Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Loano, la passeggiata del sindaco (rieletto),
i 50 metri dal cimitero. Dolci varianti al PRG


I  bookmakers non lasciano scampo. Luigi Pignocca, senza patemi d’animo, ‘condannato a vincere’. Seguito, a qualche lunghezza, dal commercialista Paolo Gervasi, più staccato Giovanni Siccardi assicuratore in pensione. Li hanno definiti ‘ ‘magnifici tre’.Beati loro ! Loano sorride, brava gente, non c’è che dire. Gli ‘amici del cemento’, pur senza l’omonimo partito, hanno regalato alla comunità un’altra chicca passata inosservata alla ‘buona stampa’. E’ possibile costruire a 50 metri dal camposanto (quello vecchio, per intenderci). Il merito? Per iniziativa privata e variante al piano regolatore dei comparti Mazzocchi e Traxende. Riduzione della fascia di rispetto cimiteriale rispetto ai 200 metri attuali.

L’originale promozione elettorale del vice sindaco Remo Zaccaria, presente con uno spettacolare spot anche su IVG.It, il quotidiano on line più amato e seguito dai loanesi

Più che di rispetto forse si potrebbe parlare di dispetto ai nostri cari defunti. A Borghetto S. Spirito ci sono persino 5 palazzi ‘vista e fronte cimitero’. Non c’entra se i fortunati imprenditori – immobiliaristi siano sempre gli stessi. Semmai va dato loro merito di intraprendenza e fiducia sul mercato delle seconde case. A Loano non c’è crisi e se c’è in Italia qui non si vede. Non bisogna rinunciare allo sviluppo quando c’è l’occasione. Certamente sarebbe una notizia ancora più bella e commovente se ‘san Cemento’ facesse un miracolo di cui saremmo grati, magari soltanto in pochi. A Loano i miracoli si moltiplicano. Vorremmo che  decine di laureati e diplomati, o se volete semplici cittadini, non dovessero più emigrare per un posto di lavoro. Siamo tra coloro, ovviamente pochi, che implorano “san Cemento” a non dimenticare che in decenni di ‘sano ed allegro‘ sviluppo urbanistico Loano ha perso qualche migliaio di posti di lavoro. Dagli alberghi, ai pubblici esercizi, agli artigiani, alla chiusura di attività varie. Compensano i cinesi, i 4 negozi di frutta e verdura di bengalesi, con orari non stop ? L’ultimo inaugurato pochi giorni fa nella dipendence della ex Villa Fameli.

Persino le vecchie e gloriose imprese edili che davano lavoro a qualche centinaio di persone hanno ‘chiuso’ i battenti, lasciato a casa tutti i dipendenti. La ‘moda’, si fa per dire, è affidarsi ai cottimi di imprese artigiane straniere. Costruttori si, ma senza personale a libro paga. Ovviamente Loano non è un’isola. Però ogni tanto è opportuno non dimenticare.  A molti non interessa il futuro delle generazioni a venire ? Oppure quello dei figli, dei nipoti e si sentono fortunati ? L’aspetto più simpatico o antipatico è che la ‘fame di un posto di lavoro’ si traduce in un meccanismo perverso che va a nozze con chi fa del clientelismo elettorale una ragione di vita. La conquista o la permanenza al potere e indispensabili, a sentir loro, al  bene comune.

Un tempo quando la politica era democristiana, socialdemocratica, socialista, comunista, erano i parlamentari eletti nel collegio di residenza che spesso e volentieri facevano da ‘collocatori’ (ufficio di collocamento) in uffici pubblici o statali, in grandi e piccole aziende. Si pensi ai Comuni, alle province, alla Regione, agli ospedali (Santa Corona),  Usl poi, Asl, Autostrada dei Fiori, Sati poi Sar, Piaggio, Gruppo Orsero, persino forze armate, carabinieri, polizia, finanza. Tempi passati, oggi i ‘referenti’ sono soprattutto i ‘politici locali’. Sono diventati loro l’anello di congiunzione, con le dovute proporzioni. Ci sono gli appalti, l’affidamento senza gare per via dell’importo contenuto, i rapporti proficui con le cooperative sociali, gli uffici stampa.

Dal ministro, al senatore, al deputato, al sindaco, all’assessore. Senza andare lontani ci sono esempi anche a Palazzo Doria (siamo felici per chi è stato assunto) e alla ‘dimenticata’ Servizi Ambientali Spa. E nel ‘mulino’ non si può dimenticare, pur con altri traguardi, la macina del ‘cemento amico’. Non abbiamo tenuto il conto di quanti varianti al piano regolatore siano state approvate e benedette dalla giunta Pignocca. In precedenza da Vaccarezza ed ancora prima da Cenere. Non sappiamo se a beneficiarne siano stati i ‘soliti noti‘, progettisti inclusi. Non conosciamo la quantità di metri cubi e di vani, ovvero insediamenti abitativi. Sta di fatto che se non è difficile ascoltare, anche da voci autorevoli (Lega Nord), che la Liguria non ha più bisogno di seconde case (proprio di recente  è esplosa la polemica sul tema a Pietra Ligure ed in precedenza a Borgio Verezzi), a Loano si pratica invece la sordina.

Il piano particolareggiato dei comparti Mazzocchi e Trexende non è piovuto dal cielo. L’11 marzo 2016, alle 9,30, nell’ufficio del sindaco, è stata convocata ai sensi del regolamento del consiglio comunale, la terza Commissione Consiliare, per la discussione  del piano particolareggiato in questione.  I membri della commissione sono tre. L’ing.architetto Francesca Galati presidente (il compianto papà, gentiluomo, era imprenditore edile ed un politico liberale, ha costruito da Ceriale a Pietra Ligure, negli anno d’oro). La Galati espressione della maggioranza di centro destra rappresenta 12 voti. Per la minoranza (é tempo) l’avvocato Elisabetta Garassini, già candidata a sindaco,  tre voti. E ancora, la dr.ssa Giulia Tassara (Gruppo misto) due voti, è però assente, perfetto. Partecipa alla seduta l’assessore all’urbanistica geom. Vittorio Burastero. Le funzioni di segretario affidate al dirigente Area 2 del Comune, dott. Luigi Vallarino. Dal verbale si legge: ” Alle 11,50, il presidente, pone in discussione…L’assessore Burastero espone come la pratica possa essere ridondante rispetto a quanto discusso in precedenza, e come la documentazione richiesta all’Asl riduca a 50 metri il limite di riferimento”.

E ancora dal verbale: ” Terminata la discussione, il presidente invita alla votazione…per il consiglio comunale (ndr i componenti rappresentano il consiglio). Presenti 3, voti favorevoli 12, contrari nessuno, astenuti 3 (Garassini)”.

Il consiglio comunale  (progetto Mazzocchi-Trexende),  nella votazione definitiva, ha visto presenti 11 ( della maggioranza alla votazione mancavano i consiglieri Agostino Delfino e Francesca Galati). Per la minoranza erano assenti: Elisabetta Garassini, Franco Roberto e Tassara Giulia. Presente Dino Sandre. Esito finale del voto: voti favorevoli 11. Con l’astensione del gruppo ‘ètempo’.

Nell’ambito della discussione c’è stato inoltre  il voto favorevole di tutto il Consiglio su un emendamento orale proposto dalla minoranza “ètempo” come risulta da verbale della delibera: “Udito l’intervento del Consigliere Sandre in merito alla necessità di un emendamento correttivo per un mero errore formale che di seguito si trascrive: nelle premesse della proposta – al 6° capoverso “ RITENUTO di approvare la riduzione della di rispetto cimiteriale fino ad un limite dei mt 50, così come da parere favorevole rilasciato dalla competente A.S.L.”; AGGIUNGERE la parola “zona”, prima delle parole “di rispetto”. Il Presidente pone in votazione con l’avallo di legittimità di tutti i Consiglieri l’emendamento orale soprascritto che presenta le seguenti risultanze: PRESENTI N° 11 VOTI FAVOREVOLI N° 11. “

E ancora: “UDITI gli interventi dei Consiglieri Comunali: – Sandre che sottolinea con decisione come la presente occasione deliberativa sia chiaro sintomo di superficialità e pressapochismo tecnico – Gotti che, interrogando sé ed i colleghi, in merito alle conseguenze in danno del Comune laddove la collega Garassini non si fosse accorta del particolare tecnico denunciato, chiede alla Maggioranza un mero riconoscimento di apporto costruttivo da parte della Minoranza. PRESENTI N° 12 ; VOTI FAVOREVOLI N° 10; ASTENUTI N° 2 : (Sandre-Gotti).

Ecco, dunque, il Comune di Loano, ha dovuto dire di si, non per scelta politico – amministrativa, si direbbe, bensì per rispettare quanto ha scritto il 2 febbraio 2016, con posta certificata, il dirigente medico di Igiene  e Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Locale 2 Savonese. La dr. Cristina Riggi.  “Oggetto: richiesta di parere… per Sua in variante al piano regolatore generale….per riqualificazione urbanistica dei comparti Mazzocchi e Traxende….Con riferimento alla pratica…con la quale si richiede l’espressione del parere di competenza ai fini della possibilità di realizzare un intervento urbanistico….sito a distanza inferiore ai metri 200 dall’impianto cimiteriale del Capoluogo, preso atto….della Legge 166/2002 recante ‘ Edificabilità delle zone limitrofe ad aree cimiteriali’ che l’articolo 338 del TULLSS, approvato con Regio Decreto il 27 luglio 1934 n. 1265, così modificato, demanda al consiglio comunale la possibilità di riduzione della fascia di rispetto cimiteriale, previo parere favorevole della competente Asl. Nulla osta sotto il profilo prettamente igienico sanitario  alla riduzione della fascia di rispetto cimiteriale fino ad un limite di 50 mt. fatte salve le edificazioni esistenti eventualmente già presenti all’interno della perimetrazione, per le quali si potranno adottare le deroghe previste dall’articolo 28 della Legge 166/2002″.

Più chiaro di così ! Cosa poteva fare di diverso il consiglio comunale con la sua schiacciante maggioranza al potere da qualche decennio ? Dopo il periodo democristiano ed un brevissimo intervallo (fine anni ’60) di un sindaco loanese, il comm. Felice Elice, che testardamente ( e fu tradito)  rifiutava di unirsi al ‘coro’ dei veggenti dello sviluppo urbanistico di Loano, del suo futuro, quale elemento primario di programmazione socio economica.

Loano ha perso quasi un centinaio di alberghi? L’unico 4 stelle, imposto proprio dal sindaco Elice (la proprietà, industriali del torinese, volevano costruire due palazzi sul mare) da tre anni ha scelto di chiudere la cucina per  9 mesi. Dunque solo camere e colazione, 40 posti di lavoro annuali in fumo. La zona alberghiera delle Vignasse è stata data in pasto per oltre un decennio quale svolta e compenso alla crescita turistica di Loano ? Nonostante la catena di annunci, via stampa amica e smemorata, non si costruiranno hotel tradizionali, al massimo residence e comunque c’è tempo per ulteriori modifiche al futuro Puc, invano promesso dal sindaco Pignocca e dalla sua giunta, ma rinviato alla nuova legislatura.

Il porto turistico che pure resta un gioiello di cui essere orgogliosi (a parte la concessione di 80 anni),  fortunatamente è passato dalla famiglia Ligresti (tre incarcerati nell’ambito di inchieste per corruzione in mezza Italia, Loano esclusa) ad un solidissimo gruppo assicurativo- bancario che un tempo faceva riferimento alla cooperative rosse. Il porticciolo, purtroppo, non ha creato i posti di lavoro, sbandierati a suo tempo, e fatica sia a trovare la clientela dei posti barca, sia ad occupare gli spazi destinati ad attività commerciali.  Resta un polmone importante a cui dare tutto l’appoggio possibile, nei limiti della corretta amministrazione pubblica.

Loano turistica deve ringraziare gli imprenditori turistici che hanno continuato a portare avanti l’attività, in qualche caso creandone delle nuove. C’è Loano 2 Village, il maxi investimento Ai Pozzi Village. Di recente abbiamo dato notizia che la fatiscente ex colonia La Quiete sarà trasformata in un residence da 7 mila mc. Altri investimenti dietro l’angolo, sempre in campo recettivo, vedono attori un’altra solida famiglia di Loano che offre parecchia occupazione.  Insomma possiamo dire che non è giusto fare di ogni erba un fascio. Mettere sulla bilancia chi investe per creare turismo e posti di lavoro, e chi investe per ‘speculare’. Creare posti di lavoro (ora a stranieri dell’Est) temporanei. Con la prospettiva di costruire, vendere e chiudere la società. Non è il caso di parlare di ‘angeli’ e di ‘diavoli’. Ognuno investe i soldi come meglio crede.

Loano ha una radicata e ramificata cultura di ‘san Cemento’ ? Non siamo in una dittatura, la parola è del popolo, degli elettori. Loano può ridurre le distanze dal cimitero dove, prima o poi, andremo tutti, ricchi e poveri, speculatori e non ? Non accade ovunque. Si potrebbe concludere: chi è causa del suo mal… Giammai, bisogna essere ottimisti. E nella prossima puntata faremo l’elenco delle delibere e determine per documentare come sono stati spesi i soldi della ‘promozione turistica’ e ‘manifestazioni’. Chi ne ha beneficiato e come. Quotidiani on line e società attigue inclusi. Tutto alla luce del sole, anzi nel silenzio perfetto dei media. Per la serie, sono notizie che non interessano. Sarà così !

Intanto godiamoci la rielezione – passeggiata, a furor di popolo, del rinnovato ‘gruppo’ Pignocca sindaco e C. Da non confondere con la nuova passeggiata a mare di levante, da Piazzale Mazzini ai confini con Borghetto, che non ha rispettato la prevista tabella di marcia. Nessuno pianga o si lamenti, sono stati asfaltatati qualche decina di chilometri di strade urbane. E il nuovo servizio di raccolta rifiuti (Nettezza Urbana), la differenziata ? Solo un ‘piccolo ritardo’ sulla tabella di marcia, portiamo pazienza. (L. Cor.)

 

 

 


L.Corrado

L.Corrado

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