I titolari di stabilimenti balneari protestano. Pagano un’Iva del 22%, la più cara in Europa, ma ringraziano il governo Salvini – Di Maio per la proroga alla Bolkestein. Per ora solo i Verdi di Bonelli hanno divulgato il loro dissenso. Parlano di concessioni prorogate per 15 anni senza adeguarne i canoni. Denunciano un’evasione del 50% stimata dall’agenzia del Demanio. Trucioli.it ripubblica, per la provincia di Savona, quanto pagavano i concessionari di stabilimenti balneari 5 anni fa, a cui va aggiunto l’adeguamento Istat. Il presidente del Sib, Capacchione, pugliese – ha preso il posto del lungo ‘regno’ di Riccardo Borgo che si è distinto per concretezza, moderazione e dialogo, anziché contrapposizione – aveva invitato tutti i dirigenti locali dell’organizzazione, le altre sigle sindacali, i singoli imprenditori del settore a contattare i parlamentari di loro conoscenza. Bettina Bolla presidente del nuovo sindacato ‘La Base Balneare’ ha presentato alla Regione Liguria un mega dossier di 350 pagine dei danni causati con le mareggiate di fine ottobre.
Ma per i Verdi, oltre alla proroga di 15 anni, è in atto un’altra miccia: gli articoli della nuova legge (386 bis al 386 duodecies) prevedono di riformare entro 120 giorni la normativa sul demanio marittimo, istituendo il rating sulle spiagge italiane, come avviene con le banche, individuando nuove spiagge libere da dare in concessione.
C’è poi chi chiede la verifica delle costruzioni in cemento realizzate sul litorale. Hanno contribuito alla devastazione dell’arenile modificato dall’uomo con porti turistici, barriere, manufatti che ospitano ristoranti, bar, strutture fisse, dighe, isolette ? Ha senso, come accade oggi in molte zone della Liguria, finanziare ogni anno il ripascimento con tonnellate versate sulla battigia che poi vengono sistematicamente eroso, anzi danneggia irreparabilmente la prateria di poseidonia che costituisce pur sempre un freno all’erosione, oltre all’habitat dei pesci. Tra i più tenaci contestatori allo sversamento in mare di materiale da cava l’ex sindaco di Noli, Carlo Gambetta, che ha sempre documentato, anche con l’uso di immagini, l’inutilità ed il danno. Mentre ha messo in risalto la intelligente sistemazione e protezione del litorale di Bergeggi. Gambetta si è pure chiesto chi siano i veri beneficiari, se non i ‘signori del movimento terra e scavi’ dei quali spesso si è letto nelle relazioni della Dia regionale e nazionale.
LA CONTESTAZIONE DEI VERDI AFFIDATA AD UN COMUNICATO DELL’AGENZIA ANSA-
Angelo Bonelli, leader storico degli ambientalisti: “Salvano le costruzioni abusive, rinviano di 15 anni la messa a gara delle concessioni e sono pronti a dare altre licenze per cementificare ancora. Concessioni prorogate senza adeguarne i canoni: Lo Stato incassa solo 103 milioni di euro a fronte di un’evasione, secondo l’agenzia del demanio, del 50%”.
Il dirigente dei Verdi elenca i commi incriminati: “E’ scritto negli emendamenti dal 386 bis al 386 duodecies che prevedono di riformare entro 120 giorni la normativa sul demanio marittimo, istituendo il rating sulle spiagge italiane, come avviene con le banche, individuando nuove spiagge libere da dare in concessione”. Il primo effetto immediato di queste scelte – continua Bonelli – è che “le spiagge diventano definitivamente una merce sottoposta ai meccanismi del rating e le ultime spiagge libere sopravvissute al cemento verranno così sottoposte a ulteriore cementificazione e privatizzazione (il 60% delle nostre coste è compromesso)”.
Inoltre, continua Bonelli, le casse dello Stato ne ricevono un danno non indifferente: “Si prorogano – spiega – le concessioni demaniali senza adeguarne i canoni che vengono pagati allo Stato, che incassa dalle concessione demaniali solo 103 milioni di euro a fronte di un’evasione, secondo l’agenzia del demanio, del 50%: attualmente si paga solo 1,27 euro metro quadro/anno per la parte non ricoperta da strutture”. Bonelli fa anche degli esempi concreti di come lo Stato non incassi quello che dovrebbe e come ci siano anche esponenti politici che conducono in Parlamento e fuori una durissima battaglia contro l’applicazione della direttiva Bolkestein in palese conflitto di interesse:
“Questo – dice – è l’assalto al territorio da parte di questo governo giallo-nero: dall’albergo di lusso di Cala di Volpe, che ha in concessione a Porto Cervo in Sardegna l’esclusiva spiaggia di Liscia Ruya per la cifra di 520 euro l’anno, fino al Twiga della Santanchè che paga un canone di 16.000 euro l’anno; strutture che si trovano sul demanio marittimo e che trarranno beneficio da queste norme”. “Ma nel maxiemendamento spunta – denuncia ancora Bonelli, – un comma che salva, attraverso una proroga di 15 anni, ville, cottage, bungalow ad uso residenziale e non turistico che occupano le spiagge italiane, situazione che non ha esempi in tutta Europa”.
E ancora, aggiunge, “nel comma 136 bis si blocca l’eliminazione dalle spiagge delle strutture che per legge dovrebbero essere eliminate al termine della stagione balneare, ma che si sono trasformate ad essere fisse e perenni nel corso degli anni trasformandolo stato dei luoghi”.
Insomma, conclude il membro dell’esecutivo nazionale dei Verdi, “con queste norme si svendono le spiagge a quelle lobby che da anni hanno occupato arenili sottraendole alla pubblica fruibilità, alla visibilità e all’accesso al mare come nel caso di Ostia. Si sta preparando la strada alla sdemanializzazione ovvero alla svendita di un bene comune come le spiagge del nostro paese: altro che Bolkestein“.
In una recente intervista Bonelli aveva già puntato il dito soprattutto contro la Lega che avrebbe aperto un nuovo fronte di scontro con l’Unione europea proprio sulla Bolkestein.Con l’Italia a rischio di infrazione proprio per la mancata applicazione di questa direttiva. Il leader dei Verdi, durante l’iter di approvazione de decreto fiscale, aveva detto: ““Quello che vogliono proporre è una via d’uscita delle spiagge dalla Bolkestein: nel frattempo vogliono prorogare le concessioni demaniali marittime per un periodo considerevole e poi ottenere l’uscita dalla Bolkestein: il tutto ovviamente senza gara”.
I CANONI DELLE CONCESSIONI DEMANIALI IN PROVINCIA DI SAVONA – FAI UN CLICK PER INGRANDIRE LA LETTURA
In Italia, come balneari, l’IVA è al 22 % . In Francia l’Iva è al 5.5%, in Spagna al 10 %,
Grecia 6,5 %, Germania 7 % e Portogallo 6 %. E ancora i Balneari fanno presente che la categoria da lavoro stagionale a migliaia di persone, soprattutto giovani che altrimenti non troverebbero posti di lavoro. Il decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 400 – Aggiornamento delle misure unitarie dei canoni annui relativi alle concessioni demaniali marittime – Anno 2017: con decreto in data 2 dicembre 2016, in corso di registrazione, è stato fissato nella misura di – 0,3% (meno zero virgola tre percento) l’adeguamento delle misure unitarie dei canoni per il rilascio delle concessioni ovvero l’aggiornamento delle stesse per l’anno 2017. La misura minima di canone prevista dall’articolo 9 del Decreto interministeriale del 19 luglio 1989, attuativo dell’articolo 10 del decreto-legge 4 marzo 1989, n. 77, è stata adeguata ad € 349,30 (trecentoquarantanove/30) decorrere dal 1° gennaio 2017. Ovvero, ogni singola concessione, asl di là della metratura non può pagare meno della somma sopra indicata.
VARAZZE | Bagni Italia Roveri Alessandra | 1012 |
VARAZZE | Bagni Letizia di Gherzi Raffaella | 682 |
VARAZZE | Bagni Mauro sas di Garaventa Mauro | 2210 |
VARAZZE | Bagni Paolina di Delpino Achille e C. Snc | 1764 |
VARAZZE | Bagni Paolina Five di Delpino Pierpaolo e Gianluca Snc | 2834 |
VARAZZE | Bagni Pippo di Mandressi Laura Sas | 1797 |
VARAZZE | Bagni Pippo di Mandressi Laura Sas | 361 |
VARAZZE | Bagni Puntabella Sas di Bolla Daniela | 407 |
VARAZZE | Soc. Bagni S. Domenico di Molinari Mariarosa & C. sas | 2486 |
VARAZZE | Fond. Casa Henry Dunant Silvesti Annina | 1277 |
VARAZZE | Soc. Alla Mola Srl di Bonardi Lidia – Bagni Spotorno | 1849 |
VARAZZE | Soc. Bagni Baia del Corvo di Sturla Arianna | 1399 |
VARAZZE | Soc. Bagni Biancamaria D.M. Srl Fedriga Emanuele | 1737 |
VARAZZE | Soc. Bagni Cala Loca Snc di Murgia Diego | 617 |
VARAZZE | Soc. Bagni Cavetto D.M.Srl Fedriga Emanuele | 1260 |
VARAZZE | Soc. Bagni Diana Briante Maria Snc | 1099 |
VARAZZE | Soc. Bagni Elena Delfino Massimo Snc | 2625 |
VARAZZE | Soc. Bagni Esperia di Cerruti Claudio Sas | 3619 |
VARAZZE | Soc. Bagni G.B. Ferro di Bruzzone G.B. | 1176 |
VARAZZE | Soc. Bagni Hotel Savoy srl di Coscia Andrea | 1821 |
VARAZZE | Sigifra Srl | 658 |
VARAZZE | Soc. Bagni Marini Domenico Botta Srl | 1773 |
VARAZZE | Soc. Bagni Rosso Perù di Cerruti Adriano Sas | 1975 |
VARAZZE | Soc. Bagni Sole di Vigo Roberto Sas | 2729 |
VARAZZE | Soc. Bagni Torretti Snc di Borlini Antonia | 2974 |
VARAZZE | Soc. Bagni Villaggio del Sole d Franchi Mauro Snc | 2757 |
VARAZZE | Soc. Mare Monti e C. Marco Parodi Snc | 1784 |
VARAZZE | Soc. Margherita Beach srl di Codino Angelo | 4135 |
VARAZZE | Bagni Stella di Vicino Grazia | 1010 |
VARAZZE | Soc.Bagni Colombo Srl di Gasparini Flavio | 1829 |