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Loano: ‘La mistica dello sguardo’ con don Emanuele Caccia. 2/Non solo cerimonie e manifestazioni, si parli anche di povertà


La mistica dello sguardo. Una conferenza dedicata alle simbologie paleocristiane e alle visioni contemporanee sabato 16 dicembre a Loano. 2/Si parla e si legge sui media e social locali davvero poco della povertà nella opulenta Loano. Ma anche del problema casa e sfratti.

E quanti sono i giovani studenti che rinunciano alla annuale gita scolastica perchè la famiglia non puo ‘permetterselo. Per le scuole superiori, a quanto pare, su classi da 20- 22 fanno la gita (in molti casi all’estero e per 3 giorni) meno di 10 alunni. Utile precisare che non si tratta soltanto di loanesi, ma del comprensorio e oltre. Disuguaglianze sociali tutt’altro che educative per i giovani ‘penalizzati’. Eppure si continua nella ‘tradizione’ della gita scolastica ‘fuori città’. Chissà quanti conoscono davvero il nostro entroterra, a partire dall’incantevole percorso verso il monte Carmo, la sua storia, quella di Castagnabanca. Un tema molto caro al mitico compianto loanese Cencin. Peraltro inascoltato almeno per la maggioranza della gioventù in età scolastica e per i dirigenti scolastici, gli insegnanti, i rappresentanti dei genitori.

COMUNICATO STAMPA – Sabato 16 dicembre alle 15.00 nella Sala Consiliare di Palazzo Doria, a Loano, la conferenza “La mistica dello sguardo – dalle simbologie paleocristiane alle visioni contemporanee” che vedrà come relatore don Emanuele Caccia, referente artistico di Formae Lucis. L’iniziativa nasce infatti da una collaborazione tra Unitre Loano e FormaeLucis, progetto di valorizzazione dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Albenga-Imperia.

«Opportunità come questa – sono le parole di Castore Sirimarco, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi – fanno comprendere come Formae Lucis sia una campagna non solo di promozione del patrimonio artistico della Diocesi, ma anche di vera e propria formazione attraverso il patrimonio artistico diocesano per finalità di carattere pastorale».

La conferenza di sabato 16 dicembre approfondirà il modo in cui, nei venti secoli dell’era cristiana, la rappresentazione dell’esperienza mistica biblica e della visione del Soprannaturale ha aperto la via a diverse ed affascinanti soluzioni creative. Importanti storici dell’arte e dell’estetica hanno riconosciuto quanto questo soggetto sia di speciale importanza per comprendere lo spirito di un autore o addirittura di un intero periodo artistico.  Si ripercorreranno dunque alcune tappe di questo affascinate viaggio per scoprire quanto altamente interessanti, imprevedibili e originali siano state le soluzioni escogitate dagli artisti sul tema dell’uomo che si trova di fronte all’irruzione del Divino. Ingresso libero e gratuito.

2/LA FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE-

DAL SITO FACEBOOK DEL SINDACO LETTIERI – “L’8 dicembre, l’Immacolata Concezione a Loano – Una tradizione a cui i loanesi sono particolarmente legati. È la festa patronale della Parrocchia S. Maria Immacolata – Cappuccini Loano. Insieme all’assessore Enrica Rocca e il consigliere Monica Caccia abbiamo partecipato alla messa officiata dal nunzio apostolico del Burundie vescovo di vicoequense mons. Dieudonné Datonou. Al termine della messa la tradizionale foto con i musici dell’Associazione Musicale “S M I” e i sacerdoti della parrocchia.Grazie per l’accoglienza e per l’impegno quotidiano dei nostri frati cappuccini a favore della nostra comunità”.

C’è da aggiungere che la Parrocchia dell’Immacolata dalla sua istituzione (come non ricordare l’impegno e le iniziative benemerite di padre Ugolino che pubblicava pure un utile notiziario cartaceo con la collaborazione di loanesi e dei giornalisti Luciano Corrado e Luciano Lazzari) ha sempre svolto un ruolo pastorale e sociale ammirevole. Non solo come sede della banda cittadina e di iniziative ricreative- educative per giovani, si pensi alle attività sportive (a cui c’è da aggiungere le sagre e il parcheggio centrale), ma anche in aiuto dei bisognosi, dei poveri. E di povertà, purtroppo, a Loano si parla davvero poco. Una parola scomparsa dai media e dai social, ad iniziare proprio da chi ha ruoli istituzionali. Da qui l’importanza di una maggiore sensibilizzazione e concretezza verso i meno abbienti, ma anche le famiglie che hanno difficoltà a trovare casa ed affitti sostenibili. Molte giovani coppie costrette ad emigrare verso l’entroterra. L’importanza di attuare una politica sociale della casa come bene primario. Come sono importanti in una città i momenti di aggregazione e non di puro esibizionismo occasionale.

3/E ORA ANCHE IL TOUR DELLA FOCACCIA

L’ALIMENTO PIU’ ACQUISTATO E POPOLARE DA RESIDENTI E TURISTI

Post del sindaco -“A Loano il Tour della Focaccia – “Original Fugàssa Tour” di Due Zaini e Un Camallo. Un percorso di degustazione della focaccia per le nostre vie.
Le panetterie aderenti saranno riconoscibili dalla vetrofania “Original Fugàssa Tour” e dal 16 dicembre sarà disponibile la mappa presso il Villaggio Magie di Natale ! Divertiti a scoprire con noi il buono della Liguria, partendo da Loano!….Il fugassa tour si può percorrerlo quando si vuole

COMMENTI – Paolo Mel: Come acquistare la focaccia in un panificio: Esistono misure ben precise per individuare la quantità di focaccia da comprare dal fornaio, oltre al peso. Ecco quali:

Sleppa (o slerfa) (corrispondente a 1/8 di leccarda, che equivale a 150~200 g.)
Strisce (misura equivalente circa a 40~60 g.) Le strisce di focaccia vengono disposte su un cabaret di cartone (o polistirolo) in occasione di piccoli rinfreschi mattutini sul luogo di lavoro.
Quadretti (bocconi quadrati con lato di 6~8 cm utilizzati in alternativa alle strisce)
Ruota (in molti forni dell’entroterra savonese i testi di cottura erano e sono circolari di circa 30~40cm di diametro, pertanto all’acquisto si può richiedere una ruota di focaccia o mezza ruota o un quartino o altra frazione). Queste sono le unità di misura in vigore in tutto il territorio della Liguria, ma la più importante e utilizzata è la “Slerfa”patrimonio dell’umanità.
Maria Teresa Valenzano: Che bella iniziativa…premia una categoria quella dei panificatori…veri artisti che con la farina creano specialità che trasformano la focaccia in veri capolavori per ogni gusto ed esigenza…Complimenti a tutti…in primis al Sindaco!

Valentina De Francesco: La focaccia è festa,tradizione… La focaccia post veglia del 2 luglio. La focaccia del mattino quando tutti dormono e tu ti svegli e vai a comprare la focaccia per tutti,ma uno stropeletto te lo mangi su una panchina davanti al mare e pensi a quelli che andavano a comprarla prima di andare a salpare il palamiti.. La focaccia pucciata nel bulacchetto di caffè latte è patrimonio dell’umanità. Non chiamatela pizza bianca perché per noi è una coltellata vera nel cuoricino!

La focaccia è una cosa seria! Non si sceglie a brutto,nel momento in cui sei davanti al banco ci sono due fattori importantissimi! Gli occhi sopra e la teletta sotto il rumore del dorso del coltello e in quel momento saprai le sensazioni che ti darà mangiare quello stropeletto o slerfa a seconda delle necessità! Si la focaccia è una cosa molto seria.
Massimo Dellisola  a Valentina De Francesco: E che ne dici di una sferla tagliata in due con dentro due filetti di aggiughe delle nostre sotto sale con uno spicchietto d’aglio tagliato finemente…e accompagnato con un gotto di buon bianco..io quando vado per i bricchi questa è la mia colazione…

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