Nel pomeriggio del 3 aprile 2013, nell’aula consiliare del Comune di Borghetto Santo Spirito, sono volati gli stracci tra il sindaco Giovanni GANDOLFO e il sottoscritto . Avrei dovuto seguire il consiglio di mia moglie: andarmene. Ma non l’ho fatto.Chiedo scusa a tutti coloro che hanno dovuto subire quel poco edificante spettacolo. Non succederà più, almeno da parte mia.
La “comica” è stata rappresentata alla fine del Consiglio Comunale durante il quale, dopo l’approvazione della nuova convenzione tra i Comuni partecipanti al complesso bibliotecario della Val Varatella, l’assessore PARRINELLO e l’assessore PICASSO hanno risposto a tre interrogazioni della minoranza. Nient’altro all’ordine del giorno.
Se per una volta siamo stati risparmiati dai requiem aeternam sulla finanza locale che solitamente recita l’assessore al bilancio, gli interventi degli altri due componenti della maggioranza, purtroppo, non sono stati molto edificanti.
Le timide e titubanti risposte dell’assessore Parrinello infatti, non solo non hanno soddisfatto il consigliere ANGELUCCI che aveva posto le interrogazioni, ma anche il pubblico presente in sala. La sensazione che l’assessore fosse in imbarazzo, in quella circostanza, era netta.
Non me ne voglia, non nutro per lui una particolare avversione, ma sappia che non si può affermare che i Vigili del Fuoco hanno impiegato sette mesi per rilasciare un verbale, senza denunciare, contestualmente la propria inerzia a fronte di tale ritardo. Inoltre ricordo che esistono le “lettere di sollecito“, mirate a stimolare enti o persone che non adempiono al loro dovere, sempre che uno le voglia scrivere o si ricordi di scriverle. Come finale, al posto del dessert, la solita scusa che al Comune mancano i soldi. Almeno questa volta ce la poteva risparmiare.
Non meno piacevole è stato l’intervento dell’assessore Picasso con la sua risposta all’interrogazione del consigliere MORENO. Il capogruppo della minoranza chiedeva quando sarebbero state installate le sessantaquattro telecamere per la videosorveglianza, come sostenuto nell’articolo relativo alla sicurezza comparso su IL SECOLO XIX verso la fine dello scorso febbraio.
L’assessore, negando di aver mai affermato una simile quantità, ha dettagliato la futura strategia del Comune relativa al problema “sicurezza”, sempre condizionata dalla mancanza di fondi (ancora), e alla fine, tanto per concludere in bellezza, ha pensato bene di precisare che “…i giornalisti dicono un mucchio di puttanate“.
Ammesso e non concesso che avesse ragione, avrebbe potuto risparmiare a tutti i presenti una simile affermazione, sia per rispetto del Consiglio Comunale, che è sempre la Prima Istituzione del Comune di Borghetto Santo Spirito, sia per un altro motivo, senz’altro meno formale, ma che gli avrebbe risparmiato la gaffe.
Il motivo è questo: come mai l’assessore Picasso ha dichiarato che non sono sessantaquattro le telecamere che verranno installate, solamente dopo che è stata fatta l’interrogazione? Perché non lo ha smentito alla fine di febbraio, subito dopo che era uscito l’articolo?
Se si aggiungono le polemiche nate per l’Expo pasquale (che non era un Expo, ma un mercato come tutti gli altri) e lo scontro frontale che ne è derivato tra Sindaco e alcune categorie di commercianti, il quadro non è molto confortante.
Onestamente, nel pieno spirito dell’art. 21 della nostra Costituzione (*), mi sento di affermare che se la giunta Gandolfo va avanti così rischia di invalidare quel che di buono ha fatto, e, forse, dovrebbe prendere in seria considerazione le proprie dimissioni. Non ci sarebbe niente di male. Inoltre lo stallo amministrativo da cui è affetta non giova né alla salute psicofisica dei suoi componenti né a Borghetto S.Spirito.
Facciano un atto di coraggio: questo lo si può fare anche in mancanza di soldi.
Silvestro Pampolini
(*) Art. 21.
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