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Servizi Ambientali Spa. Carrara risponde alla presidente Balbo. ‘Non ho scritto di inquinamento marino ma di come siano stati spesi i soldi di bollette ingiuste e 11-12 mln versati dai Comuni di Pietra, Borgio e Val Maremola. E lei tace’


L’intervento dell’avv. Balbo, Presidente della Servizi ambientali, pubblicato lo scorso 15 Giugno, non solo rappresenta un’occasione persa per fare chiarezza, ma, al contrario, contribuisce ad accrescere le perplessità, i dubbi ed i sospetti di una gestione ambigua e poco trasparente, che sembra proprio preordinata a non agire nell’interesse dei cittadini.

Polo di Centrodestra per Pietra – Lista Civica dei Pietresi

Gruppo Consiliare “Centrodestra”

Consigliere Mario Carrara

E veniamo al merito.

L’avv. Barbara Balbo presidente della Servizi Ambientali Spa dal primo agosto 2020 e votata all’unanimità dall’assemblea dei soci e che ha sostituito la dimissionaria Milena Scosseria. “La nomina dell’avvocato Balbo a presidente è il giusto riconoscimento per il gran lavoro svolto in questi mesi, reso ancora più difficile per via dell’emergenza COVID – dichiarava il sindaco di Borghetto S.Spirito, Giancarlo Canepa –. Le sfide che la aspettano sono molte e ambiziose, prima fra tutti quella di contribuire alla revisione del Piano d’Ambito per evitare che al depuratore di Borghetto giungano ulteriori reflui oltre a quelli dei soci storici e di Albenga”.

Il comunicato dell’avv. Balbo, Presidente di “Servizi ambientali Spa“, è stato scritto in “stretto” italiano-burocratese, lingua non per tutti, ma riservata ad una ristretta casta di “iniziati” in grado di comprenderla: è una lingua che vuol dire tutto e niente nello stesso tempo; usata, più che altro, quando non ci si voglia proprio far capire.

Infatti, bisogna leggere e rileggere più volte quel comunicato per cercare di comprendere cosa voglia dire.

Lei scrive il suo intervento con questa premessa: “In questo ultimo periodo si sono letti alcuni articoli relativi allo stato di avanzamento dei lavori per la completa depurazione del territorio di Pietra Ligure, Borgio Verezzi e relativo entroterra Val Maremola e riguardo alle condizioni del nostro mare.

Da subito, colpiscono proprio queste due cose principali che l’avrebbero mossa ad intervenire: “…lo stato di avanzamento dei lavori per la completa depurazione…” e “…le condizioni del nostro mare.

Per parlare di “stato di avanzamento dei lavori” esso presupporrebbe che i lavori stessi fossero almeno già in una fase del loro svolgimento. Tuttavia, essi non sono nemmeno iniziati: non è stato piantato ancora un chiodo…;non solo, ma in relazione a quegli stessi lavori non è nemmeno stato ancora approvato nessun progetto “esecutivo“, che di essi deve essere l’indispensabile premessa; quindi: che senso ha parlare di “stato di avanzamento” in una fase come questa in cui non c’è ancora nulla? A parte un significato “di provocazione“, può voler dire solo due cose: O non saper cosa significhi tale espressione, quindi “parlare a vanvera“; oppure, voler dissimulare una situazione per un’altra: voler dare a vedere che al proposito si è già avanti e si procede nel fare qualcosa, quando, in realtà, non si è ancora fatto niente.

La cosa che stupisce è che, circa la conclusione del procedimento sulla progettazione esecutiva -perché siamo sempre fermi allo stato del progetto “definitivo” approvato nel 2019- ed il successivo avvio dei lavori, anche alla luce di tutti i fatti accaduti negli ultimi tempi, in tutto il suo lungo intervento proprio NON ne parli: come se il problema non esistesse o non la riguardasse. Lo accenna solo in merito alle sue fonti di finanziamento: ma in modo sconcertante, come vedremo più avanti.

L’altro punto della premessa su cui ella parla in termini euforici è quella dell’inquinamento del mare, questione che, in tutto questo tempo, ci pare proprio che non sia stata sollevata da nessuno, specialmente da noi: 1) perché non avevamo i dati e gli elementi (in possesso, invece, di “Servizi ambientali” che approfitta dell’occasione per esibirli) per poter affermare una cosa del genere; poi, perché: 2) anche se li avessimo avuti, non ci avrebbe fatto certo piacere “spiattellarla” ai quattro venti, posto, ripetiamo, che fossimo stati in condizione di poterla dimostrare, che pur non lo eravamo.

E qui volutamente ci fermiamo. Infatti, non è questa la questione che ci interessa e che ci ha mosso ad occuparci della vicenda “depurazione“.

I problemi prioritari sono altri.

La questione dell’inquinamento del mare è stata enfatizzata dalla Presidentessa di “Servizi ambientali” probabilmente in modo strumentale per farne titoloni sugli organi d’informazione, al solo fine di deviare e distogliere l’attenzione dei cittadini da altri problemi ben più gravi e rilevanti che li affliggono, da noi sollevati, come le ingiuste bollette.

Infatti, la questione principale riguarda la mancata depurazione completa del 70% del territorio di Pietra Ligure e del 100% della Valmaremola per cui vengono imposti in bolletta tutti i costi della depurazione stessa come se fosse effettivamente fatta. Cosa che, invece, non è.

Tuttavia, a questo proposito, la Presidente di “Servizi ambientali” scrive: “….Il restante territorio dei Comuni Pietra Ligure, Giustenice e Tovo San Giacomo è collegato tramite la rete fognaria esistente al depuratore consortile di Borghetto Santo Spirito. …..

Le utenze del territorio del Comune di Pietra Ligure posto a ponente del Rio Ranzi risultano allacciate direttamente alla linea di collegamento col depuratore di Borghetto Santo Spirito (e per questo tale zona ha avuto il riconoscimento della Bandiera Blu), mentre le utenze poste nel restante territorio Pietrese e Comuni di Giustenice e Tovo San Giacomo ricevono prima un trattamento primario avanzato (grigliatura grossolana, grigliatura fine e disoleatura), per poi essere convogliate anch’esse all’impianto consortile, seppur non possa essere ancora garantito il totale trasferimento dei reflui prodotti per le limitazioni funzionali ancora esistenti nella rete di collettamento posta nel territorio del Comune di Loano il cui potenziamento deve essere ancora completato.

Quindi, per la Presidentessa il collegamento tra il territorio di Pietra Ligure con il depuratore di Borghetto, come avete letto, in effetti C’È GIÀ. Una parte, quella a ponente del Rio Ranzi (dallo svincolo dell’autostrada fino a Loano) vi è allacciata direttamente e, quindi, è garantito che tutti i reflui da essa prodotti vadano a finire a Borghetto (e questo lo sapevamo già); mentre per tutto il resto del territorio la questione è più sibillina e ci vorrebbe, più che un “interprete”, un “indovino” per capire cosa voglia dire: i reflui del 70% di Pietra Ligure e del 100% della Valmaremola, dopo aver ricevuto un trattamento di “stacciatura” sarebbero convogliati anch’essi all’impianto di depurazione, solo che non se ne può garantire che ci arrivino tutti, a causa delle limitate dimensioni delle tubazioni -le limitazioni funzionali- di cui lei parla, ancora esistenti nella rete di collettamento.

Che discorso è questo? Prima ci dice, in modo apodittico, che praticamente tutto il territorio di Pietra Ligure e dei Comuni della Valmaremola è collegato al depuratore, ma, poi, afferma che non c’è garanzia che la totalità di quei reflui prodotti dal 70% di Pietra Ligure e dal 100% della Valmaremola vada in depurazione (andando, quindi, a finire in mare…).

Domanda: se non può garantire per la “totalità” dei reflui, è, almeno, in grado di dire in che percentuale “minimale” sicuramente quegli stessi reflui riescano ad arrivare al depuratore consortile, visto che il collegamento, secondo lei, c’è già? Su questo “glissa”, non lo dice; probabilmente perché non lo sa nemmeno lei; circa la “quantità” dei reflui che arrivano al depuratore è come se dicesse: ne arrivano un po’, ma non tutti… Ma non quantifica questo “un po’ ” a cosa corrisponda. Eppure, “quanto” arrivi in depurazione è cosa decisiva e rilevante che lei, che afferma che il collegamento c’è già e che i reflui al depuratore, comunque arrivano, ha il dovere di precisare e spiegare bene perché da un’affermazione del genere discendono conseguenze giuridiche, ma, soprattutto, economiche e finanziarie enormi. Ciò, in quanto se il collettamento col depuratore di Borghetto Santo Spirito, come lei ha testualmente scritto, c’è già e in qualche modo funziona in modo soddisfacente, che bisogno c’è di spendere molti milioni di euro per costruirne uno nuovo? Che bisogno c’è di impegnare tanti soldi, in progetti, procedure, energie, strutture per un’opera ….superflua..?

Infatti, lei, quando ne parla, scrive solamente di “potenziamento” che deve essere ancora completato nella rete di collettamento posta nel Comune di Loano: è solo un potenziamento dell’esistente che presenta solo delle “limitazioni funzionali“, cui lei si riferisce, mica parla di una nuova opera..!

Seguendo questo ragionamento, quindi, l’esigenza di fare una nuova opera di collettamento ci sarebbe soltanto se le percentuali dei reflui che riuscissero a passare attraverso i tubi attuali fino a Borghetto, fossero minime e la struttura esistente risultasse, diversamente da come lei scrive, insufficiente, obsoleta ed inadeguata. Ecco l’importanza del perché lei dovrebbe precisare le quantità sicura dei reflui che arrivano alla depurazione.

Ma dell’inadeguatezza dell’attuale, esistente collegamento, né di percentuali minime di reflui che riescano a percorrere quelle tubature, lei non ne parla proprio.

Ma se, al contrario, quella che c’è è, come appare a tutto il resto del mondo effettivamente una tubatura di collettamento insufficiente, obsoleta ed inadeguata, tanto da sussistere la necessità, concordata da tutti fino ad oggi, di realizzarne una nuova, quando lei ha scritto che “…il restante territorio dei Comuni Pietra Ligure, Giustenice e Tovo San Giacomo è collegato tramite la rete fognaria esistente al depuratore consortile di Borghetto Santo Spirito“, stava dicendo una cosa… tanto per dire? O proprio…straparlava…?

E tutte le amministrazioni pubbliche che in questi anni hanno concordato sulla necessità di un collettamento nuovo col depuratore, ivi comprese le società gerenti dei servizi idrici, erano forse prese solo da “smania” di spendere soldi per far qualcosa di nuovo, ma superfluo? E i Sindaci dei territori, quando si lamentano a gran voce del non inizio dei lavori concordati e programmati del collettamento medesimo, sono forse presi da schizofrenia collettiva nel chiedere una cosa di cui non ci sarebbe bisogno (ripetesi: se il collettamento c’è già)?

Altro punto: La Presidente scrive: Gli investimenti realizzati nel corso dell’ultimo ventennio per la depurazione dei reflui prodotti nel territorio da Albenga sino a Borgio Verezzi e relativo entroterra hanno comportato spese per decine di milioni di euro, il cui cuore è l’impianto comprensoriale di Borghetto Santo Spirito“.

Intanto, la ringraziamo molto per avercelo ricordato.

Domanda: senta Presidentessa, che fine hanno fatto quei 11,5 o 12 milioni di euro, già spesi dai Comuni di Pietra Ligure, Borgio e Valmaremola e relativi a quel mutuo di cui ci parlano i Sindaci, che sarebbe dovuto servire per realizzare il collettamento del territorio pietrese col depuratore di Borghetto? Mutuo che i Sindaci affermano “Servizi ambientali” abbia, invece, impiegato per “far altro“?

Perché nel suo intervento lei non ne parla minimamente? Se l’è dimenticato? O non l’ha proprio citato volutamente? Le sembra “regolare” (e legale) che dei Comuni abbiano pagato milioni di euro, in questi anni, per avere a beneficio ed utilità delle proprie comunità, un’opera che “Servizi ambientali” era tenuta a realizzare ma che poi essa non ha fatto?

Tra quelle “spese per decine di milioni di euro” da lei citate e dichiarate più sopra, sono compresi anche tutti quei milioni pagati dai Comuni di Pietra, Borgio e della Valmaremola, che, a questo punto, visto che son stati utilizzati diversamente, sarebbero da intendersi quale loro “generoso contributo finanziario” per far opere a beneficio di altri, anziché collegare i propri territori col depuratore di Borghetto?

Altra domanda: abbiamo notato che il suo “sguardo temporale”, il riferimento cronologico “ultimo”, cui Lei fa cenno nel suo intervento, si ferma al 2019, precisamente in questo contesto del suo discorso: “Servizi Ambientali Spa, quindi, presentava un aggiornamento del progetto ….. quindi provvedeva ad approvare gli esiti della Conferenza dei Servizi decisoria tenutasi in data 29/08/2019, recante parere favorevole all’approvazione del progetto definitivo relativo agli interventi di collegamento delle reti fognarie dei Comuni di Pietra Ligure, Borgio Verezzi e della Val Maremola all’impianto di depurazione di Borghetto Santo Spirito“.

Lei si ferma qui. Più in là non va. Del tempo oltre il 2019, più vicino ai nostri giorni, non parla nelle sue citazioni.

Senta, Presidentessa, Le hanno detto niente di cosa sia successo “dopo” il 2019? Visto che sono passati già quattro anni, essendo noi nel 2023?

Le “abbuoniamo” un anno, visto che Lei è entrata in carica il 1⁰ Agosto 2020, ma dopo tale data, diamine, qualcosa si dovrebbe ricordare e citare, che sia nel frattempo accaduta…!

Non si ricorda…, non le hanno detto niente di minacce di Sindaci circa la promozione di cause legali contro la “Servizi ambientali” per le proprie inadempienze nei riguardi di precisi impegni da questa assunti e disattesi in relazione al mancato inizio dei lavori di collettamento del territorio pietrese col depuratore di Borghetto? Non sa nulla circa successive, recenti “diffide” ad adempiere sempre fatte nei confronti della Società?

Non si ricorda di quanto sia successo, visto che lei dal verbale risulta presente, durante la riunione tenuta il 29 Aprile 2021 tra la Provincia di Savona, gli enti locali interessati e le società gerenti i servizi idrici, tra cui “Servizi ambientali”, in esito alla quale erano stati raggiunti precisi accordi, tradotti e formalizzati in un solenne “PROTOCOLLO D’INTESA“, i cui contenuti risulta siano stati anch’essi disattesi da “Servizi ambientali”?

Non si ricorda…., non Le hanno riferito che, tra l’altro, in quel “Protocollo” era stato concordato e stabilito tra i Sindaci e le società gerenti i servizi idrici, in particolare con voi, “Servizi ambientali”, che, per finanziare i lavori di collettamento col depuratore di Borghetto, visto che i fondi originari erano “svaniti”, erano stati previsti aumenti tariffari retroattivi delle bollette dell’acqua fino al 53% delle stesse, oltre all’accensione di un nuovo mutuo (a carico della collettività) per un milione e mezzo di euro, cose
proposte proprio da voi, perché deliberate proprio dal vostro C.d.A il giorno prima, 28 Aprile 2021?

Proprio in relazione all’aspetto finanziario, come accennavamo più sopra, ci ha lasciato sgomenti e sconcertati leggere che lei scriva: “Il completamento di tali opere avverrà compatibilmente con le risorse a disposizione, viste le molte difficoltà intervenute a seguito dell’emergenza covid appena trascorsa, dall’aumento esponenziale dei costi di gestione in particolare per gli incrementi delle utenze elettriche, dei costi dei materiali nonché dei costi di smaltimento dei fanghi, ecc.

Per cui, si viene ufficialmente a sapere dal Presidente della società che non è neanche detto che i lavori di collettamento si faranno sicuramente, neanche con quelle fonti finanziarie citate sopra, stabilite dal Protocollo d’intesa, visto che lei scrive che si potranno fare solo “compatibilmente con le risorse a disposizione“; risorse che sono ben scarse, viste le più svariate difficoltà economiche in cui vi stareste dibattendo, da lei sciorinate, tra cui (pensate un po’…) IL COVID (!!!), GLI AUMENTI DELLA CORRENTE ELETTRICA, DEI MATERIALI, LO SMALTIMENTO DEI FANGHI, ecc.

Che fine hanno fatto quel nuovo mutuo da €. 1.500.000 e gli aumenti delle tariffe che erano stati formalizzati alla lettera “g” del Protocollo d’intesa come FONTI CERTE di finanziamento per fare l’opera?

Presidentessa forse gli aumenti tariffari retroattivi del 53% anziché finanziare i lavori del collettamento, avete in animo di utilizzarli o magari li state già utilizzando per coprire le aumentate spese di gestione…?

Siamo certi che i suoi collaboratori tutte queste cose non gliele abbiano ricordate o non gliene abbiano parlato (…che la stiano “sabotando”?), perché se gliele avessero rammentate o gliene avessero parlato, Lei ce ne avrebbe, forse, dato esauriente e completa spiegazione. Ma tant’è..!

Infatti, non riusciamo a capacitarci nel constatare che Lei non ne abbia, volutamente, fatto neanche cenno, perchè così sembra proprio che il suo intervento sia stato solo preordinato a “buttare del fumo negli occhi alla gente“, per far credere solamente quello che fa comodo, ignorando le cose “scomode” o quelle delle quali preferireste non se ne parlasse proprio e mai.

Restano intatte le questioni gravi di fondo: una depurazione, propriamente detta, che per il 70% di Pietra Ligure ed il 100% della Valmaremola non viene fatta per due ragioni principali: 1) Perché il collettamento col depuratore di Borghetto NON ESISTE; 2) Perché il depuratore di Borghetto stesso non è stato compiutamente adeguato e non ci sono nemmeno i soldi per poterlo fare, ma questi bisogna ancora trovarli del tutto e, come il Protocollo d’intesa prescrive: senza il depuratore “adeguato”, non ci si può allacciare.

Come conseguenza di tutto ciò è illegittimo chiedere in bolletta il pagamento della depurazione perché essa non viene fatta, come ha stabilito la Corte Costituzionale nella sua sentenza n⁰335 del 2008 e tutta una successiva giurisprudenza coerente della Corte di Cassazione.

Altro che, come Lei ha dichiarato: “…Si conferma il rispetto dei requisiti normativi per l’applicazione della tariffa di depurazione agli utenti dei Comuni di Pietra Ligure, Borgio Verezzi, Giustenice e Tovo San Giacomo…..“.

Le cose stanno ben diversamente e Lei con il suo scritto, con le sue affermazioni e con le sue reticenze non ha fatto altro che confermarlo.

Non sappiamo per quali “titoli” di merito inseriti nel suo curriculum, Lei sia stata messa a fare la Presidente di “Servizi ambientali”. Questo suo intervento scritto del 15 Giugno 2023, di certo non contribuisce ad arricchirli.

Per lei potrebbe valere quest’epitaffio: Molte delle cose che ha detto, avrebbe fatto meglio a non dirle. Molte delle cose che avrebbe fatto meglio a dire, non le ha dette.

Mario Carrara, consigliere comunale

21 Giugno 2023, San Luigi.

 


M.Carrara

M.Carrara

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