“La Regione Piemonte supporterà le scelte del territorio. Sono qui per ascoltarvi”. Con questa premessa il vicepresidente della giunta regionale, Fabio Carosso, che tra le sue numerose deleghe ha anche quella ai Parchi, mercoledì 15 febbraio ha dato avvio all’incontro con la Comunità delle Aree Protette delle Alpi Marittime.
A fare gli onori di casa il presidente della Comunità e sindaco di Roaschia Bruno Viale, che ha accolto i convenuti nella sala polifunzionale recentemente allestita all’interno della ex confraternita del paese della media Valle Gesso.
Tema dell’appuntamento la proposta di creare un parco nazionale nella zona gestita attualmente dalle Aree Protette delle Alpi Marittime. Il presidente dell’Ente, Piermario Giordano, ha brevemente ripercorso le tappe della vicenda, ricordando che sono ormai trascorsi circa due anni da quando, su stimolo di Gian Pietro Pepino, sindaco di Entracque, per la prima volta ci si confrontò attorno a un progetto così ambizioso. “È venuto il momento di muoversi. Bisogna crederci, essere determinati. Io lo sono, spero che chi oggi è qui lo sia altrettanto”, ha detto in chiusura del suo intervento Giordano, chiedendo agli amministratori presenti, dal presidente della Provincia ai rappresentanti dei diciassette Comuni e delle Unioni Montane che fanno parte della Comunità, di esprimersi.
Sul fatto che il parco nazionale possa rappresentare una grande opportunità, assicurando maggiori finanziamenti di quelli attualmente assicurati dalla Regione, ma ancor più valorizzando il territorio in termini di immagine e conseguentemente di destinazione turistica, il consenso è stato unanime.
“Senza dubbio si tratterebbe di un eccezionale biglietto da visita per la nostra Provincia” ha dichiarato il presidente della Provincia Luca Robaldo. Che ha poi aggiunto: “Ma voglio anche sottolineare l’importanza di un riconoscimento a livello nazionale dell’eccezionalità del nostro territorio dal punto di vista del suo valore ambientale, che si lega strettamente anche al suo valore sociale”.
Pepino, insieme ad altri amministratori, ha richiamato l’attenzione al Trattato del Quirinale sottoscritto da Draghi e Macron, in cui già si fa riferimento a una integrazione delle politiche ambientali di Italia e Francia e indirettamente a una futura area protetta internazionale Marittime Mercantour. Nell’incontro sono emersi anche il tema del destino delle Riserve che oggi compongono l’Ente (“Che ne sarà?”) e alla perimetrazione ottimale del possibile parco nazionale, si è giunti alla conclusione che assolutamente indispensabile è un confronto con il Ministero dell’Ambiente.
“Mi prendo l’impegno – ha affermato in chiusura il vicepresidente Carosso – di organizzare al più presto un incontro a Roma tra i tecnici del Ministero, con la speranza che possa essere presente anche il ministro Pichetto Fratin, e una delegazione delle Alpi Marittime. Non nascondo che il passaggio a nazionale di quello che è il Parco meglio gestito all’interno del sistema delle aree protette piemontesi sarebbe una perdita non da poco, ma capisco che si tratti di una grande opportunità. E come ho già ribadito, la Regione è al fianco delle amministrazioni locali”.