Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Pietra Ligure. Depuratore e depurazione. La curiosa ‘soddisfazione dei sindaci’


La gestione e la “malagestione” dei finanziamenti pubblici: chi ci rimette sono sempre solo i cittadini, chiamati a pagare per bollette dell’acqua ingiuste e rincarate, senza avere in cambio quello per cui pagano: un depuratore e la depurazione delle acque.

GRUPPO CONSILIARE

INDIPENDENTE

Consigliere Mario Carrara

Riassumiamo circa la situazione della depurazione a Pietra Ligure e Valmaremola: a fine Gennaio 2024, il collettore che dovrebbe collegare gli impianti fognari di Pietra Ligure e della Valmaremola al depuratore di Borghetto S.Spirito non c’è ancora perché NON è stato mai realizzato. Solo la parte di Pietra Ligure compresa tra la linea: rio Ranzi/svincolo autostradale con il confine di Loano vi è collegata direttamente. Tutto il resto del territorio pietrese e la Valmaremola non lo sono.

Perciò, il 70% di tutto il territorio del Comune di Pietra Ligure ed il 100% della Valmaremola NON hanno una depurazione completa, di carattere “biologico”, dei liquami. Subiscono solo la “stacciatura” nel vecchio impianto di Pietra Ligure che consisterebbe, in pratica, nel triturarli, lavarli e compattarli, lasciando però intatta la loro composizione biologica, con tutto il proprio carico inquinante.

Stando a quello che ha scritto la Presidente di Servizi Ambientali, Balbo, quegli stessi reflui “andrebbero già oggi” verso il depuratore di Borghetto; solo che, per la limitata capacità della vetusta tubazione che, dal confine di Pietra Ligure attraversa tutto il territorio loanese, quando ci sono rilevanti quantità di reflui, essi non riuscendosi ad “incanalare”, sfogano il loro percorso riversandosi direttamente in mare.

Non si sa in che “percentuale” un fatto del genere avvenga, né con che frequenza.

Si ha, tuttavia, ben ragione di dubitare che quanto scritto dalla Presidente Balbo NON corrisponda a verità.

Perché, se ciò fosse vero ed i liquami si riversassero in mare in misura “minima”, non ci sarebbe stato bisogno, già, nel 2008 di accendere un mutuo di ben 22,5 milioni di eurofinalizzato alla realizzazione dell’impianto di depurazione e delle opere connesse nei Comuni da Ceriale fino a Borgio Verezzi (risp. di Servizi Ambientali a mia interrogazione del 3/7/2023).

Che, a maggior ragione, ciò sembri proprio NON VERO è dato dal fatto che lo stesso depuratore di Borghetto, per le sue dimensioni e capacità, tutta la massa dei reflui NON potrebbe neanche smaltirla. Infatti, se si va a vederne le caratteristiche su Internet, si vedrà che esso può depurarne i liquami fino a 103.000 persone ed è dato in aumento della sua potenzialità, presumiamo coi lavori che devono essere fatti, fino a 140.000 ; cosa che, specialmente nei mesi estivi viene superata pressoché sempre e costantemente. Basti pensare che, solo per parlare di località come Borgio, Pietra, Loano e Borghetto coi loro entroterra, da sole, nei “picchi” di afflusso turistico, superano le 200.000 persone..!

Che, tuttavia, ci sia la consapevolezza generale e diffusa della indispensabilità di un nuovo canale di collegamento tra i negletti territori di Pietra e Valmaremola col depuratore, è dato dal fatto delle numerose prese di posizione, in tutti questi anni, di tutte le Amministrazioni comunali che hanno “reclamato”, almeno a parole,la necessità e l’urgenza della realizzazione di quest’opera fondamentale.

Poiché le società gerenti i servizi idrici continuavano a “tergiversare”, nel 2021 i Sindaci di Pietra, Borgio e Valmaremola, assunsero una posizione apparentemente “dirompente”: Mai più alle riunioni senza chiarezza sul collettamento del depuratore“.


Infatti, di quell’unico mutuo acceso nel 2008 con la Banca Nazionale del lavoro per 22,5 milioni di euro e che avrebbe dovuto garantire la risorsa finanziaria per fare il collettamento, per quest’ultima stessa finalità, invece, a quanto pare,non rimaneva niente; tant’è vero che non fu mai né redatto un progetto esecutivo dei lavori, né, men che meno, un cronoprogramma dei lavori stessi, non sussistendo un progetto. Se ne deve dedurre che quell’ingente somma del mutuo fu adoperata integralmente perfar altro“, ma non tutto quello per cui era stata concessa, vedi, appunto, il collettamento tra Pietra e il depuratore.

Il sacro furore dei Sindaci si stemperò, però, successivamente quando il 29 Aprile 2021, fu concordato e stipulato un Protocollo d’intesatra loro e le società idriche, per cui, accertato che il costo della realizzazione del collettamento era di 5 milioni di euro, così valutato, stabilito e comunicato proprio dalla stessa Servizi Ambientali ai Sindaci, se ne individuava il “modo” per reperirne la risorsa finanziaria, accendendo un nuovo mutuo di 1,5 milioni di euro, cui sarebbero stati sommati 3,5 milioni di euro (1,5 + 3,5 = 5 mln) tratti dallaumento delle tariffe idriche per il 53% delle stesse.

Con ciò, confermando indirettamente che del mutuo originario di €.22,5 milioni non rimaneva più nulla per fare l’opera.

IL nuovo finanziamento sarebbe stato di nuovo pagato dai cittadini: indirettamente col mutuo, direttamente con le nuove tariffe aumentate nelle bollette.

I Sindaci approvarono nel “Protocollo d’intesa” questo “modus procedendi” ed il loro sacro furore si tramutò in “soddisfazione per i risultati raggiunti”, così li definì e parlò, anche a nome degli altri il Sindaco Luigi De Vincenzi:


Come andò, poi, lo sappiamo. Finì con quella che sembra una nuova “turlupinatura”: la Servizi Ambientali il mutuo di €.1,5 milioni NON lo accese, ma provvide SUBITO ad aumentare del 53% le tariffe nelle bollette; ma NON, come sarebbe stato logico, per creare una “base” finanziaria per fare il collegamento col depuratore, com’era stato stipulato che quell’aumento medesimo sarebbe servito, ma per sue ragioni “contabili” di aumenti dei costi di gestione in genere. E basta.

De Vincenzi e gli altri Sindaci, che espresserosoddisfazioneper i “risultati raggiunti” NON si opposero, né impugnarono, né protestarono per quell’operazione di aumento indiscriminato delle tariffe che pesava ed angariava i loro cittadini e che era stata concordata e stipulata proprio con loro, i Sindaci, ma per fare “ben altro”, cioè il collettamento col depuratore, che non, invece, aumentare, ancora una volta, in modo surrettizio, le tariffe.

E che in tutta questa squallida vicenda che grava e pesa sui cittadini che pagano per una depurazione che non viene fatta e che NON dovrebbero pagarla, e, per di più, ora pagano anche tariffe maggiorate del 53%, ci sono anche altre “cose straneo incongruenti. Un esempio?

I sindaci dicono: Luigi De Vincenzi, dichiarazione testuale alla riunione del 29/4/21 sul “Protocollo d’intesa”: “… i Comuni di Pietra Ligure, Borgio Verezzi. Giustenice, Magliolo e Tovo S.Giacomo, che sono da anni soci di Servizi Ambientali (che attualmente ne depura solo i reflui di circa il 30% di Pietra Ligure ….) e che, pur avendo già versato nel tempo alla società circa 11,5 milioni di euro sopportandone anche i debiti nei propri confronti, lamentano che ancora non siano partiti i lavori per il collettamento …..”

Quindi, De Vincenzi afferma che i Comuni avrebbero già pagato €.11,5 milioni, più ne avrebbero sopportato anche i debiti! Parole chiare!
IL Sindaco Mauro Boetto di Giustenice, si spinge ancora più in là e parla, addirittura, di “circa 12 milioni di euro”,soldi versati dai Comuni, quindi dai cittadini, ma che sono stati usati per altro“. (dich.ne 18/5/23).

Parole altrettanto chiare e.. gravi.

Tuttavia, la Presidente di “Servizi Ambientali”, Balbo, rispondendo con una sua nota scritta e firmata ad una mia interrogazione, presentata proprio per avere delucidazioni in merito, scrive: “Non risultano somme versate dai Comuni del circondario pietrese in favore della Società per far fronte a oneri di mutui destinati alla realizzazione del collegamento del relativo comprensorio con il depuratore di Borghetto S.Spirito. L’adesione del Comune di Pietra Ligure al capitale sociale di Servizi Ambientali SpA comportò il versamento del valore nominale del pacchetto azionario deliberato in acquisto pari al 0,928% ….. ….. per un investimento TOTALE di €. 149.506.

NON RISULTANO ESSERE STATI PAGATI DEBITI DELLA SOCIETÀ DA PARTE DEL COMUNE, NÉ ESSERE STATI EFFETTUATI RIPIANAMENTI DEL CAPITALE SOCIALE”. (Risp.scritta del 17/8/2023)

Parole, anzi, “scritti” chiari ed altrettanto “gravi”.

Delle due, l’una: qui c’è qualcuno che racconta delle bugie! E, quindi, è un bugiardo. Sono De Vincenzi e colleghi per fare dello sciaratto coi titoli sui giornali, facendo la voce grossa con delle “cifre sparate” per farsi solo “propaganda”? O è la Presidente di Servizi Ambientali che ha avuto l’avventatezza di mettere per iscritto una cosa che, confrontata colle dichiarazioni dei Sindaci, sembrerebbe straordinariamente falsa?

E perché nessuna delle due parti, che sostengono cose clamorosamente opposte, smentisce e sbugiarda l’altra, se ne hanno gli elementi, visto che si parla della gestione o della malagestione di TANTI SOLDI PUBBLICI, dei cittadini?

Sì, i cittadini! Sono nel mezzo: solo a pagare per servizi NON resi, angariati da tariffe maggiorate, NON tutelati da chi dovrebbe tutelarli, cioè i loro Sindaci che stanno zitti e non fanno niente per opporsi alle prepotenze e non fanno niente, nel senso di prendere posizioni nette e giudiziarie nei confronti delle società che prendono impegni giuridici e poi sono inadempienti. Finora hanno fatto solo “sciaratto” per far polveroni di propaganda. E basta. Atti concreti, giudiziari, e concludenti NESSUNO. Ora, per di più, vista la risposta della Presidente Balbo, passano anche per politici che hanno straparlato,sparando delle cifre enormi ed impressionanti.

I cittadini possono solo difendersi da soli. E lo potranno fare tramite le iniziative che metteremo in campo prossimamente per recuperare tutti i soldi che essi hanno pagato, in questi ultimi dieci anni, per bollette ingiuste ed inique, quando non avrebbero dovuto farlo.

Mario Carrara, consigliere di opposizione.

25/1/2024

 


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Carrara

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