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Savona, nuovo bocciodromo di via Famagosta. Il presidente del Consiglio comunale Lirosi: ‘Come si battono lentocrazia e lacci grazie all’assessore Rossello. I meriti di Gugliotta’


Savona sta per arricchirsi di un nuovo impianto sportivo. Notevole impresa, davvero soddisfacente. 2/La giunta comunale approva il ‘patto dei sindaci’ per il clima: entro 2 anni un piano per mitigazione adattamento ed energia sicura.

di Francesco Lirosi*

Francesco Lirosi presidente del Consiglio comunale di Savona e ex assessore comunale

Tengo peraltro a precisare che io non ho alcun merito nella vicenda. In Comune ho un ruolo non condivisibile con i lavori della Giunta e, peraltro, in ABS nessuno ha inteso coinvolgermi. Ripeto, nessun mio merito.

Sono da considerare 3 fattori. 1) il Presidente dell’ABS Gugliotta, che dedica tutto il suo tempo libero alla bocciofila e la cura come una creatura. Ha una grande passione, si è dato da fare presso la FIB e, grandissimo merito, è riuscito a parlare con Giovanni Toti ed a far dare un contributo di circa 250.000 euro al Comune di Savona. Senza di quelli (poi integrati dal Comune) non ci sarebbe stata alcuna possibilità. Un merito indelebile e tutti dobbiamo essergli grati. 2) l’Assessore Francesco Rossello. Personalmente, nonostante la mia esperienza ormai quasi venticinquennale, non riuscivo a capire i ritardi dell’iter procedurale. I soldi erano disponibili, il Comune era consenziente e doveva trasformare il progetto fornito dalla Federazione Bocce da definitivo a esecutivo, ma la situazione era bloccata. Conseguentemente, ho chiesto di partecipare ad una riunione tra Comune, ditta incaricata della trasformazione e ABS: l’inghippo era dato dal fatto che il progetto era si e no un preliminare, e di definitivo non aveva nulla. La trasformazione aveva portato ritardi e il progetto esecutivo, fuori linea dai soldi disponibili e dai bisogni dell’ABS, era via via aumentato sino ad euro 900.000, totalmente fuori portata delle possibilità pubbliche.

Qui è salito in cattedra l’Assessore che ha preso in mano la situazione, l’ha rivoltata come un calzino, ha invertito l’iter procedurale rivolgendosi direttamente ad una ditta del settore ed ha trovato il manufatto appropriato ed in linea con le possibilità economiche e con i bisogni dell’ABS. Una azione eccellente. 3) ma nonostante ciò, un terzo elemento è stato determinante. Ricordando che il contributo ottenuto si basava sul fondo strategico e non su una delibera di Giunta regionale, e che quindi il termine di utilizzo era solo di 18 mesi, c’é stato un colpo di fortuna incredibile, di quelli che capitano una volta sola nella vita.

Mi spiego: tutti sappiamo che cosa è il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), imperdibile, e irripetibile, occasione per l’Italia. Il PNRR sconta due difetti sostanziali: A) i piccoli comuni, con pochi dipendenti e pochi soldi, non hanno potuto interessarsi che a pochi bandi; B) tutti gli altri patiscono le scadenze e tutti i giorni leggiamo di richieste del Governo italiano di proroghe, di riscrizione dei piani e di diverse possibilità di iter burocratici.

Lo stesso Governo ha dunque emesso il Dlgs 36/2023 che si intitola: “Affidamento diretto dei LLPP”. Una rivoluzione, un cambiamento epocale. Il Dlgs in questione è stato emesso il 1/2/23, è entrato in vigore il 1/4/23 ed è applicabile dal 1/7/23. Mentre prima tra bando, gara, proclamazione del Vincitore Provvisorio, iter per arrivare alla proclamazione del Vincitore Definitivo Certificato, Stand Still, assegnazione dei lavori e cantierizzazione ci volevano generalmente dagli 8 ai 10 mesi, con la nuova procedura bastano circa 30 giorni.

L’assessore Francesco Rossello 

Infatti, per i lavori sino a 140.000 euro la stazione appaltante interpella una sola ditta e, dopo controllo delle sue potenzialità, le assegna i lavori e per i lavori da 140.000 a 400.000 (come il nostro) si interpellano 5 ditte, gli si fa fare quella che in gergo si chiama garetta e si assegnano i lavori ad una di esse. L’Assessore Rossello, per primo nella PA savonese lo ha applicato e ha portato a termine l’iter in tempo utile.

Notevole davvero, anche ricordando che dopo un lungo mio lavoro in qualità di Assessore ai LLPP, nella primavera del 2016 avevo ricevuto formale dichiarazione dalla Regione Liguria della delibera di Giunta regionale di attribuzione di euro 100.000 finalizzati “alla copertura dei campi sportivi di via Famagosta in Savona”. Ma appena 3 mesi dopo, a seguito elezioni, era subentrato altra Giunta, di diversa tendenza politica. Questa, senza fare alcunchè, si era trovata a disposizione 100.000 euro, poi aveva usufruito di un emendamento di legge regionale, e conseguentemente i due consueti anni di tempo erano divenuti 3 e infine, stante uno strano ritardo burocratico della Regione, si erano aggiunti altri 6 mesi. In sostanza, 42 mesi per concludere ogni iter e poter utilizzare i denari. Ma nulla era stato concluso e i 100.000 erano andati perduti. Una bella differenza con l’Assessore Rossello che ripeto, in circa 30 giorni ha risolto una situazione ormai quasi persa.

In sostanza: un grazie a Gugliotta, un enorme riconoscimento di merito all’Assessore Rossello e una presa d’atto di un grande colpo di fortuna che, tutto sommato, ha sanato una situazione che si trascinava da troppo tempo.

Dunque, se non sorgeranno imprevisti, è lecito sperare che nell’inverno 2024/25 i soci dell’ABS potranno usufruire del nuovo impianto.

Savona, Dicembre 2023

*Francesco Lirosi

(Presidente Consiglio Comunale)

2/SAVONA, LA GIUNTA DICE SI’ AL PATTO DEI SINDACI

PER IL CLIMA: ENTRO 2 ANNI UN PIANO PER MITIGAZIONE

ADATTAMENTO ED ENERGIA SICURA

Il documento ora passa al vaglio del Consiglio Comunale. L’assessore Rossello: “Non c’è più tempo, bisogna essere ambiziosi”.

Comunicato stampa -Savona, 14 dicembre 2023 – Questa mattina la giunta ha approvato un documento da sottoporre al vaglio del Consiglio Comunale che contiene la proposta di adesione formale al “Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia” che impegna le città europee aderenti a ridurre le proprie emissioni di CO2.

“La nostra amministrazione – dice l’Assessore alla Transizione Energetica, Francesco Rossello – dà la massima priorità al tema dei cambiamenti climatici e della conseguente necessità di ridurre le emissioni in atmosfera, di aumentare la produzione di energie rinnovabili e, più in generale, di cambiare l’approccio culturale intervenendo sulle abitudini e sui comportamenti dei cittadini, per questo crediamo molto in questa iniziativa che vogliamo affrontare con la massima serietà e con l’obiettivo di ottenere risultati importanti, anche perché non c’è più tempo, dunque bisogna porsi traguardi ambiziosi”.

La filosofia del Patto dei sindaci (lanciato dalla Commissione Europea nel 2014), infatti, è quella di impegnare i firmatari a perseguire i seguenti obiettivi:MITIGAZIONE: accelerare il processo di decarbonizzazione dei territori contribuendo a mantenere il riscaldamento globale medio al di sotto di 1,5 °C
ADATTAMENTO: rafforzare la capacità di adattamento agli inevitabili effetti dei cambiamenti climatici
ENERGIA SICURA, SOSTENIBILE E ALLA PORTATA DI TUTTI: aumentare l’efficienza energetica e l’uso delle energie rinnovabili garantendo così l’accesso universale a servizi energetici sicuri, sostenibili e accessibili a tutti.

Il Piano per raggiungere questi obiettivi (che è denominato SECAP), molto attuali all’indomani dell’accordo internazionale alla COP28 sull’abbandono entro il 2050 dei combustibili fossili dovrà essere redatto entro due anni dal voto del Consiglio Comunale. A redigerlo sarà la società IRE alla quale il Comune ha già dato l’incarico e inizierà il lavoro preliminare di monitoraggio non appena il Consiglio Comunale si sarà espresso.

“Il clima – conclude Rossello – non ha nazionalità né confini, quindi è evidente che se non ci sono direttive globali che individuino azioni per una decisa riduzione delle emissioni un Comune può fare ben poco da solo. Per questo l’ennesima mediazione al ribasso dell’ultima COP28 non è certo incoraggiante. Uno dei primi atti della nostra Amministrazione è stato quello di provare ad aderire al Bando europeo che individuava le città che accettavano la sfida di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. E’ ovvio che sarebbe stato un obiettivo molto ambizioso, ma è ciò al quale ogni comunità, in base alle proprie possibilità, deve tendere, anche seguendo l’esempio delle nuove generazioni che da questo punto di vista hanno molto da insegnare a chi oggi ha compiti di governo”.


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