Rigassificatore, Albenga-Predosa, ambiente. Franco Zunino (segretario generale AIW) risolleva i problemi, per mettersi un po’ in luce, in quanto sorpassato abbondantemente dall’opinione pubblica? Vedi….Vado Ligure. Una delle zone marine più squalificate della Liguria. E ancora: autostrada o superstrada? Una superstrada gratuita incentiverebbe maggiormente l’economia della zona, e metterebbe in comunicazione Valbormida e paesi attraversati con l’alessandrino ed il milanese. Oppure una ‘gronda’ Finale-Altare-Varazze-Savona. I politici? Dormono!
di Paolo Forzano
Alla gente il rigassificatore proprio non va giù, e lo ha dimostrato al di là di qualsiasi etichetta. Diverso il problema della Albenga-Predosa e varie declinazioni del progetto che impattano sul territorio ligure.
I recenti articoli di giornale che hanno rimesso in luce i problemi:
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Rigassificatore, a Savona una fiaccolata di protesta
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Progetto Carcare-Predosa il sindaco Mirri polemico ‘Ostruzionismo in Riviera’
Qual’è l’interesse ambientalista delle due notizie recenti “fresche” di stampa? Sul rigassificatore già mi sono espresso con:
Ma vale la pena ricordare i principali punti:
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E’ un impianto con un potenziale esplosivo pari ad una bomba atomica di 1 megaton.
Zona esposta all’esplosione
2) E’ troppo vicino a terra, con una costa intensamente popolata; di solito questi impianti sono collocati a 50 km al largo.
3) Non è stato fatto nessuno studio di impatto ambientale, considerando anche tutti gli impianti pericolosi del territorio (Esso, Snam, ecc).
4) E’ assolutamente da considerare la pericolosità strategica, essendo un obiettivo assai facile da colpire e peraltro con un risultato eclatante.
5) Da ricordare che a Piombino la nave sta 20 km al largo, e la popolazione è compatta nel non volerla più.
Zona esposta alla contaminazione a causa dei venti. Da mettere in assoluto rilievo l’evento più grave, l’esplosione, che interesserebbe un territorio con un raggio di una quindicina di km ma con ricadute anche a distanza di 300 o più chilometri.
Ma sappiamo anche che dopo l’esplosione ci sarebbero lunghe conseguenze nel tempo: tumori, ecc ecc non ben valutabili anche perchè le notizie sugli eventi passati non sono così “limpide” da dare indicazioni certe!
MA! A che cosa ci serve il rigassificatore? In questi anni recenti passati l’Italia ha esportato molto gas! Il rigassificatore serve solo a riempire la “pancia” ai grandi affaristi dell’energia?
Che Vado Ligure sia una zona “squalificata ambientalmente” è assai noto e dimostrabile. La sola centrale ha diffuso i suoi inquinanti non solo a Vado ma in territorio di almeno 30 km di raggio. Questo semmai dovrebbe significare che i cittadini hanno già pagato un caro prezzo con la loro salute e con la vivibilità del loro territorio.
E’ necessario non aggravare ulteriormente “questo ambiente“, specie con un impianto non necessario all’Italia, ed i cittadini, così come quelli di Piombino, hanno tutto il diritto di rifiutare un insediamento di questo tipo!
In poche parole: gas in Italia ce ne è in abbondanza, visto che ne abbiamo esportato molto! Non c’è “bisogno” del rigassificatore!
Sulla Carcare-Predosa Franco Zunino è stato un po’ vago. La Albenga-Predosa era nata con lo scopo di alleviare la A10 dal traffico cha da Ventimiglia va verso l’alessandrino e verso Milano.
Il problema sussiste ancora oggi, ancor più grave, visto l’intensificarsi del traffico TIR. E’ evidente che la A10 andando da Albenga verso Genova acquisisce traffico, ed il tratto da Savona a Genova è assai trafficato.
Serve una soluzione. Bisogna considerare la Albenga-Carcare, o versioni successive, come un tratto ligure distinto dal tratto piemontese Carcare-Predosa, ed ovviamente connesse ad Altare o Carcare.
Se consideriamo la Albenga-Predosa nei suoi due tratti Albenga-Carcare e Carcare-Predosa possiamo facilmente considerare che il tratto Carcare-Predosa è molto più semplice da realizzare in quanto è un tratto di fondo valle e non necessita di opere costose come gallerie e viadotti importanti. E’ un’opera assai utile in quanto la statale attuale è stretta, tortuosa a tratti, ed attraversa tutti i paesi.
Autostrada o superstrada? Una superstrada gratuita incentiverebbe maggiormente l’economia della zona, e metterebbe in comunicazione la Valbormida, ed i vari paesi attraversati con l’alessandrino ed il milanese.
Anas ha dei “soldi” da spendere, ma per spenderli serve un progetto approvato, da poter mettere in cantiere. Quì serve che la politica si esprima: progetto, richiesta ad Anas, e via all’iter!
Il tratto ligure è più problematico e costoso. Gallerie e viadotti a causa del territorio montuoso. Da Albenga, da Borghetto o da Finale? Quale punto di partenza? Il finalese ha da sempre spesso ferma contrarietà all’opera dal punto di vista ambientalistico. La natura e le attività ad esse collegate sarebbero intaccate. Corretto mantenere “l’ambiente”!
Personalmente credo che la giusta partenza sarebbe a levante del casello di Finale Ligure, punto che salverebbe “l’ambiente” e punto di partenza di una gronda “Finale-Varazze” che assorbirebbe tutto il traffico passante rispetto all’area savonese.
La connessione con l’A6 avverrebbe a metà tra Savona ed Altare, e quindi, considerando che tra quel punto ed Altare è in via di autorizzazione al Ministero una diretta della A6, si avrebbe anche una ottima connessione Finale-Altare.
Una gronda quindi Finale-Altare-Varazze-Savona.
Si evitano Rialto, Magliolo, e le aree di tutela ambientale. Soluzione che eviterebbe i problemi sollevati dagli ambientalisti, e darebbe una fluida connessione con Altare e con Varazze.
La proposta più in dettaglio:
Paolo Forzano
