Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Un savonese testimonia cosa accade nel mondo delle caldaie murali e consiglia


Riello è un’azienda italiana con stabilimenti in Italia, ha la sede principale a Legnago (Verona) con due, Bussolengo (Verona), Volpago del Montello (Treviso), Lecco, Morbegno (Sondrio), Villanova di Cepagatti (Pescara) e Piombino Dese, America, Cina e Polonia che opera nel settore della climatizzazione.

di Alesben B.

Nata nel 1922 dal fondatore Pilade Riello, dalla fine del 2015, l’azienda è entrata a fare parte di United Technologies Corporation e dal 2020 è proprietà della statunitense Carrier Corporation, a seguito dello spin off da United Technologies. Sono proprietà di Riello S.p.A. importanti brand che operano con prodotti per la climatizzazione nel settore residenziale, quali l’inglese Vokéra, oltre che le italiane Sylber, Beretta, e Thermital. Esporta in tutto il mondo e alla produzione di bruciatori aggiunge anche la produzione di un’ampia gamma di prodotti per il settore residenziale e professionale quali le caldaie murali, le caldaie a basamento e di potenza, i pannelli solari, la commercializzazione di pompe di calore e di condizionatori.

Se si “brucia” una scheda è inutile chiedere ad aziende liguri, queste faranno di tutto per vendere un loro prodotto sostanzialmente dicendo che la tale caldaia non è più in produzione, falso !

Comprate italiano” era lo slogan di qualche decennio fa che è rimasto a tutt’oggi; noi aggiungiamo comprate italiano ma la compera italiana non è sempre suffragata da un prodotto sicuro e duraturo nel tempo. Sono poche le aziende che hanno queste caratteristiche e le imprese di manutenzione il più delle volte causano danni che per ripararli chiedono all’utente un ulteriore esborso faraonico che non è all’altezza del prodotto iniziale.

A settembre dello scorso anno, durante un temporale, si sono scaricati al suolo [l’hanno detto pure i quotidiani] circa tremila fulmini. Uno di questi ha colpito la scheda di funzionamento, bruciandola, della nostra caldaia “Beretta”. Chiesto l’intervento di un centro assistenza tecnica caldaie di Finale Ligure che ha mandato un tecnico il quale ha sostituito due “pezzi”, per la modica somma di  trecento euro, ma niente ha potuto contro la bruciatura della scheda.

“Occorre cambiare caldaia” è stato il responso”.

Su internet leggiamo: “Assistenza tecnica autorizzata Beretta anticipa i grandi cambiamenti in corso con un’offerta completa, innovativa e volta a soddisfare ogni esigenza e necessità impiantistica nell’ambito del riscaldamento residenziale, puntando da sempre all’eccellenza tecnologica, alla qualità, al comfort e al risparmio energetico. Sul mercato dagli anni Cinquanta, Beretta oggi come in origine ha mantenuto immutati i propri valori cardine: competenza, qualità, innovazione, affidabilità, elevate performance e bassi consumi, prestando particolare attenzione ai servizi offerti. Di fronte alle nuove esigenze espresse dal mercato, sempre più attento alla riduzione dei consumi e delle emissioni, l’azienda ha ampliato l’offerta di prodotti e servizi, tanto nelle tecnologie tradizionali quanto nelle energie rinnovabili sempre più in una logica di sistema per associare, in maniera virtuosa, più fonti di energia, al fine di garantire il massimo comfort con il minimo dei consumi”.

Ciò che viene detto è vero ma data la recente esperienza possiamo affermare che quanto scritto potrebbe trattarsi in parte di ‘bufale’. Quali sono i costi da sostenere per sostituire una caldaia. L’acquisto di una caldaia nuova può essere stressante soprattutto in caso di emergenza. Bisogna scegliere tra diversi tipi di caldaie, come le caldaie combinate, le caldaie tradizionali e gli impianti caldaia e poi ci sono tante informazioni confuse sui costi… non c’è da meravigliarsi se così tante persone rimandano la sostituzione della caldaia fino a quando non diventa indifferibile.

Ci rivolgemmo alla “clinica Della Caldaia di Giacomo Marco” – la clinica nasce dall’esperienza acquisita nel settore termoidraulico e impiantistico; si occupa della manutenzione e del buon funzionamento degli impianti termici. La caldaia, secondo la normativa vigente, va revisionata al 4° anno successivo all’installazione e poi ogni 2 anni. La revisione, detta anche bollino blu, consiste nell’analisi dei fumi di scarico e nella trasmissione del rapporto di misura alle autorità competenti. Hanno sostituito e revisionato tutte le schede della  caldaia, rivisto tutta la caldaia come fosse nuova e a lavoro ultimato [due ore] il responsabile Giacomo Marco, ci ha lasciato con la frase: ”se qualcuno vuole toccare la caldaia, dategli una botta in testa. Il lavoro fatto dura cinque anni”

E i costi, comprensivi della trasferta, circa seicento euro, circa  due terzi di quanto elargito dall’assicurazione. Se ci fosse da eseguire una revisione questa verrà data alla clinica della Caldaia di Torino.

In Liguria, provincia di Savona le imprese durano poco. Essendo una provincia la cui attività principale è il turismo anche le attività sono legate ad esso, quindi salgono i prezzi degli hotel, delle pensioni, dei bar, ect , e salgono i prezzi del commercio. I titolari dei negozi si trovano a lungo andare in difficoltà ed alla lunga chiudono; se poi sono “stranieri” ovvero non locali, sono costretti a cedere la loro attività.

“Comprate italiano”, venite in Liguria e siete sicuri di essere “spennati” ma non dalla clinica della Caldaia di Torino.

Alesben B.

 


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Alesben B

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