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Dell’Utri, Berlusconi e la mafia: dalla Cassazione una riga che li assolve. La figlia Marina: “calunnie e false accuse contro mio padre, 30 anni di vita avvelenata”


La Cassazione ha reso definitivo il no alla confisca del patrimonio di Marcello Dell’Utri «respingendo definitivamente le tesi della Procura generale di Palermo – scrive Marina Berlusconi – che continuava ad attribuire una presunta “pericolosità mafiosa” di Dell’Utri. Anche se non servirà «a restituire a mio padre trent’anni di vita avvelenati e devastati dalle calunnie e dalle false accuse»

Silvio e Marina Berlusconi

DA IL FATTO QUOTIDIANO -Il dispositivo della Cassazione è racchiuso in un foglio formato A4: protocollo 19997 – 2025, misura di prevenzione di stampo mafioso, parti (processuali) PG/Marcello Dell’Utri + 4. Esito statistico: inammissibilità totale. E per meglio precisare il concetto, un rigo sotto è scritto: (la Cassazione, ndr) “dichiara inammissibile il ricorso del Pg’’. Punto. E basta.

La primogenita dell’ex premier e fondatore di Forza Italia, si dice «fermamente convinta» della «necessità di una riforma dell’ordinamento giudiziario: la separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici, e la riforma del Consiglio superiore della magistratura per ridurre lo strapotere delle correnti». Sono «interventi “urgenti”, lo sono ormai da decenni. Esattamente come sarebbe urgente una nuova e vera responsabilità civile dei magistrati. Perché il principio deve valere per tutti e chi sbaglia deve pagare».

LA PRIMA PAGINA DE ‘IL FATTO QUOTIDIANO’

Ricapitoliamo: ci sono due decisioni della Cassazione su dell’Utri ma hanno ad oggetto due cose diverse.
La sentenza di condanna definitiva del 2014 ci dice che Dell’Utri era un ‘concorrente della mafia’ dal 1974 al 1992. Quella sentenza lo bolla come mediatore e garante di un patto pluridecennale tra Berlusconi e la mafia che aveva ad oggetto la protezione del Cavaliere in cambio di dazioni di denaro.
La sentenza divenuta definitiva in Cassazione poche settimane fa riguarda invece la pericolosità sociale di Marcello Dell’Utri oggi e l’eventuale collegamento tra i suoi ‘piccioli’ e i reati da lui commessi in passato.
Leggi l’articolo completo di Marco Lillo su Il Fatto Quotidiano:

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