Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Lettere/La DC savonese e l’invito di Ciangherotti. 2/Tagliolo Monferrato e l’Associazione Autori al Vento. 3/Nuova segretaria del Pd e la sanità pubblica


1/La Democrazia Cristiana  accoglie l’invito del  consigliere comunale Eraldo Ciangherotti 2/L’Associazione Culturale Autori al Vento che ha sede a Tagliolo Monferrato, al confine tra Piemonte e Liguria, promuove un concorso letterario per poeti e narratori esordienti.3/La nuova segretaria del pd e la Sanità pubblica.

La Democrazia Cristiana accoglie con piacere le parole del Consigliere Comunale di Albenga Eraldo Ciangherotti ad una apertura di dialogo tra le varie forze politiche dell’area di centro destra in vista delle elezioni comunali di Albenga del prossimo anno. Iniziativa utile in questo periodo dove la coalizione si presenta in altre realtà comunali in ordine sparso. Si deve ricostruire una alleanza forte e solida che non può non passare tramite gli amici di Cambiamo! e il Presidente Toti.
Auspichiamo che analogo confronto possa avvenire con il Terzo polo che vede in Consiglio Comunale un suo autorevole esponete. Solo se riusciremo a costruire partendo da adesso una coalizione moderna, liberale, cattolica, aperta al terzo polo,vera novità elettorale, al civismo,
associazionismo e perché no ai moderati del PD che con il cambio di segreteria politica si sta spostando a sinistra sulle posizioni “grilline” riusciremo a metterci in grado di offrire una coalizione moderna dinamica di cui ha bisogno Albenga. Una coalizione che deve consolidare la sua vocazione turistica, museale, agricola sostenuta da nuove opere pubbliche e lavorando anche per dare degne abitazioni in affitto moderato o lacquisto di nuove abitazioni per i giovani a prezzi calmierati.

Sono trent’anni che non si fa una azione di housing sociale” in Albenga. La Democrazia Cristiana è pronta a battersi su questo tema perché più la città è viva e abitata più sarà la riduzione della delinquenza che è una piaga per Albenga. Su tutto teniamo al nostro Ospedale di Albenga la cui vicenda ha avuto nella distanze tra le parti una contrapposizione tra Regione e società civile albenganese, una inutile contrapposizione che nulla di buono avrebbe portato al comprensorio albenganese, infatti, sulla sanità non deve esistere scontro ma unione di intenti per avere un ospedale funzionante e integrato con i servizi sanitari della provincia di Savona.
Dalla nostra parte è già fattiva la collaborazione a livello regionale tra la Democrazia Cristiana, l’Udc e Verde è Popolare, movimento dell’on. Rotondi, auspichiamo anche di avere con noi Liguria Popolare ispirata al Movimento Noi per l’Italia dell’On. Lupi. Avere Comune, Regione e Governo dalla stessa parte è una occasione da non perdere.

Savona 05/03/2023

Luigi TEZEL

Commissario provinciale Savona e coordinatore regionale della campagna elettorale DC.

P.S. Il commissario regionale per la Liguria Umberto Calcagno, in accordo con le cariche locali dell’UDC, ha nominato Luigi Tezel coordinatore della campagna elettorale UDC inerente alle elezioni amministrative 2023 della provincia di Imperia. “Il signor Tezel – si spiega nella nota, sostenitore convinto dei valori cristiani cattolici rappresentati dall’UDC, in passato aveva aderito al CCD e alla Democrazia Cristiana impegnandosi nella vita politica e sociale del territorio. Membro della Confraternita dei Disciplinanti e della Caritas locale, è responsabile di progetti della Diocesi Albenga – Imperia e in particolare come educatore dell’Azione Cattolica ACR”.

2/ DA TAGLIOLO MONFERRATO: L’ASSOCIAZIONE CULTURALE AUTORI AL VENTO

Si chiama Autori al Vento, ed è un’associazione culturale che ha sede a Tagliolo Monferrato, al confine tra Piemonte e Liguria. Si tratta, prima di tutto, di un gruppo di amici riuniti intorno a un progetto ambizioso: promuovere un concorso letterario per poeti e narratori esordienti con l’intento di creare una relazione tra questi e le case editrici del territorio, in particolare quelle realtà editoriali, cosiddette free, o comunque virtuose, che non chiedono agli autori contributi di sorta. È con queste premesse che Grazia Poggio, Marco Gaglione, Margherita Gestro, e Nico Priano hanno dato vita al comitato promotore dell’iniziativa.

In corso d’opera il progetto si è articolato in un vero e proprio festival culturale che ha visto la sua prima edizione nell’ottobre del 2022, nella cornice scenografica del castello Pinelli Gentile di Tagliolo Monferrato. Tanti gli ospiti e notevole il riscontro di pubblico. Tutto ciò ha convinto l’associazione a proseguire il viaggio comune, calendarizzando una nuova tratta.

L’edizione del 2023 si svolgerà nei primi giorni di ottobre e vedrà presenze significative: dal poeta Guido Catalano all’attore Moni Ovadia. Il tema conduttore del festival sarà “L’altro”: la diversità imposta da leggi e consuetudini e quella percepita e sofferta come rifiuto dell’omologazione, del pensiero unico, della morale corrente. In questo ambito avremo l’onore di ospitare una mostra fotografica sulla condizione delle donne in Iran, un incontro sugli scrittori di fabbrica, tra vocazione artistica e lavoro operaio, e una conferenza condotta dal giornalista Piero Badaloni che avrà come ospite Daniela De Roberts, da sempre attiva a livello istituzionale, con incarichi governativi in materia di tutela dei diritti dei soggetti più fragili. Tutte le iniziative si svolgeranno negli spazi interni ed esterni del castello, anche in aree normalmente interdette alle visite e sarà dunque l’occasione per visitare uno dei manieri più suggestivi del Monferrato.

Gli ingressi a conferenze e spettacoli sono gratuiti e verranno seguiti da media locali e nazionali.

Per tutte queste ragioni il comitato promotore si aspetta una notevole affluenza di pubblico dal Piemonte e dalla Liguria. Allo stesso modo sono convinti che il concorso letterario per poeti e narratori, troverà un riscontro importante in termine di interesse e adesioni. Tutti i riferimenti sono tracciati sui canali social.

NUOVA SEGRETARIA DEL PD E LA SANITA’ PUBBLICA-

Col suo discorso d’insediamento da nuova segretaria del Pd Elly Schlein ha confermato la sua fama di affabulatrice. Trascinata dall’entusiasmo per una vittoria voluta e al tempo stesso inaspettata il suo primo discorso da segretaria è stato un profluvio di promesse. L’impegno a dedicarsi alla lotta alla precarietà, alle discriminazioni, alle disuguaglianze, ai cambiamenti climatici. Non è la prima volta che viene data l’idea di una svolta di 180 gradi rispetto a tutto ciò che non è stato fatto in questi anni. Peccato che la stessa Schlein, già vice di Stefano Bonaccini nella Giunta Regionale dell’Emilia Romagna, non abbia mosso un dito nella sua regione contro i processi di privatizzazione della sanità pubblica, le pratiche del lavoro povero in appalto o i propositi di autonomia differenziata. Peccato ancora che la Schlein, dopo aver dichiarato che “la pace in Ucraina non si fa con le armi”, abbia votato a gennaio il decreto legge che prolunga per tutto il 2023 l’autorizzazione al governo Meloni di inviare ami all’Ucraina. Una delega in bianco che fa a pugni con qualsiasi idea di de escalation e di rinnovamento in senso democratico.
Siamo alle solite, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Quel mare che ieri, davanti alle coste calabresi, ha inghiottito decine e decine di fuggiaschi dalla disperazione – l’ennesima orribile strage di innocenti – per colpa di politiche di guerra che colpiscono chi soccorre e non chi schiavizza. Bando alle ipocrisie, al gioco dello scaricabarile, queste politiche sono state portate avanti nel corso degli anni dai governi di centrodestra e centrosinistra.
Centinaia di migliaia di persone, molte delle quali nemmeno elettrici del Pd, hanno partecipato ieri alle primarie pensando per questa via di cambiare qualche cosa. Doveroso il rispetto nei loro confronti, della richiesta di svolta che si è espressa ma questo non ci esime dal dire che a livello di partito cambierà poco se non a livello scenico, di proclami di facciata. Il Pd è un partito che da tempo ha fatto una scelta di campo di segno liberista. Forse con la Schlein una scelta più nel senso di un liberismo pseudo progressista (vedi le sue esperienze in Usa) ma la sostanza non cambia.
Per cambiare realmente c’è bisogno di ricostruire una sinistra di alternativa, antiliberista, anticapitalista unitamente alla promozione del conflitto sociale. Una sinistra che non tenga il piede in due scarpe, ma che stia da una parte sola, quella della giustizia sociale e ambientale, dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, dei pensionati, delle classi sociali meno abbienti, quella della pace contro la guerra, della lotta contro le privatizzazioni e le grandi ricchezze. Una sinistra che stia nei fatti dalla parte della maggioranza della popolazione che oggi non gode di nessuna forma di rappresentanza sociale. Lo spazio per il cambiamento c’è. Impegniamoci in questa direzione.

Ezio Locatelli. Segretario provinciale Rifondazione Comunista Torino

 


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