La Cassazione ha reso definitivo il no alla confisca del patrimonio di Marcello Dell’Utri «respingendo definitivamente le tesi della Procura generale di Palermo – scrive Marina Berlusconi – che continuava ad attribuire una presunta “pericolosità mafiosa” di Dell’Utri. Anche se non servirà «a restituire a mio padre trent’anni di vita avvelenati e devastati dalle calunnie e dalle false accuse»

DA IL FATTO QUOTIDIANO -Il dispositivo della Cassazione è racchiuso in un foglio formato A4: protocollo 19997 – 2025, misura di prevenzione di stampo mafioso, parti (processuali) PG/Marcello Dell’Utri + 4. Esito statistico: inammissibilità totale. E per meglio precisare il concetto, un rigo sotto è scritto: (la Cassazione, ndr) “dichiara inammissibile il ricorso del Pg’’. Punto. E basta.
La primogenita dell’ex premier e fondatore di Forza Italia, si dice «fermamente convinta» della «necessità di una riforma dell’ordinamento giudiziario: la separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici, e la riforma del Consiglio superiore della magistratura per ridurre lo strapotere delle correnti». Sono «interventi “urgenti”, lo sono ormai da decenni. Esattamente come sarebbe urgente una nuova e vera responsabilità civile dei magistrati. Perché il principio deve valere per tutti e chi sbaglia deve pagare».
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