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Liguria e Basso Piemonte

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Pietra Ligure lode alla cementificazione? ‘Luigi resta, ricandidati, cemento e palazzi’. Ecco dove. E resta ignoto il futuro immobiliare degli ex cantieri navali. Gli annunci del presidente Toti


Proseguono le cementificazioni di costruzioni e le ricostruzioni di volumi a Pietra Ligure.

Polo di Centrodestra per Pietra – Lista Civica dei Pietresi

Gruppo Consiliare “Centrodestra”

Consigliere Mario Carrara

A PIETRA LIGURE: CEMENTO RESTA, RESTA, RESTA

Proseguono le cementificazioni di costruzioni e le ricostruzioni di volumi a Pietra Ligure.

Per la maggior parte dei casi si tratta di grosse volumetrie di cemento, quasi mai di piccoli interventi. Specialmente quando si tratta di demolizioni e ricostruzioni, queste ultime, approfittando della possibilità offerta dalla normativa di un ampliamento volumetrico fino al 35% del “piano casa”, vedono una vera “trasformazione” degli edifici che “si gonfiano…” sia in altezza che in larghezza, cambiando completamente sia la loro fisionomia originaria che quella dei luoghi e del paesaggio, che, a cose fatte, non è più quello di prima.

È il caso sotto gli occhi di tutti la trasformazione che sta subendo via Torino, nel levante di Pietra Ligure, un tempo ridente strada fatta di alberghi e palazzine private, con grandi alberature e verde, che ora si accinge ad assomigliare sempre più a Manhattan o all’edilizia di Borghetto.

L’ultimo caso, sempre approfittando dell’opportunità della legge del “piano casa”, sta vedendo la demolizione di volumi esistenti (una casetta ed un locale adibito ad uffici), trasferiti e ricomposti, nonché incrementati nel volume, che comporteranno l’edificazione di un nuovo palazzo.

L’impatto è notevole sotto il profilo del “cambio” del nuovo carico insediativo previsto, cioè dei nuovi appartamenti previsti rispetto a quelli precedenti: si passa, infatti, da 3 appartamenti a ben 14!!! Come incremento, sia degli appartamenti che degli abitanti non è poco, perché, posta una media di tre componenti per nucleo familiare (chi più numeroso, chi meno…), si passa da 9 persone a 42..!

Considerando che per la maggior parte (immaginati i presumibili prezzi) si tratterà di seconde case, si pone il problema solito ed annoso, della inesorabile trasformazione (se quest’andazzo continua e non viene fermato) della nostra cittadina destinata sempre di più a diventare un luogo più simile ad un formicaio o ad un alveare invivibili, d’estate ed in certi giorni dell’anno, nonché, all’opposto, ad un desolato mortorio per la sua maggior parte dei mesi. Per di più oberata da palazzoni di cemento in ogni dove; in quest’ultimo caso, infatti, si passa da una cubatura di mc. 1102,52 + mc. 521,9 di volumi “staccati”, a ben mc. 2188,57 di volume finale complessivo. “Non male…” No?


Leggiamo che tra gli insigni tecnici progettisti e responsabili dell’opera, in qualità di progettista dei cementi armati, c’è il nome del figlio del Sindaco di Pietra Ligure, Luigi, l’ing. Daniele De Vincenzi. Ottimo professionista che, nonostante un’età ancor relativamente giovane, è richiesto nella maggior parte delle progettazioni più importanti in corso a Pietra Ligure da costruttori ed immobiliaristi; ovviamente per le sue indubbie doti e capacità professionali. A quanto pare la compiutezza con cui redige i suoi elaborati progettuali è garanzia della loro approvazione.

Ma per via Torino le “operazioni edilizie“, chiamiamole così, non finiscono lì, perché ne è in corso anche un’altra; riguarda l’hotel Minerva; in questo caso, senza l’invocazione del “piano casa”, ma applicandosi una ordinaria “ricomposizione” edilizia: si demoliscono e si accorpano volumi per dare origine ad un nuovo palazzo (ma in questo caso, con una lieve diminuzione del volume finale rispetto all’insieme dei volumi precedenti). Quest’ultimo non sarà destinato esclusivamente ad albergo, come il precedente, ma, grosso modo, sarà per metà albergo e per metà appartamenti di edilizia normale. La dimensione finale sarà di mc.10.488,4 (tanto per capirci, il Royal è circa 12.400 mc).

L’altra “cosuccia” in ballo, o meglio “di nuovo in ballo“, o meglio ancora: “di nuovo, inspiegabilmente, in ballo” è l’area degli ex cantieri navali del fronte mare del centro città.

Perché “inspiegabilmente” di nuovo in ballo? Per la semplice ragione che la società titolare dell’attuale progetto, la soc. “Pietra Ligure SRL” ha già da tempo concluso tutto l’iter urbanistico prescritto con l’approvazione del SUA, cioè lo strumento urbanistico attuativo e della relativa convenzione, ottenendo il provvedimento finale autorizzatorio sotto il profilo urbanistico. In poche parole: se domattina volesse, potrebbe già presentare i progetti esecutivi dei nuovi edifici (un’altra cosa sono i lavori di bonifica generale dell’area). Invece, in quest’ultimo frattempo, sono accaduti eventi che han fatto “drizzare le antenne”.

Il Presidente della Liguria TOTI, in occasione del suo discorso di inaugurazione della passeggiata di Levante, l’8 Giugno 2023, ha dichiarato che due sono le questioni rilevanti che riguardano il territorio di Pietra Ligure: una, l’ospedale Santa Corona; l’altra, l’area degli ex cantieri navali. In particolare, per quest’ultima, ha dichiarato, testualmente: “Sui cantieri stiamo lavorando con il sindaco – ha specificato Toti – c’è un progetto importante di riqualificazione con alberghi, posti barca, campi sportivi. Saremo in Regione già nelle prossime settimane per analizzare il progetto definitivo, dopodiché mi auguro di vederlo realizzato già nelle prossime stagioni come un grande luogo di ricchezza, occupazione e lavoro per questo territorio“.

Domanda di non poco conto: siccome la Regione ha competenze per questi affari quando si tratta di materia urbanistica, cioè si devono approvare i relativi piani, appunto, urbanistici e qui, come abbiamo visto prima, invece, i piani urbanistici, il loro “iter”, le loro procedure autorizzatorie son già belli che definiti e conclusi da un sacco di tempo, cosa c’entra ancora e di nuovo la Regione Liguria col progetto che riguarda l’area dei cantieri navali di Pietra Ligure..?

Se la Regione viene “di nuovo coinvolta” nella faccenda vuol dire che la questione progettuale di cosa farci nell’area del cantiere navale si è riaperta.

Come mai da indagini da noi fatte, che rientrano pienamente nei poteri di controllo delle opposizioni, presso gli uffici non c’è traccia di alcuna proposta di variante, di modifica del progetto originario agli atti? E, altra domanda: Toti dichiara: “Sui cantieri, stiamo lavorando con il Sindaco…c’è un progetto importante di riqualificazione con alberghi, posti barca, campi sportivi.” A quale progetto si riferisce? A quello già approvato che prevede alberghi, posti barca, campi sportivi.. (e strano che non menzioni anche i palazzi e i nuovi 200 appartamenti.., come se solo stesse per costruire Disneyland..), ma per il quale progetto, essendo l’iter urbanistico già concluso, la Regione non c’entra più niente..! Oppure è qualcosa di nuovo su cui Toti e De Vincenzi “…stanno già lavorando..”, come Toti stesso confida. Da indiscrezioni provenienti dalla Regione, veniamo a sapere che adesso, il 3 Ottobre, è stato promosso un incontro proprio in Regione Liguria tra i vertici regionali (Toti..? L’assessore Scaiola..?), la nuova società proprietaria titolare ed i “vertici” del Comune di Pietra Ligure che in un caso del genere dovrebbero essere rappresentati dal Sindaco, dall’assessore all’Urbanistica e da quello all’Edilizia Privata. Questione semplificata, a Pietra, in quanto Luigi De Vincenzi cumula su di sé tutte queste funzioni, avendole trattenute per sé, senza attribuirle ad alcun altro assessore; cosa che, come detto, semplifica le cose e gli consente di avere il controllo totale e di disposizione di tutta l’edilizia di Pietra
Ligure. Possibile che il Comune sia stato invitato ad una riunione della cui ragione e dei cui obiettivi è all’oscuro, su un’area strategica del suo territorio come quella, interamente affacciata sul mare? Possibile che i privati vogliano proporre varianti al progetto originario, già approvato, senza aver prima esposto le proprie intenzioni e i nuovi progetti al Comune? Possibile che venga provocata una riunione coi vertici regionali senza che il Comune abbia dato almeno un avallo di massima alle loro intenzioni? Che la cosa, tuttavia, sia in “cova” segreta da tempo è dimostrato dalle stesse dichiarazioni pubbliche di Toti del Giugno scorso riportate sopra, che ai più saranno passate inosservate, ma che dimostrano, invece, di “manovre” e trattative esistenti, da tempo, ad alto livello sull’area del cantiere e che sono così avanti da aver addirittura già coinvolto anche i vertici politici della Regione Liguria.

Manovre e trattative condotte da chi? E perché, pur essendo la nuova proprietà subentrata da tempo nella titolarità delle stesse aree, la cittadinanza non è mai stata informata di questi nuovi progetti urbanistici? Non era diritto dei cittadini sapere di cosa si stia trattando circa un’area di importanza fondamentale, che potrebbe cambiare la città? Perché il Consiglio comunale non ne è mai stato coinvolto, neanche con una semplice informativa, pur essendo l’Urbanistica una materia che rientra in pieno nelle proprie competenze?

Tanto per rinverdire la memoria, ricordiamo che il progetto del cantiere è stato approvato tramite l’applicazione del cosiddetto decreto Burlando, che prevede la permanenza di una struttura industriale nell’area medesima. Inoltre, è previsto un porto turistico. A compensazione delle ingenti spese per realizzare queste opere (al 2010, si parlava di oltre 30 milioni di euro) è prevista la realizzazione intorno ai 200 nuovi appartamenti, edificati in ben 11 nuovi palazzi di edilizia privata. Ad oggi, anno 2023, coi costi di costruzione aumentati a dismisura rispetto a 15 anni fa, quanto nuovo cemento in nuove case e palazzi è considerato necessario in compensazione delle opere pubbliche da farsi?

Approfondiremo l’argomento nelle prossime puntate.


APPENDICE all’articolo

Le regole dell’etica hanno da sempre insegnato che chi si nasconde sotto l’anonimato è un vigliacco perché non ha il coraggio della responsabilità delle proprie azioni e che, chi agisce coprendosi con l’anonimato persegue sempre disegni loschi e torbidi; addirittura, gli autori anonimi, spesso, sono proprio le stesse persone che dalle azioni, appunto, “anonime“, in apparenza fatte da altri, traggono interessi, convenienze, notorietà e vantaggi.

Ora, a Pietra Ligure, da circa 4 anni, di nuovo, compaiono manifesti a colori, che esortano una persona fantomatica prima a “tornare“, poi a “ringraziarla di essere tornata” ed ora a “restare“. Poiché sono manifesti sempre rigorosamente “anonimi”, in calce agli stessi, non compare il nome di chi li abbia commissionati; cosa, invece, obbligatoria nei manifesti politici ed elettorali.

Nell’ultimo evento si esorta un fantomatico “Luigi” a restare.

Ci chiediamo: a restare “dove“?
..a casa..? O in qualche altro posto?

A Pietra Ligure circola la voce che l’esortazione (o l’autoesortazione) anonima sia rivolta ad un politico locale e che essa sia frutto della preoccupazione di immobiliaristi, speculatori e grossi costruttori circa il fatto che, dopo le elezioni, la politica di espansione cementifera non si fermi e continui. Se così fosse, ma non lo sappiamo, il manifesto potrebbe essere completato così:


Mario Carrara, consigliere comunale di Pietra Ligure

5 Ottobre 2023

 


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Carrara

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