Massimo Vecchietti, già Dir. Dipartimento di Emergenza della ASL2 Savonese e Dir. Anestesia e Rianimazione al S.Paolo, a commento, via Facebook, di una foto postata dal sindaco di Alassio: “Manifestazione pilotata solo dall’emotività e dalla ricerca di facile consenso…dei moderni modelli di organizzazione sanitaria non ne avevano neppure una lontana conoscenza….il tutto imbevuto di notevoli menzogne! Siamo già in campagna elettorale !.. penoso !”.
Patrizia Ferrari a Vecchietti: ” Campagna elettorale o no se chiudono il pronto soccorso di Albenga chi non sta bene deve correre fino a Pietra Ligure. E soprattutto in estate rischia di non arrivare in tempo. La Liguria è una regione lunga non si può pensare di chiudere i presidi esistenti”.
Giovan Battista Cepollina (presidente del Consiglio comunale di Loano con Forza Italia e milite decano della Cri loanese)- Ho appena visto la diretta della manifestazione di #Albenga per il #ProntoSoccorso ed anch’io vorrei dire la mia opinione a riguardo: chiedere un Pronto Soccorso attrezzato come quello di Santa Corona ad Albenga è realisticamente impensabile, chi ha patologie serie deve raggiungere un centro che abbia immediatamente a disposizione oltre alla rianimazione, l’emodinamica, il centro ictus, il trauma center (essere ricoverati in un PS senza queste specialità per “risparmiare” 12 km di ambulanza sarebbe pericoloso per il paziente stesso).
Oggi per me è giusto essere ad Albenga a manifestare per chiedere la riapertura del Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria di Misericordia. Un ospedale costruito con i soldi della gente di Albenga. In piazza ci sono migliaia di persone. Una folla eccezionale.
REGIONE LIGURIA UFFICIO STAMPA 11 MARZO ore 16,30 – OSPEDALE ALBENGA, TOTI: “RIAPERTURA PRONTO SOCCORSO È STRUMENTALIZZAZIONE INACCETTABILE FATTA SULLA PELLE DEI CITTADINI. NON ACCONTENTEREMO UN POLITICO LOCALE A DISCAPITO DELLA SALUTE DI CHI ABITA SUL TERRITORIO”
SAVONA. “Con la manifestazione di oggi per la riapertura del Pronto Soccorso di Albenga ci troviamo davanti ad una strumentalizzazione inaccettabile e una disinformazione che le istituzioni e le forze politiche fanno ai cittadini a discapito degli stessi. Albenga ha già un Pronto Soccorso a 12 chilometri che è un Dea di secondo livello ed è il Santa Corona che dovrebbe insistere su un bacino di 500 mila persone, mentre l’utenza è di 300 mila”. Così il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti in merito alla manifestazione che si è svolta oggi ad Albenga sull’assenza del Pronto soccorso all’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga.
“Dividere e frammentare i Pronto Soccorso o unità particolarmente delicate come i centri ictus – ha aggiunto il presidente Toti – porta a non offrire un servizio salva vita ma permette soltanto ad un politico di cucirsi sulla maglietta un gagliardetto. E noi non vogliamo fare un danno ai cittadini soltanto per accontentare forze politiche locali. Perché questa non è una decisione che ha preso il presidente di una Regione o un assessore alla Sanità ma deriva da uno studio accurato di tecnici ed esperti e non è un caso che anche il decreto ministeriale cancelli i punti di primo intervento in zone dove non vi è un adeguato bacino di utenza”.
“Albenga dovrebbe e ha il diritto di chiedere altre cose – ha spiegato ancora il presidente Toti -, tra queste l’elisoccorso notturno che attiveremo da luglio o potenziare il proprio ospedale per le visite di prossimità, avere medici di famiglia che ricevono nella nuova Casa della Salute, una radiologia interventistica che ci sarà e sarà in grado di diagnosticare e monitorare le malattie. Albenga avrà riabilitazione, sale operatorie, chirurghi. Questo significa ridisegnare la Sanità del paese grazie al PNRR, pensando unicamente alla salute dei cittadini. E infatti la nuova Casa della Salute sarà capace di soddisfare tutti i bisogni di sanità e le esigenze dei codici bianchi, potendo contare anche su un ospedale che sarà in grado di operare e riabilitare su molte specialità, dall’urologia all’ortopedia protesica”.
“Un Pronto Soccorso ad Albenga – ha concluso il presidente Toti – sarebbe sovradimensionato anche considerando il numero dei turisti presenti in estate. L’offerta sanitaria del territorio, infatti, con l’ospedale di Savona, di Pietra Ligure, di Albenga e Cairo soddisfa già ampiamente tutte le esigenze. Dalla nostra programmazione l’ospedale di Albenga esce rafforzato in termini di produzione, prestazioni e offerta medica e rimarrà un punto cardine nel nostro sistema sanitario regionale, con un potenziamento anche della rete dei servizi territoriali. Un ruolo centrale che il Santa Misericordia ha avuto anche in questi due anni di dura lotta al Covid. Tutto questo in ottica di un potenziamento necessario per garantire un servizio d’eccellenza a tutto il territorio, senza sbandierare promesse che sarebbero soltanto nocive e irrazionali e non farebbero il bene dei cittadini di Albenga”.
LISTA TOTI- 11 MARZO ore 18,21- “Le persone che hanno preso parte alla manifestazione di Albenga per chiedere la riapertura del Pronto soccorso hanno ovviamente il diritto di manifestare, è un diritto sancito dalla nostra Costituzione, ma devono sapere che la parte politica e gli amministratori che li stanno trascinando in questa protesta li stanno prendendo in giro e li stanno illudendo, spingendoli a sostenere una posizione sbagliata e che non entra con equilibrio nel merito della questione”, fanno sapere in una nota i consiglieri regionali della Lista Toti Liguria.
“La realtà dei fatti è ben diversa, come è stato spiegato a più riprese dal presidente Giovanni Toti e da questa maggioranza. – proseguono ancora i consiglieri regionali arancioni – Continuare a sostenere e a ripetere che senza pronto soccorso sotto casa si muore è una enorme bugia e, al tempo stesso, equivale a voler giocare sulla pelle dei cittadini. Quella parte della regione dispone già di un pronto soccorso, che è quello dell’ospedale Santa Corona, che dista 12 chilometri e che è perfettamente rispondente alle urgenze e al fabbisogno di quel territorio. Non si può pensare di avere sotto casa qualunque tipologia di servizio e qualunque specialità, ma occorre comprendere che per salvare una vita sono altri i parametri necessari, come l’efficienza e l’avanguardia tecnologica che saranno reperibili in una struttura d’eccellenza come quella del Santa Corona. Per quanto riguarda l’ospedale di Albenga, inoltre, ci sarà un potenziamento dei posti letto, dei servizi e un aumento dei reparti, rispetto allo stato attuale, sempre nel solco del ridisegno della rete territoriale”.
“Vogliamo, dunque, invitare i cittadini a stare con gli occhi bene aperti e a non cadere nelle facili provocazioni degli esponenti del centrosinistra che, per una mera convenienza politica, dipingono una situazione che non c’è. – conclude il gruppo consiliare in Regione Liguria della Lista Toti – Gli amministratori che stanno aizzando gli abitanti del savonese a scendere in piazza fanno parte di quelle forze politiche che hanno chiuso il pronto soccorso dieci anni fa senza chiedere il parere a nessuno e che oggi, con la doppia faccia che li contraddistingue da sempre, ne chiedono la riapertura, ben sapendo che non sarà possibile. Questa maggioranza ha sempre tutelato i cittadini e la loro salute e continuerà a farlo, a differenza di chi tara i propri comportamenti solo e unicamente in base al proprio tornaconto elettorale”.