica.

dr. Francesco Scarpati 

Alassio 15 ottobre 2014

Nota: la lettera è stata inviata per conoscenza a: C.E.dr.Janez Potocnik; C.E.dr.ssa Maire Geoghegan Quinn; Ministero Ambiente; Ministero Turismo; Ministero Salute; Sindaci di Alassio, Diano Marina, Laigueglia e Andora; Associazioni bagni marini di Alassio- Andora- Laigueglia e Diano Marina

Leggi anche gli appounti “Alassio,morte di un arenile”

– Con alcune diapositive sono state rese visibili le linee di spiaggia dell’arenile alassino per un arco di tempo di 125 anni a partire dal 1810 al 1935 (dati del CNR 1937) dimostrando in maniera inequivocabile che contro la dinamica marina dovuta alle condizioni meteoriche c’è poco da fare anche se l’Associazione Bagni Marini parla di un progetto della Tecnoreef (?) consistente nella posa in opera in fondali di 3 metri (?) di piramidi frangiflutto (?)-costo totale dell’opera 16 milioni di euro

– Ho dimostrato con il metodo della risultante di due ricercatori russi risalente al 1957 che l’arenile di Alassio,a parte la sua formazione autoctona dovuta alla disgregazione delle rocce locali in tempi geologicamente lunghi,ha senz’altro ricevuto rifornimenti laterali specie da ponente ed assai pochi dal Centa-ho fatto vedere con campioni alla mano che le sabbie di Alassio,Andora e Diano Marina sono pressochè uguali non solo dal punto di vista mineralogico ma anche morfometrico (prevalenza di granuli con diametro di 0.420mm-0.250 mm-0.177mm.

– Ho dimostrato che il destino della sabbia dei tre arenili (il millimetro e il diametro di 0.841 mm sono pressochè spariti!) é diventare argilla in tempi compresi tra 50 60 anni e che mentre la riduzione dei granuli nei deserti è dovuta ai fortissimi venti dopo gli sbalzi termici centennali che hanno subito le strutture cristalline specie del quarzo,i nostri granuli silicei hanno subito (dopo sbalzi termici diurni di 35 C° per archi di tempo lunghissimi) una vera e propria demolizione dai ventimila piedi dei turisti che da oltre 50 anni calpestano gli stessi granuli del nostro arenile.

– Mi sono soffermato sulla inutilità dello studio “beachmed” costato 13 milioni di euro alla Comunità Europea (36 paesi con l’Italia rappresentata dalla Regione Lazio La Regione Toscana e la Regione Liguria

– Ho inviato una lettera al Presidente Burlando (qui allegata) e ad altri personaggi che hanno approvato il progetto desiderando alcune risposte che immagino non mi verranno mai date

Francesco Scarpati geologo

 



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